Non succede, ma se succede…

Una divertentissima e sboccata commedia sentimentale, che usa l'irriverenza per parlare di politica, media e rapporto tra i sessi nel mondo di oggi.
Sorta di variazione sul tema di Pretty Woman, in Non succede, ma se succede, la convergenza e la love story inaspettata tra due opposti è la cifra per coniugare una spruzzata minima di sentimento e un quantitativo ben più elevato d’irriverenza. 
Il copione mette su un piedistallo la realizzazione professionale di una figura femminile e la Theron ha il carisma giusto per non essere una semplice First Lady ma molto di più, ambendo addirittura alla svolta epocale di Presidente degli Stati Uniti d’America. [+]

Una divertentissima e sboccata commedia sentimentale, che usa l'irriverenza per parlare di politica, media e rapporto tra i sessi nel mondo di oggi.
Sorta di variazione sul tema di Pretty Woman, in Non succede, ma se succede, la convergenza e la love story inaspettata tra due opposti è la cifra per coniugare una spruzzata minima di sentimento e un quantitativo ben più elevato d’irriverenza. 
Il copione mette su un piedistallo la realizzazione professionale di una figura femminile e la Theron ha il carisma giusto per non essere una semplice First Lady ma molto di più, ambendo addirittura alla svolta epocale di Presidente degli Stati Uniti d’America.
Il film è a tratti irresistibile, in particolare per la chimica invidiabile tra Rogen e la Theron e per gli strali potenzialmente infiniti alla showbiz e alla cultura pop di ogni ordine e grado.
Fra i due attori esplode la medesima alchimia che si può riscontrare fra i loro personaggi, due poli assolutamente contrari che si attraggono per sollazzare il pubblico in poltrona, che non può fare altro che ridere (con un retrogusto amaro) di ogni situazione oltre confine.
Parliamo di retrogusto perché fra le risate ci sono anche tante verità, storture del nostro mondo contemporaneo che conosciamo bene ma delle quali siamo ormai assuefatti. L'abitudine è infatti la nostra peggiore alleata, tende a farci scorrere addosso qualsiasi cosa rendendoci insofferenti ed è questo il vero dramma.
Jonathan Levine invece, il regista del progetto, vuole darci un enorme schiaffone in volto facendoci ridestare a suon di risate, con continui colpi di genio, situazioni che non ci si aspetterebbe in alcun modo e bassezze talmente trash che "fanno il giro" e diventano instant cult.

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Nel 2019 le potenzialità del Segretario di Stato americano Charlotte Field di diventare la prima donna Presidente degli Stati Uniti sono al massimo livello.
Fred Flansky, giornalista moralmente incorruttibile, dopo essersi licenziato per controversie etiche con il nuovo proprietario del giornale per cui lavora, non naviga in buone acque.
In gioventù la Field è stata la sua babysitter e per uno strano scherzo del destino i due si incroceranno e Charlotte deciderà di farlo entrare nel suo staff come writer per le conferenze pubbliche.
Contro ogni buon senso, i due iniziano una relazione sentimentale, tanto osteggiata quanto improbabile, fino a quando i comportamenti "stravaganti" di Flansky (il titolo originale Long Shot è indicativo) potrebbero essere utilizzati per ricattare la Field è farle cambiare il suo programma ambientalista. [+]

Nel 2019 le potenzialità del Segretario di Stato americano Charlotte Field di diventare la prima donna Presidente degli Stati Uniti sono al massimo livello.
Fred Flansky, giornalista moralmente incorruttibile, dopo essersi licenziato per controversie etiche con il nuovo proprietario del giornale per cui lavora, non naviga in buone acque.
In gioventù la Field è stata la sua babysitter e per uno strano scherzo del destino i due si incroceranno e Charlotte deciderà di farlo entrare nel suo staff come writer per le conferenze pubbliche.
Contro ogni buon senso, i due iniziano una relazione sentimentale, tanto osteggiata quanto improbabile, fino a quando i comportamenti "stravaganti" di Flansky (il titolo originale Long Shot è indicativo) potrebbero essere utilizzati per ricattare la Field è farle cambiare il suo programma ambientalista.
Il vero pregio del film, oltre alla bellezza travolgente della Theron (anche produttrice), è quello di unire la commedia scollaçciata e uncorrect di Seth Green ad una storia d amore classica anche raffinata, che vede in Lubitsch e Capra i suoi fondatori. Ci riesce e supera notevolmente il tentativo di Seth MacFarlane che aveva usato la Theron nel west, ma non aveva saputo emanciparsi dai suoi "Griffin".
Nonostante la durata, superiore alle 2 ore, il film scorre piacevolmente, risulta una commedia gradevole dove alla fine ci si accorge che non si è riso sguaiatamente ma si è sorriso in attesa del lieto fine. [-]

"Long Shot"(Jonathasn Levine, scritto da  Dan Sterling e LIz Hannah, 2019)parla della segretaria di Stato(ministra degli esteri)USA che, vista la rinuncia del presidente di presentarsi .ricadidarsi per un nuovo mandato, si candida lei stessa co n l'appoggio del presidente e, come autore dei discorsi, consulta un giornalista ora disoccupato, che casualmente aveva conosciuto molti anni prima(lei era  occasionalmente baby sitter da studentessa e candidata per il consiglio scolastico, lui tredicenne gia'impegnato)e ben presto, a parte la reciproca stima, tra i due"scatta"l'amore, anche proprio nella dimensione seesuale.  Il tutto viene registrato e "spiato", tanto che a un certo punto la futura presidentessa viene ricattata e tra i due amanti sorgono inevitabili problemi, ma lei resiste, anche all'esposzione di qualche"video piccante"e vince la battaglia per la presidenza con notevole margine di vantaggio, tra l'altro dichiarando molto coraggiosamente e anche polemicamente quale sia il suo credo politico8libertario e nettamente ecologista)e i due si riconciliano. [+]

"Long Shot"(Jonathasn Levine, scritto da  Dan Sterling e LIz Hannah, 2019)parla della segretaria di Stato(ministra degli esteri)USA che, vista la rinuncia del presidente di presentarsi .ricadidarsi per un nuovo mandato, si candida lei stessa co n l'appoggio del presidente e, come autore dei discorsi, consulta un giornalista ora disoccupato, che casualmente aveva conosciuto molti anni prima(lei era  occasionalmente baby sitter da studentessa e candidata per il consiglio scolastico, lui tredicenne gia'impegnato)e ben presto, a parte la reciproca stima, tra i due"scatta"l'amore, anche proprio nella dimensione seesuale.  Il tutto viene registrato e "spiato", tanto che a un certo punto la futura presidentessa viene ricattata e tra i due amanti sorgono inevitabili problemi, ma lei resiste, anche all'esposzione di qualche"video piccante"e vince la battaglia per la presidenza con notevole margine di vantaggio, tra l'altro dichiarando molto coraggiosamente e anche polemicamente quale sia il suo credo politico8libertario e nettamente ecologista)e i due si riconciliano. Lei sara0presidentessa, lui"First Mister", invece che"First Lady".  Divertente ma non banale(anzi)commedia sul protere e i suoi "drammi", dove il personaggio della futura presidentessa viene presentato iniziando da"lontano"come anche quello del giornalista-.intellettuale"freak"(non certo assenti i riferimenti anche alla cannabis e all0ecstast)con una vena polemica che comunque pervade il film, realizzato quando era ancora presidente Donald Trump, facendo emergere le potenzialita'libertarie e"liberal"di certo elettorato USA, ben diverso dalla sensibilita'della Corte di Giusitiza, che recentemente si e0'esprresa contro il dititto all0'abortol  pe r esempio e nettamente a favore di un ambinetalismo non certo solo di facciata.   Charlize  Theron e'pienamente nel ruolo, come Seth Rogen, che interpreta il "freak"della situzione, che, non solo all'inzio della sua avventura alla"White House"sembra un pesca fuor d'acqua e non meno effiace e Hune DIane Raphael, nella parte della consulente della gia'segeteraia di Stato, che spia e a suo modo consiglia la sua superiore, mettendola in difficilta'e anche in crisi varie volte.  UNa situazione interessante, quella del film, anche se destinata a rimanere una mera"ipotesi":  El  Gato [-]