steffa
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sabato 11 gennaio 2025
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disneyata
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film per bambini con temi da adulti, inutile
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wearenot
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mercoledì 15 febbraio 2023
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solito dramma umano
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Tanti soldi spesi per una commedia o similare, che non decolla, con il solito dramma umano che non sorprende.
Non e' un prequel de La Carica dei 101 e va bene ma la sceneggiatura è debole e non diverte
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wearenot
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mercoledì 15 febbraio 2023
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solito dramma umano
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Tanti soldi spesi per una commedia o similare, che non decolla, con il solito dramma umano che non sorprende.
Non e' un prequel de La Carica dei 101 e va bene ma la sceneggiatura è debole e non diverte
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giuseppe tumolo
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martedì 26 aprile 2022
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quando la passione arde come un fuoco
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Appena finito di vedere CRUDELIA, cui colonna sonora è di livello superiore alla media, tanto è vero che il "negozio" di Besos è pronto a vendertene una copia.
Film molto bello ed avvincente, d'altronde non poteva essere altrimenti visto il blasone della sua casa produttrice, quale la Walt Disney.
Narra la storia di una giovane donna che sin da bambina è mossa dalla sua passione più profonda: la moda e lo stile. Sebbene il più delle volte un po' controcorrente e per questo considerata quasi sempre "fuori dalle righe". Tutto la pellicola è permeata da effetti scenografici ed eventi inaspettati. Il taglio sartoriale di alcuni modelli sono a dir poco fantastici e sicuramente non mancheranno di destare l'interesse, se non lo stupore, dello spettatore.
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Appena finito di vedere CRUDELIA, cui colonna sonora è di livello superiore alla media, tanto è vero che il "negozio" di Besos è pronto a vendertene una copia.
Film molto bello ed avvincente, d'altronde non poteva essere altrimenti visto il blasone della sua casa produttrice, quale la Walt Disney.
Narra la storia di una giovane donna che sin da bambina è mossa dalla sua passione più profonda: la moda e lo stile. Sebbene il più delle volte un po' controcorrente e per questo considerata quasi sempre "fuori dalle righe". Tutto la pellicola è permeata da effetti scenografici ed eventi inaspettati. Il taglio sartoriale di alcuni modelli sono a dir poco fantastici e sicuramente non mancheranno di destare l'interesse, se non lo stupore, dello spettatore. Un giallo che si mischia alla moda ed alle sue gerarchiche e rigide organizzazioni.
Dopo un bagno di stile e moda per più di due ore, la durata del film, mi sono chiesto che cosa significhi essere alla moda. Se lo stile dei nostri abiti dovrebbe rispecchiare il nostro carattere e la nostra personalità, perché l'eleganza di una donna di Classe non è più di moda? Perché l'uomo nel vestire ha perso il suo essere uomo? Per classe intendo quella donna che passando desta la nostra attenzione senza ostentare e per forza, con la sua azione, ricercarla.
Film che consiglio se per voi il mondo è fatto a colori e non da una serie di tonalità di grigio.
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fabrizio friuli
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martedì 12 aprile 2022
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tale madre crudelia .. tale figlia crudelia
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La protagonista della storia è una giovane bambina vivace , energica e geniale, caratterizzata dai capelli neri e bianchi , perde colei che credeva fosse la sua vera madre , ma col tempo capisce che la madre biologica è la sua avversaria , una direttrice di una casa di moda in Inghilterra conosciuta come Baronessa. Grazie al supporto dei suoi tirapiedi ( che lei , almeno all' inizio riteneva come membri della sua famiglia ) i fratelli Jasper e Horace ed un estroso gestore di un negozio di abbigliamento , lei ottiene ciò che brama e senza sporcare la sua coscienza con il sangue della genitrice .
Il film che tratta le origini e la vita di Crudelia Demon , prima di divenire la megera infida che vuole morti dei cuccioli di dalmata per un cappotto di pelliccia , al principio può apparire come un film poco convincente, ma vedendolo dall ' inizio fino alla conclusione, si può stabilire che , pur non essendo un film di chissà quale livello , non è uno smacco e neppure un film inutile, è unnfilm sufficiente con i pro e i contro , uno dei suoi pro è la presenza di Emma Stone , che non soltanto è unn' attrice con uno sguardo magnetico e un volto splendido , ma è formata da un talento sorprendente, ed anche tutti gli altri attori e la sceneggiatura sono i suoi pro , per quanto riguarda i contro , è possibile introdurre i dalmata che vengono rappresentati come dei feroci rottweiler , e poi la scena dove Estella , l' alter ego di Cruella scampa alla morte è assurda : in quella scena attiva uno strano dispositivo che trasforma la sua gonna in un paracadute, perché ricorda uno stratagemma di Diabolik , ed anche la realizzazione dei cani in computer grafica rappresenta una componente contaminante per il film , che è comunque del 2021 e non del 2007, per giunta, nel film appare una donna di colore che impersona il ruolo di Anita , e nel film della Disney il personaggio è una donna bianca e non di colore , ed ovviamente, il razzismo non centra niente, ma cambiare l' etnia ad un personaggio non ha molto senso , però, il personaggio di Anita appare in poche scene , quindi , non è necessario soffermarsi ad oltranza su questo dettaglio.
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La protagonista della storia è una giovane bambina vivace , energica e geniale, caratterizzata dai capelli neri e bianchi , perde colei che credeva fosse la sua vera madre , ma col tempo capisce che la madre biologica è la sua avversaria , una direttrice di una casa di moda in Inghilterra conosciuta come Baronessa. Grazie al supporto dei suoi tirapiedi ( che lei , almeno all' inizio riteneva come membri della sua famiglia ) i fratelli Jasper e Horace ed un estroso gestore di un negozio di abbigliamento , lei ottiene ciò che brama e senza sporcare la sua coscienza con il sangue della genitrice .
Il film che tratta le origini e la vita di Crudelia Demon , prima di divenire la megera infida che vuole morti dei cuccioli di dalmata per un cappotto di pelliccia , al principio può apparire come un film poco convincente, ma vedendolo dall ' inizio fino alla conclusione, si può stabilire che , pur non essendo un film di chissà quale livello , non è uno smacco e neppure un film inutile, è unnfilm sufficiente con i pro e i contro , uno dei suoi pro è la presenza di Emma Stone , che non soltanto è unn' attrice con uno sguardo magnetico e un volto splendido , ma è formata da un talento sorprendente, ed anche tutti gli altri attori e la sceneggiatura sono i suoi pro , per quanto riguarda i contro , è possibile introdurre i dalmata che vengono rappresentati come dei feroci rottweiler , e poi la scena dove Estella , l' alter ego di Cruella scampa alla morte è assurda : in quella scena attiva uno strano dispositivo che trasforma la sua gonna in un paracadute, perché ricorda uno stratagemma di Diabolik , ed anche la realizzazione dei cani in computer grafica rappresenta una componente contaminante per il film , che è comunque del 2021 e non del 2007, per giunta, nel film appare una donna di colore che impersona il ruolo di Anita , e nel film della Disney il personaggio è una donna bianca e non di colore , ed ovviamente, il razzismo non centra niente, ma cambiare l' etnia ad un personaggio non ha molto senso , però, il personaggio di Anita appare in poche scene , quindi , non è necessario soffermarsi ad oltranza su questo dettaglio. Altro personaggio sul quale bisogna soffermarsi è quello della " cattiva " del film e questo elemento non è un elemento positivo è neppure negativo, per il fatto che Baronessa Von Hellman ( interpretata da Emma Thompson ) appare come una pseudo copia di Miranda , uno dei personaggi principali del film Il Diavolo Veste Prada , però, in questo film è perfino una criminale che commette dei femminicidi, ed ha messo al bando la sua stessa figlia.
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marcloud
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lunedì 30 agosto 2021
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la bella crudelia demon!
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La genesi di una cattiva raccontata con un comparto tecnico di altissimo livello. Esclusa qualche incertezza di CGI (sui dalmata) per il resto assistiamo ad un esplosione di immagini e colori, con una colonna sonora semplicemente stupenda che a tratti potrebbe risultare addirittura eccessiva. Tutto estremamente barocco. Emma Stone sostiene il ruolo senza pecche e apparte qualche legittima critica possibile sulla sceneggiatura, assistiamo ad un ottimo mix che rende questo prodotto Disney godibile.
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felicity
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martedì 6 luglio 2021
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bellezza, passione, paura e desiderio
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Crudelia è una felicissima escursione di Gillespie della fiaba Disney che viene stravolta e manipolata in un trascinante film pop/rock dove tra Emma Stone ed Emma Thompson c’è una gara di bravura all’ultimo respiro.
Crudelia segue la vita della protagonista sin dalla nascita, subito dopo il parto della madre. Ha già la chioma divisa a metà quando è ancora piccolissima. Metà bianca, metà nera. La sua doppia personalità già si manifesta e la madre Catherine, a cui è particolarmente legata, la spinge a far prevalere quella più positiva.
Gli occhi di Emma Stone contro quelli di Emma Thompson.
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Crudelia è una felicissima escursione di Gillespie della fiaba Disney che viene stravolta e manipolata in un trascinante film pop/rock dove tra Emma Stone ed Emma Thompson c’è una gara di bravura all’ultimo respiro.
Crudelia segue la vita della protagonista sin dalla nascita, subito dopo il parto della madre. Ha già la chioma divisa a metà quando è ancora piccolissima. Metà bianca, metà nera. La sua doppia personalità già si manifesta e la madre Catherine, a cui è particolarmente legata, la spinge a far prevalere quella più positiva.
Gli occhi di Emma Stone contro quelli di Emma Thompson. Il duello tra le due rivali parte proprio da lì. La maschera di Estella/Crudelia inizia dal suo sguardo, così come l’altezzosità e il disprezzo della Baronessa, evidente, per esempio, anche nell’immagine dall’alto con cui guarda i suoi dipendenti che fanno la pausa pranzo.
Crudelia non è devastata come Joker. Ma le sue apparizioni agli eventi mondani organizzati dalla Baronessa per boicottarli sono fulminanti a cominciare da quella in cui il vestito bianco diventa rosso, fino alla maschera con la scritta “The Future” fino alla sua duplicazione dove le donne invitate al parte hanno lo stesso doppio colore nell’acconciatura.
L’identità nascosta, la rabbia faticosamente rimossa e poi pronta a riemergere arriva da Margot Robbie di Tonya.
La sua felicissima escursione dentro la fiaba dark Disney è quindi fortemente personalizzata. Al tempo stesso Crudelia è un film coloratissimo pop con una persistente e trascinante colonna sonora che spazia dai Clash a Blondie, dai Queen ai Supertramp, da Nina Simone ai Bee Gees. Dentro ci sono tutti gli impazziti movimenti del muto. La sua duplicazione alla Keaton, l’inseguimento della polizia in strada a Crudelia e i due amici bambini sulle orme di Il monello di Chaplin.
Gillespie lo riempie di suggestioni, di bellezza, di passione, paura e desiderio. Guarda alle invenzioni di Zemeckis di La morte ti fa bella e lo mescola con Dark Shadows, uno dei Burton più belli di sempre. Forse è il cineasta a cui questo film potrebbe somigliare di più.
Ma Gillespie, come si è visto, se ne impossessa e lo rende torbido ed euforico.
Due ore e un quarto volano via come per magia. E la gara tra Emma Stone ed Emma Thompson, una delle recenti cattive Disney più affascinanti finisce in parità. Entrambe sono bravissime.
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athos
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lunedì 5 luglio 2021
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una coppia perfetta
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Veloce, sgargiante, adrenalinica questa favola cupa quanto basta. Una colonna sonora stupenda dove basso e batteria dettano il ritmo delle immagini. Le due Emma sono semplicemente strepitose.
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maramaldo
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domenica 13 giugno 2021
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storie di femmine nefaste
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Compatite Craig Gillespie, non respira "l'air du temps". Come Mel Gibson, uno degli ultimi Celti D'Australia, cova nostalgie rigoriste, senza far sconti a nessuno, di nessun... genere.
Pur non rinunciando a Walt Disney (deve pur "vendere"), su di lui la deve pensare come Pasolini: creatore di "ritratti dell'irrealtà quotidiana", "pioniere del gusto di massa...". Già, quello sguardo sul mondo della moda, sopraffazione e perfidia, la gente che vi circola bada ad un'eleganza che non è quella dei comportamenti. Neanche tanti riguardi per lo spettatore, trattato da immaturo, lo si stupisce con fantasmagorie rutilanti, lo si frastorna con un "30evergreen30".
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Compatite Craig Gillespie, non respira "l'air du temps". Come Mel Gibson, uno degli ultimi Celti D'Australia, cova nostalgie rigoriste, senza far sconti a nessuno, di nessun... genere.
Pur non rinunciando a Walt Disney (deve pur "vendere"), su di lui la deve pensare come Pasolini: creatore di "ritratti dell'irrealtà quotidiana", "pioniere del gusto di massa...". Già, quello sguardo sul mondo della moda, sopraffazione e perfidia, la gente che vi circola bada ad un'eleganza che non è quella dei comportamenti. Neanche tanti riguardi per lo spettatore, trattato da immaturo, lo si stupisce con fantasmagorie rutilanti, lo si frastorna con un "30evergreen30".
Acido, "very unpolitical", fa fare il verso all'indimenticabile interpretazione dell'intramontabile Dark Lady di #Metoo. Per fortuna, se ne occupa la Thompson, amena ed efficace, quando si dice personalità e bravura. Vale da sola il film. Lei sì, da abbinare alla LaVona di I, Tonya. Curioso come vengono fatti derivare sprazzi di comicità da personaggi negativi, madri snaturate e crudeli che generano prole scellerata.
C'è pure chi vuol fare il "Joker" ma non va oltre all'acconciarsi una parrucca da clown. Una volta uscita dallo splendore del camuffamento, la Stone sbiadisce. Inconveniente che a volte si ripresenta a quella ragazza. Inarcai le sotracciglia quando per uno sgambettamento da balera le dettero l'oscar. Oggi, una severità così, mai più. Troppo felice di aver avuto in sorte il poter rivedere quegli occhi di ghiaccio...
Ricordando che anche Emmina ebbe a superare la prova per entrare a far parte, di spicco, del #Metoo, mi aspetto un riconoscimento extra-cinematografico. Che so, un nobel per la... pace.
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eugenio
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lunedì 31 maggio 2021
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il diavolo veste crudelia
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Crudelia De vil….She has a lot of money but she doesn't have love; when you see her you die from fear.
Recitava così la canzone dell’identitaria quanto iconica protagonista del “cattivo” per eccellenza della Carica dei 101, film di culto del 1961 a segnar un'esperienza estetica e al tempo stesso anti-veristica dell'universo Disney volta a esasperare il tono espressionista come stessimo vedendo uno Schiele.
Senza scomodare troppo gli artisti viennesi in questo nuovo omaggio o potremmo dire più specificatamente un prequel al celebre film Disney, vediamo la nascita e la genesi di Crudelia appunto per opera di Craig Gillespie.
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Crudelia De vil….She has a lot of money but she doesn't have love; when you see her you die from fear.
Recitava così la canzone dell’identitaria quanto iconica protagonista del “cattivo” per eccellenza della Carica dei 101, film di culto del 1961 a segnar un'esperienza estetica e al tempo stesso anti-veristica dell'universo Disney volta a esasperare il tono espressionista come stessimo vedendo uno Schiele.
Senza scomodare troppo gli artisti viennesi in questo nuovo omaggio o potremmo dire più specificatamente un prequel al celebre film Disney, vediamo la nascita e la genesi di Crudelia appunto per opera di Craig Gillespie.
Il cineasta grazie alla morbida interpretazione di Emma Stone, al trucco perfetto e alla scelta di co-primari eccellenti con una baronessa Emma Thompson che gigioneggia già tra le righe impomatata e terribilmente cinica, non sbaglia un colpo e centra in pieno, nelle sue due ore e quindici minuti, il ritratto sociologico perfettamente calzante di una donna resa schiava dal dolore e soprattutto da un passato tormentato e che sceglie la via del male come redenzione.
Con robusti piani sequenza, ricercate scenografie artistiche e fotografiche, Gillespie ci mostra una stella creativa dal sogno nel cassetto di diventare una stilista, dall'egocentrico desiderio di diventare sempre più dominatrice e stella splendente di supernova memoria. E il suo nome ne contiene quasi la radice sistematica. Estella, come ex stella appunto. Estella, anima inquieta e solitaria, dall'animo difficile e turbato dai primi vagiti Estella che ha visto la morte della madre per mano della "baronessa", crudele (lei di più della protagonista) padrona di una rinomata casa di moda con una schiera di dalmata a circondarla; Estella orfana tormentata che vive cantando di piccoli furti in una Londra dura degli anni 60 dove conosce due simpatici ladruncoli Gaspare e Orazio.
Grazie al loro affettuoso aiuto, l'ambiziosa donna inizierà a dar vita al suo sogno, lasciandosi alle spalle il malaffare ma non il suo proposito di vendetta che la spingerà, per converso, a trovarsi alle dipendenze dell'egocentrica baronessa con un problema di fondo: il cinismo di quest'ultima sta risvegliando in Estella la sua stessa cieca cattiveria istintiva, che sua madre aveva cercato, inutilmente, di contenere.
È possibile sfuggire al passato si domanda Gillespie? Si può abbandonare la propria natura e quanto la società ci impone affrontando delle scelte che spesso spingono il nostro io nel sempre più oscuro e schizofrenico universo della follia? Non sembra neanche un film Disney Crudelia di Gillespie. Il suo elogio trionfale del male, i fragili e delicati temi di contrasto identitario tra madre e figlia, lo rendono un parossistico ossimoro.
Rare scene di risa, ancorate a serrati denti stretti dove i cani della celebre “carica”, i dalmata non sono proprio quelle nobili creature rassicuranti anzi, è il contrario. Crudelia non è una vamp svanita, col volto di un parruccato Due Facce ma un Joker di sadica malignità. Non siamo agli squilibri di Joaquin Phoenix, ma il lungometraggio di Gillespie, un autore che in passato ha saputo colpire sotto la cintura con Lars, e Tonya, presenta diverse analogie con l’apologo delirante del nemico di Batman.Entrambe sono creature sole, derelitte, segnate da un passato tremendo, forse Joker ancora più, ma Crudelia è cinica, sofisticata, precisa, a suo agio con se stessa, spietata e non isterica con un volto alla Harley Quinn dochioscittescp capace di reggere la scena a un altrettanto crudele baronessa.
Nelle due figure, i due volti con un unico vertice dato dall’ambizione e dall’avidità, assonanza dissacratoria del Diavolo veste Prada, Crudelia gioca con il visitatore, irretendolo in una affascinante discesa agli inferi senza scampo rendendo quel lumicino di umanità dell’ex stella oramai, un sottile velo di fumo come foschia permeato da una riuscita colonna sonora.
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