Moglie e marito

L'idea in cui tra una coppia sposata ci si possa scambiare il cervello é buona ma non é poi così originale. Certo che da ciò riesce a trarre situazioni comiche e divertenti...ma la questione si ferma lí. Qualche spunto di riflessione c'é ma rischia di non lasciare segni evidenti. Bravo come sempre Pierfrancesco Favino.

Assolutamente da vedere!Una storia esilarante ma a suo modo profonda,nell'analisi di una coppia in crisi che riesce a ritrovarsi.Grandioso Favino ma anche la Smutniak da prova di grandi capacità interpretative!

Complimenti a tutti. Regia, attori, montaggio, sceneggiatori e scelte musicali. Ma soprattutto a Kasia Smutniak, incredibilmente brava nel diventare... Favino. Davvero brava. Se il film fosse americano e lei si chiamasse Meryl Streep (con tutto il rispetto e ammirazione) si parlerebbe di interpretazione da Oscar. Oddio, forse ho esagerato? Comunque il film è divertente e per essere un'opera prima davvero complimenti.

È uno di quei film che ti stampa  il sorriso sulla faccia e ti fa sentire orgoglioso del cinema italiano che nell'ultimo anno ci ha regalato delle vere perle,da: veloce come il vento,perfetti sconosciuti e gig robot d'acciaio,passati attraverso straordinari attori.In questa pellicola non scontata si ride e si pensa,Favino  e Smutniak sono cosi  incredibilmente bravi che viene da dirgli Grazie ed io personalmente voglio porgergli  il mio Grazie perche in questi tempi amari è bello ridere così.

   "Moglie e Marito" , esordio cinematografico del regista SImone Godano, è una commedia basata, sullo spunto di quelle di produzione americana, sullo scambio dei sessi e dei conseguenti ruoli.

Debbo confessare che l'idea di vedere un lungometraggio basato sullo scambio di identità mi pareva pesante, data l'inflazione di tematiche simili di volta in volta affrontate da altre innumerevoli pellicole con innumerevoli varianti. Invece questo film è una sorpresa da molti punti di vista: dal lato tecnico regia, montaggio, fotografia e sopratutto sceneggiatura quasi impeccabili; contenuti molto al di sopra della commedia, con spunti di dolore, gioia, ilarità, riflessione, calore, rabbia in un giro di sentimenti che ci prendono e ci emozionano. Protagonisti veramente ispirati: non doveva certo confermare la propria bravura e simpatia il sempre ottimo Favino, ma la sorpresa è la Smutiniak che oltre alla nota bellezza è superlativa come maschio. [+]

Debbo confessare che l'idea di vedere un lungometraggio basato sullo scambio di identità mi pareva pesante, data l'inflazione di tematiche simili di volta in volta affrontate da altre innumerevoli pellicole con innumerevoli varianti. Invece questo film è una sorpresa da molti punti di vista: dal lato tecnico regia, montaggio, fotografia e sopratutto sceneggiatura quasi impeccabili; contenuti molto al di sopra della commedia, con spunti di dolore, gioia, ilarità, riflessione, calore, rabbia in un giro di sentimenti che ci prendono e ci emozionano. Protagonisti veramente ispirati: non doveva certo confermare la propria bravura e simpatia il sempre ottimo Favino, ma la sorpresa è la Smutiniak che oltre alla nota bellezza è superlativa come maschio. Ritengo infatti che sia di maggior onere per una interprete femminile recitare un' imitazione maschile senza cadere nello scimmiottio o nella parodia grottesca. La avvenente Kasia supera la prova con una professionalità ed una recitazione che dimostrano una maturità fuori dal comune. Interessanti anche le figure scelte per dipingere la coppia sull'orlo di una crisi di nervi, con lo scambio che fa scoprire una serie di segreti e millanterie di entrambi, mettendoli tutto sommato sullo stesso piano positivo e negativo, tesi a cercare (lei) una affermazione professionale nello spettacolo e (lui) una posizione lavorativa fissa nella chirurgia. Moto efficaci anche gli attori "di contorno" che aggiungono sostanza ad una recitazione corale e equlibrata. Non manca la commozione, senza però scadere nel melenso. Quindi in definitiva l'idea iniziale è stata così ben sviluppata da rappresentare un punto di partenza e non un punto di arrivo. Da vedere perchè di respiro europeo e non ancorato a schemi nazionali basici che spesso fanno decadere la commedia italiana. Bravi tutti. [-]

Bellissima idea, ben sviluppata, mai banale. Attori bravissimi. Si ride, ci si commuove, fa pensare e dopo discutere. Uscire dal cinema in stato di grazia vale tutti soldi spesi per il biglietto. Consigliatissimo.

Un gioiellino di film. Leggero, sorprendente, esteticamente ricco, divertentissimo. 3 attori straordinari.
Non sembra un film italiano, le campane suonino a festa. Il nostro cinema è più vivo che mai, e scopre talenti.

Gavino+Smutniak+Aprea=un mare di risate assicurate

 Erano anni che non uscivo soddisfatta dal cinema dopo aver visto una commedia italiana. Qui si ride, si riflette e ci si diverte. Si ammirano tre attori in stato di grazia (Valerio Aprea numero uno) e ci si lascia guidare dalla sceneggiatura equilibrata ma allo stesso tempo ricca di sfumature. E' un'opera prima che, per il nostro cinema e non solo, vale oro.