sev7en
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martedì 16 giugno 2015
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impalpabile
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L'ex agente speciale Bryan Mills viene ingiustamente accusato della morte della sua ex moglie e braccato dal FBI, CIA, polizia ed ogni corpo di sicurezza americano, dovra' fare di tutto per mostrare la sua innocenza e proteggere la vita di sua figlia.
"L'ora della verita'" / "Tutto finisce qui" e' il titolo che incornia questo terzo episodio della trilogia, con Liam Neeson nei panni dell'agente (ex) speciale Bryan Mills che a quanto pare ha proprio nella capacita' di trovarsi nelle situazioni piu' assurde il suo dopo "speciale".
Alla regia l'Olivier Megaton che aveva diretto anche il 2nd capitolo con un risultato che, purtroppo, conferma anche in questo, speriamo, ultimo episodio.
Trovare aspetti positivi in questo film e' impresa assai ardua poiche' ogni minimo fotogramma trasuda di prevedibilita', melassa, amore cieco/stucchevolmente incodizionato per la propria "eterna" bambina, azioni risolutive in grado di far impallidire anche il piu' organizzato gruppo SWAT e cosi', a scemare, fino all'annunciato happy ending.
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L'ex agente speciale Bryan Mills viene ingiustamente accusato della morte della sua ex moglie e braccato dal FBI, CIA, polizia ed ogni corpo di sicurezza americano, dovra' fare di tutto per mostrare la sua innocenza e proteggere la vita di sua figlia.
"L'ora della verita'" / "Tutto finisce qui" e' il titolo che incornia questo terzo episodio della trilogia, con Liam Neeson nei panni dell'agente (ex) speciale Bryan Mills che a quanto pare ha proprio nella capacita' di trovarsi nelle situazioni piu' assurde il suo dopo "speciale".
Alla regia l'Olivier Megaton che aveva diretto anche il 2nd capitolo con un risultato che, purtroppo, conferma anche in questo, speriamo, ultimo episodio.
Trovare aspetti positivi in questo film e' impresa assai ardua poiche' ogni minimo fotogramma trasuda di prevedibilita', melassa, amore cieco/stucchevolmente incodizionato per la propria "eterna" bambina, azioni risolutive in grado di far impallidire anche il piu' organizzato gruppo SWAT e cosi', a scemare, fino all'annunciato happy ending.
Liam Neeson forse meriterebbe un premio proprio per questa sua maschera inscalfibile: lui e' sopra le regole, sopra la legge e sopra l'umana natura, insensibile a cio' che le sue azioni possano provocare (alcune sue "idee" sarebbero da denuncia sociale) poiche' alla stregua di un cavallo da corsa, ha i paraocchi e campo visivo limitato alla figlia.
La moglie o ex o quasi ex muore? Lui 15 secondi per realizzare che dovra' mangiare le ciambelle da solo e poi fine... si passa oltre tra un hackeraggio e una lotta ad armi bianche fino a sconfinare a sofisticate "tecniche" per l'organizzazione di meeting (magari con meno veleno potrebbe pensare al wedding planning...).
I personaggi a contorno sono addirittura piu' stucchevoli: la figlia sembra vivere nel mondo delle idee, i cattivi sono non solo meno intelligenti di quello che sembrano, ma anche piu' starati di uno strabico alla prova del tiro e il cattivo supremo... che genialita' nell'orchestrare la sua truffa.
Non si salva niente, neanche una briciola da lasciare ai posteri: musica assente, scenografia di passaggio, effetti speciali prodotti con gli avanzi di altre pellicole ed i dialoghi... un omaggio all'ovvieta' e al "non ci lasceremo mai" ma a senso unico (e' tutto da capire quanto gli alri abbiano piacere di avere un amico come Mills).
Se davvero siamo all'ora della verita' per Taken 3, il nostro augurio e' che sia quella della mezzanotte, affinche' un nuovo giorno possa far luce sulle oscurita' di questo "lungometraggio"
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barone16
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venerdì 22 maggio 2015
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passabile ma non di piu
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Non regge il confronto con i primi due. Il regista calca troppo la mano, infatti, si avverte il ripetersi di scene già viste. Se non altro è un discreto film per chi vuole passare un paio d'ore a tirarsi su con una consistente dose di azione. In alcuni tratti appare un pó monotono ma tutto sommato può andare. Spero sia l'ultimo della serie, anche perché il troppo annoia.
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kyotrix
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domenica 10 maggio 2015
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solita roba ma gradevole
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Se vi piace il genere, si lascia guardare bene, liam interpreta sempre bene questi ruoli da ex agente sborone...ma Liam non è più credibile nel ruolo da macho picchiatore vista la sua età, si vede che fatica nelle scene action, mascherate da frequenti cambi di inquadratura. Spero che nell'ipotetico taken4, faccia da nonno al nipotino in arrivo, che è meglio....
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sherkat
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lunedì 9 marzo 2015
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la polizia perdona.
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Film che non regge il confronto con il primo della serie.
Sceneggiatura tipica dei B movie americani, dove le vicende finiscono in tribunale o con gli eroi che si abbracciano nel bel mezzo di macerie e disastri.
E infatti quest'ultimo é il prevedibile finale di questa vicenda.
Un tizio (l'indistruttibile Bryan-Liam Neeson), provoca decine di morti (anche innocenti), distrugge beni e provoca incidenti stradali in affollate autostrade, minaccia a mano armata inermi cittadini, devasta negozi, per salvare la figlioletta.
E alla fine della fiera, la polizia cosa fa? Prima lo perseguita ritenendolo responsabile dell'uccisione della moglie (unico omicidio di cui non é responsabile il nostro eroe) e poi, quando il cattivone viene arrestato previa incursione di Bryan su una pista d'aereo, con tanto di porsche che carambola contro un velivolo in decollo, si congratula per il suo coraggio con tanto di stretta di mano.
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Film che non regge il confronto con il primo della serie.
Sceneggiatura tipica dei B movie americani, dove le vicende finiscono in tribunale o con gli eroi che si abbracciano nel bel mezzo di macerie e disastri.
E infatti quest'ultimo é il prevedibile finale di questa vicenda.
Un tizio (l'indistruttibile Bryan-Liam Neeson), provoca decine di morti (anche innocenti), distrugge beni e provoca incidenti stradali in affollate autostrade, minaccia a mano armata inermi cittadini, devasta negozi, per salvare la figlioletta.
E alla fine della fiera, la polizia cosa fa? Prima lo perseguita ritenendolo responsabile dell'uccisione della moglie (unico omicidio di cui non é responsabile il nostro eroe) e poi, quando il cattivone viene arrestato previa incursione di Bryan su una pista d'aereo, con tanto di porsche che carambola contro un velivolo in decollo, si congratula per il suo coraggio con tanto di stretta di mano.
E il patrimonio distrutto? Chi lo paga?
La polizia perdona.
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[+] troppo giusto
(di no_data)
[ - ] troppo giusto
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sabrina lanzillotti
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martedì 3 marzo 2015
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finisce tutto qui?
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Dopo aver lottato contro una pericolosa associazione criminale per salvare la sua “bambina”, Bryan Mills questa volta dovrà tentare di proteggere se stesso. Accusato ingiustamente di aver ucciso la sua moglie, l’ex agente operativo è infatti braccato dalla CIA e dall’FBI. Costretto a fuggire da Los Angeles, Bryan è intenzionato a scoprire l’identità dei veri assassini di Lenore per dimostrare la sua innocenza e per proteggere sua figlia Kim.
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Dopo aver lottato contro una pericolosa associazione criminale per salvare la sua “bambina”, Bryan Mills questa volta dovrà tentare di proteggere se stesso. Accusato ingiustamente di aver ucciso la sua moglie, l’ex agente operativo è infatti braccato dalla CIA e dall’FBI. Costretto a fuggire da Los Angeles, Bryan è intenzionato a scoprire l’identità dei veri assassini di Lenore per dimostrare la sua innocenza e per proteggere sua figlia Kim.
Il 12 febbraio è arrivato nelle sale cinematografiche italiane l’ultimo capitolo della saga di “Taken”, con protagonista l’irlandese Liam Neeson.
Dopo aver girato mezzo mondo per salvare sua figlia da una banda di malviventi e dopo aver sterminato i padri albanesi di questi, Mills si trova ad affrontare una situazione totalmente diversa.
Pur avendo abituato lo spettatore lotte contro il tempo e combattimenti all’ultimo sangue, Oliver Megaton abbandona lo stile prettamente thriller e trasforma la trama in un giallo dalle tinte noir, concentrandosi maggiormente sulle indagini che sull’azione.
Certo non mancano inseguimenti pericolosi e scontri corpo a corpo, ma quello che il regista vuole porre al centro del racconto non è più l’eliminazione del cattivo, bensì l’amore del protagonista per la sua famiglia e la disperata ricerca della verità.
Dopotutto, come ha affermato lo stesso Neeson: “Pur essendo Bryan Mills un uomo con delle ‘capacità molto particolari’, lui incarna anche l’uomo medio. Le persone si identificano con il suo amore per la famiglia. Perché i genitori farebbero di tutto per i loro figli e rivedono questo in Bryan. Nonostante tutti i suoi difetti, è sempre un padre molto devoto disposto a tutto per la sua bambina. Ma penso che al pubblico piaccia anche il fatto che lui si oppone al sistema e non si fida di nessuna autorità, e se deve infrangere la legge, lo fa“.
L’ex Oskar Schindler è ancora una volta affiancato da Maggie Grace nei panni della dolce Kim. Divertente è la scena di loro due nei bagni delle signore, gag che ha scandalizzato la critica americana ma ha fatto sorridere il pubblico.
Nonostante la trama meno avvincente, “Taken 3-L’ora della verità” riesce a catturare il pubblico per quasi due ore, grazie anche all’intervento dell’agente Franck Dotzler (interpretato dal bravissimo Forest Whitaker) col compito di catturare il fuggitivo Mills.
Dopo tre fortunatissimi film, Liam Neeson è ormai diventato una star indiscussa dell’action movie e, nonostante sui poster pubblicitari ci sia scritto “tutto finisce qui”, speriamo di rivedere presto in azione Bryan Mills, magari protagonista di una storia più adrenalinica e vicina al primo episodio della saga.
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massi77
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sabato 28 febbraio 2015
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minestra riscaldata tre volte
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I film d'azione cosi mi piacevano a 15anni, quando non capivo nulla e bastava darsi delle botte....ora desidero altro....l'ennesimo sequel senza sapore...ne spessore. Liam a me piace....ma solo lui e questa volta neppure tanto come se fosse stato obbligato e farlo. Una cosa quando non la senti dentro si vede...
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dhany coraucci
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lunedì 23 febbraio 2015
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più che d'azione.... di centrifuga
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Chissà cosa fa supporre a registi come Monsieur Megaton che le scene spericolate debbano essere necessariamente e ossessivamente girate in maniera spericolata per risultare più efficaci, cioè che la fonte di ispirazione non sia, ad esempio, il magistrale John Frankenheimer in un film come Ronin (per me miglior inseguimento d'auto di tutti i tempi), bensì una pallina da ping pong nella centrifuga di una lavatrice? Forse è convinto che il principio di nausea provocato dalla sua tecnica registica schizzatissima faccia trendy: anch'io voglio una vita spericolata, ma questo è troppo! Non che il film richieda una gran concentrazione, intendiamoci, la storia che nel primo capitolo della saga era parecchio variopinta e piacevolmente inverosimile si è scolorita in maniera progressiva (a proposito di lavaggi in lavatrice!) e al terzo sequel è diventata esile esile, sciapa, senza veri colpi di scena o tensione e per di più con una piattezza di personaggi al limite della depressione, soprattutto i “cattivi”, i soliti russi monoespressivi con i soliti tatuaggi monocolore.
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Chissà cosa fa supporre a registi come Monsieur Megaton che le scene spericolate debbano essere necessariamente e ossessivamente girate in maniera spericolata per risultare più efficaci, cioè che la fonte di ispirazione non sia, ad esempio, il magistrale John Frankenheimer in un film come Ronin (per me miglior inseguimento d'auto di tutti i tempi), bensì una pallina da ping pong nella centrifuga di una lavatrice? Forse è convinto che il principio di nausea provocato dalla sua tecnica registica schizzatissima faccia trendy: anch'io voglio una vita spericolata, ma questo è troppo! Non che il film richieda una gran concentrazione, intendiamoci, la storia che nel primo capitolo della saga era parecchio variopinta e piacevolmente inverosimile si è scolorita in maniera progressiva (a proposito di lavaggi in lavatrice!) e al terzo sequel è diventata esile esile, sciapa, senza veri colpi di scena o tensione e per di più con una piattezza di personaggi al limite della depressione, soprattutto i “cattivi”, i soliti russi monoespressivi con i soliti tatuaggi monocolore. L'unica ragion d'essere per me è Liam Neeson, un po' fiacco però questa volta nella veste del devoto papà che deve proteggere la figlia Kim e benché Forest Whitaker nel ruolo dell'ispettore di polizia si sforzi di dare spessore al suo personaggio con tic e gesti ossessivi, come quell'elastico che si arrotola sempre alle dita e lunghi sguardi riflessivi che non sottintendono alcuna ponderatezza che non sia il preludio al morso di una ciambella calda, in qualità di action movie, pur senza pretese, è una vera delusione. Ma me la sono cercata: devo smetterla, infatti, di dare chance a un qualsiasi progetto in cui compaia il nome di Luc Besson che per me da anni non combina più niente di buono e qui, come nei precedenti Taken, è sempre produttore e, in coppia con R. M. Kamen, anche sceneggiatore. Dubito fortemente che il numero Tre stia al passo con i primi due anche dal punto di vista del successo al botteghino, ormai sono troppi i....lavaggi!
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fabrizio costa
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sabato 21 febbraio 2015
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gradevole
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un ottimo film d'azione con altrettanto ottimi attori. come qualcuno ha detto è possibile rivederci dei tratti nella trama che richiamano Frantic con Harrison Ford ed Emmanuel Seigner. Ottime le scene degli inseguimenti e un bravo merita Liam Neeson.
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dragsup
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mercoledì 18 febbraio 2015
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si può vedere
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non è al livello del primo , ma dopo il 2 dove la trama era un po scontata almeno in questo i cattivi sono nuovi.
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scosco
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lunedì 16 febbraio 2015
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il capitolo finale
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Il primo è stato un capolavoro uno dei migliori film del genere azione con un grandissimo attore forse il migliore di film d'azione,nonchè uno dei miei film d'azione preferiti,poi...dato il grandissimo successo al box office del primo hanno deciso di allungare la trama e purtroppo questo si è visto nel tempo,non boccio questo film ma penso non sia un grande film x il genere,molte cose sono assurde molte sono spiegate male e gia viste per me se si fermavano al primo era la cosa migliore,comunque liam neeson rimane un attore eccezzionale !!! lo consiglio solo hai curiosi e chi ama liam neeson
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