Dragon Ball Z - La resurrezione di 'F'

La resurrezione di F riporta in vita il cattivo per eccellenza di Dragonball, e lo fa con ottima azione, buon ritmo e divertimento costante. Molti momenti hanno il sapore dell'inside joke e dell'autoparodia, ma Yamamuro sa sempre riportare in primo piano l'anima di film di arti marziali di questo ennesimo capitolo della serie, che sembra non conoscere stanchezza. Non c'è tempo per sequenze introduttive o descrizioni: la storia entra subito nel vivo e per mezz'ora di pellicola si crea un crescendo di aspettativa per l'ingresso degli eroi in campo, che viene volutamente prorogato in ogni modo, soprattutto facendo ricorso all'arma della commedia. E proprio quando l'attesa sta per mutarsi in esasperazione Goku e Vegeta fanno li loro ingresso in campo, e, per evitare spoiler, basti dire che entrambi avranno un'importanza capitale ai fini della trama, e che entrambi avranno occasione di misurarsi con Freezer assetato di vendetta.
Su questo ottimo impianto narrativo, il film perde punti per quanto riguarda l'animazione: pur aumentando di molto la magia dei combattimenti, il misto di computer grafica e disegno a mano non funziona sempre, e la differenza tra i due è troppo marcata per non stonare di tanto in tanto. Per quanto riguarda invece l'edizione italiana il voto è insufficiente: l'adattamento dei dialoghi è quasi sempre accettabile, ma certe battute sono rese involontariamente ridicole ("Questo è il Sayian che ha la potenza di super Sayian di un Sayian di livello God"), e la scelta di non tradurre i nomi giapponesi di personaggi e tecniche, se nel caso della Kamehameha ha pagato, rende veramente incomprensibile capire di cosa o chi si stia parlando per chi ha visto soltanto l'edizione Mediaset, curata dalla Merak. Oltretutto, in questo film e solo in questo si prendono delle scelte di traduzione che non erano mai state fatte nemmeno dalla Dynamic, come chiamare ki l'aura o storpiare il nome di Vegéta in Vegèta, che può sembrare una sottigliezza ma ha fatto ridere la sala ogni volta che veniva fatto il nome del principe dei Sayian. Sàyian o Sayiàn che vogliate pronunciarlo.