goldy
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sabato 29 agosto 2020
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fallimento della razionalità
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Il film sa affrontare l'insanabile e scoraggiante situaziona arabo-palestinese con una pacatezza ammirevole. Consapevole dell'inutilità di sponsorizzare ricette risolutive ci si arrende davanti a un'evidenza che sfida le radici della razionalità e della necessità di senso. Anche il valore terapeutico della musica cede di fronte alla forza dell'odio etnico, . Un bel modo di parlare del problema Israelo-palestinese che non perviene a soluzioni consolatorie ma constata, una volta di più, la difficoltà di pervenire a un accordo se non proprio di pace almeno di convivenza civile.
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Il film sa affrontare l'insanabile e scoraggiante situaziona arabo-palestinese con una pacatezza ammirevole. Consapevole dell'inutilità di sponsorizzare ricette risolutive ci si arrende davanti a un'evidenza che sfida le radici della razionalità e della necessità di senso. Anche il valore terapeutico della musica cede di fronte alla forza dell'odio etnico, . Un bel modo di parlare del problema Israelo-palestinese che non perviene a soluzioni consolatorie ma constata, una volta di più, la difficoltà di pervenire a un accordo se non proprio di pace almeno di convivenza civile. Si ragiona, si riflette, si sente musica bella e molto ben eseguita. Un cinema che serve.
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giggetto
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lunedì 31 agosto 2020
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una storia dettata dal coraggio
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Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Il soggetto è tutt'altro campato per aria, visto che ci sono state dozzine di tentativi per aumentare la conoscenza e la collaborazione tra giovani palestinesi e israeliani. Solamente nel campo della musica classica, è doveroso citare le coraggiose iniziative della West-Eastern Divan Orchestra promossa da Daniel Barenboim e alla quale hanno collaborato i migliori musicisti ebrei e arabi. Per quanto il soggetto possa essere un po' deja vu, la sceneggiatura è molto ben sviluppata, rendendo il film avvincente. E' solo da sperare che questo piccolo capolavoro sia visto e rivisto in tutte le aree del mondo in cui ci sono conflitti per l'autodeterminazione.
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Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Il soggetto è tutt'altro campato per aria, visto che ci sono state dozzine di tentativi per aumentare la conoscenza e la collaborazione tra giovani palestinesi e israeliani. Solamente nel campo della musica classica, è doveroso citare le coraggiose iniziative della West-Eastern Divan Orchestra promossa da Daniel Barenboim e alla quale hanno collaborato i migliori musicisti ebrei e arabi. Per quanto il soggetto possa essere un po' deja vu, la sceneggiatura è molto ben sviluppata, rendendo il film avvincente. E' solo da sperare che questo piccolo capolavoro sia visto e rivisto in tutte le aree del mondo in cui ci sono conflitti per l'autodeterminazione. A volte, un film può fare molto di più di 10 conferenze di pace. Magistrale la recitazione dei protagonisti Peter Simonischek, Sabrina Amali e Daniel Donskoy.
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lunedì 31 agosto 2020
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una storia dettata dal coraggio
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Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Il soggetto è tutt'altro campato per aria, visto che ci sono state dozzine di tentativi per aumentare la conoscenza e la collaborazione tra giovani palestinesi e israeliani. Solamente nel campo della musica classica, è doveroso citare le coraggiose iniziative della West-Eastern Divan Orchestra promossa da Daniel Barenboim e da Edward Said, e alla quale hanno collaborato i migliori musicisti ebrei e arabi. Per quanto il soggetto possa essere un po' deja vu, la sceneggiatura è molto ben sviluppata, rendendo il film avvincente. E' solo da sperare che questo piccolo capolavoro sia visto e rivisto in tutte le aree del mondo in cui ci sono conflitti per l'autodeterminazione.
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Questo nuovo film di Dror Zahavi narra il tentativo di creare una orchestra di giovani musicisti palestinesi ed israeliani. Il soggetto è tutt'altro campato per aria, visto che ci sono state dozzine di tentativi per aumentare la conoscenza e la collaborazione tra giovani palestinesi e israeliani. Solamente nel campo della musica classica, è doveroso citare le coraggiose iniziative della West-Eastern Divan Orchestra promossa da Daniel Barenboim e da Edward Said, e alla quale hanno collaborato i migliori musicisti ebrei e arabi. Per quanto il soggetto possa essere un po' deja vu, la sceneggiatura è molto ben sviluppata, rendendo il film avvincente. E' solo da sperare che questo piccolo capolavoro sia visto e rivisto in tutte le aree del mondo in cui ci sono conflitti per l'autodeterminazione. A volte, un film può fare molto di più di 10 conferenze di pace. Magistrale la recitazione dei protagonisti Peter Simonischek, Sabrina Amali e Daniel Donskoy.
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