luciano73
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sabato 9 febbraio 2019
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bene, ma non benissimo.
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Ero molto curioso di vedere questo film di Francesco Trudu, girato da sardi in Sardegna. Location belle, discreta fotografia, ma nell'insieme troppe cose non vanno. Perchè, scegliere dei protagonisti così incapaci, che vengono ampiamente surclassati in tutto e per tutto, dal resto del cast, spesso anche dalle comparse? Francesco Porcu e Chiara Fanti non risultano essere davvero all'altezza della situazione, lei sembra uscita da una delle peggiori soap opera di una tv locale, lui estenuante e al limite del fastidioso tra il suo sgranare gli occhi esageratemnte e la sua risata improbabile. Oltre al volume troppo basso in sala, il regista si ostina in sequenze lunghe e inutili, spesso anche senza commento musicale.
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Ero molto curioso di vedere questo film di Francesco Trudu, girato da sardi in Sardegna. Location belle, discreta fotografia, ma nell'insieme troppe cose non vanno. Perchè, scegliere dei protagonisti così incapaci, che vengono ampiamente surclassati in tutto e per tutto, dal resto del cast, spesso anche dalle comparse? Francesco Porcu e Chiara Fanti non risultano essere davvero all'altezza della situazione, lei sembra uscita da una delle peggiori soap opera di una tv locale, lui estenuante e al limite del fastidioso tra il suo sgranare gli occhi esageratemnte e la sua risata improbabile. Oltre al volume troppo basso in sala, il regista si ostina in sequenze lunghe e inutili, spesso anche senza commento musicale.Tremende le scene in casa, peggiorate ancora di più dall'arrivo della zia, che ostenta una recitazione al limite del ridicolo, forse per scelta dello stesso regista.
In sala, in verità, anche diverse risate, grazie alle buone performance del postino, del carabiniere, dell'assessore, del parroco e di una simpaticissima pettegola (Anna Simbula).
Nell'insieme però, manca un vero collante nella storia, il montaggio pare essere casuale, con dissolvenze lunghe e senza senso e spesso teste tagliate dalle inquadrature.
Completamente inutile, a mio avviso, parlare poi di morale della storia nel 2019, volendo dare un senso profondo al film, anzichè invece prenderlo con la giusta e spensierata leggerezza che avrebbe meritato.
In conclusione: un plauso va fatto a tutti gli esordienti, che sono riusciti comunque a farsi valere in qualche modo. Trudu dovrebbe forse affidarsi ad altri per le sceneggiature future e ottimizzare alcune fasi della regia e del montaggio, magari scegliendo meglio i protagonisti delle sue opere. Nel complesso, con un pò di giusti accorgimenti, si sarebbe potuto fare tutto meno peggio, ma ci si augura che possa essere un buon lancio per produzioni sarde di questo tipo. Bene ma non benissimo, bravi, ma non tutti. A si biri.
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