Sergio Sozzo
Sentieri Selvaggi
Al di fuori dello spazio i colori ci vanno quando non li facciamo rientrare lungo i bordi tratteggiati, e una linea o uno scarabocchio partono dalla nostra matita colorata o dal nostro pennarello e disubbidiscono al confine del disegno, delle pagine bianche con le figure ben delineate che vengono date ai bambini per passatempo (e da qualche anno anche agli adulti come pratica antistress). Cosa succede alle zone del foglio quando vengono invase da un colore che non appartiene a loro, estraneo e in grado di modificare in maniera perentoria i livelli dell'equilibrio del totale? Stanley chiarisce il piano della metafora inquadrando più volte il più piccolo dei pargoli dei Gardner intento a completare un album da colorare: che sia una divinità altrettanto capricciosa quella che fa piombare proprio ad un soffio dal tetto della fattoria di questa famigliola americana un meteorite da cui si sprigiona il colore letale del racconto di Lovecraft? L'evento inaspettato lascerà dei segni indelebili e oltraggiosamente corrosivi sulla psiche e sulla pelle di mamma, papà, tre figli e tutto ciò che capita intorno al cratere, animali, vegetazione, vecchi vagabondi e segnali elettronici di telefonini, radio e televisori. [...]
di Sergio Sozzo, articolo completo (3864 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 16 marzo 2020