giannimark
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venerdì 13 ottobre 2023
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la citroen ds e la carrà
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Imperdibile per la magnifica Citroen DS decappottabile e per Raffaella Carrà… Tutto il resto è una pretenziosa trasposizione di finti problemi attuali ad un periodo felice in cui questi problemi non c'erano o si risolvevano molto facilmente
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mercoledì 20 settembre 2023
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grazie crialese
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Solo stasera, dopo averlo atteso da tanto, vedo finalmente L'immensità di Crialese, un regista che amo molto. Poi mi tuffo a leggere, come sempre mi sento spinta a fare dopo aver visto qualcosa che mi attira tanto. Trovo così la sua bellissima recensione, gentile Marzia Gandolfi, che condivido moltissimo. Sì, l'immensità soffre di una "timidezza". È la parola giusta: la timidezza nasce dalla soggezione, dalla rispettosa soggezione che si prova per quel che abbiamo davanti. E quel che abbiamo davanti qui non è solo la generale "misteriosa fabbricazione del femminile e del maschile" come dice bene lei, che già sarebbe, in ogni caso, una montagna pressoché inespugnabile, credo. Qui c'è in gioco troppo di lui stesso, forse, perchè Crialese possa penetrare davvero il segreto di Adri, aprire il cuore di Adri; così alla fine è proprio quello il nocciolo alluso e mai raggiunto, la perla mai estratta.
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Solo stasera, dopo averlo atteso da tanto, vedo finalmente L'immensità di Crialese, un regista che amo molto. Poi mi tuffo a leggere, come sempre mi sento spinta a fare dopo aver visto qualcosa che mi attira tanto. Trovo così la sua bellissima recensione, gentile Marzia Gandolfi, che condivido moltissimo. Sì, l'immensità soffre di una "timidezza". È la parola giusta: la timidezza nasce dalla soggezione, dalla rispettosa soggezione che si prova per quel che abbiamo davanti. E quel che abbiamo davanti qui non è solo la generale "misteriosa fabbricazione del femminile e del maschile" come dice bene lei, che già sarebbe, in ogni caso, una montagna pressoché inespugnabile, credo. Qui c'è in gioco troppo di lui stesso, forse, perchè Crialese possa penetrare davvero il segreto di Adri, aprire il cuore di Adri; così alla fine è proprio quello il nocciolo alluso e mai raggiunto, la perla mai estratta. Ma mi faccia dire ancora una cosa: anch'io come lei sono veramente riconoscente a questo regista di aver dato al mondo "la sua versione dei fatti", per così dire, con la delicatezza del suo sguardo che già mi era sembrato un tratto del suo stile, la sua calligrafia quando rappresenta una storia.
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no_data
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sabato 19 agosto 2023
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aria fresca nel cinema italiano
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Finalmente un pò d'aria fresca e inteligente nel mare del cnema Italiano, bravo Crialese! Bel film
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dreamers
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domenica 25 dicembre 2022
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due stelle e mezza?!
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Davvero viene da chiedersi cosa ne sanno del firmamento quelli che si divertono a mettere le stelle... Cosa ne sanno di una galassia infinita come Penelope Cruz, di tre astri come i più giovani protagonisti, di un pianeta sembre bello da esplorare come Crialese e dei suoi fantastici satelliti, Vittorio Moroni e Francesca Manieri. Cosa ne sa la Gandolfi dell'immensità...? Metafore a parte, è vero che i critici contano più un c., per cui poco male, però il rispetto, il rispetto per chi per fare un film del genere deve aver scalato mille montagne, personali, professionali, produttive..., il rispetto per chi non c'ha solo da riempi' 'na cartellina e mezza prima d'anna' a l'Esselunga, il rispetto per un'impresa che non si accontenta di essere lavoro, durissimo, ma chiede a se stessa di volare ancora più in alto, di essere arte pura (anche in senso etico).
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Davvero viene da chiedersi cosa ne sanno del firmamento quelli che si divertono a mettere le stelle... Cosa ne sanno di una galassia infinita come Penelope Cruz, di tre astri come i più giovani protagonisti, di un pianeta sembre bello da esplorare come Crialese e dei suoi fantastici satelliti, Vittorio Moroni e Francesca Manieri. Cosa ne sa la Gandolfi dell'immensità...? Metafore a parte, è vero che i critici contano più un c., per cui poco male, però il rispetto, il rispetto per chi per fare un film del genere deve aver scalato mille montagne, personali, professionali, produttive..., il rispetto per chi non c'ha solo da riempi' 'na cartellina e mezza prima d'anna' a l'Esselunga, il rispetto per un'impresa che non si accontenta di essere lavoro, durissimo, ma chiede a se stessa di volare ancora più in alto, di essere arte pura (anche in senso etico)..., ecco, il rispetto dovrebbe far tremare un poco la mano a chi, con benevola condiscendenza ma pur con implacabile, insindacabile, autorevolissima severità spezza là mezza stellina, giusto di incoraggiamento... che poi c'ha pure da seguì quella serie tutta strana su Prime, dio mio, che fatica!
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renata
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lunedì 10 ottobre 2022
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emozione pura
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Argomento scottante per quegli anni in cui si svolge il film. ma trattato con garbo , con delicatezza e con amore . La storia ti coinvolge , ti diverte , ti fa incazzare e ti commuove e non ti e stanca mai. Attori ottimi dove primeggia una straordinaria Penelope Cruz. .Ingiuste due stelle sopratutto se la accosti ad altri , pretenziosi e pubblicizzati film in programmazione . quindi per me questi film merita cinque scintillanti stelle.
Renata
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maria f.
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domenica 2 ottobre 2022
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evviva i buoni flim!
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“E’ più importante quello che abbiamo dentro o quello che abbiamo fuori?”.
Questa è una frase chiave del film e la domanda è posta da Adriana nome all’anagrafe che rappresenta il fuori di quest’ adolescente, persona che vuole essere identificata come Andrea perché questo è il nome che la rappresenta, cioè il suo dentro, il suo vero essere.
Io ho deciso, per rispettare il desiderio e per sostenere la sua volontà, di chiamarlo Andrea.
Andrea come accade in molti di questi casi vive una vita difficile cercando lui stesso una soluzione, un miracolo affinché il suo corpo possa coincidere nell’aspetto a ciò che è dentro: un uomo.
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“E’ più importante quello che abbiamo dentro o quello che abbiamo fuori?”.
Questa è una frase chiave del film e la domanda è posta da Adriana nome all’anagrafe che rappresenta il fuori di quest’ adolescente, persona che vuole essere identificata come Andrea perché questo è il nome che la rappresenta, cioè il suo dentro, il suo vero essere.
Io ho deciso, per rispettare il desiderio e per sostenere la sua volontà, di chiamarlo Andrea.
Andrea come accade in molti di questi casi vive una vita difficile cercando lui stesso una soluzione, un miracolo affinché il suo corpo possa coincidere nell’aspetto a ciò che è dentro: un uomo.
La sua età adolescenziale è quella in cui si scopre un mondo di pulsioni che confondono, e la famiglia dovrebbe servire proprio ad accompagnare e a guidare in questa fase bella ma difficile dei ragazzi, rispondendo a tanti quesiti anche intimi ma essenziali per la loro crescita psicofisica, ma raramente ci sono genitori all’altezza di affrontare tali situazioni e l’ignoranza porta a conflitti insanabili e alla non accettazione di figli che non accolti si convincono di essere sbagliati.
Nel film Clara mamma di tre figli è l’unica che riesce ad amare profondamente, ad abbracciare senza inquietudine l’orientamento di genere di Adriana, ma non essendo supportata dal marito cade in depressione perdendo tutta la solarità che la sosteneva per affrontare la grettezza di un uomo che non è in grado di capire che l’omosessualità non è una scelta ma una condizione.
Attori eccellenti, soggetto difficile ma ben rappresentato. Grazie.
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flaw54
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domenica 25 settembre 2022
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non perfettamente riuscito
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Il film affronta un argomento difficile ( il sentirsi una sessualità che non ti appartiene) , ma non riesce ad entrare fino in fondo nella profonda problematica di Adriana / Andrea abbandonando spesso il realismo per una rappresentazione esasperata ente estetizzante, tanto da apparire spesso falsa e costruita. Silenzi eccessivi , scene inutili appesantiscono un film che momenti accattivanti e riusciti specialmente nelle scene di canto. Molto brava Penelope Cruz nel ruolo di una madre che ama e protegge profondamente i suoi figli. Molto ambigua, secondo me, la scena finale.
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domenica 25 settembre 2022
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recensire i sentimenti
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Complimenti per l'infiltata di frasi ad effetto, che spesso tolto l'effetto non contengono significato alcuno! È un peccato però che lei non abbia saputo cogliere la bellezza di questo film e la sua forza espressiva, cui davvero nulla manca. Nella timidezza risiede tutto il potenziale della forza.
__danielateresaerminia__ #mammaintransizione
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ralphscott
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sabato 24 settembre 2022
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quello schiaffo...
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Penelope Cruz. Chi se non lei per fare Clara, con quella ineguagliabile carica di umanità che passando dalla disperazione sgorga in irresistibili momenti di follia? Quello per Adriana - espressiva ed intensa - é vero amore, forte contro i pregiudizi di un Italia anni '70, dove la disforia di genere é ben lungi dall'essere affrontata. La messa in scena mi ha emozionato e, in certi frangenti, un po' tediato. La bambina chiede attenzione, protesta contro il mondo, vuole e pensa di meritare il primo schiaffo di Clara , che mai l'aveva toccata. Tutta la famiglia vive nel disagio, vuole l'altrove: un fratello defeca sul pavimento, una sorella sogna davanti alla tavola apparecchiata, il padre, più banalmente, cerca nuovi occhi in cui specchiarsi.
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Penelope Cruz. Chi se non lei per fare Clara, con quella ineguagliabile carica di umanità che passando dalla disperazione sgorga in irresistibili momenti di follia? Quello per Adriana - espressiva ed intensa - é vero amore, forte contro i pregiudizi di un Italia anni '70, dove la disforia di genere é ben lungi dall'essere affrontata. La messa in scena mi ha emozionato e, in certi frangenti, un po' tediato. La bambina chiede attenzione, protesta contro il mondo, vuole e pensa di meritare il primo schiaffo di Clara , che mai l'aveva toccata. Tutta la famiglia vive nel disagio, vuole l'altrove: un fratello defeca sul pavimento, una sorella sogna davanti alla tavola apparecchiata, il padre, più banalmente, cerca nuovi occhi in cui specchiarsi. I momenti di evasione coincidono perlopiù con le canzoni della Carrà, cui la Cruz rende un notevole tributo. Bella anche nei panni di P. Pravo.
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