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eugen
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martedì 1 novembre 2022
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un altro"halloween"
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Non importaa o importa solo relativamente sapere fino a che punto il"padre.creatroe"di"Halloween", John Carpenter, abbia supervisionato o anche.eventualmente-attivamente collaborato alla stesura del copione di "Halloween"del 2018(David Gordon Green, anche sceneggiatore insieme a Danny Mc Bride e forise Jeff Fradley), che parte dal primo, quello "carpenteriano"originale, ma sicuramente questo film, che ripendre quanratn'anni dopo, la vicenda dell'"Ur.Halloween", iniziando con due giornalisti che vogliono intervistare sia il "mitico "Micheal Myers, sia Laurie Strode, l0unica superstite del massacro di allora, cosi'traumatizzata dagli eventi di quella lontana notte da premunirsi sempre, in forma maniacale(ma poi si vedra' che il suo non era un comportamento"maniacale"ma quasi giustificato dali fattti o meglio da quanto deve ancora avvenire.
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Non importaa o importa solo relativamente sapere fino a che punto il"padre.creatroe"di"Halloween", John Carpenter, abbia supervisionato o anche.eventualmente-attivamente collaborato alla stesura del copione di "Halloween"del 2018(David Gordon Green, anche sceneggiatore insieme a Danny Mc Bride e forise Jeff Fradley), che parte dal primo, quello "carpenteriano"originale, ma sicuramente questo film, che ripendre quanratn'anni dopo, la vicenda dell'"Ur.Halloween", iniziando con due giornalisti che vogliono intervistare sia il "mitico "Micheal Myers, sia Laurie Strode, l0unica superstite del massacro di allora, cosi'traumatizzata dagli eventi di quella lontana notte da premunirsi sempre, in forma maniacale(ma poi si vedra' che il suo non era un comportamento"maniacale"ma quasi giustificato dali fattti o meglio da quanto deve ancora avvenire...)e poi si vedono varie situazioni, con la Stode"in attesa"e vigile preparazione e il redivivio Michael, fuggito dalla sua detnenzione psichaitrica, approfittando del viaggio in autobus per l'assegnazione alla nuova struttura detentivo."riabilitativa", dove, lo psichiatra successore del dottor Loomis segue "dogmaticamente"lo stesso affermando con questi che"michael e'il male". Le vicende successive sono sostanzilwmnte incentrate sulla lotta tra la Storde(e sua figlia e sua nipote, figlia della figlia)e Micahel, dove il ruolo della donna forte e combattiva viene potenziato al massimo, in corrispondenza con quanto emerso nell'epoca, se vogliamo, deinifbile come"postmoderna". Complessivamente il film, quasi "metafilmico"rispetto al genere"hoorror", riesce ad essere estremamente efficace, nel rapporto azione.montaggio e nella focalizzazione del contrasto tra protagonisti(dove Michael e'l'antagnosita"maligno"ma depotenziato di ogni volonta', al di fuori di quella violenat e maligna), dove riemerge Jamie Lee Curtis, a distanza di quarant'anni, che potrmemo defnire tranquillamente"protaognista assoluta"o quasi. dove comunque Judy Greer nel ruolo dlela figlia e anche Andy Matichak, nella porte della nipote, hanno un'importanza non certo secondaria, come continuiatrici della madre e.rispettivamente.nonna, in un film decisamente"al femminile". Ottima prova delle atrreici, dunque, piu'che dei loro colleghi maschietti, piu'in poenombra",(trattandosi id un fikm come questo l'espressione non e'peregrina)e la cifra della musica "immortale"di Carpenter rimane inalterata., El Gato
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luca scialo
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martedì 18 luglio 2023
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un sequel reboot credibile e avvincente
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David Gordon Green ha l'ingrato compito di rilanciare un franchise portato fino alla nausea, partito come un cult horror degli anni '80. Sceglie però la strada più giusta: continuare a raccontare i fatti, con un Michael Myer ormai invecchiato ma che ha sempre la stessa forza e determinazione a uccidere. Non è più giovane neppure Laurie, che ha passato gli ultimi 40 anni a prepararsi allo scontro finale, costringendo anche la figlia ad una lunga attesa. Nella battaglia saranno trascinati vecchi e nuovi personaggi, tra cui sua nipote. Il risultato finale è apprezzabile e tutto sommato coerente con il primo film. Certo, manca la qualità e l'autenticità del primo episodio, risentendo dello splatter che nel frattempo ha preso sempre più piede.
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silviusdl
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mercoledì 31 ottobre 2018
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di halloween ce n'è uno
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Rimango delusa da questo sequel. Probabilmente le mie aspettative erano alte, alimentate anche dai commenti dello stesso Carpenter, i quali mi hanno convinta a vedere il film. Quando il genio che ha partorito personaggi come Michael Myers e Laurie Strode lo definisce come " il più spaventoso" ti fidi ciecamente. Purtroppo però la paura non c'è stata, la tensione si svolge rapidamente negli ultimi 30/40 minuti. Troppo rapidamente per poter creare la giusta suspense. Più che spavento si può parlare di divertimento soprattutto per gli amanti del primo Halloween, le citazioni, i riferimenti sono innumerevoli e sembrano ammiccare ai fan incalliti,che ricambiano con un nostalgico sorriso, consapevoli che di Halloween ce n'è uno.
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Rimango delusa da questo sequel. Probabilmente le mie aspettative erano alte, alimentate anche dai commenti dello stesso Carpenter, i quali mi hanno convinta a vedere il film. Quando il genio che ha partorito personaggi come Michael Myers e Laurie Strode lo definisce come " il più spaventoso" ti fidi ciecamente. Purtroppo però la paura non c'è stata, la tensione si svolge rapidamente negli ultimi 30/40 minuti. Troppo rapidamente per poter creare la giusta suspense. Più che spavento si può parlare di divertimento soprattutto per gli amanti del primo Halloween, le citazioni, i riferimenti sono innumerevoli e sembrano ammiccare ai fan incalliti,che ricambiano con un nostalgico sorriso, consapevoli che di Halloween ce n'è uno. Nonostante tutto Jamie Lee e Nick Castle sono in ottima forma e i loro personaggi hanno avuto un'evoluzione. Avrei forse approfondito un po' di più l'idea del legame vittima-carnefice e di come queste due figure siano l'una il negativo dell'altra, dando spazio ad un'interpretazione non bidimensionale del conflitto.
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