Un viaggio attraverso e al di là della morte, dove ieri, oggi e domani si mischiano per tornare prepotenti a ricordare sensazioni, gioie e dolori.
Molto intimistico e ben poco fantascientifico il taglio del regista, che si interroga su cosa ci definisce per quelli che siamo e su quale sia il confine tra le nostre scelte e quelle dettate dal destino.
Due destini che sfrecciano veloci uno vicino all'altro e si sfiorano senza mai toccarsi veramente.
L'autodeterminazione di sé come unico vero momento di libertà.