Scultura, speleologia, paternità malattia e morte nel documrntario dedicato a Filippo Dobrilla che ha tra i punti di forza il modo di restare connesso alla materia fisica. Da oggi in sala
di Veronica Orciari Sentieri Selvaggi
Ci sono storie, nomi e persone che vivono per il grande pubblico soltanto grazie al cinema, che sia esso di finzione o documentario. Quella di Filippo Dobrilla è una di queste. Scultura, speleologia, paternità malattia e morte. Caveman - Il gigante nascosto mette insieme tutto questo in un documentario di stampo più o meno classico, senza particolari virtuosismi. Un approccio molto semplice alla materia filmica, come semplice era l'approccio alla vita e all'arte di Dobrilla. Uno dei saldi punti di forza su cui poggia il lavoro di Landucci è proprio questo suo restare connesso alla materia fisica del suo film, ovvero il suo protagonista, non lasciandolo andare nemmeno per un attimo. [...]
di Veronica Orciari, articolo completo (2978 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 21 febbraio 2022