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carloalberto
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venerdì 4 marzo 2022
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da vedere per la devos
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Dramma umano, che si tinge appena di giallo,incentrato tutto sulla performance attoriale di Emmanuelle Devos nella parte della madre distrutta dal dolore, che indaga da sola per risalire all’identità del pirata della strada che ha investito uccidendo suo figlio. Per il resto, a parte lo stile da fiction televisiva, il film del regista svizzero Frederic Mermoud scorre piacevolmente senza suscitare tuttavia, se non in poche scene, un vero coinvolgimento emotivo e questo nonostante il tema del soggetto. Più che altro si viene catturati dalla magnifica interpretazione della Devos, che spicca in un cast non sempre alla sua altezza, e dagli squarci di un panorama mozzafiato, che si aprono sul paesaggio del lago di Ginevra, tanto belli da sembrare quasi parte di uno spot dell’ente turismo locale, che contrastano per la serenità che ispira la bucolicità delle immagini con lo stato d’animo della protagonista.
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Dramma umano, che si tinge appena di giallo,incentrato tutto sulla performance attoriale di Emmanuelle Devos nella parte della madre distrutta dal dolore, che indaga da sola per risalire all’identità del pirata della strada che ha investito uccidendo suo figlio. Per il resto, a parte lo stile da fiction televisiva, il film del regista svizzero Frederic Mermoud scorre piacevolmente senza suscitare tuttavia, se non in poche scene, un vero coinvolgimento emotivo e questo nonostante il tema del soggetto. Più che altro si viene catturati dalla magnifica interpretazione della Devos, che spicca in un cast non sempre alla sua altezza, e dagli squarci di un panorama mozzafiato, che si aprono sul paesaggio del lago di Ginevra, tanto belli da sembrare quasi parte di uno spot dell’ente turismo locale, che contrastano per la serenità che ispira la bucolicità delle immagini con lo stato d’animo della protagonista.
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totybottalla
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lunedì 14 maggio 2018
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thriller che coinvolge man mano...!
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Un buon film che tocca corde attuali cercando comprensione al di là dello schermo, un film ben girato che coinvolge man mano scoprendo la storia squallida di un cialtrone che pur di nascondere la sua relazione patetica con la figlia della sua compagna (alla guida) Non soccorre un ragazzo che avevano appena investito, ottime le due protagoniste che rendono un film low cost interessante. Saluti.
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elgatoloco
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mercoledì 7 marzo 2018
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efficace rappresentazione di un'"ossessione"
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Questo"Moka"(2016)di Frédéric Mermoud, con Emmanuelle Devos, protagonista"onnivora"(altri/e interpreti, certo, ma la presenza della Devos è assolutamente centrale e "dirompente")è film psicologico, che guarda, da un lato, alla tradizione"noir"di certa filmografia made en France(ma non è un noir, quasi invece, volendo proprio trovare una definizione, una sorta di"cripto-noir", semmai), , dall'altro, appunto, invece, al film psicologico, con tutte le sue nuances incredibilmente ricche, qui declinate attorno a un''"ossessione", che però qui nasce da un evento reale, non è frutto di mania persecutoria-ossessiva. Molto efficaci le"sospensioni"tra una sequenza e l'altra, tra una situazione e l'altra, quasi dando il tempo a chi guarda il film di ricostruire il puzzle, efficaci i dialoghi, molto brevi e stringati, soprattutto(ma non solo, in realtà)nella prima parte del film stesso.
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Questo"Moka"(2016)di Frédéric Mermoud, con Emmanuelle Devos, protagonista"onnivora"(altri/e interpreti, certo, ma la presenza della Devos è assolutamente centrale e "dirompente")è film psicologico, che guarda, da un lato, alla tradizione"noir"di certa filmografia made en France(ma non è un noir, quasi invece, volendo proprio trovare una definizione, una sorta di"cripto-noir", semmai), , dall'altro, appunto, invece, al film psicologico, con tutte le sue nuances incredibilmente ricche, qui declinate attorno a un''"ossessione", che però qui nasce da un evento reale, non è frutto di mania persecutoria-ossessiva. Molto efficaci le"sospensioni"tra una sequenza e l'altra, tra una situazione e l'altra, quasi dando il tempo a chi guarda il film di ricostruire il puzzle, efficaci i dialoghi, molto brevi e stringati, soprattutto(ma non solo, in realtà)nella prima parte del film stesso. Film intelligente, produzione svizzero-francese, che guarda ben oltre la banalità di certe produzioni corrive. La Devos è protagonista decisamente convincente, anche nel suo recitare en souplesse, per così dire, in certe parti(capitoli, quasi)del film. El Gato
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jenny_
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martedì 22 novembre 2016
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due ottime attrici!
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Weekend al cinema e sono incappata per caso in questo film. Conoscevo già sia la Devos che la Baye ma non le avevo mai viste recitare insieme (solo dopo ho scoperto essere la prima volta!) così mi sono decisa ad andare. Non si sono assolutamente smentite, entrambe bravissime e intense. Racconto sentimentale dalla trama lineare e coinvolgente. Mi è piaciuto molto. Da vedere!!
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flyanto
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lunedì 21 novembre 2016
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la ricerca disperata della vendetta
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Quando capita una tragedia come quella della morte di un figlio è sempre molto difficile metabolizzarla e rassegnarsi alla dura realtà all'insegna della sua mancanza. E' quello che, in pratica, vive di personalmente la protagonista del film "Per Mio Figlio" alla quale è stato ucciso il figlio adolescente poichè investito da una macchina "pirata" che non si è fermata nemmeno a prestargli soccorso. Non accettando questa terribile realtà, la donna, dopo aver trascorso un certo periodo in una clinica per il conseguente esaurimento nervoso, decide di andare alla ricerca del/i responsabile/i assumendo un investigatore privato.
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Quando capita una tragedia come quella della morte di un figlio è sempre molto difficile metabolizzarla e rassegnarsi alla dura realtà all'insegna della sua mancanza. E' quello che, in pratica, vive di personalmente la protagonista del film "Per Mio Figlio" alla quale è stato ucciso il figlio adolescente poichè investito da una macchina "pirata" che non si è fermata nemmeno a prestargli soccorso. Non accettando questa terribile realtà, la donna, dopo aver trascorso un certo periodo in una clinica per il conseguente esaurimento nervoso, decide di andare alla ricerca del/i responsabile/i assumendo un investigatore privato. Dopo svariate indagini, ella riesce a scoprire una coppia di persone con cui attraverso dei pretesti entra direttamente in contatto al fine di guadagnarsi la loro fiducia e poi uccidere colui/colei che era al volante e dunque responsabile quel fatidico giorno dell'omicidio del figlio. Giungerà ad un'inaspettata verità sul reale andamento dell'accaduto.....
Frédéric Mermoud dirige molto bene la sua pellicola, in maniera, cioè, lineare e chiara per quanto riguarda lo svolgersi e l' evolversi sino alla fine della vicenda. Anche la storia in sè risulta del tutto credibile e pertanto accettabile, oltre al fatto di essere di per sè avvincente per lo spettatore che la segue e che è sempre maggiormente incuriosito della sua risoluzione finale che, peraltro, giunge improvvisa ed inaspettata. Ma ciò che rende quest'opera veramente pregevole è soprattutto la descrizione che viene presentata del rapporto tra le due donne interpreti principali del film: la madre protagonista privata del figlio (Emmanuelle Devos) e colei che viene ritenuta la responsabile dell'omicidio del ragazzo (Nathalie Baye). Due donne a confronto, di circa dieci anni di differenza per ciò che concerne l'età, entrambe madri e, sia pure per motivi differenti, sofferenti, od anche solo preoccupate, per i propri figli, due donne con una personalità ed un carattere completamente diversi ma in quanto donne e, soprattutto madri, unite nel comune sentire ed affetto. Emmanuelle Devos e Nathalie Baye, bravissime attrici da sempre, confermano le proprie innate doti artistiche consegnando al pubblico due immagini di donne vere ed in cui sicuramente la parte femminile di esso si rispecchierà facilmente.
Un piccolo gioiello di film.
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sophie
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venerdì 11 novembre 2016
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una madre in cerca di giustizia
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Ho visto questo film all'ultimo Festival di Locarno. Toccante e coinvolgente racconta la storia di una madre sconvolta dall'improvvisa perdita del figlio in un incidente e della sua volontà di trovare il colpevole per avere giustizia. Ricco di pathos con finale commovente. Intensa interpretazione di Emmanuelle Devos e perfettamente calata nel personaggio Nathalie Baye. Consigliato!
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isabella_monte
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venerdì 11 novembre 2016
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non vedo l'ora di rivederlo
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Sono riuscita a beccarlo al Festival di Locarno, noto con piacere che lo vedremo anche in Italia!
Un film davvero carino, ricorda i vecchi noir! Due attrici molto brave e finalmente una storia tutta al femminile.
Da vedere!
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no_data
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venerdì 11 novembre 2016
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delicato e potente, un thriller al femminile
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L'eco di un silenzioso grido di dolore si propaga nella valle del lago di Losanna.
Bellissime immagini, una storia straziante raccontata con delicatezza e tatto come solo i francesi sanno fare.
Corriamo sulla strada al fianco della protagonista alla ricerca della verità, una ricerca disperata fatta di tensione montante fino al finale a sorpresa.
Due attrici eccezionali, una fotografia notevole e una storia forte: 3 ottimi ingredienti per un buon film!
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daria72
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venerdì 11 novembre 2016
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intenso e commovente
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Ho avuto modo di vedere questo film al festival del cinema di Locarno. Mi ha profondamente colpita e commossa. Un storia dura ma carica di sentimento e amore che tiene incollati allo schermo fino alla fine. Le due attrici sono bravissime ed io, come madre, mi sono calata perfettamente nei panni di Emmanuelle Devos.
Ottimo film che riguarderò sicuramente quando uscirà anche in Italia.
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