felicity
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venerdì 24 giugno 2022
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una rilettura moderna della commedia di rostand
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Non era facile rendere ancora avvincente una storia così conosciuta. Cyrano però ci riesce. Dietro la sua eleganza, c’è un meticoloso lavoro sullo spazio che si può vedere già dall’inizio nella mutazione dello spettacolo, dove si passa dalla rappresentazione teatrale al duello e poi nel cambio totale della scena con il paesaggio innevato al fronte. Ma soprattutto ricrea un’atmosfera magica nella famosa scena del balcone dove Cyrano diventa invisibile e, nell’oscurità, presta a Christian non solo le parole ma anche la voce. Forse fatica un po’ a reggere la durata di oltre due ore. Ma, nella sua apparente uniformità, è un’altra bella sfida al classicismo letterario-cinematografico.
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Non era facile rendere ancora avvincente una storia così conosciuta. Cyrano però ci riesce. Dietro la sua eleganza, c’è un meticoloso lavoro sullo spazio che si può vedere già dall’inizio nella mutazione dello spettacolo, dove si passa dalla rappresentazione teatrale al duello e poi nel cambio totale della scena con il paesaggio innevato al fronte. Ma soprattutto ricrea un’atmosfera magica nella famosa scena del balcone dove Cyrano diventa invisibile e, nell’oscurità, presta a Christian non solo le parole ma anche la voce. Forse fatica un po’ a reggere la durata di oltre due ore. Ma, nella sua apparente uniformità, è un’altra bella sfida al classicismo letterario-cinematografico. C’è un po’ di cappa e spada e giochi verbali. Ecco, da questo punto di vista, il film aveva bisogno di un po’ più di luce e potenziare gli elementi più da commedia. In realtà già ci aveva pensato Steve Martin con Roxanne. Ma forse a Wright interessava più il lato mélo. Le lacrime sulle lettere e il finale sono totalmente nelle corde del cineasta e la confidenza di Peter Dinklage soprattutto ma anche Haley Bennett con i loro personaggi lo aiutano ancora di più.
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vincenzo pagano
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mercoledì 9 marzo 2022
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nessun apostrofo rosa
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Che potesse essere il naso la protuberanza oscena di Cyrano de Bergerac, al regista britannico Joe Wright non bastava; è andato oltre: il famoso spadaccino poeta è un nano nel suo bellissimo film e, soprattutto, un grande attore, Peter Dinklage. Un film senza alcuna scena erotica, perché l’erotismo (alias amore) è tutto nell’aspettativa che l’atto si compia. Non c’è dubbio che tutto questo fosse già nel romanzo di Rostand, ma il regista lo ha sublimato con tutto quanto gli era a disposizione: la fotografia, in primis; per non parlare della scenografia, la recitazione, la location. Ma degno di nota è, principalmente, la caratteristica di rendere un music-hall un recitato le cui parole (sottotitolate) si seguono con la stessa partecipazione emotiva di quando si legge un bel libro.
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Che potesse essere il naso la protuberanza oscena di Cyrano de Bergerac, al regista britannico Joe Wright non bastava; è andato oltre: il famoso spadaccino poeta è un nano nel suo bellissimo film e, soprattutto, un grande attore, Peter Dinklage. Un film senza alcuna scena erotica, perché l’erotismo (alias amore) è tutto nell’aspettativa che l’atto si compia. Non c’è dubbio che tutto questo fosse già nel romanzo di Rostand, ma il regista lo ha sublimato con tutto quanto gli era a disposizione: la fotografia, in primis; per non parlare della scenografia, la recitazione, la location. Ma degno di nota è, principalmente, la caratteristica di rendere un music-hall un recitato le cui parole (sottotitolate) si seguono con la stessa partecipazione emotiva di quando si legge un bel libro. Niente è stucchevole, quasi un riscatto dall’uso che se n’è fatto di questo romanzo, né i sentimenti scadono nel sentimentalismo. Non mi capitava da tempo di emozionarmi per un film.
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goldy
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domenica 6 marzo 2022
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la "bellezza " di cyrano
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Se è la bellezza che ci salberà ebbene questo Cyrano avrà dato un bel contributo. Quando storia e forma colincidono non ci sono dubbi, sul successo dell'impresa. Tutto il film è caratterizzato da una fluidità narrativa che avvince. Ha la forza della passione, di quella che non è per tutti. che esclude crudelmente i non eletti. Le scene si succedono con una rapidià che si vorrebbe meno vorticosa per poterle gustare più a lungo..Mai una sbavatura una caduta di stile, o un eccesso emotivo di troppo. Solo la splendida riproposta di un testo antico che riesce a penetrare nel dilagante cinismo di oggi.
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Se è la bellezza che ci salberà ebbene questo Cyrano avrà dato un bel contributo. Quando storia e forma colincidono non ci sono dubbi, sul successo dell'impresa. Tutto il film è caratterizzato da una fluidità narrativa che avvince. Ha la forza della passione, di quella che non è per tutti. che esclude crudelmente i non eletti. Le scene si succedono con una rapidià che si vorrebbe meno vorticosa per poterle gustare più a lungo..Mai una sbavatura una caduta di stile, o un eccesso emotivo di troppo. Solo la splendida riproposta di un testo antico che riesce a penetrare nel dilagante cinismo di oggi. rendendolo magnificamente autentico, auspicabile e credibile. .
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alberto58
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giovedì 4 novembre 2021
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una grande produzione celebra noto e la sicilia
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La Metro Goldwin Mayer conquista Noto in Sicilia con le sue truppe d’assalto. Già prima dell’inizio del film la premiazione dell’ENIT per la migliore location italiana chiarisce quale sarà il tratto caratteristico del film cioè la valorizzazione di un sito già di per se di grandissimo valore architettonico. Noto infatti è uno dei gioielli del barocco siciliano. Rasa al suolo dal terremoto del 1693 insieme a Catania al pari di Catania è stato ricostruito interamente nello stile che imperava allora, ovvero il barocco, ottenendo così, al pari di Catania, una perfetta unità e coerenza di stile. La MGM sceglie Noto per ambientare il suo Cyrano e fin dall’inizio del film si vede bene che la magnificenza è proprio la cifra stilistica del film.
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La Metro Goldwin Mayer conquista Noto in Sicilia con le sue truppe d’assalto. Già prima dell’inizio del film la premiazione dell’ENIT per la migliore location italiana chiarisce quale sarà il tratto caratteristico del film cioè la valorizzazione di un sito già di per se di grandissimo valore architettonico. Noto infatti è uno dei gioielli del barocco siciliano. Rasa al suolo dal terremoto del 1693 insieme a Catania al pari di Catania è stato ricostruito interamente nello stile che imperava allora, ovvero il barocco, ottenendo così, al pari di Catania, una perfetta unità e coerenza di stile. La MGM sceglie Noto per ambientare il suo Cyrano e fin dall’inizio del film si vede bene che la magnificenza è proprio la cifra stilistica del film. La scena iniziale si svolge in un teatro di metà seicento con una tale profusione di costumi, musiche e macchine sceniche da lasciare a bocca aperta. Iperbolico è anche l’ingresso in scena del protagonista che punta subito all’esagerazione come esagerata ed iperboliche sono la bellezza di Roxanne e del soldato di colore che rimane folgorato da lei. Insomma puro godimento visivo e scenico. Nello sviluppo del film la narrazione gira intorno alla questione se conti di più l’aspetto di una persona nel suscitare amore oppure la sua capacità di parlare e di poetare. Cyrano ed il suo rivale-amico sembrano trovare una soluzione salomonica ma che naturalmente non rimane in piedi a lungo. La guerra ed il potere irrompono sulla scena e sconvolgono tutto. Insomma un classico rivisto con sapienza e magnificenza, un oscar annunciato e sicuramente una grande evento cinematografico che aprirà il 2022.
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