"Devo ricordarmi di me, adesso" dice la bambina, Francoise, davanti allo specchio. Alita sul vetro appannando l'immagine e poi la rende di nuovo nitida con la mano, affinché il ricordo di quel giorno, di quel momento deve restare vivido. Da adulta Francoise insegna storia dell'arte a Rennes, in fuga "terapeutica" da Parigi verso la sua Bretagna. Nella foto di una festa di diciottenni ravvisa una amica, Moon, che torna a trovarla dopo molti anni, ormai devastata dalla vita randagia che ha condotto seguendo la sua passione per il rock, al seguito di feste rave, una sorta di woodstock notturni organizzati sui prati del tutto gratis; sottrae il giaccone appena acquistato da Francoise pretendendolo in regalo, ma ciò non le impedisce di morire di freddo mentre dorme all'addiaccio.
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"Devo ricordarmi di me, adesso" dice la bambina, Francoise, davanti allo specchio. Alita sul vetro appannando l'immagine e poi la rende di nuovo nitida con la mano, affinché il ricordo di quel giorno, di quel momento deve restare vivido. Da adulta Francoise insegna storia dell'arte a Rennes, in fuga "terapeutica" da Parigi verso la sua Bretagna. Nella foto di una festa di diciottenni ravvisa una amica, Moon, che torna a trovarla dopo molti anni, ormai devastata dalla vita randagia che ha condotto seguendo la sua passione per il rock, al seguito di feste rave, una sorta di woodstock notturni organizzati sui prati del tutto gratis; sottrae il giaccone appena acquistato da Francoise pretendendolo in regalo, ma ciò non le impedisce di morire di freddo mentre dorme all'addiaccio. Le lezioni di Francoise trattano l'evoluzione della prospettiva nella rappresentazione della natura, illustrando i particolari di un quadro di Poussin, una natura romantica per nulla amica dell'uomo come quella di Leopardi.Eppure lei è affascinata dalla natura, un qualcosa da fruire con tutti i sensi, con odori, suoni e colori, quasi fosse un concerto rock o una suite. Ama le erbe umili, la piantaggine e l'ombelico di Venere, perché fanno parte del suo mondo infantile come il suono del gaelico dei bretoni. Il figlio di Moon, Ion, segue le lezioni di Francoise; anche lui vive una vita grama da studente poverissimo con un grande amore per una ragazza cieca. Ion trova il coraggio di presentarsi all'insegnante e accetta di accompagnarla alla casa del nonno nella quale viveva da bambina. Lei vuole rivedere i luoghi per recuperare i ricordi infantili, come si era ripromessa nell'infanzia: il ruscello, il bosco, i sortilegi del nonno con le erbe per preparare miscugli curativi "magici". Ma non ha coraggio di vedere come è diventata la casa nella quale viveva. Ion invece la vede e poi si perde in un paesaggio sconvolgente come quelli dei quadri romantici.
Gli attori del film sono Valerie Dreville, Catherine Riaux, Elina Lowensohn, Kaou Langoet; la regia è di Pascale Breton che racconta la Bretagna dei suoi ricordi, una regione contadina da assaporare con i cinque sensi, completamente diversa da quella che visita di solito il turista, a caccia di brughiere inumidite dal salmastro sulle punte ed i capi a picco sull'oceano, con le onde potenti che spazzano scogliere, fari isolati e impervi e spiagge burrascose popolate dal ricordo dei morti nei naufragi. C'è una natura agricola selvatica, popolata dal vento che porta parole smozzicate e incomprensibili della lingua bretone. Per definire il film con una parola della regista: Agalo'.
che significa, in gaelico, con tutto il cuore. Da non mancare.
valutazione *** e 1/2
FabioFeli
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