giuseppetoro
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martedì 24 novembre 2020
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molto mediocre
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Dal gioco molto bello al film molto discreto e confusionario..
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carloalberto
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martedì 24 novembre 2020
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videogioco per adolescenti
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Un cast eccezionale, che desta meraviglia per la partecipazione di attori che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo come Jeremy Irons, per questo film diretto da Justin Kurzel che non è niente di più che un action movie di puro intrattenimento,ispirato a un videogioco, con un plot infantile ed essenzialmente basato sulla spettacolarità delle scene d’azione, girate o meglio computerizzate, invero, molto bene, con fughe interminabili, rocambolesche ed inverosimili che si susseguono, fino allo sfinimento degli stuntmen e dello spettatore, tra i tetti di una città medioevale spagnola, dove il supereroe di turno, interpretato da Michael Fassbender,è stato catapultato da una civiltà ipertecnologica, governata, beati loro, da un consesso di anziani, i saggi, a capo dei quali c’è addirittura l’immarcescibile Charlotte Rampling, per ricercare ed impadronirsi del frutto del libero arbitrio, che, con poca fantasia, è denominato la mela, come quella che Eva colse, per le nostre tribolazioni, dall’albero della conoscenza, al fine di eliminare alla radice qualsiasi anelito di libertà nelle future generazioni.
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Un cast eccezionale, che desta meraviglia per la partecipazione di attori che hanno fatto la storia del cinema contemporaneo come Jeremy Irons, per questo film diretto da Justin Kurzel che non è niente di più che un action movie di puro intrattenimento,ispirato a un videogioco, con un plot infantile ed essenzialmente basato sulla spettacolarità delle scene d’azione, girate o meglio computerizzate, invero, molto bene, con fughe interminabili, rocambolesche ed inverosimili che si susseguono, fino allo sfinimento degli stuntmen e dello spettatore, tra i tetti di una città medioevale spagnola, dove il supereroe di turno, interpretato da Michael Fassbender,è stato catapultato da una civiltà ipertecnologica, governata, beati loro, da un consesso di anziani, i saggi, a capo dei quali c’è addirittura l’immarcescibile Charlotte Rampling, per ricercare ed impadronirsi del frutto del libero arbitrio, che, con poca fantasia, è denominato la mela, come quella che Eva colse, per le nostre tribolazioni, dall’albero della conoscenza, al fine di eliminare alla radice qualsiasi anelito di libertà nelle future generazioni.
Paradossalmente questo film in America è stato vietato ai minori di 13 anni non accompagnati, ovvero al solo pubblico in grado di apprezzare una banalità di questo genere, di cui si prevede, per la gioia dei più piccini, di ogni età, anche un seguito.
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supersantos
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lunedì 13 novembre 2017
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sincronizzazione appena sufficiente
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Premetto che parlo del prodotto solo in quanto film senza rapportarlo con il videogioco.
Non emoziona a sufficienza,non cattura l'occhio nonostante qualche ottimo effetto speciale,non tiene gli spettatori incollati alla poltrona nonostante l'azione perenne.
Il cast è di ottimo livello ma la sceneggiatura si perde abbondantemente in un "Credo" in cui si stenta a credere,una sorta di rivoluzione ideologica abbastanza sciapita.
Arrivare a fine pellicola non è compito arduo,ma una volta finito,non ci saranno ricordi brillanti ad accompagnare la vostra memoria,tantomeno interessanti spunti di riflessione.
Tornerete a mangiare le mele come avete sempre fatto non pensando minimamente al fatto che potevamo essere immortali.
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Premetto che parlo del prodotto solo in quanto film senza rapportarlo con il videogioco.
Non emoziona a sufficienza,non cattura l'occhio nonostante qualche ottimo effetto speciale,non tiene gli spettatori incollati alla poltrona nonostante l'azione perenne.
Il cast è di ottimo livello ma la sceneggiatura si perde abbondantemente in un "Credo" in cui si stenta a credere,una sorta di rivoluzione ideologica abbastanza sciapita.
Arrivare a fine pellicola non è compito arduo,ma una volta finito,non ci saranno ricordi brillanti ad accompagnare la vostra memoria,tantomeno interessanti spunti di riflessione.
Tornerete a mangiare le mele come avete sempre fatto non pensando minimamente al fatto che potevamo essere immortali.
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lolobo
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lunedì 26 giugno 2017
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c'è differenza tra cambiare e ignorare del tutto
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Non mi trovo d'accordo con te... È vero che una trasposizione non deve per forza riproporre paro paro quello da cui attinge, però se la cosa da cui attinge ha dei grossi punti di forza non capisco perché ignorarli del tutto, per poi nemmeno sostituirli con qualcosa all'altezza tra l'altro. Lasciamo perdere la questione dell'Animus fatto in questo modo, che comunque serviva solo come elemento visivo. Ma Assassin'ssCreed ha un modo molto bello di trattare gli eventi storici, con molta precisione (anche perché comunque sono la colonna portante di tutto il gioco). E intrecciati agli eventi storici, quindi molto ben contestualizzati, si svolgono invece gli eventi fantastici.
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Non mi trovo d'accordo con te... È vero che una trasposizione non deve per forza riproporre paro paro quello da cui attinge, però se la cosa da cui attinge ha dei grossi punti di forza non capisco perché ignorarli del tutto, per poi nemmeno sostituirli con qualcosa all'altezza tra l'altro. Lasciamo perdere la questione dell'Animus fatto in questo modo, che comunque serviva solo come elemento visivo. Ma Assassin'ssCreed ha un modo molto bello di trattare gli eventi storici, con molta precisione (anche perché comunque sono la colonna portante di tutto il gioco). E intrecciati agli eventi storici, quindi molto ben contestualizzati, si svolgono invece gli eventi fantastici. Ora... Non ho visto eventi storici in questo film. Si, qualcosina giusto per fare contorno ma avrebbe potuto essere un altro luogo in qualsiasi altro momento e il film sarebbe stato uguale. Perché, mi chiedo, evitare così tanto il passato, che sarebbe poi la chiave per trovare la Mela? Perché scegliere di renderlo così marginale quando pure nella trama del film invece è cruciale? Non so, non capisco. Per me sceneggiatura e regia sono state fatte da persone che non conoscono la saga e sono andati a togliere gli elementi che rendono Assassin's Creed quello che è. Quindi non cambiando qualcosa, ma snaturandolo completamente
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lolobo
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lunedì 26 giugno 2017
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pallido tentativo
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Fare una trasposizione cinematografica di un videogioco è sempre un terreno disseminato di trappole, e la fan base è la più insidiosa. Specie se trasponi un gioco come Assassin's Creed, dove la realtà storica e la finzione vanno a braccetto e in cui, negli anni, sono state consolidate Delle meccaniche ben precise. Meccaniche che, purtroppo, nel film sono spazzate via dalla troppa fretta di voler condensare tutto in nemmeno due ore di film, facendo di fatto un tremendo pasticcio in cui le cose accadono più per caso che per logica. Ciò che non vediamo è tanto, troppo, e ciò che non vediamo quasi mai è spiegato.
Alla parte storica, che si svolge nella Spagna dell'inquisizione e che dovrebbeessere il fulcro di tutta la narrazione, sono affidate poche scene e tutte d'azione, con la discutibile decisione stilistica di fare parlare tutti in spagnolo, con la sola conseguenza che la lettura dei sottili distrae lo sguardo da quel poco che di bello ci sarebbe da vedere.
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Fare una trasposizione cinematografica di un videogioco è sempre un terreno disseminato di trappole, e la fan base è la più insidiosa. Specie se trasponi un gioco come Assassin's Creed, dove la realtà storica e la finzione vanno a braccetto e in cui, negli anni, sono state consolidate Delle meccaniche ben precise. Meccaniche che, purtroppo, nel film sono spazzate via dalla troppa fretta di voler condensare tutto in nemmeno due ore di film, facendo di fatto un tremendo pasticcio in cui le cose accadono più per caso che per logica. Ciò che non vediamo è tanto, troppo, e ciò che non vediamo quasi mai è spiegato.
Alla parte storica, che si svolge nella Spagna dell'inquisizione e che dovrebbeessere il fulcro di tutta la narrazione, sono affidate poche scene e tutte d'azione, con la discutibile decisione stilistica di fare parlare tutti in spagnolo, con la sola conseguenza che la lettura dei sottili distrae lo sguardo da quel poco che di bello ci sarebbe da vedere.
Insomma, a mio parere una buona occasione buttata via. Per motivi che non conosco, tanti elementi positivi della saga videoludica di partenza sono stati accantonati per dare spazio ad una narrazione fatta a spizzichi e bocconi che non accontenta né i fan della saga né quelli dei film d'azione. Il finale lascia spazio a un sequel, speriamo che quello possa essere all'altezza del brand.
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khaleb83
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venerdì 12 maggio 2017
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sconclusionato
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Riproporre il film seguendo pari pari i passi del videogioco sarebbe stato un errore, ma per un prodotto così noto era una scelta difficile. La produzione è stata coraggiosa; purtroppo, oltre a parte del cast, i pregi di questo film sono già terminati.
Sicuramente Fassbender è uno dei migliori attori della sua generazione, e anche in questo film riesce a brillare; Irons risulta un po' appannato ma è pur sempre un'icona, la Rampling e Gleeson hanno poco più che camei che poco vanno a incidere sul risultato finale. La tanto osannata Cotillard, invece, merita un bel pollice verso, in una recitazione sempre eccessivamente teatrale laddove non sarebbe assolutamente richiesta.
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Riproporre il film seguendo pari pari i passi del videogioco sarebbe stato un errore, ma per un prodotto così noto era una scelta difficile. La produzione è stata coraggiosa; purtroppo, oltre a parte del cast, i pregi di questo film sono già terminati.
Sicuramente Fassbender è uno dei migliori attori della sua generazione, e anche in questo film riesce a brillare; Irons risulta un po' appannato ma è pur sempre un'icona, la Rampling e Gleeson hanno poco più che camei che poco vanno a incidere sul risultato finale. La tanto osannata Cotillard, invece, merita un bel pollice verso, in una recitazione sempre eccessivamente teatrale laddove non sarebbe assolutamente richiesta. Pare incapace di aprire normalmente gli occhi, sono o chiusi o sbarrati.
La trama del film poteva anche essere decente, un buon modo di trasporre le atmosfere e lo spirito "senza tempo" dei giochi su pellicola, non fosse che a un certo punto perde completamente senso. Sconclusionata, per l'appunto, non riesce a mantenere il senso, arrivando a nodi di trama che vanno avanti senza un effettivo motivo. L'evoluzione del protagonista appare quasi immotivata quanto è brusca, e ci sono elementi come il salto della fede presi dal videogioco e incastrati senza un motivo, una spiegazione né un senso all'interno della storia; di più, si cerca di dar loro importanza fondante senza un senso di sorta. Persino le scene di azione finiscono per lo più per essere troppo frenetiche, difficili da seguire.
Un film che veramente non vale la pena guardare, due ore sprecate della mia vita.
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liuk!
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sabato 15 aprile 2017
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pessima narrazione
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Pellicola difficile, se non impossibile da interpretare, per chi non conosce bene la saga videoludica. Ad una buona resa tecnica (scenografia, effetti speciali, cast ed interpretazione, sonoro) viene affiancata una narrazione imprecisa ed assolutamente criptica. Le scene "parlate" sono ridotte all'osso e spesso si fa veramente fatica a seguire la logica di quello che accade. Oltretutto vi è il classico finale aperto, o meglio troncato, che dovrebbe aprire la porta ad un secondo capitolo e che ritengo invece irritante e maleducato ed irriverente nei confronti dello spettatore.
Pellicola complessivamente insufficiente e che lascia l'amaro in bocca in quanto ha fallito nella parte solitamente più semplice.
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kyotrix
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venerdì 7 aprile 2017
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action movie mediocre
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Non amo il videogame ( giocai solo al prio capitolo ). Già la trama non sarebbe nulla di speciale, ma il film è fatto male, zero stile, solo azione noiosa stile bmovie
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fabian t.
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martedì 24 gennaio 2017
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una delusione inaspettata
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Presentato esageratamente come il miglior film tratto da un videogioco, "Assassin's Creed" lascia davvero perplessi per la palese mediocrità con cui è stata affrontata la trama e alcune scelte registiche. La sceneggiatura annaspa senza stile e creatività dall'inizio alla fine. Ancora una volta ci si affida troppo agli effetti speciali e troppo poco alla credibilità e alla qualità della storia. A peggiorare il tutto vi è poi la scelta del regista di privilegiare un po' troppo le scene ambientate nel presente, pesantemente pessimistiche e seriose, a scapito di quelle (poche) ambientate nel 1492 che invece erano le uniche a risultare coinvolgenti e convincenti.
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Presentato esageratamente come il miglior film tratto da un videogioco, "Assassin's Creed" lascia davvero perplessi per la palese mediocrità con cui è stata affrontata la trama e alcune scelte registiche. La sceneggiatura annaspa senza stile e creatività dall'inizio alla fine. Ancora una volta ci si affida troppo agli effetti speciali e troppo poco alla credibilità e alla qualità della storia. A peggiorare il tutto vi è poi la scelta del regista di privilegiare un po' troppo le scene ambientate nel presente, pesantemente pessimistiche e seriose, a scapito di quelle (poche) ambientate nel 1492 che invece erano le uniche a risultare coinvolgenti e convincenti. Oltre alla pessima resa narrativa e a dialoghi irritanti, si aggiunge il tono cupo generale che rivela invece come prendersi troppo sul serio non è mai una scelta azzeccata. La vera nota positiva è senz'altro la presenza degli ottimi attori coinvolti, da Marion Cotillard a Michael Fassbender. Elemento, però, insufficiente a risollevare le sorti del film. Peccato.
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themaster
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giovedì 19 gennaio 2017
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???
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Prendendo riferimento dall'immaginario collettivo creato da Ubisoft nell'ormai lontano 2007,Assassin's Creed di Justin Kurzel porta in scena una storia completamente slegata dalle vicende narrate nel videogame e costruisce da questa base solida i propri (pochi?) punti di forza.
Michael Fassbender è Callum Lynch,figlio di due membri della confraternita degli assassini che,rapito dalla Abstergo Industries,gestita dai nemici storici degli assassini,ovvero l'ordine dei Templari,viene inserito in un macchinario denominato Animus,che permette,sfruttando l'acido desossiribonucleico del soggetto inseritovi,di fargli rivivere le vicende dei propri antenati,dai più vicini a più remoti.
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Prendendo riferimento dall'immaginario collettivo creato da Ubisoft nell'ormai lontano 2007,Assassin's Creed di Justin Kurzel porta in scena una storia completamente slegata dalle vicende narrate nel videogame e costruisce da questa base solida i propri (pochi?) punti di forza.
Michael Fassbender è Callum Lynch,figlio di due membri della confraternita degli assassini che,rapito dalla Abstergo Industries,gestita dai nemici storici degli assassini,ovvero l'ordine dei Templari,viene inserito in un macchinario denominato Animus,che permette,sfruttando l'acido desossiribonucleico del soggetto inseritovi,di fargli rivivere le vicende dei propri antenati,dai più vicini a più remoti.
L'incipit non è certamente semplice da gestire e infatti Kurzel toppa proprio nell'aspetto narrativo.
Mentre la trama nel passato è sciatta e quasi inesistente,limitandosi a restituire quella spettacolarità tipica della serie e tanto millantata nei trailer,la parte ambientata nei giorni nostri o comunque in questa sorta di futuro distopico riesce a tratti a coinvolgere e malgrado il potenziale,non sempre ci riesce.
Uno dei pregi di Assassin's Creed è che accettando alcune cose e qualche spiegazione un pò affrettata,riesce ad arrivare anche a chi non conosce il videogame,da questo punto di vista è comprensibile e perfettamente visibile la superiorità del media cinematografico a quello videoludico,da sola un'opera cinematografica di un'ora e quaranta circa,riesce ad essere molto più approfondita e godibile di un videogioco dalla durata di venti ore e fischia.
Fassbender è stato bravo entro i limiti nei panni di Callum Lynch e prestante e credibile nella parte di Aguilar,gli stuntmen sono ridotti all'osso,inoltre la pellicola non soffre di CGI eccessiva in quanto i set e le comparse sono state create appositamente,dando quel senso di artigianalità che una pellicola ad ambientazione storica dovrebbe avere,tuttavia a conti fatti le parti peggiori risultano proprio queste ultime per il semplice motivo che l'epicità non esiste,è tutto eccessivamente patinato,il sangue latita anche nelle scene di combattimento e la fotografia è veramente troppo artificiosa e se poteva funzionare per un film come Macbeth,in questo film stona incredibilmente,inoltre Kurzel ha esuberato in ralenty e velocizzazioni che sembrano spettacolari nei primi due minuti ma poi lasciano il fianco ad una certa mancanza di profondità.
Oltre a Callum Lynch,il resto dei personaggi sono veramente molto piatti,da una Marion Cotillard malamente doppiata ma che recita sempre nello stesso modo,ad un Brendan Gleeson veramente sotto tono per finire poi ad un Jeremy Irons in vacanza premio che risulta ormai cotto a puntino e bollito al punto giusto.
Al contrario di molti film tratti da videogame di successo Assassin's Creed è sia nel bene che nel male un prodotto fortemente cinematografico anche nello sviluppo di trama e personaggi che però,se pur migliori di quelle viste nel videogioco,non riescono mai ad imprimersi nella testa di chi guarda,lasciando nello spettatore inesperto un senso di soddisfazione e divertimento e comunicando a tutti quelli più smaliziati,un senso di incompiutezza e la consapevolezza che con un pò di cura in più ci saremmo trovati davanti a qualcosa di grandioso e innovativo nel genere,per come ci è stato dato in pasto invece,Assassin's Creed è un'occasione sprecata,tecnicamente valido a tratti ma con delle inesattezze che rendono la formula poco digeribile ai più.
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