Passato all'ultimo festival di Rotterdam e ora atteso a Pesaro, il film di Sestieri cerca lo spazio di dispiegamento del sé, di un'io in balia delle immagini, che è casa, spazio di ritrazione, covo
di Luigi Abiusi Sentieri Selvaggi
Piccolo film, dice: in effetti è l'idea che può venire in mente di fronte a visioni in cui la coralità, la loquacità, insomma le frattaglie dell'industria si diradano, si disperdono nel terreno poroso della scena. Forse sarà vero, il "piccolo", a proposito delle questioni produttive, dell'impiego di mezzi, economie, ecc., ma non riguardo all'assunto, anzi agli assunti, ai prismatici sensi, in lungo (in alto) - in una sorta di verticalità temporale, salti in lungo, in alto, ellissi - e in largo, ma anche in obliquo, in tralice, che intessono Lumina; ai sensi che può intraprendere questo congegno a trazione lynchiana che si addentra tra le ramature, le vie in dissesto, i varchi dimensionali aperti da radio, schermi televisivi, telefoni. [...]
di Luigi Abiusi, articolo completo (6212 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 13 giugno 2021