antix90
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venerdì 17 ottobre 2014
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che una nuova saga abbia inizio!
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Finalmente, che una nuova saga abbia inizio! Qualcosa di diverso dai soliti film ripetuti, ci stava davvero bene! Forse è proprio questa aspettativa che fa apprezzare di più il film in se stesso, ma in ogni caso si tratta di un bel lavoro. Un film che nel totale giudicherei da 3,5 stelle. Votazione finale 4 perchè il futuro è promettente. Esatto! Il film ripreso dal libro, non si atterrà esattamente alla caratterizzazione dei personaggi che lo spettatore si può aspettare, anche perchè caratterizzare tutti quei personaggi in breve tempo, non sarebbe stato facile. Si riesce comunque a comprendere quali sono i ruoli della favola, e tanto basta a sviluppare un'avventura intrigante e misteriosa.
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Finalmente, che una nuova saga abbia inizio! Qualcosa di diverso dai soliti film ripetuti, ci stava davvero bene! Forse è proprio questa aspettativa che fa apprezzare di più il film in se stesso, ma in ogni caso si tratta di un bel lavoro. Un film che nel totale giudicherei da 3,5 stelle. Votazione finale 4 perchè il futuro è promettente. Esatto! Il film ripreso dal libro, non si atterrà esattamente alla caratterizzazione dei personaggi che lo spettatore si può aspettare, anche perchè caratterizzare tutti quei personaggi in breve tempo, non sarebbe stato facile. Si riesce comunque a comprendere quali sono i ruoli della favola, e tanto basta a sviluppare un'avventura intrigante e misteriosa. Si perchè nonostante la storia sembri banale, i retroscena non mancano e la sorpresa è sempre dietro l'angolo. Il labirinto di per sè, fa il suo effetto e i "dolenti" al suo interno trasformano un film enigmatico in un film con la giusta dose di azione e ansia da horror. In tutto ciò nasce un equilibrio ottimo che rende il film mai noioso! e solo dio sa, quante volte ci si annoia adesso al cinema. Il finale è decisamente sorprendente e lascia l'acquolina in bocca in ottica futura. Opera coraggiosa e meritevole di essere ripresa in futuro. Le scene sono ben fatte durante tutto il film, e l'ambientazione è a dir poco fantastica, o almeno per quanto mi riguarda, molto intrigante.
Senza alcun dubbio, aspetterò con ansia il sequel.
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veritasxxx
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lunedì 20 ottobre 2014
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signore e signori, il serial è servito...
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Sull'onda del successo di Hunger games, Divergent et similia, ecco il nuovo serial cinematografico che ci tormenterà per i prossimi anni a venire, con altri due seguiti programmati come minimo.
I protagonisti sono giovani, belli, intelligenti e corrono veloci: come non innamorarsi di loro se si ha un'età compresa dai 13 ai 17 anni? C'è il capo della tribù nero (ogni riferimento a Obama è puramente casuale), c'è quello di origine asiatica assennato ed affidabile ma che nel momento critico se la darà a gambe, c'è il roscetto di origine irlandese invidioso che vuole mantenere il suo piccolo potere nel gruppo, e poi c'è LUI: dopo tanti eroi rossi, gialli, neri, transessuali e alieni, finalmente un ragazzo NORMALE bianco, carino, educato, che si fa il bidet tutte le mattine (anche se in America, come ben sapete, non hanno i bidet).
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Sull'onda del successo di Hunger games, Divergent et similia, ecco il nuovo serial cinematografico che ci tormenterà per i prossimi anni a venire, con altri due seguiti programmati come minimo.
I protagonisti sono giovani, belli, intelligenti e corrono veloci: come non innamorarsi di loro se si ha un'età compresa dai 13 ai 17 anni? C'è il capo della tribù nero (ogni riferimento a Obama è puramente casuale), c'è quello di origine asiatica assennato ed affidabile ma che nel momento critico se la darà a gambe, c'è il roscetto di origine irlandese invidioso che vuole mantenere il suo piccolo potere nel gruppo, e poi c'è LUI: dopo tanti eroi rossi, gialli, neri, transessuali e alieni, finalmente un ragazzo NORMALE bianco, carino, educato, che si fa il bidet tutte le mattine (anche se in America, come ben sapete, non hanno i bidet).
In una radura sperduta e circondata da altissime mura semoventi si ritrova un bel drappello di giovanotti: ne arriva uno nuovo al mese, confuso e vittima di una passeggera amnesia, spedito da non si sa chi e non si sa per quale motivo. Per puro istinto di sopravvivenza e per una pacifica convivenza i ragazzi si organizzano: ci sono gli agricoltori, i pensatori, i gladiatori e i corridori (toh, mi ricorda tanto un film...) e ognuno fa la sua parte per contribuire al benessere della comunità. Intorno alle mura, che si aprono ogni mattina e si richiudono ogni sera al tramonto con precisione svizzera, si dispiega un dedalo abitato da mostri spaventosi assetati di sangue umano. I corridori sono impegnati a mappare il labirinto alla ricerca di un'uscita, ma ancora non l'hanno trovata. Per lo meno fino a quando arriva Thomas (anche il suo nome è normale, da non crederci) che in pochi giorni fa una carriera peggio dell'amante raccomandata del capo nell'azienda dove lavoro.
Maze runner contiene tutti gli elementi necessari ad intrattenere un pubblico più o meno giovane che ha voglia di avventure, di enigmi irrisolti e di modelli di riferimento in questi tempi di crisi. La storia regge nella sua bizzarria, i personaggi sono ben delineati e le scene d'azione sono coinvolgenti pur non invadendo eccessivamente lo svolgimento della trama.
Solo che...quando il mistero è chiarito e i protagonisti si ritrovano nella stanza dei bottoni, scopriamo che è solo la fine del primo livello nell'ennesimo film-gioco-elettronico marchiato Hollywood.
E nel secondo livello? Il labirinto sarà ancora più impenetrabile e i mostri ancora più grandi, c'è da giurarci.
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nicolem
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martedì 14 ottobre 2014
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benvenuti nella radura pive
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica/ post-apocalittica/ distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più avanti)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica/ post-apocalittica/ distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più avanti)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
Già dalla prima scena veniamo trasportati in un mondo diverso, insieme a Thomas (il personaggio principale), grazie alla salita di un'ascensore che ha il suo sbocco nella così detta RADURA abitata da altri ragazzi, solo maschI, organizzata in tutto e per tutto da quest'ultimi.
La radura è circondata da quattro grandi e possenti mura, le quali hanno un'apertura su ogni lato che permette l'entrata nel cosi detto LABIRINTO, il quale cambia ogni sera quando le porte si chiudono facendo uscire i DOLENTI, creature mostruose che cercano di uccidere i radurai di notte, quando non riescono a rientrare per tempo nella radura dopo un'opera di supervisiose e mappatura, i così detti VELOCISTI. Le creature che abitano il labirinto assomigliano a delle grosse lucertole con dei prolungamenti meccanici (come artilgli e altri tipi di armi).
Lo scopo principale di questi ragazzi è cercare una via di fuga da questo luogo nel quale sono stati portati in tempi diversi. I primi radurai sono arrivati 3 anni prima le vicende raccontate, e in questo arco di tempo, dall'ascensore una volta al mese arrivava un nuovo ragazzo con scorte e cibo che non riuscivano a produrre da soli.
Fin qui sembra tutto facile, cercare di ricordare chi si è, una via d'uscita ed il perchè sono capitati lì, ma purtroppo a tutti questi ragazzi viene cancellata la memoria, tantè che inizialmente non ricordano nemmeno il proprio nome (esso verrà ricordato nel giro di poco l'arrivo, dagli stessi radurai).
Tutto però cambia con l'arrivo inaspettato di una ragazza e da un biglietto posto nelle sue mani.
Questa, diciamo, è la trama a grandi linee di ciò che vi aspetta se andrete a vedere questo fantastico film, il quale non vi deluderà di certo.
Vi è sempre una grande adrenalina, un ritmo serrato che accompagna la maggior parte della pellicola, grazie anche alle musiche di John Paesano (direi azzeccatissime e poste al momento giusto).
Gli attori sono riusciti abilmente ad entrare nei personaggi descritti nel libro, sia come carattere che come aspetto fisico. Possiamo citare Dylan O'Brien [nel ruolo di Thomas], Kaya Scotelario [nel ruolo di Teresa], Will Poulter [nel ruolo di Gally], Thomas Brodie-Sangster [nel ruolo di Newt], questi diciamo sono i principali, non vi sto ad elencarli tutti o questa recensione diventerebbe un papiro.
Unica pecca (dico da lettirice della trilogia) hanno tagliato e/o modificato diverse scene presenti nel libro, ed in più eliminato anche il linguaggio che si va creando tra i ragazzi, per questo, ahimè, non posso dire che sia fedelissimo.
Sono comunque riusciti a creare la stessa atmosfera che ti tiene con il fiato sospeso per tutta la durata del "viaggio", anche per questo ammetto che tralasciando l'aspetto del fedele o no al libro, rimane un gran bel film che ti tiene incollata allo schermo per ben un'ora e novanta minuti.
Non vorrrei dilungarmi troppo anticipandovi altre chicche, perchè vorrei che anche voi possiate rimanere affascinati dal mondo creato dallo scrittore James Dashner e dal regista Wes Ball, adatto a tutte le età.
Detto questo spero vivamente che andrete a vedere The Maze Runner-Il Labirinto e perchè no, anche a comprare i libri, i quali sono davvero stupendi e si finiscono in un batter d'occhio, tanta è la voglia di scoprire i misteri celati.
Spero che questa recensione vi sia stata d'aiuto nel caso della vostra incertezza riguardo la scelta di andare al cinema.
Unico avvertimento, il film è stato posto in Italia come: VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI, anche se sinceramente non ho notato il motivo di questo divieto, quindi nel caso andaste portatevi un documento di riconoscimento per sicurezza.
Un saluto a tutti.
Nox!
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littlespock
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martedì 14 ottobre 2014
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the maze runner, uguale a tutti gli altri?
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A primo sguardo, Maze Runner, può paragonarsi ad altrettante saghe post-apocalittiche distopiche, come Hunger Games e The Giver.
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A primo sguardo, Maze Runner, può paragonarsi ad altrettante saghe post-apocalittiche distopiche, come Hunger Games e The Giver. Si tratta della generazione young adult, in un mondo in cui gli adolescenti si trovano in bilico tra l’essere giovani e il diventare grandi, e il modo per affrontare questo passaggio è attraverso gli ostacoli, la scelta tra il bene e il male, che determinerà se sono eroi o meno. Maze Runner ha in comune col suo antecessore Hunger Games: nel Labirinto troviamo Thomas. Spinto dalla notevole curiosità, sarà lui a ridare speranza alla comunità di ragazzi, credendo fermamente che ci sia una vita d’uscita oltre quelle mura cementate. Come in The Giver , anche qui è forte il tema dell’importanza del passato e della memoria, in contrapposizione con un presente che sembra idilliaco (il verde della Radura che esprime apparente tranquillità), ma che nasconde insidie (il Labirinto popolato dai Dolenti).
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gabryhope95
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lunedì 20 ottobre 2014
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un pugno di emergenti realizza un film mozzafiato
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Giunti agli ultimi giorni di Ottobre si possono iniziare a contare sulle dita le uscite più interessanti fino all'anno nuovo,nonostante manchino poco più di due mesi al 2015 troviamo titoli davvero intriganti e dalle grandi firme;si puó iniziare anche a redigere un bilancio in ambito cinematografico del 2014,e cosa dire? Quella grafica fantastica di Capitan Harlock,il diluvio universale di Noah,la nuova chiave di lettura della bella addormentata in Maleficent,il fantastico ritorno di Sdentato in Dragon Trainer 2 e molti altri.Insomma è stato,cinematograficamente parlando un anno da non dimenticare.
In mezzo a questi titoli da tenere a mente aggiungiamo immediatamente Maze Runner-Il Labirinto,nuovo primo capitolo di una trilogia tratta dal best seller di James Dashner.
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Giunti agli ultimi giorni di Ottobre si possono iniziare a contare sulle dita le uscite più interessanti fino all'anno nuovo,nonostante manchino poco più di due mesi al 2015 troviamo titoli davvero intriganti e dalle grandi firme;si puó iniziare anche a redigere un bilancio in ambito cinematografico del 2014,e cosa dire? Quella grafica fantastica di Capitan Harlock,il diluvio universale di Noah,la nuova chiave di lettura della bella addormentata in Maleficent,il fantastico ritorno di Sdentato in Dragon Trainer 2 e molti altri.Insomma è stato,cinematograficamente parlando un anno da non dimenticare.
In mezzo a questi titoli da tenere a mente aggiungiamo immediatamente Maze Runner-Il Labirinto,nuovo primo capitolo di una trilogia tratta dal best seller di James Dashner.Lo so,state gia pensando che sia l'ennesimo (magari anche riuscito) teen movie,copia di Hunger Games e che non potrà mai competere con l'originale;stavolta se l'avete pensato vi invito a ricredervi,drre una possibilità a questo nuovo arrivato e non rimarrrete delusi.
Un ragazzo senza alcun ricordo si sveglia in un ascensore che lo porta alla radura,un campo dove molti ragazzi anche loro senza ricordi sono intrappolati,chi è l'artefice è un mistero.I ragazzi vivono in piccole e fragili capanne e la radura è circondata da un enorme labirinto che sembra essere la loro unica via d'uscita...ma in tre anni nessuno l'ha mai trovata.
Maze Runner è diretto dall'esordiente Wes Ball,un esordiente che sa decisamente cone usare la macchina da presa:tutto scorre veloce e adrenalinico,più volte vi sono brutali movimenti di mano eppure nulla è mai confuso,la fotografia è scura e perfetta per il contesto il comparto audio è intenso e funzionale con musiche azzeccate e il ritmo è calcolato quasi perfettamente.Il cast di giovani promesse guidato da Dylan O'Brien noto per la serie Teen Wolf è in gran forma,infatti la recitazione del film è stata una bella sorpresa:azzeccati gli attori,loro hanno reso l'esperienza nel labirinto più intensa che mai. Gran finale.
Che altro dire? Largo ai giovani! Il film è una frizzante scarica di adrenalina,consigliato a tutti.Benvenuti nella radura.
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nicolem
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mercoledì 15 ottobre 2014
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benvenuti nella radura pive
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica e distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più in la)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
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Salve a tutti cari radurai.
Oggi vorrei parlavi un attimo di "The Maze Runner-Il Labirinto", uscito l'8 ottobre 2014 nelle sale italiane, cercando di non fare spoilers.
La mia non sarà di certo una grande recensione, ma spero che vi incuriosisca un minimo affinchè vi recate immediatamente al cinema.
Detto ciò, The Maze Runner-Il Labirinto è il primo film tratto dall'omonima trilogia fantascientica e distopica, uscita da noi nel 2011 dalla Fanucci editore, dello scrittore americano James Dashner, seguito dalla "Via Di Fuga" e "La Rivelazione" (quindi non preoccupatevi se finisce senza aver risposto a tutte le vostre domande, esse saranno riprese più in la)
Negli ultimi anni ne stiamo vedendo parecchie di saghe del genere, traspostate sul grande schermo, per citarne qualcuna: Hunger Games, Divergent, The Giver, e cosi via dicendo, ma vi assicuro che in comune a queste saghe Maze Runner- Il Labirinto ha solo il genere.
Già dalla prima scena veniamo trasportati in un mondo diverso, insieme a Thomas (il personaggio principale), grazie alla salita di un'ascensore che ha il suo sbocco nella così detta RADURA abitata da altri ragazzi, solo maschI, organizzata in tutto e per tutto da quest'ultimi.
La radura è circondata da quattro grandi e possenti mura, le quali hanno un'apertura su ogni lato che permette l'entrata nel cosi detto LABIRINTO, il quale cambia ogni sera quando le porte si chiudono facendo uscire i DOLENTI, creature mostruose che cercano di uccidere i radurai di notte, quando non riescono a rientrare per tempo nella radura dopo un'opera di supervisiose e mappatura, i così detti VELOCISTI. Le creature che abitano il labirinto assomigliano a delle grosse lucertole con dei prolungamenti meccanici (come artilgli e altri tipi di armi).
Lo scopo principale di questi ragazzi è cercare una via di fuga da questo luogo nel quale sono stati portati in tempi diversi. I primi radurai sono arrivati 3 anni prima le vicende raccontate, e in questo arco di tempo, dall'ascensore una volta al mese arrivava un nuovo ragazzo con scorte e cibo che non riuscivano a produrre da soli.
Fin qui sembra tutto facile, cercare di ricordare chi si è, una via d'uscita ed il perchè sono capitati lì, ma purtroppo a tutti questi ragazzi viene cancellata la memoria, tantè che inizialmente non ricordano nemmeno il proprio nome (esso verrà ricordato nel giro di poco l'arrivo, dagli stessi radurai).
Tutto però cambia con l'arrivo inaspettato di una ragazza e da un biglietto posto nelle sue mani.
Ma tranquilli non sarà la classica love story adolescenziale e carica di ormoni pronti ad esplodere all'improvviso, bensì viene descritta una strana amicizia che con il tempo potrebbe trasformarsi in un grande legame, o rompersi indissolubilmente.
Questa, diciamo, è la trama a grandi linee di ciò che vi aspetta se andrete a vedere questo fantastico film, il quale non vi deluderà di certo.
Vi è sempre una grande adrenalina che accompagna la maggior parte della pellicola, grazie anche alle musiche di John Paesano (direi azzeccatissime e poste al momento giusto).
Gli attori sono riusciti abilmente ad entrare nei personaggi descritti nel libro, sia come carattere che come aspetto fisico. Possiamo citare Dylan O'Brien [nel ruolo di Thomas], Kaya Scotelario [nel ruolo di Teresa], Will Poulter [nel ruolo di Gally], Thomas Brodie-Sangster [nel ruolo di Newt], questi diciamo sono i principali, non vi sto ad elencarli tutti o questa recensione diventerebbe un papiro.
Unica pecca (dico da lettirice della trilogia) hanno tagliato e/o modificato diverse scene presenti nel libro, ed in più eliminato anche il linguaggio che si va creando tra i ragazzi, per questo, ahimè, non posso dire che sia fedelissimo.
Sono comunque riusciti a creare la stessa atmosfera che ti tiene con il fiato sospeso per tutta la durata del "viaggio", anche per questo ammetto che tralasciando l'aspetto del fedele o no al libro, rimane un gran bel film che ti tiene incollata allo schermo per ben un'ora e novanta minuti.
Non vorrrei dilungarmi troppo anticipandovi altre chicche, perchè vorrei che anche voi possiate rimanere affascinati dal mondo creato dallo scrittore James Dashner e dal regista Wes Ball, adatto a tutte le età.
Detto questo spero vivamente che andrete a vedere The Maze Runner-Il Labirinto e perchè no, anche a comprare i libri, i quali sono davvero stupendi e si finiscono in un batter d'occhio, tanta è la voglia di scoprire i misteri celati.
Spero che questa recensione vi sia stata d'aiuto nel caso della vostra incertezza riguardo la scelta di andare al cinema.
Unico avvertimento, il film è stato posto in Italia come: VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI, anche se sinceramente non ho notato il motivo di questo divieto, quindi nel caso andaste portatevi un documento di riconoscimento per sicurezza.
Un saluto a tutti.
Nox!
P.S. Una volta diventati radurai vi consiglio fortemente di iscrivervi al gruppo facebook: #MazeRunner-La Radura Italiana, così da accrescere il pubblico e condividere le vostre opinioni con tutti i pive d'Italia.
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fedecusi
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giovedì 16 ottobre 2014
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parlando sia del film che del libro
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Si esatto, voglio proprio parlare sia del film che del libro "The Maze Runner".
Ultimamente questa storia è diventata una vera e propria ossessione per me, e per alcuni miei amici a cui ho fatto conoscere il film.
Partiamo dalla trama; riassumendo molto brevemente, senza fare alcun spoiler nel caso non aveste letto il libro o visto il film, si parla di un gruppo di ragazzi che ricordano solo il loro nome, e nient’altro, che vivono nel centro di un labirinto, la radura, nel quale il novellino Thomas (protagonista) si ritrova assieme ad una ragazza Theresa (loro sono gli ultimi due arrivati).
Detto brevemente questa storia, a mio parere, è sconvolgente poiché sia nel libro che nel film ci si sente immersi nella radura e ci si abitua ad essa molto facilmente, però poi la storia viene sconvolta e “SBAM!” è come andare addosso ad un muro in piena faccia.
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Si esatto, voglio proprio parlare sia del film che del libro "The Maze Runner".
Ultimamente questa storia è diventata una vera e propria ossessione per me, e per alcuni miei amici a cui ho fatto conoscere il film.
Partiamo dalla trama; riassumendo molto brevemente, senza fare alcun spoiler nel caso non aveste letto il libro o visto il film, si parla di un gruppo di ragazzi che ricordano solo il loro nome, e nient’altro, che vivono nel centro di un labirinto, la radura, nel quale il novellino Thomas (protagonista) si ritrova assieme ad una ragazza Theresa (loro sono gli ultimi due arrivati).
Detto brevemente questa storia, a mio parere, è sconvolgente poiché sia nel libro che nel film ci si sente immersi nella radura e ci si abitua ad essa molto facilmente, però poi la storia viene sconvolta e “SBAM!” è come andare addosso ad un muro in piena faccia.
Adoro molto il fatto, parlando del libro, che sia un romanzo post apocalittico e distopico, e apprezzo la quasi totale assenza di romanticismo, non odio le storie d’amore, ma così la storia prosegue senza distrazioni; in pratica la storia è incentrata molto su cosa significhi essere responsabili delle proprie scelte, e come fuggire da questo mondo impazzito nel quale si sono trovati i ragazzi.
I difetti che ho trovato nel libro sono la mancanza di citazioni, o frasi che si possano ricordare; e la scarsa descrizione di personaggi come Newt, Minho, Gally, e Thomas di cui si sa a malapena l’aspetto fisico.
Riguardo il cast sono stato felice e concorde nelle scelte,
Dylan O’Brien, che interpreta Thomas, lo conoscevo per sentito nominare come partecipe al cast di Teen Wolf, nel film il suo personaggio risulta essere, a mio parere, più interessante che nel libro.
Theresa viene, invece interpretata da Kaya Scodelario, la cui faccia mi è familiare, credo che nel film risulti meno antipatica di come potrebbe sembrare nel romanzo.
Poi c’è Will Poulter che interpreta Gally, che a dire il vero come personaggio non mi è piaciuto molto, ma adoro come Will lo ha interpretato.
Newt interpretato da Thomas Brodie Sangaster, anche lui attore di una bravura impossibile da non notare, che ho apprezzato come personaggio nel modo in cui si rivela colui che spiegherà il più degli avvenimenti a Thomas.
E infine Ki Hong Lee che recita la parte di Minho, il suo personaggio mi è abbastanza piaciuto, però non mi ha molto interessato.
Dall’uscita del film nelle sale di tutt’Italia si sono sentite molte critiche riguardo i cambiamenti del film rispetto al romanzo, ma io credo che siano invece state pensate bene, con cura; si è vero che il finale è leggermente diverso, ma sostanzialmente è quello del libro.
Parlando della qualità dei filmati posso dire di aver visto un ottimo lavoro, tolto chi ha curato la direzione dalla fotografia (per chi non sapesse cosa significa, si intende come sono posizionate le luci sul set) poiché in alcune scene sembrava troppo artificiale (ad esempio alcune parti nel labirinto).
Per concludere posso consigliare vivamente sia il libro che il film, è vero non sono perfetti, ma credo che possano appassionarvi molto. Buona visione e buona lettura.
Federico
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parieaa
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mercoledì 5 novembre 2014
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almeno è un po' diverso dal solito...
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Ennesimo film per Young-Adult, genere sempre più diffuso e sempre più invasivo. E sempre più fastidioso. Certo almeno questo si impegna un po' di più, punta un po' più in alto e, almeno in parte, ci riesce, ponendolo un mezzo gradino sopra agli altri. Il cast è quello che è (salvando solo il protagonista....ma il "villain" che produce il liquore con non si sa bene cosa sfiora il ridicolo....), la colonna sonora non è pervenuta, gli effetti speciali non sono niente di che, la fotografia non è incisiva, la sceneggiatura si vede che è annacquata e frettolosa (sono sicuro che il libro è molto meglio) con la storia che procede a slogan e il finale fa sorgere almeno un interrogativo: se mi sono venuti a prendere in elicottero, e sapevano esattamente dove mi trovavo, perchè non sono venuti a prendermi prima? Vabbè niente di particolarmente grave.
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Ennesimo film per Young-Adult, genere sempre più diffuso e sempre più invasivo. E sempre più fastidioso. Certo almeno questo si impegna un po' di più, punta un po' più in alto e, almeno in parte, ci riesce, ponendolo un mezzo gradino sopra agli altri. Il cast è quello che è (salvando solo il protagonista....ma il "villain" che produce il liquore con non si sa bene cosa sfiora il ridicolo....), la colonna sonora non è pervenuta, gli effetti speciali non sono niente di che, la fotografia non è incisiva, la sceneggiatura si vede che è annacquata e frettolosa (sono sicuro che il libro è molto meglio) con la storia che procede a slogan e il finale fa sorgere almeno un interrogativo: se mi sono venuti a prendere in elicottero, e sapevano esattamente dove mi trovavo, perchè non sono venuti a prendermi prima? Vabbè niente di particolarmente grave. Però detti gli aspetti più negativi, posso dire che invece alcune scene erano addirittura quasi coinvolgenti, come la scena claustrofobica dell'ascensore con cui si apre il film (che purtroppo, secondo me, resta la migliore del film e faceva ben sperare per il proseguo...) oppure quando scoprono come si fa ad uscire dal labirinto e la fuga successiva (anche se non ho capito perchè succede tutto quel caos). Carino anche il tentativo di ricreare un atmosfera da Lost-Dooom-Village-Signore delle mosche-Battle Royal, il tutto ovviamente semplificato e rabbonito (un gruppo di ragazzi , che riescono ad autogestirsi senza faide e che non reagiscono praticamente in alcun modo all'arrivo dell'unica ragazza, mi pare un po' utopistico). Comunque l'ambientazioone e la scenografia sono apprezzabili e la continua presenza oppressiva, ma allo stesso modo rassicurante, delle mura del labirinto, in veste di amico-nemico e l'idea che tutto sia un enorme e ignoto esperimento, contribuiscono a dare al film un tono un po' più serioso e diverso dagli altri del filone. Vediamo dove andranno a parare, confidando nel meglio (che credo verrà puntualmente disatteso).
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elamilmago
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martedì 1 settembre 2015
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qualcosa di buon bolle in pentola
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Avevo snobbato questo film al cinema poiché la storia mi sembrava una cavolata fine a se stessa. Me ne sono avvicinato invece dopo aver visto il trailer del seguito ed incoraggiato da vari commenti positivi, mi sono deciso a vederlo. La trama la conoscete. In una radura verde circondata da una muraglia altissima, vivono un gruppo di ragazzi, prigionieri felici della loro esistenza. Ogni mese da una gabbia sotterranea emerge un nuovo ragazzo maschio, privo di memoria, salvo il ricordo del nome che affiora dopo due giorni. Non sanno chi sono ne perché sono li ed hanno organizzato la loro esistenza coltivando la terra e dividendosi in ruoli a seconda delle predisposizioni fisiche.
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Avevo snobbato questo film al cinema poiché la storia mi sembrava una cavolata fine a se stessa. Me ne sono avvicinato invece dopo aver visto il trailer del seguito ed incoraggiato da vari commenti positivi, mi sono deciso a vederlo. La trama la conoscete. In una radura verde circondata da una muraglia altissima, vivono un gruppo di ragazzi, prigionieri felici della loro esistenza. Ogni mese da una gabbia sotterranea emerge un nuovo ragazzo maschio, privo di memoria, salvo il ricordo del nome che affiora dopo due giorni. Non sanno chi sono ne perché sono li ed hanno organizzato la loro esistenza coltivando la terra e dividendosi in ruoli a seconda delle predisposizioni fisiche. Sanno pure leggere e scrivere, anche se non possiedono strumenti per farlo adeguatamente. Al mattino una porta della muraglia si apre e permette di uscire verso l'esterno costituito da un enorme labirinto con mura ciclopiche, dal quale non riescono ad uscire. Il labirinto è abitato da creature mostruose dette dolenti. Alla sera si chiudono le porte e chi rimane intrappolato nel labirinto, sicuramente muore ucciso dai dolenti. Questo l'incipit semplice ma efficace grazie a come il film è raccontato, senza punti morti, senza cadute. La sua narrazione, serrata, attorno al mistero del labirinto e i suoi dolenti e l'arrivo di Thomas, un ragazzo diverso dagli altri poiché curioso e desideroso di uscire, fanno il film. Il finale offre delle spiegazioni ed un nuovo scopo che arricchiscono l'intera opera, forse facendo rimpiangere di non vedere almeno 10 minuti in più di quel nuovo mondo e situazione. Il cast dei protagonisti, tutti giovanissimi, regge molto bene. Troviamo molti volti noti ed altri nuovi, ma la giovane età non rovina l'atmosfera, poiché tutto sembra avere un senso connesso al labirinto. Ho apprezzato moltissimo la mancanza della "love story" tra il protagonista e l'unica donna presente, sarebbe stata davvero fuori luogo e fuori tempo/ritmo del film.
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liuk!
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venerdì 2 gennaio 2015
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notevole
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Ottimo lavoro questo Maze Runner, senza dubbio.
Un mix tra The Cube e Hunger Games, come giá altri hanno notato, ma con una realizzazione migliore e piú moderna. Il prodotto é completo, adrenalinico e ricco di suspance. L'unico neo, grosso, é il finale non completo e non chiaro. Va bene che fa parte di una serie di film ma bisogna sempre rispettare lo spettatore che ha pagato il biglietto ed in questo Maze Runner é scorretto. Data la trama si poteva tranquillamente realizzare un finale chiuso ma riapribile in un sequel che, comunque, avverrá solo tra un paio di anni, troppi.
Nel complesso, comunque, un film da non perdere.
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