ninopellino
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sabato 7 aprile 2018
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tra sogno, realtà e bisogno di certezze future
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Un film che narra la storia di un aspirante regista cinematografico di successo che si ritrova ad un certo punto della propria vita in una non ben definita fase esistenziale, sospesa tra sogno e realtà, dalla nostalgia di un passato che forse non tornerà più e di un presente incerto e che necessita di certezze, soprattutto in campo affettivo, caratterizzato da una certa precarietà di rapporti sentimentali fugaci e passeggeri. La sensibilità introversa del protagonista spesso si rifugia nel ricordo di un amore passato, di una ragazza giovane e dagli occhi chiari che venne da lui salvata (?) mentre stava rischiando di affogare a mare lungo un litorale tirreno di non ben definita collocazione dell'Italia del sud.
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Un film che narra la storia di un aspirante regista cinematografico di successo che si ritrova ad un certo punto della propria vita in una non ben definita fase esistenziale, sospesa tra sogno e realtà, dalla nostalgia di un passato che forse non tornerà più e di un presente incerto e che necessita di certezze, soprattutto in campo affettivo, caratterizzato da una certa precarietà di rapporti sentimentali fugaci e passeggeri. La sensibilità introversa del protagonista spesso si rifugia nel ricordo di un amore passato, di una ragazza giovane e dagli occhi chiari che venne da lui salvata (?) mentre stava rischiando di affogare a mare lungo un litorale tirreno di non ben definita collocazione dell'Italia del sud. Tra amici immaginari, dialoghi metafisici con persone defunte e l'appiattimento sociale dell'ambiente familiare in cui egli vive, il film è un racconto sopra le righe e, se vogliamo, sopra le logiche. Pellicola particolare, quasi fuori dal tempo.
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lacerta
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mercoledì 4 aprile 2018
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viva i giovani italiani
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Non voglio spifferare nulla con un commento da capitan ovvio, voglio pero sottolineare che il film mi è piaciuto tantissimo. E' una commedia brillante e romantica, che porta a riflettere su quanto ognuno di noi combatta consciamente con i propri fantasmi, oppure quanto ciascun incontro nuovo o ciascun affetto storico sia importante nella nostra vita, cambiandoci e formandoci. Il protagonista è stato davvero convincente e il suo amico immaginario, l'alieno filosofo Alvin, è un personaggio fantastico ... ricorda tanto il suono della voce della propria coscienza. Complimenti dunque al signor regista, e a tutti quanti. Viva i giovani italiani che si mettono in gioco, che condividono il loro talento e che cercano di emergere in una società così' satura di tutti i mestieri, da demotivare i più deboli.
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Non voglio spifferare nulla con un commento da capitan ovvio, voglio pero sottolineare che il film mi è piaciuto tantissimo. E' una commedia brillante e romantica, che porta a riflettere su quanto ognuno di noi combatta consciamente con i propri fantasmi, oppure quanto ciascun incontro nuovo o ciascun affetto storico sia importante nella nostra vita, cambiandoci e formandoci. Il protagonista è stato davvero convincente e il suo amico immaginario, l'alieno filosofo Alvin, è un personaggio fantastico ... ricorda tanto il suono della voce della propria coscienza. Complimenti dunque al signor regista, e a tutti quanti. Viva i giovani italiani che si mettono in gioco, che condividono il loro talento e che cercano di emergere in una società così' satura di tutti i mestieri, da demotivare i più deboli. Complimenti,io ho riso tanto!! 5 stelle!
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lunedì 2 aprile 2018
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film da non perdere
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Sono rimasta colpita da questo film ben scritto e ben girato. Il protagonista fa delle riflessioni che tutti facciamo nella vita almeno una volta. Decisamente un bel film fuori dal coro!
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ellibre
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domenica 1 aprile 2018
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i sentimenti non hanno bisogno di effetti speciali
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A volte non servono effetti speciali per raccontare una storia. A maggior ragione se si tratta di una storia nella quale ci si può identificare. E' il caso del nuovo film di Giovanni Mazzitelli, talentuoso regista emergente di natali campani. Si tratta di una sequenza di situazioni che rispecchiano la visione della vita del regista e che strizzano l'occhio alle situazioni divertenti, ma, allo stesso tempo, commoventi de "Il Favoloso Mondo di Amélie".
Il protagonista è un giovane regista, travolto da storie originali, che in se, però racchiudono importanti messaggi umani: dall'incontro fortuito con una giovane scassinatrice, che ruba nelle case per ricostruire il proprio passato, al dialogo con un "finto morto" (interpretato da un impeccabile Giacomo Rizzo), al rapporto con il proprio produttore, ruolo che calza a pennello ad un Salvatore Mignano che buca lo schermo, come era già capitato nel precedente "Solving", alla tenerezza e complicità con una nonna affettuosa.
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A volte non servono effetti speciali per raccontare una storia. A maggior ragione se si tratta di una storia nella quale ci si può identificare. E' il caso del nuovo film di Giovanni Mazzitelli, talentuoso regista emergente di natali campani. Si tratta di una sequenza di situazioni che rispecchiano la visione della vita del regista e che strizzano l'occhio alle situazioni divertenti, ma, allo stesso tempo, commoventi de "Il Favoloso Mondo di Amélie".
Il protagonista è un giovane regista, travolto da storie originali, che in se, però racchiudono importanti messaggi umani: dall'incontro fortuito con una giovane scassinatrice, che ruba nelle case per ricostruire il proprio passato, al dialogo con un "finto morto" (interpretato da un impeccabile Giacomo Rizzo), al rapporto con il proprio produttore, ruolo che calza a pennello ad un Salvatore Mignano che buca lo schermo, come era già capitato nel precedente "Solving", alla tenerezza e complicità con una nonna affettuosa. Fino ad arrivare ad un amico alieno "filosofo", che, in questo quadro di personaggi strampalati, sembra essere il più umano di tutti.
Ciò che governa e anima la pellicola è il rimorso del giovane regista per un amore perduto, racchiuso in un ricordo adolescenziale, che continua a riprodursi nella sua mente e che cela una rivelazione spiazzante.
Un film "artigianale", che contiene messaggi ed insegnamenti incentrati su temi impegnativi, come l'amore, l'incertezza del futuro, la speranza e persino la morte. Il tutto raccontato con una genuinità e spontaneità sprigionata nello sguardo e nelle espressioni del giovane attore Mario Di Fonzo, giovane promessa del panorama attoriale partenopeo, che regala una performance molto intensa e profonda. Di pregevole fattura è anche la fotografia, che esalta i colori, senza renderli ingombranti, distribuendoli in modo sapiente e piacevole.
"Era Giovane e Aveva gli Occhi Chiari" è un piccolo cavolavoro di spensieratezza e sensibilità, che merita di essere valorizzato e apprezzato. Consigliatissimo a tutti!
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venerdì 30 marzo 2018
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un racconto diverso
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Un racconto diverso, carino , pulito, pieno di domande sulla vita e sull'amore ma senza pesantezza. Finalmente una commedia senza battute sguaiate, con qualche malinconia che non dispiace. Bravissimo il protagonista.
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squinternato
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venerdì 30 marzo 2018
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da non perdere...!!!!
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e avete voglia di un racconto diverso sui sentimenti senza drammoni né risate sguaiate, e soprattutto se siete disposti a viaggiare col protagonista tra tradimenti e alterego alieni andate al cinema. Una commedia dolce e spensierata. Da vedere assolutamente!
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