andrea alesci
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giovedì 26 maggio 2016
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verso un futuro di svettanti possibilità
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Alzi la mano chi, pensando al futuro, non abbia mai immaginato morbide architetture perlacee, svettanti torri di vetro, metropolitane lievitanti, automobili che sfrecciano nei cieli, visori, quotidiani digitali che si sfogliano, zainetti propulsivi per compiere evoluzioni aeree, tute antiurto che rimbalzano, robot che creano piattaforme all’istante, livelli metropolitani collegati da vasche d’acqua sospese, alberi e giardini che fanno rilucere ogni cosa. Un sogno? Non se ci troviamo catapultati nel Tomorrowland immaginato da Damon Lindelof (Lost) e diretto da Brad Bird (Ratatouille).
È il futuro che la graziosa Athena (Raffey Cassidy) mostra al piccolo Frank Walker (Thomas Robinson) all’Expo del 1964 a Flushing Meadows, celato oltre il mistero di un piccola spilla con la “T”.
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Alzi la mano chi, pensando al futuro, non abbia mai immaginato morbide architetture perlacee, svettanti torri di vetro, metropolitane lievitanti, automobili che sfrecciano nei cieli, visori, quotidiani digitali che si sfogliano, zainetti propulsivi per compiere evoluzioni aeree, tute antiurto che rimbalzano, robot che creano piattaforme all’istante, livelli metropolitani collegati da vasche d’acqua sospese, alberi e giardini che fanno rilucere ogni cosa. Un sogno? Non se ci troviamo catapultati nel Tomorrowland immaginato da Damon Lindelof (Lost) e diretto da Brad Bird (Ratatouille).
È il futuro che la graziosa Athena (Raffey Cassidy) mostra al piccolo Frank Walker (Thomas Robinson) all’Expo del 1964 a Flushing Meadows, celato oltre il mistero di un piccola spilla con la “T”. Magicamente nascosto oltre quel piccolo oggetto/portale che la giovane Casey Newton (Britt Robertson) scopre al tempo dei nostri giorni.
Un futuro nel quale entriamo come in un grosso Luna Park (non a caso la produzione è Disney). Ma un futuro di allettanti promesse dal quale Frank Miller è stato un giorno escluso, crescendo e monitorando quel futuro divenuto un grigio presente fatto di problemi di sopravvivenza per l’intero pianeta. Un Frank adulto (George Clooney) che insieme a Casey s’avventura in una missione ideata dalla speranzosa Athena per salvare quel futuro.
Eppure l’estasi per l’ingegneristica umana armonia di quel mondo è l’unica isola di certezza all’interno del groviglio narrativo nel quale rimaniamo impigliati, che pure sa stupirci continuamente: con la panoplia ipertecnologica che difende Frank e Casey dall’attacco dei robot; con la Torre Eiffel che si trasforma in una rampa di lancio per un razzo temporale; con un marchingegno che mostra a Casey il destino del suo mondo, pronto a collassare entro 58 giorni.
Confusi e storditi ci ritroviamo a capire un po’ alla volta le intenzioni della coppia Bird/Lindelof e di un trio di protagonisti che si trova a fronteggiare il progetto dell’ingegnere David Nix (Hugh Laurie) di mantenere segreto quel futuristico mondo che potrebbe salvare la Terra dallo sfacelo di imminenti catastrofi. Ma l’androide reclutatore Athena ha trovato la connessione giusta (Casey) perché Frank Miller creda di nuovo nella speranza di un mondo migliore.
Così, in uno scontro finale che annienta i deviati residui di quell’universo di possibilità, ecco il sacrificio di Athena perché tutto si resetti. Perché quelle celate architetture si svelino come la più perfetta arma di redenzione futura nelle mani dell’uomo: i sogni. Ed ecco un esercito di nuovi piccoli reclutatori attraversare varchi temporali per risvegliare i tanti sognatori che ancora popolano la Terra.
Non tutto riusciamo ad afferrare a una prima visione, ma forse la magia della storia è volutamente offuscata dalla magnificenza scenografica e dallo stupore di tanti inconsapevoli sognatori che stringendo ciascuno fra le dita un piccolo pin a forma di T possono dare nuovo corpo e nuovo corso al domani.
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eleonora panzeri
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domenica 8 maggio 2016
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il futuro che ci manca
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Ho visto critiche molto severe su Tomorrowland e me ne discosto. Nel complesso penso si tratti di un film ben realizzato, con ottimi effetti speciali. I protagonisti della storia sono Frank Walker, un inventore che già da bambino nutriva il fervente desiderio di creare e costruire oggetti fuori dal comune e Casey Newton, una giovane sognatrice che non accetta la visione apocalittica e pessimistica del mondo fornita dagli adulti.
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Ho visto critiche molto severe su Tomorrowland e me ne discosto. Nel complesso penso si tratti di un film ben realizzato, con ottimi effetti speciali. I protagonisti della storia sono Frank Walker, un inventore che già da bambino nutriva il fervente desiderio di creare e costruire oggetti fuori dal comune e Casey Newton, una giovane sognatrice che non accetta la visione apocalittica e pessimistica del mondo fornita dagli adulti. Il giovane Walker bambino approda grazie alla sua creatività all’Esposizione mondiale di New York del 1964 per presentare la sua invenzione, un prototipo primordiale di jet pack. A dispetto del fallimento riesce a catturare l’attenzione della piccola Athena che gli consegna una strana spilla e lo esorta a seguirlo senza particolari spiegazioni. Walker si trova così catapultato in una città del futuro, dotata di tecnologie e strumentazioni inimmaginabili per il suo tempo: la fantomatica Tomorrowland. La storia ritorna presto al presente, concentrandosi sulla bella e ribelle Casey, impegnata a sabotare i lavori di demolizione della rampa di lancio per gli Space Shuttle a Cape Canaveral, dove di giorno lavora suo padre. Inaspettatamente anche Casey entra in possesso di una spilla analoga a quella di Walker, ma a differenza di quest’ultimo si trova a vivere un viaggio solo simulato a Tomorrowland. Curiosa di natura è disposta a tutto pur di raggiungere la città del futuro, affronta così numerose insidie, una fra tutte la gestione del rapporto con la misteriosa Athena, ancora inspiegabilmente bambina a distanza di molti anni dagli eventi che l’avevano vista coinvolta con Walker. In molti accusano questo film di non brillare di originalità e benché non vi siano elementi del tutto nuovi, ce n’è uno alquanto raro in film di questo genere: l’ottimismo. Pertanto, benché ad un certo punto la trama si fa confusa e con l’arrivo a Parigi decisamente sopra il plausibile ed il verosimile, resta un alone di morale positivo che per una volta cerca di controbattere le pesanti ed opprimenti notizie disfattiste che i media tutti i giorni propinano. Un cast interessante e di profilo, (George Clooney interpreta Frank Walker adulto) in cui spicca a mio avviso la piccola Raffey Cassidy nel ruolo di Athena.
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fabio57
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giovedì 5 maggio 2016
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confuso
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Budget enorme per proporre un film caleidoscopico,ma confuso e rumoroso.Salti temporali e distonie avveristiche lo rendono piuttosto ostico .Le immagini cromaticamente variopinte ,possono attrarre un pubblico giovanissimo,ma la fantascienza è un'altra cosa.
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fabio57
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giovedì 5 maggio 2016
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confuso
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Budget enorme per proporre un film caleidoscopico,ma confuso e rumoroso.Salti temporali e distonie avveristiche lo rendono piuttosto ostico .Le immagini cromaticamente variopinte ,possono attrarre un pubblico giovanissimo,ma la fantascienza è un'altra cosa.
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aristoteles
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domenica 1 maggio 2016
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frank e lo 0,001 ℅
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Non mi ha entusiasmato più di tanto .
La storia non appassiona se non ,in parte ,per quel bambino che diventa adulto,ingannato da un mondo magico che in realtà non esiste.
Tachioni,bambine robot,ologrammi e pistole futuristiche sono polpettoni che abbiamo già digerito più e più volte.
Non parliamo del fatto di dover salvare il mondo.
Insomma "niente idee nuove" come dice a un certo punto il buon protagonista.
A parte questo ,complessivamente non c'è molto spessore nei dialoghi ed anche la veste grafica si attesta su buoni livelli ma non stupisce.
Siamo sulla sufficienza ed in fondo il concetto che il mondo sia dei sognatori è apprezzabile.
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Non mi ha entusiasmato più di tanto .
La storia non appassiona se non ,in parte ,per quel bambino che diventa adulto,ingannato da un mondo magico che in realtà non esiste.
Tachioni,bambine robot,ologrammi e pistole futuristiche sono polpettoni che abbiamo già digerito più e più volte.
Non parliamo del fatto di dover salvare il mondo.
Insomma "niente idee nuove" come dice a un certo punto il buon protagonista.
A parte questo ,complessivamente non c'è molto spessore nei dialoghi ed anche la veste grafica si attesta su buoni livelli ma non stupisce.
Siamo sulla sufficienza ed in fondo il concetto che il mondo sia dei sognatori è apprezzabile.
P.s. (dopo aver letto recensione e vari commenti) non concordo con il fatto che "John Carter" sia un flop terribile anzi pur non definendolo un capolavoro è nettamente migliore di questo prodotto.
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kyotrix
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domenica 11 ottobre 2015
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bello
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Temevo peggio, ma a me è piaciuto. Unico neo, avrebbe dovuto essere un pò più adulto e meno bamboccesco in alcune scene ( soprattutto i robot nemici ), ma posso capire disney e il suo indirizzo giovanile.
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liuk!
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martedì 29 settembre 2015
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film disney
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Classica avventura disney per bambini, divertente e con ritmo. Meglio la prima parte mentre la seconda, interamente girata in studio, perde decisamente smalto.
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marco petrini
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mercoledì 26 agosto 2015
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futuro
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Copione Disney, sicuramente. Film tutto sommato gradevole, solo un po' complicato da un gran numero di flash-back. Ma si fa comunque seguire.
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francy99
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lunedì 27 luglio 2015
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fantascienza reciclata
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non male come film, ma non all'altezza del livello cinematografico di George Cloney
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kondor17
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martedì 23 giugno 2015
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confusionario e già visto e rivisto
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Una serie di eletti viene reclutata da un mondo parallelo tramite dei collector che dispensato delle particolari monete. La terra ha però non solo porte, ma anche guardiani alieni con sembianze umane che difendono strenuamente l'accesso. In una sorta di flashback, George Clooney ci racconta il suo reclutamento quando era bambino e ci conduce a spasso per il luogo "salvezza o fuga dell'umanità"
Il film è guardabile, ottimi gli effetti speciali, ma scarsi i contenuti e la morale di fondo. Nel tomorrowland vengono infatti reclutati scienziati e persone "che non mollano" ma senza specificare gli eventuali motivi di esclusione. In una visione così rosea e ottimista del nostro prossimo futuro, non vengono presi minimamente in considerazione tutti i crucci e i gravi problemi che il pianeta dovrà affrontare da subito.
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Una serie di eletti viene reclutata da un mondo parallelo tramite dei collector che dispensato delle particolari monete. La terra ha però non solo porte, ma anche guardiani alieni con sembianze umane che difendono strenuamente l'accesso. In una sorta di flashback, George Clooney ci racconta il suo reclutamento quando era bambino e ci conduce a spasso per il luogo "salvezza o fuga dell'umanità"
Il film è guardabile, ottimi gli effetti speciali, ma scarsi i contenuti e la morale di fondo. Nel tomorrowland vengono infatti reclutati scienziati e persone "che non mollano" ma senza specificare gli eventuali motivi di esclusione. In una visione così rosea e ottimista del nostro prossimo futuro, non vengono presi minimamente in considerazione tutti i crucci e i gravi problemi che il pianeta dovrà affrontare da subito. A differenza di altri sci-fi o fantasy recenti, la Disney, tramite il buon Brad Bird, non sfiora nemmeno il problema, ma si limita a fare un buon prodotto commerciale di un certo livello estetico. Per famiglie. Rilassante ma superficiale. Voto 5.
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