irulan
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giovedì 29 dicembre 2016
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un burton poco burton
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attenzione, contiene spoiler
Il film di Burton tratto dal romanzo di Riggs ha solo un pò di Riggs e solo un pò di Burton;
chi ha letto i libri si ritrova con alcune situazioni pensantemente modificate per motivi, apparentemente, inspiegabili; per quasi tutto il primo tempo il film scorre simile al libro, anche se lo psicologo del libro qui diventa psicologa ed il potere speciale della Emma del libro (manipolare fuoco e calore) è scambiato con quello di Olive (che nel libro vola). contrariamente alla tendenza di altri registi di "estrarre" tre film da un singolo libro, Burton costruisce un film autoconclusivo partendo da una trilogia.
I canoni tradizionali delle storie alla Burton risultano stravolti; i toni cupi si alternano sì a momenti pieni di colore, ma non sempre questo passaggio va di pari passo col carattere della scena.
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attenzione, contiene spoiler
Il film di Burton tratto dal romanzo di Riggs ha solo un pò di Riggs e solo un pò di Burton;
chi ha letto i libri si ritrova con alcune situazioni pensantemente modificate per motivi, apparentemente, inspiegabili; per quasi tutto il primo tempo il film scorre simile al libro, anche se lo psicologo del libro qui diventa psicologa ed il potere speciale della Emma del libro (manipolare fuoco e calore) è scambiato con quello di Olive (che nel libro vola). contrariamente alla tendenza di altri registi di "estrarre" tre film da un singolo libro, Burton costruisce un film autoconclusivo partendo da una trilogia.
I canoni tradizionali delle storie alla Burton risultano stravolti; i toni cupi si alternano sì a momenti pieni di colore, ma non sempre questo passaggio va di pari passo col carattere della scena.
I cattivi vengono disegnati in termini quasi disneyani e non risultano per nulla credibili con le aspettative dell'inizio del film; la frase "sai cosa vuol dire essere stato tre settimane in Florida???" scambiata tra due mostri che per riacquistare parvenza di umanità rubano ai bambini gli occhi è abbastanza straniante; la battaglia finale è combattuta a colpi di palle di neve, caramelle e zucchero filato in un luna park, mentre uno dei cattivi scambia battute sull'alito di Emma e un'altra rivela le gambe pelose e la coda, a mo' di scimmia. e, dulcis in fundo, il cattivo non viene sconfitto da un eroe, ma da un altro cattivo.
alcune sviste lasciano perplessi; Emma lascia le scarpe che l'appesantiscono sul fondo del mare, ma la scena dopo le ha ancora indosso. le stesse scarpe che usa per affondare non le sono di intralcio per nuotare.
La bellezza del mondo riprodotto in pellicola da Burton, la complessità dei personaggi e l'idea dei bambini imprigionati in un eterno presente senza possibilità di invecchiare sono prese in prestito dall'opera di Riggs; tuttavia, al di là dell'idea di base resta poco dei libri. in più, in una pellicola si ha difficoltà ad esprimere certe idee così come in un libro, ed i personaggi risultano poco profondi.
globalmente piacevole da vedere; ma sembra essere più un film disney per bambini che un film di Burton.
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flaw54
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martedì 27 dicembre 2016
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niente di nuovo da tim
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Film fantasy dark. Un Tim Burton piuttosto ripetitivo che non aggiunge nulla alla sua filmografia. La storia appare piuttosto strampalata anche nell'ottica di un fantasy. Nonostante il tema originale la scintilla non è partita e si respira un' aria di anonima monotonia.
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sandy walsh
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martedì 27 dicembre 2016
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fantasia .... o no?
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Ancora una volta il genio di Tim Burton ci trascina nel suo mondo fantastico, e questa volta lo fa tenendoci sospesi tra realtà e finzione e viaggi nello spazio-tempo. IL tempo infatti è il protagonista principale di questa storia, che inizia nel 2016 in Florida , dove un adolescente dalla vita non molto eccitante si trova ad affrontare il ricordo della sua infanzia vissuta insieme al nonno paterno, reduce di guerra e assiduo esploratore, per poi continuare nel Galles del 1943, dove in una casa da fiaba immersa nei boschi viveva un gruppo di bambini e ragazzi insieme alla loro governante. Si scoprirà presto che Queste due realtà apparentemente lontane e del tutto estranee tra loro sono più che mai vicine, anzi possiamo dire, parallele.
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Ancora una volta il genio di Tim Burton ci trascina nel suo mondo fantastico, e questa volta lo fa tenendoci sospesi tra realtà e finzione e viaggi nello spazio-tempo. IL tempo infatti è il protagonista principale di questa storia, che inizia nel 2016 in Florida , dove un adolescente dalla vita non molto eccitante si trova ad affrontare il ricordo della sua infanzia vissuta insieme al nonno paterno, reduce di guerra e assiduo esploratore, per poi continuare nel Galles del 1943, dove in una casa da fiaba immersa nei boschi viveva un gruppo di bambini e ragazzi insieme alla loro governante. Si scoprirà presto che Queste due realtà apparentemente lontane e del tutto estranee tra loro sono più che mai vicine, anzi possiamo dire, parallele. Il giovane Jake infatti, viene a conoscenza del reale lavoro del defunto nonno, che non era un semplice esploratore bensì un "cacciatore di mostri" e che i suoi viaggi non erano solo in giro per il mondo ma attraverso "anelli temporali", cioè passaggi che gli permettevano di viaggiare nel tempo per proteggere i bambini cosiddetti speciali, cioè dotati di poteri soprannaturali, e le loro guardiane, donne-falco dotate di una superiore capacità di controllare il tempo. Jake, predestinato erede di suo nonno , scoprirà di avere il suo stesso dono, quello di poter vedere i mostri predatori dei bambini speciali, visibili solo a lui, quindi si libererà dai suoi complessi e dalle restrizioni mentali di cui la vita lo aveva reso schiavo finora e troverà il coraggio di affrontare i nemici , esseri speciali malvagi.
Alla fine si tratta dell'eterna lotta tra bene e male, i buoni contro i cattivi, ma di sicuro non c'è niente di banale nello svolgimento della vicenda, poiché ci si ritrova catapultati in una dimensione del tutto fiabesca, dove personaggi surreali si muovono tra boschi incantati, sentieri impervi , orti dalle piante giganti e navi sommerse , e seppure anche il tema del viaggio nel tempo è stato ormai più che esplorato dal cinema, quello che rimane impresso è il dubbio che ci sia qualcosa di reale, poichè essendo il tempo relativo, le vicende, le persone e i luoghi in esso presenti viaggiano paralleli creando tante dimensioni che possiamo vivere, se solo siamo in grado di liberarci dagli ostacoli della vita quotidiana e diamo modo alla mente e all'anima di viaggiare. La storia raccontata, forse non del tutto fantastica, ci insegna che ogni persona è in grado , se lo vuole , di scoprire chi è realmente, e di quali capacità è dotata, e può decidere in quale dimensione vivere. Regia sapiente e montaggio altrettanto magistrale, che ci fa saltare da un anello temporale a un altro come se fosse una cosa normale, il film è una vera e propria dichiarazione d'amore al genere fantastico, che Burton ormai dimostra di conoscere bene , e seppure questo non sia all'altezza di alcuni suoi precedenti, si distingue tuttavia proprio per la domanda che lo spettatore alla fine si pone:... "ma sarà solo fantasia"?
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ciao.ciao.ciao.ciao
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giovedì 22 dicembre 2016
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particolare
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Particolare, nel senso che ci sono scene un po' disgustose. In certi momenti ci sono delle suspance molto accentuate. Non porterei mio figlio a vederlo. Secondo me non è un film adatto a bambini, sia per le scene sia per la complessità della storia un po' confusa e contorta. Può essere di gente per certi aspetti, ma per altri è davvero pessimo, trovo si tratti di un film decisamente lontano dalla realtà e non affatto fantasy/fantascientifico. Penso sia un film un po' stupido è fatto male.
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giovedì 22 dicembre 2016
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burton al capolinea
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Riuscire a trovare all'interno di questo film una scena, un fotogramma, una situazione, un'idea che non puzzi di "déjà vu" lontano un chilometro è impresa a dir poco impossibile.
Del resto è ormai da tempoche Tim Burton è arrivato al capolinea: l'ultimo acuto è stato Sweeney Todd, ma son già trascorsi quasi 10 anni e da allora il regista californiano non fa che rimasticare e risputare sempre la stessa storia, ogni volta più molle, informe e insapore.
Non vado oltre perché non c'è veramente niente da dire: la sostanza del film è impalpabile e parlare sul nulla è un esercizio che non appassiona nessuno.
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Riuscire a trovare all'interno di questo film una scena, un fotogramma, una situazione, un'idea che non puzzi di "déjà vu" lontano un chilometro è impresa a dir poco impossibile.
Del resto è ormai da tempoche Tim Burton è arrivato al capolinea: l'ultimo acuto è stato Sweeney Todd, ma son già trascorsi quasi 10 anni e da allora il regista californiano non fa che rimasticare e risputare sempre la stessa storia, ogni volta più molle, informe e insapore.
Non vado oltre perché non c'è veramente niente da dire: la sostanza del film è impalpabile e parlare sul nulla è un esercizio che non appassiona nessuno.
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liuk!
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martedì 20 dicembre 2016
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burton non al meglio
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Miss Peregrine non è un film per bambini (over 14 almeno), state attenti se avete figli piccoli perchè rimarrebbero sicuramente turbati da molte scene.
Dopo questa doverosa premessa, l'analisi della pellicola riporta un film macabro, più tendente all'horror che all'avventura, non esattamente in linea con gli altri lavori di Burton, solitamente più leggeri anche se mascherati da colori cupi alternati a vivaci. I suoi fan non credo ne rimarranno particolarmente colpiti.
La realizzazione è buona, la storia meno. Mi aspettavo di più, ma lo si può vedere.
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fra_by
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martedì 20 dicembre 2016
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il ritorno di burton
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Devo ammettere che sono andata a vedere questo film con pregiudizi negativi; mi sono dovuta ricredere. Temevo che, dopo "Dark Shadows", Burton fosse ormai in lento declino. Questo film, invece, mi ha fatto ben sperare che ci sia ancora un briciolo del caro vecchio Burton, creatore di un capolavoro come "Nightmare Before Christmas". In "Miss Peregrine" ha infatti ripreso, seppur per brevi sequenze, la magnifica tecnica stop-motion. In generale il film non manca di fantasia: mostri, ambientazioni, personaggi dai caratteri interessanti. In alcuni istanti è un po' assente l'aspetto "gotico" e cupo, tipico di Burton. Non manca invece un tocco di ironia, il quale non guasta mai.
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Devo ammettere che sono andata a vedere questo film con pregiudizi negativi; mi sono dovuta ricredere. Temevo che, dopo "Dark Shadows", Burton fosse ormai in lento declino. Questo film, invece, mi ha fatto ben sperare che ci sia ancora un briciolo del caro vecchio Burton, creatore di un capolavoro come "Nightmare Before Christmas". In "Miss Peregrine" ha infatti ripreso, seppur per brevi sequenze, la magnifica tecnica stop-motion. In generale il film non manca di fantasia: mostri, ambientazioni, personaggi dai caratteri interessanti. In alcuni istanti è un po' assente l'aspetto "gotico" e cupo, tipico di Burton. Non manca invece un tocco di ironia, il quale non guasta mai. In generale consiglio la visione di questo film che è senza dubbio migliore rispetto a "Dark Shadows", ma che non sfiora minimamente la bellezza di "Nightmare Before Christmas".
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elpanez
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martedì 20 dicembre 2016
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attenzione: burton in ascesa!
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NO SPOILER
Credevo molto in questa pellicola, ho sempre pensato che Tim Burton, nonostante le sue ultime opere, ha ancora molto da offrirci. Con questo film ci catapulta in un mondo fantastico magico e cupo con personaggi davvero folli.
La regia è concreta e sincera, mette in risalto il film con un ritmo serrato e mai noioso, con colpi di scena ben posizionati e scene d’azione molto valide, tranne qualche sbavatura nei momenti più veloci, ma l’impronta di Tim si fa sentire egregiamente e rispetta i suoi standard perfettamente.
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NO SPOILER
Credevo molto in questa pellicola, ho sempre pensato che Tim Burton, nonostante le sue ultime opere, ha ancora molto da offrirci. Con questo film ci catapulta in un mondo fantastico magico e cupo con personaggi davvero folli.
La regia è concreta e sincera, mette in risalto il film con un ritmo serrato e mai noioso, con colpi di scena ben posizionati e scene d’azione molto valide, tranne qualche sbavatura nei momenti più veloci, ma l’impronta di Tim si fa sentire egregiamente e rispetta i suoi standard perfettamente.
La sceneggiatura è buona, nulla di spettacolare, parliamoci chiaro, ma funziona! I personaggi, per quanto alcuni leggermente stereotipati, riescono a dare un loro perché all’interno della storia e riescono a farti appassionare alle vicende narrate. Vi è una caratterizzazione nella media e i rapporti fra di loro sono molto belli e naturali.
La fotografia l’ho trovata il punto forte del film, una vera chicca. Si passa da immagini fredde, con un tono evidente del blu, a scene coloratissime e vivaci in pieno stile fiaba. I contrasti fra il mondo reale e il mondo fantastico all’interno del film è fenomenale!
La colonna sonora è riuscitissima proponendo brani di grande impatto emotivo e con un’orchestra potente e dominante su molte scene della pellicola. Davvero bel lavoro!
Eva Green riesce a dare vita ad un personaggio in tutte le sue sfaccettature. Samuel l. Jackson interpreta la sua parte molto bene creando un personaggio fuori dagli schemi e macabro, nonostante il suo mancato ed evidente approfondimento. Il protagonista fa il suo dovere, talvolta è un po’ spento, come se fosse timido, ma per il ruolo che fa, ovvero quello che dice il nonno, fallo! È perfetto. Ella Purnell è bravissima e troppo bella.
Infine Tim ha fatto vedere al pubblico che è ancora fra noi, e che riesce ancora a sfornare buoni film. Non un capolavoro alla Big Fish o alla Edward mani di forbice, ma il film non pretende assolutamente tale riconoscimento, funziona, diverte, emoziona e intrattiene!
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laurence316
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lunedì 19 dicembre 2016
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un buon fantasy "dark" formalmente impeccabile
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Il 18° film di Burton, scritto da Jane Goldman sulla base dell’omonimo romanzo per ragazzi di R. Riggs, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali era destinato a diventare un film divisivo, un po' come i precedenti Big Eyes, Dark Shadows e Alice in Wonderland, spesso indicati come l’inequivocabile segno della decadenza artistica del regista.
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Il 18° film di Burton, scritto da Jane Goldman sulla base dell’omonimo romanzo per ragazzi di R. Riggs, Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali era destinato a diventare un film divisivo, un po' come i precedenti Big Eyes, Dark Shadows e Alice in Wonderland, spesso indicati come l’inequivocabile segno della decadenza artistica del regista. Ed, effettivamente, dalla prospettiva dei fan più “ortodossi” il passaggio dalle atmosfere gotiche dei primi (e geniali) film alle ultime produzioni è abbastanza drastico.
Ma, come nel caso di questo suo ultimo film, spesso le critiche si sono fatte negative fino all’eccesso. Miss Peregrine è infatti un bel film fantasy, non particolarmente straordinario o memorabile, ma un buon film sostenuto dall’ottima regia di Burton, con ogni inquadratura che appare studiata fin nei minimi dettagli, e perfettamente inserito nel suo personale immaginario gotico/dark, visivamente e formalmente sempre impeccabile.
Certo, dal punto di vista narrativo è invece tutto e ampiamente già visto (l'esempio più recente, e più celebre, con cui viene naturale fare un raffronto sono gli X-Men e la loro "Scuola per giovani dotati" del prof. Xavier) e la sceneggiatura potrebbe risultare piuttosto macchinosa e confusa agli occhi del pubblico dei più piccoli, ma oltre alle indubbie doti registiche di Burton, ad innalzare il livello finale dell'operazione contribuiscono: la fotografia di Delbonnel, le belle scenografie di Bocquet oltre che l'ottima interpretazione della Green. Non sempre altrettanto bene le altre interpretazioni, a cominciare dai ragazzi protagonisti, ma vi si può passare sopra. E il finale sarà anche fin troppo frettoloso, ma il film sa regalare comunque almeno un paio di sequenze degne di nota (la "visita" al relitto sommerso e il finale combattimento con gli scheletri che, per quanto già visto e del tutto rientrante nelle logiche commerciali di Hollywood, rimane comunque esilarante e ben realizzato).
I fan del primo Burton potranno rimane ugualmente delusi, come accade ormai da diverso tempo, ma tutti gli altri finiranno per divertirsi senza problemi.
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halfdutch
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lunedì 19 dicembre 2016
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film magico e bello
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Ovviamente non è un film da 5 stelle , ma vista la scarsa considerazione che le viene data in questo forum , sono costretto ad aggiungere una stellina in più . Bello , bello!
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