daria72
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domenica 28 agosto 2016
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un film delizioso!
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Delziosissima commedia in puro stile francese. Delicata, intelligente e impegnata. Josiane Balasko è simpaticissima e alcune scene fanno ridere di gusto!! Consigliatissmo
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daphne_
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domenica 28 agosto 2016
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consigliatissimo... anche dalla mamma!
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Sono andata a vederlo con mia mamma; difficilmente ci troviamo d'accordo sui film, ma questo ci ha conquistato entrambe! Divertente, mai volgare, ironico e con più di uno spunto di riflessione. Impossibile non immedesimarsi nelle protagoniste, davvero molto brave. Insomma, consigliato su tutta la linea!
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enzo41
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venerdì 26 agosto 2016
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gustosa commedia francese
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Un gustoso mix di situazioni al limite del paradosso calate in un contesto assai realistico. Buon ritmo. Buona sceneggiatura. Bravi tutti gli attori. Sulla fascia alta della tradizione delle commedie francesi
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flyanto
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venerdì 26 agosto 2016
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quanto è dura la convivenza!
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Tornare a vivere, come da giovani, dai propri genitori dopo avere vissuto la propria vita in maniera indipendente, è sempre un poco traumatico e, comunque, comporta svariate difficoltà che compromettono sia il rapporto genitore-figlio che la propria stima individuale che fortemente ne risente negativamente come un vero e proprio fallimento personale.
E' tutto ciò che succede alla quarantenne Stephanie (Alexandra Lamy) la quale in età, appunto, più che matura divorziata e con un figlio piccolo, che vive però presso l'ex-consorte, perde il lavoro e, trovandosi in difficoltà economiche, si trova costretta a ritornare a vivere nella casa della madre vedova (Josiane Balasko), una donna molto energica e moderna ma parecchio prevaricatrice e con delle sue manie particolari.
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Tornare a vivere, come da giovani, dai propri genitori dopo avere vissuto la propria vita in maniera indipendente, è sempre un poco traumatico e, comunque, comporta svariate difficoltà che compromettono sia il rapporto genitore-figlio che la propria stima individuale che fortemente ne risente negativamente come un vero e proprio fallimento personale.
E' tutto ciò che succede alla quarantenne Stephanie (Alexandra Lamy) la quale in età, appunto, più che matura divorziata e con un figlio piccolo, che vive però presso l'ex-consorte, perde il lavoro e, trovandosi in difficoltà economiche, si trova costretta a ritornare a vivere nella casa della madre vedova (Josiane Balasko), una donna molto energica e moderna ma parecchio prevaricatrice e con delle sue manie particolari. La convivenza, pertanto, si dimostra subito difficile o, per lo meno, non troppo in sintonia: a cominciare dai differenti orari e dalle abitudini sia culinarie che di gestione vera e propria della casa. Inoltre, oltre alla difficoltà per la protagonista di cercare di reinserirsi nel mondo del lavoro, inviando curriculum professionali alle varie agenzie interinali e ditte sostenendo colloqui di lavoro a dir poco deludenti nonchè avvilenti, a Stephanie si aggiunge anche il pessimo rapporto e le continue discussioni che deve sostenere con i due fratelli su questioni familiari. Insomma, trascorrendo in questa atmosfera alcuni mesi, alla fine ella riuscirà professionalmente parlando a riacquistare il lavoro e la propria indipendenza e conseguente dignità di donna adulta e, nel contempo, a migliorare anche i rapporti personali con l'esuberante madre e con i fratelli stessi.
Già con il precedente "Barbecue", una commedia però corale sull'amicizia tra quarantenni/cinquantenni, il regista Eric Lavaine ha riscosso un grande successo centrando in pieno l'argomento ed anche adesso con "Torno da mia Madre" e spostando il proprio interesse sul rapporto con i propri congiunti, riesce a bissare la stessa piena riuscita. La pellicola, infatti, non solo è esilarante in quanto supportata da una sceneggiatura intelligentemente costruita con battute ironiche, ma anche la storia in sè risulta piacevole da seguire affrontando una tematica quanto mai vera sull'appunto difficoltà di avere da adulti ed in una convivenza quotidiana dei rapporti sereni e, comunque, di tolleranza con i propri genitori anziani ed ormai abituati ad avere la propria esistenza regolata in un certo modo. La riuscita del film dipende, inoltre, dall'efficace interpretazione di tutti i protagonisti, nessuno escluso, ma una menzione particolare occorre rivolgerla alla bravissima Josiane Balasko nel ruolo della madre che non solo ben lo ritrae, caratterizzandolo con le proprie "assurde" manie, ma ne riesce anche a presentare un ritratto vero e pure molto simpatico. Un'annotazione sola, purtroppo, a discapito del film: il finale troppo semplicistico e pertanto poco realistico deprezza notevolmente il valore di questa commedia ma probabilmente a Lavaine interessava soprattutto trattare la tematica delle relazioni familiari.
Altamente consigliabile come divertissement.
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