chiwy
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giovedì 2 febbraio 2023
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fatalista
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La storia, all'inizio abbastanza banale, diventa sempre più avvincente, anche grazie all'interpretazione dell'attore protagonista. Ti fa tifare per lui, ti fa desiderare che in mezzo a tanta sfortuna almeno il provino in questione possa andare bene, nonostante paia poco probabile. Deludente il finale, almeno per chi desiderasse un lieto fine. Anche se devo ammettere che può rispecchiare la realtà. Lo definirei fatalista.
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giovanni greco
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lunedì 31 agosto 2020
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la danza dei fotogrammi
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Il film è ben orchestrato, narrato con misura e con sapienza, con la giusta compresenza di elementi eterogenei che concorrono a organizzare una miscela che non annoia mai. I temi toccati (la diversità nelle sue mille declinazioni, dall'omosessualità all'esclusione) sono raccontati con delicatezza, con occhio e mano vigile, con una cura che si direbbe femminile se la parola non suonasse retorica. Il precedente teatrale di questa scrittura risuona molto lontanamente e se lo fa accade quando la regista mostra la sua capacità indubbia di dirigere gli attori (soprattutto i più giovani e alla prima esperienza), di costruire rapporti credibili tra i personaggi, di mettere in scena situazioni autentiche senza compiacimento e senza sottolineature inverosimili.
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Il film è ben orchestrato, narrato con misura e con sapienza, con la giusta compresenza di elementi eterogenei che concorrono a organizzare una miscela che non annoia mai. I temi toccati (la diversità nelle sue mille declinazioni, dall'omosessualità all'esclusione) sono raccontati con delicatezza, con occhio e mano vigile, con una cura che si direbbe femminile se la parola non suonasse retorica. Il precedente teatrale di questa scrittura risuona molto lontanamente e se lo fa accade quando la regista mostra la sua capacità indubbia di dirigere gli attori (soprattutto i più giovani e alla prima esperienza), di costruire rapporti credibili tra i personaggi, di mettere in scena situazioni autentiche senza compiacimento e senza sottolineature inverosimili. L'uso della macchina da presa sempre a spalla a questo proposito conferisce ulteriore necessità alla pregnanza dei momenti che si susseguono con grande coerenza (in fondo questo è un Bildungsroman in forma cinematografica). Fino al finale che restituisce un senso di sospensione a un plot che potrebbe sembrare biecamente tragico e disperato solo ad uno sguardo superficiale e disattento e che invece lascia aperte diverse alternative a seconda dell'interpretazione che si attribuisce alle potenzialità salvifiche e liberatorie della danza, quella danza che resta il motore vero dell'azione dall'inizio alla fine e il centro delle motivazioni del protagonista. La danza che torna fino alla fine si configura dunque come ciò che attiva il dipanarsi ritmico del montaggio stesso a suon di musica: una musica che è esterna ed interna ai vari personaggi che danzano ognuno al sua coreografia più o meno intonata e composta e che muove significativamente la realtà nel suo essere allo stesso tempo immobile e contraddittoria, ripetitiva e sempre differente, morta eppure viva come ogni passo di una coreografia.
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eliana escheri
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giovedì 20 agosto 2020
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famosa. una favola poetica
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Famosa è un piccolo capolavoro. È una favola poetica. È un film a suo modo corale, nonostante il protagonista Rocco emerga e si distingua tra i tanti. La recitazione è molto delicata, dolce, mai sopra le righe nemmeno nei momenti più drammatici e intensi del film. La regia è autoriale e impeccabile. La trama è toccante e indaga molti temi controversi come il bullismo, l'omosessualità, la perdizione. Neanche le scene più ' violente' fanno perdere al film quell'aura di delicatezza e poesia. L'ambientazione è molto gradevole ed è una scoperta per chi non conosce il territorio di Frosinone. Ho trovato particolarmente intensa e notevole l'interpretazione di Jacopo Piroli nel ruolo del protagonista Rocco Fiorella.
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Famosa è un piccolo capolavoro. È una favola poetica. È un film a suo modo corale, nonostante il protagonista Rocco emerga e si distingua tra i tanti. La recitazione è molto delicata, dolce, mai sopra le righe nemmeno nei momenti più drammatici e intensi del film. La regia è autoriale e impeccabile. La trama è toccante e indaga molti temi controversi come il bullismo, l'omosessualità, la perdizione. Neanche le scene più ' violente' fanno perdere al film quell'aura di delicatezza e poesia. L'ambientazione è molto gradevole ed è una scoperta per chi non conosce il territorio di Frosinone. Ho trovato particolarmente intensa e notevole l'interpretazione di Jacopo Piroli nel ruolo del protagonista Rocco Fiorella. Considerato che è al suo debutto e che non ha mai studiato recitazione penso che sia stata di grande rilievo. Sono certa che farà strada. Come anche la Regista Alessandra Mortelliti alla sua opera prima cinematografica raccoglierà molti altri successi. Per me il più bel film che abbia visto negli ultimi 20 anni. Voto 10/10. Eliana Escheri Regista RAI
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rossella piraino
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martedì 18 agosto 2020
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un poetico esordio
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Ho avuto la possibilità e la fortuna di vedere al cinema il film opera prima di Alessandra Mortelliti “Famosa” L’affermazione “fortuna” non è causale ma sottolinea come un film emozionante e commovente come questo vada condiviso con gli altri spettatori nel medesimo momento,con reazioni dirette e catarchiche come in un teatro greco si assisteva alle rappresentazioni tragiche. Questa cruda favola riassume le molte contraddizioni e delusioni della nostra provincia (anche la sceneggiatura è della regista , ricordiamolo).Mortelliti mostra una sapiente abilità nel dirigere gli attori,professionisti e non non, facendoli viaggiare nei loro piani emozionali che camminano paralleli con momenti di incontro a volte terribili a volte dolci e coinvolgenti.
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Ho avuto la possibilità e la fortuna di vedere al cinema il film opera prima di Alessandra Mortelliti “Famosa” L’affermazione “fortuna” non è causale ma sottolinea come un film emozionante e commovente come questo vada condiviso con gli altri spettatori nel medesimo momento,con reazioni dirette e catarchiche come in un teatro greco si assisteva alle rappresentazioni tragiche. Questa cruda favola riassume le molte contraddizioni e delusioni della nostra provincia (anche la sceneggiatura è della regista , ricordiamolo).Mortelliti mostra una sapiente abilità nel dirigere gli attori,professionisti e non non, facendoli viaggiare nei loro piani emozionali che camminano paralleli con momenti di incontro a volte terribili a volte dolci e coinvolgenti. Penso che questa abilità derivi anche dal fatto che la regista è a sua volta un’attrice e, come i direttori d’orchestra che a sua volta sono esecutori e quindi diretti, ha trasformato in suoi personaggi con grande cura, cura che troviamo, nella fotografia (a volte allegorica e simbolica) e nella musica. Un film assolutamente da vedere
Rossella Piraino
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frenk
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martedì 18 agosto 2020
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famosa
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Un film intenso, che valorizza l’importanza di inseguire i propri sogni nonostante la società che fa di tutto per remarti contro. Con una colonna sonora che coglie a pieno il significato del film è meritevole di essere guardato e apprezzato più di una volta.
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francesca martina fiorella
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lunedì 17 agosto 2020
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emozionante!
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Un film per niente scontato!
Tutti noi siamo Rocco Fiorella.
Assolutamente consigliato, un finale inaspettato.
Davvero bellissimo
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giordana
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domenica 16 agosto 2020
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famosa
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Ho visto tre volte il film FAMOSA, l’ho visto perché avevo voglia di rivedere questa storia di pura “fantasia”. Mi sono detta più volte quanto fosse di fantasia Famosa, allora mi sono venute in mente due dichiarazioni che ho ascoltato da poco, una del magistrato Gratteri, l’altra dello psichiatra Crepet. Bene entrambi dichiarano il fallimento totale dei genitori nei confronti dei propri figli, “hanno fallito e non sanno più come recuperare, in realtà sta fallendo un’ intera società, hanno lasciato i loro figli nelle mani del web, di internet, del superfluo, in un mondo in cui la tecnologia è in accelerazione e l’uomo in totale regressione”. Alessandra Mortelliti, con la sua felice opera prima, descrive uno spaccato, purtroppo reale, della famiglia-società con estrema lucidità, senza essere retorica, dirigendo gli attori (professionisti e non) con mano ferma come farebbe un buon direttore d’orchestra.
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Ho visto tre volte il film FAMOSA, l’ho visto perché avevo voglia di rivedere questa storia di pura “fantasia”. Mi sono detta più volte quanto fosse di fantasia Famosa, allora mi sono venute in mente due dichiarazioni che ho ascoltato da poco, una del magistrato Gratteri, l’altra dello psichiatra Crepet. Bene entrambi dichiarano il fallimento totale dei genitori nei confronti dei propri figli, “hanno fallito e non sanno più come recuperare, in realtà sta fallendo un’ intera società, hanno lasciato i loro figli nelle mani del web, di internet, del superfluo, in un mondo in cui la tecnologia è in accelerazione e l’uomo in totale regressione”. Alessandra Mortelliti, con la sua felice opera prima, descrive uno spaccato, purtroppo reale, della famiglia-società con estrema lucidità, senza essere retorica, dirigendo gli attori (professionisti e non) con mano ferma come farebbe un buon direttore d’orchestra. Questo film, da non perdere assolutamente, andrebbe fatto circolare nelle scuole e andrebbe visto con gli studenti insieme ai genitori. Sì, il film della Mortelliti si rivolge soprattutto a questi genitori che hanno perso il loro ideale. Il film, che è un colpo al cuore e allo stomaco, ci fa sperare, attraverso i tre adolescenti protagonisti. Jacopo, Ginevra e Luigi, sono gli unici a conservare una purezza d’animo, forse non tutto è perduto, potrebbero avere proprio loro una visione migliore del mondo, proteggendo i veri valori ormai dimenticati: sogno, solidarietà e amicizia. Vi pare poco di questi tempi? Giordana Anselmi
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gp
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domenica 16 agosto 2020
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da non perdere!
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alessandro caponera
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domenica 16 agosto 2020
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coinvolgente e meritevole
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questo film affronta tematiche importanti, dietro le emozioni, i sogni e le passioni c'è ancora tanta ignoranza che punisce soprattutto i più giovani. il mondo di famosa viene descritto duro e reale: mostra le sensazioni provate da un personaggio fragile, ma pieno di speranze che trasporta dallo schermo alla nostra attenzione situazioni da comprendere e su cui riflettere.
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francesca martina fiorella
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mercoledì 12 agosto 2020
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emozione pura!
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Film bellissimo, in qualche modo siamo tutti Rocco Fiorella. Film per niente scontato, molto forte, emozionante. Consigliato al 100%
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