lasamball
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mercoledì 4 novembre 2020
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cohen è il più in gamba di tutta la terra piatta
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Sacha Baron Cohen si è superato questa volta, siamo abituati a ridere con i suoi film e siamo abituati a vederlo impersonare personaggi stravaganti, ma “Borat- Seguito di film cinema” è qualcosa di molto di più.
“Borat – Seguito di film cinema” è il secondo capitolo della storia con protagonista il bizzarro reporter kazako, che a causa del suo documentario sugli Stati Uniti è stato condannato ai lavori forzati per aver disonorato il suo paese, ma che quattordici anni dopo viene richiamato dal suo presidente con una nuova missione: Portare in dono al vicepresidente degli Stati Uniti la più grande star kazaka, Johnny la scimmia.
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Sacha Baron Cohen si è superato questa volta, siamo abituati a ridere con i suoi film e siamo abituati a vederlo impersonare personaggi stravaganti, ma “Borat- Seguito di film cinema” è qualcosa di molto di più.
“Borat – Seguito di film cinema” è il secondo capitolo della storia con protagonista il bizzarro reporter kazako, che a causa del suo documentario sugli Stati Uniti è stato condannato ai lavori forzati per aver disonorato il suo paese, ma che quattordici anni dopo viene richiamato dal suo presidente con una nuova missione: Portare in dono al vicepresidente degli Stati Uniti la più grande star kazaka, Johnny la scimmia.
Qualcosa però andrà storto e Borat sarà costretto a dover portare un altro dono all’esponente politico americano, sua figlia Tutar. Ed è dopo una sana iniezione di lacrime di zingara che il giornalista kazako e Tutar, muniti di manuale per la figlia femmina, ci portano in uno spassosissimo viaggio nella società americana.
Il viaggio di Borat però si scontrerà con la pandemia di covid-19 del marzo 2020 e con il successivo lockdown, situazione drammatica che Cohen riesce a trasformare in gag da morire dal ridere.
La comicità di Cohen come sempre è politicamente scorretta e volgare, ma si mette perfettamente al servizio del messaggio che egli vuole far arrivare alle persone, e non è difficile intuire il motivo per cui ha voluto che questo film fosse visto dal pubblico americano prima delle prossime elezioni per il presidente degli Stati Uniti.
Come per il precedente, il film è girato sottoforma di mockumentary e in tutte le scene sono presenti persone ignare del vero scopo delle telecamere e delle quali possiamo vedere le divertentissime reazioni sconcertate, anche se certe volte ci si ferma a chiedersi com’è possibile che certe persone possano dire o fare determinate cose. Infatti è attraverso una serie di “prank” ad alcuni dei più alti esponenti della politica americana che ci vengono mostrati degli Stati Uniti che non vediamo solitamente nei film e che non conosciamo, gli Stati Uniti che portano fucili al collo, quelli razzisti e quelli bigotti (senza dimenticare un po’ di complottismo).
Risate assicurate! Consigliatissimo.
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robert de nirog
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lunedì 26 ottobre 2020
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dal kazakistan a rudi giuliani
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Sacha Baron Cohen nel ruolo di Borat lo conosciamo oramai bene. Oltre che nei film le sue comparse nel ruolo di Borat nelle tv anglosassoni sono frequenti ed arrivano anche a noi attraverso internet. Riesce comunque sempre a stupirci la sua satira a dir poco irriverente. La sua tecnica è denigrare oltremodo un paese lontano (in questo caso il tutt'altro che povero e retrogado Kazakistan) per poi scoprire che le mire del suo denigrare è invece al solito il mondo occidentale. Trump, Giuliani, la destra conservatrice americana sono essi meglio del fantasioso e primitivo mondo kazako? Questo è l'interrogativo che Borat vuole porci. Noi lo sappiamo. E sappiamo anche la risposta.
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Sacha Baron Cohen nel ruolo di Borat lo conosciamo oramai bene. Oltre che nei film le sue comparse nel ruolo di Borat nelle tv anglosassoni sono frequenti ed arrivano anche a noi attraverso internet. Riesce comunque sempre a stupirci la sua satira a dir poco irriverente. La sua tecnica è denigrare oltremodo un paese lontano (in questo caso il tutt'altro che povero e retrogado Kazakistan) per poi scoprire che le mire del suo denigrare è invece al solito il mondo occidentale. Trump, Giuliani, la destra conservatrice americana sono essi meglio del fantasioso e primitivo mondo kazako? Questo è l'interrogativo che Borat vuole porci. Noi lo sappiamo. E sappiamo anche la risposta. Il personaggio di Borat sta qui. Il film malgrado la satira pesante è leggero. Malgrado le tematiche spinose è spassoso. Si ride e si ragiona. Senza fare un capolavoro centra dunque il risultato questo simpatico e dinoccolato giornalista kazako
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xerox
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sabato 24 ottobre 2020
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wawawewa!!!!
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Meraviglioso, osceno, eccessivo, iconoclasta, Sacha Baron Cohen! Il miglior cinema satirico esistente oggi al mondo! Continua il terribile viaggio di Borat nella pancia dell'America, nelle sue pieghe e piaghe più dolenti.... Nella destraccia americana Trumpiana di negazionisti, razzisti, medici antiabortisti, complottisti, feticisti delle armi e nemici della scienza... L'America repubblicana, insomma... Ce l'avessimo in Italia un meraviglioso pazzo, esilarante, politically-incorrect come Baron!!! Altro che Checco Zalone....
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