axe80
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giovedì 22 dicembre 2022
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tanta violenza per poco
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Dopo un interessante quarto capito ed un dimenticabile quinto, Il sesto film della serie non aggiunge molto a quanto già trattato dai predecessori ed in qualche modo è una copia rivisitata del secondo capitolo con alcuni ingredienti del primo. La trama è fondamentalmente la stessa: un robot nemico apparentemente invincibile (al limite del fastidioso) inviato da futuro per eliminare qualcuno e un umano o robot (in questo caso è infatti una via di mezzo) inviato per proteggerlo. L'ingrediente più interessante è forse il ritorno di Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor (non a caso il marketing del film ha puntato soprattutto su di questo) ma mentre il suo ingresso in scena è memorabile, nel proseguimento della storia la sua presenza diventa quasi superflua, come fosse un terzo incomodo.
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Dopo un interessante quarto capito ed un dimenticabile quinto, Il sesto film della serie non aggiunge molto a quanto già trattato dai predecessori ed in qualche modo è una copia rivisitata del secondo capitolo con alcuni ingredienti del primo. La trama è fondamentalmente la stessa: un robot nemico apparentemente invincibile (al limite del fastidioso) inviato da futuro per eliminare qualcuno e un umano o robot (in questo caso è infatti una via di mezzo) inviato per proteggerlo. L'ingrediente più interessante è forse il ritorno di Linda Hamilton nei panni di Sarah Connor (non a caso il marketing del film ha puntato soprattutto su di questo) ma mentre il suo ingresso in scena è memorabile, nel proseguimento della storia la sua presenza diventa quasi superflua, come fosse un terzo incomodo. Schwarzenegger ci mette la sua consueta ironia ma il suo ruolo è un po' la fotocopia di quello dei film precedenti. Il film è adrenalinico ma fin dall'inizio sai già come andrà a finire e nel mentre nel piatto non c'è altro che un sacco di violenza inutile, gratuita e fastidiosa con il Rev9 che si diverte a squartare e infilzare gente come se fosse un divertimento con sgradevoli effetti sonori. Da sottolineare anche l'eccessiva facilità e la rapidità con cui viene fatto fuori velocemente John Connor all'inizio del film. Dopo 5 film incentrati su di lui a questo giro sono bastati 2 minuti per eliminarlo dalla storia. Quello che però tutti i film della saga, più o meno riusciti che siano, ci lasciano e l'amara consapevolezza che l'uomo, prima o poi, riuscirà ad auto annientarsi. Ed in un periodo di guerre, pandemie e crisi climatica questo avvertimento suona ancora più amaro e preoccupante.
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dandy
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domenica 7 marzo 2021
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un''altra fine del mondo da scongiurare.
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Il sesto capitolo della serie(prodotto e co-sceneggiato da James Cameron)riparte da dove era terminato il secondo e aggiorna i personaggi secondo le mode odierne con una ragazza messicana come prescelta,con probabile stoccata alla politica di Trump.Tornano tutti i vecchi temi(sacrificio,la redenzione del vecchio Cyborg che combatte quello nuovo,la fine incombente del mondo da scongiurare ad ogni costo,i paradossi temporali,ecc...)e la musica resta la stessa.L'azione fracassona è puntualmente abbondante e non mancano i momenti ironici o autoironici("I'll not be back" dice Schwarzy a un certo punto,profetizzando l'esito della missione)ma aldilà dello spettacolo competente e scorrevole non c'è vera sostanza o clichè che non venga rispettato,a cominciare dal nuovo Cyborg che a dispetto dell'avanzatissima tecnologia si fa puntualmente sbaragliare ogni singola volta.
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Il sesto capitolo della serie(prodotto e co-sceneggiato da James Cameron)riparte da dove era terminato il secondo e aggiorna i personaggi secondo le mode odierne con una ragazza messicana come prescelta,con probabile stoccata alla politica di Trump.Tornano tutti i vecchi temi(sacrificio,la redenzione del vecchio Cyborg che combatte quello nuovo,la fine incombente del mondo da scongiurare ad ogni costo,i paradossi temporali,ecc...)e la musica resta la stessa.L'azione fracassona è puntualmente abbondante e non mancano i momenti ironici o autoironici("I'll not be back" dice Schwarzy a un certo punto,profetizzando l'esito della missione)ma aldilà dello spettacolo competente e scorrevole non c'è vera sostanza o clichè che non venga rispettato,a cominciare dal nuovo Cyborg che a dispetto dell'avanzatissima tecnologia si fa puntualmente sbaragliare ogni singola volta.E se Schwarzy e la redeviva Hamilton sono in forma,il resto del cast è anonimo.Come per i film successivi al secondo capitolo,non sembra avere altra motivazione di quella commeriale,anche se il regista avrebbe lamentato numerosi screzi con Cameron in fase di lavorazione.Ad ogni modo il pubblico non ha apprezzato molto:180 milioni di dollari di budget e appena più di 60 di incasso in patria.Si spera che non si decida di andare avanti(e la Hamilton ad ogni modo avrebbe affermato di non voler più riprendere il personaggio di Sarah Connor).Nel prologo sia Sarah che il Terminator sono ringiovaniti dal digitale,mentre John Connor è stato ricreato applicando il viso del giovane Edward Furlong sul corpo di Jude Collie tramite motion capture.
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mr.rizzus
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martedì 23 febbraio 2021
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spettacolare
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elgatoloco
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martedì 20 ottobre 2020
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tentativo tra remake e"novum"
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"Terminator Dark Fate"(Tim Miller, ma scritto da James Cameron, classico"auctor"della seria e suo iniziatore, David S.Goyer, Charles Eglee, Justin Rhpdes, Billy Ray, 2019), si riannoda al "Number Two"della seire quale suo sequel, bypassnado gli altri"capitoli". Il tema del "dark fate"è molto presente, direi in termini apocallitcco.ultimativi, con premonizioni, osucri presagi etc, che vengono da diverse parti e arricchiscono un quadro che, come sempre, è dominato dal tema classico del cyborg e della robotica ipertroficamente esibita, il che comunque ha una funzione anche precisa e non peregrina, creando un quadro decisamente interessante, come sempre.
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"Terminator Dark Fate"(Tim Miller, ma scritto da James Cameron, classico"auctor"della seria e suo iniziatore, David S.Goyer, Charles Eglee, Justin Rhpdes, Billy Ray, 2019), si riannoda al "Number Two"della seire quale suo sequel, bypassnado gli altri"capitoli". Il tema del "dark fate"è molto presente, direi in termini apocallitcco.ultimativi, con premonizioni, osucri presagi etc, che vengono da diverse parti e arricchiscono un quadro che, come sempre, è dominato dal tema classico del cyborg e della robotica ipertroficamente esibita, il che comunque ha una funzione anche precisa e non peregrina, creando un quadro decisamente interessante, come sempre. Anche il tema del continuo superamento para.dialettico(dialettico non può essere propriamente, non essendovi sintesi, non essneod questa possibile)del décalage passto-futur(il presnete, agostinianamente, è puro ponte di collegamento, quasi una fase intermedia che non esiste, dove peraltro anche l'esistenza delle due altre dimensioni è problematica...), viene svolto in maniera convincente, anche se comunque sembra preparare un ulteriore film, un sequel 2. 2000 della serie... Inutile insistere sul fattore tecnico, presentissimo quanto ben calibrato e"gestito". Tornano Arnold Schwarzenegger, dopo la lunga parentesi quale govenratore della Calfiornia, Linda Hamilton, Mackkenzie Davis, la nuova"eroina buona", anche se Gabriel Luna, il pendant malefico, tthe new (con tutte le riserve del caso, certo, dato che"new" è per poco e comunque solo in senso relativo)terminator è più inmteressante, dovendo svolgere in realtà la funzione di "vilain"tecnologico, ma riesce a inserire la sua faccia e le sue espressioni corporali in modo nuovo nel personaggio del cyborg, Natalia Reyes che avrà certamente un ruolo importante in seguito, quale"predestinata"ha possibilità notevoli, che qui riesce ad esprimere solo in parte, dato che la sua parte non è certo"enorme", per usare un'espressione corretta e non enorme. Da tenere presnete, per esaminare future evoluzioni del plot, dei personaggi, di chi si assumerà la regia. Un tentantivo(come lo è ogni nuova opere, ogni nuovo fillm)che è sospeso tra il remake, quasi"doveroso"(o ritenuto tale)e la proiezione verso una novità che si annuncia ancora come"ventura", non come completa. El Gato
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kalm
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lunedì 16 marzo 2020
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terminator è finito nel 91
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Saga ormai trita e ritrita. Terminator per me è finito nel 91 con Il giorno del giudizio e il leggendario T-1000. Gli altri sono stati uno peggio dell altro. Brave e belle le 2 ragazze protagoniste,film scarso,1 stella
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kyotrix
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domenica 1 marzo 2020
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che tristezza
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Peggio di un B movie, basta, lasciate in pace la serie terminator, oramai non ha più niente da dire.
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felicity
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giovedì 27 febbraio 2020
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il miglior terminator possibile oggi
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Terminator: Destino Oscuro è un film che negli intenti decide di spezzare il legame con il passato in favore di qualcosa di nuovo e attuale.
Ecco quindi la scelta di un trittico di donne come protagoniste che vogliono passare il confine messicano per scappare.
Politica e società contemporanea permeano la ricerca di novità di Terminator: Destino Oscuro.
Il segmento più interessante del film è proprio la sua peregrinazione insieme alla sua scorta improvvisata verso il confine con gli Stati Uniti.
Dark Fate cerca di lasciarsi alle spalle la riflessione sui rapporti tra uomo e macchina: il nuovo angelo custode è un umano implementato che non può superare del tutto i suoi limiti fisiologici.
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Terminator: Destino Oscuro è un film che negli intenti decide di spezzare il legame con il passato in favore di qualcosa di nuovo e attuale.
Ecco quindi la scelta di un trittico di donne come protagoniste che vogliono passare il confine messicano per scappare.
Politica e società contemporanea permeano la ricerca di novità di Terminator: Destino Oscuro.
Il segmento più interessante del film è proprio la sua peregrinazione insieme alla sua scorta improvvisata verso il confine con gli Stati Uniti.
Dark Fate cerca di lasciarsi alle spalle la riflessione sui rapporti tra uomo e macchina: il nuovo angelo custode è un umano implementato che non può superare del tutto i suoi limiti fisiologici.
La struttura più agile del film manca tuttavia di originalità, ma la ripetizione delle fughe e degli inseguimenti è abbastanza divertente e coinvolgente.
La trama di Terminator – Destino Oscuro è quasi praticamente identica a quella del primo capitolo. Donna da trovare, Terminator da sconfiggere, razza umana da salvare. Stessa cosa. Non ci hanno nemmeno provato. Tuttavia non siamo più negli anni ’90 e qualcosa dev’essere per forza differente.
Purtroppo questo qualcosa determina la banalità di tutta l’operazione, privandola della portata innovativa, di quel granitico e inarrestabile senso di pericolo che ha reso i primi due capitoli leggendari.
Il discutibile senso dell’umorismo di Arnold Schwarzenegger e la parte da vendicatrice solitaria di Linda Hamilton fanno da appoggio al nuovo cast.
A Schwarzy basta la presenza (e sostiene da solo tutto il film) e Linda Hamilton è stupenda, ma è impossibile bissare la portata epica dei primi capitoli, che vanno contestualizzati, e forse questo è davvero il miglior Terminator possibile oggi.
Se volete passare un paio d’ore staccando il cervello con una buona dose d’azione, godetevelo.
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diskol88
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domenica 1 dicembre 2019
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macchine leucemiche and the big terminator films.
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Direi attori e attrici super, L. Hamiltn e altre cose ecc ecc
non parliamo del record assoluto e ineguagliabile dei films
o del capolavoro assoluto, un film di Schumacher...,
tipo batman the collection, 8 mm, di più, la fantascienza e storia,
replicantes e macchine coi tentativi manageriali
pro sè e marchionici contro il talento, lo sport, e spettacolo,
se vogliamo, l'assurdo surreale confronto all'incredibile
facce di bronzo e superhiro delle favole confronto a
quegli effetti speciali, e il T mille, la miglior saga story, coi
trasformers..., e la saga optimus prime special things,
futile dire che meriterebbe molto di più,
se si guardano films e prosecui con idee e storie, non
sembrano neanche la metà del terminator saga story,
preceduto più che dal primo dal terminator II, mitico
nonchè pietra miliare del cinema e di holliwood.
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Direi attori e attrici super, L. Hamiltn e altre cose ecc ecc
non parliamo del record assoluto e ineguagliabile dei films
o del capolavoro assoluto, un film di Schumacher...,
tipo batman the collection, 8 mm, di più, la fantascienza e storia,
replicantes e macchine coi tentativi manageriali
pro sè e marchionici contro il talento, lo sport, e spettacolo,
se vogliamo, l'assurdo surreale confronto all'incredibile
facce di bronzo e superhiro delle favole confronto a
quegli effetti speciali, e il T mille, la miglior saga story, coi
trasformers..., e la saga optimus prime special things,
futile dire che meriterebbe molto di più,
se si guardano films e prosecui con idee e storie, non
sembrano neanche la metà del terminator saga story,
preceduto più che dal primo dal terminator II, mitico
nonchè pietra miliare del cinema e di holliwood.
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gian.ab
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venerdì 22 novembre 2019
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carino
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theforumplayer
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sabato 9 novembre 2019
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replicantes all'oscuro cosciente e chiaro del film
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sembra non si siano adattati all'evoluzione, che
sembra un pò catastrofistica per la saga, non più lineare
senza quelle macchine stile matrix che non danno
quello spettacolo previo anche trama degna della saga e del film,
con lo joker e le sue malefatte che diventa addirittura di più
fama del batman, un supehiro addirittura, col T Mille rivisto in una
serie poi di star trek a fare una figura qualsiasi e sopravvivere,
e faticando nel trovare posto nonostante le sue caratteristiche, e
per ciò si dovrebbe esporre proteste formali in merito,
nei piani di james o chicchessia, nell'avviluppamento della saga,
ciò ci sembra dunque argomento di primordine
e di riflessione anche della società, nonchè del film cmq spettacolo.
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sembra non si siano adattati all'evoluzione, che
sembra un pò catastrofistica per la saga, non più lineare
senza quelle macchine stile matrix che non danno
quello spettacolo previo anche trama degna della saga e del film,
con lo joker e le sue malefatte che diventa addirittura di più
fama del batman, un supehiro addirittura, col T Mille rivisto in una
serie poi di star trek a fare una figura qualsiasi e sopravvivere,
e faticando nel trovare posto nonostante le sue caratteristiche, e
per ciò si dovrebbe esporre proteste formali in merito,
nei piani di james o chicchessia, nell'avviluppamento della saga,
ciò ci sembra dunque argomento di primordine
e di riflessione anche della società, nonchè del film cmq spettacolo.
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