stefania bettini
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lunedì 3 novembre 2014
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grazie, bellissimo
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Bellissimo film, con dei sorrisi e qualche pugno allo stomaco. Non so quale fosse l'intento del regista riguardo al personaggio di Angelino, ma io ho ho riconosciuto in lui dei tratti autistici: il fatto che lui ripetesse sempre le domande che gli venivano poste, l'inespressività del viso, avere un linguaggio molto elementare, non rendersi conto della realtà, l'anaffettività, Nella scena dello sfregio alla macchina dell'amico, lui ha preso il masso solamente per aiutare l'amico che stava facendo uno sforzo immane per staccare lo specchietto. Angelino non è capace di provare invidia, si lascia condizionare dal branco per essere "normale". L'amore non esiste, vive nello stereotipo della vita, un uomo trova una donna dagli occhi belli "si sposa e mette su famiglia", senza avere coscienza di tutto quello che precede e comporta il vero significato di questa frase.
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Bellissimo film, con dei sorrisi e qualche pugno allo stomaco. Non so quale fosse l'intento del regista riguardo al personaggio di Angelino, ma io ho ho riconosciuto in lui dei tratti autistici: il fatto che lui ripetesse sempre le domande che gli venivano poste, l'inespressività del viso, avere un linguaggio molto elementare, non rendersi conto della realtà, l'anaffettività, Nella scena dello sfregio alla macchina dell'amico, lui ha preso il masso solamente per aiutare l'amico che stava facendo uno sforzo immane per staccare lo specchietto. Angelino non è capace di provare invidia, si lascia condizionare dal branco per essere "normale". L'amore non esiste, vive nello stereotipo della vita, un uomo trova una donna dagli occhi belli "si sposa e mette su famiglia", senza avere coscienza di tutto quello che precede e comporta il vero significato di questa frase. Il gioco al luna park, ripetitivo e poco fantasioso, che lui avrà fatto migliaia di volte, lo rende immune all'ansia e può far conoscere l'unica sua eccellenza. Il padre non si arrabbia con Angelino perchè si alza tardi e fallisce già al suo primo giorno di lavoro, Peppino è consapevole delle difficoltà del figlio. Sarò solo io ad aver riconosciuto questo aspetto del personaggio di Angelino? Sicuramente anche mio marito che dalle prime battute del film abbiamo visto qualcosa che riguardava nostro figlio. Grazie Bonifacio Angius, per il tuo lavoro e per le emozioni che ci hai dato.
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cris59
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domenica 2 novembre 2014
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una storia vera
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Storia di provincia che rappresenta una crisi esistenziale tipica dei nostri giorni e caratterizzante di ogni paese del mondo occidentale. I violenti cambiamenti subiti dalla società “civilizzata” in questi anni hanno destabilizzato il sistema determinando mutamenti dei ruoli e dei valori individuali e familiari. Se ciò da un lato ha portato miglioramenti della condizione di vita, dall’altra hanno facilitato l’insorgenza di problematiche relative all’identità personale con sentimenti di vuoto, di incapacità di autodeterminazione e del pensiero autoriflessivo(eterna adolescenza). Cosi’ Angelino (un ottimo Stefano Deffenu) vive passivamente, senza conoscersi, senza progetti futuri, senza relazioni interpersonali vere, in una profonda solitudine che nel film appare quasi palpabile.
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Storia di provincia che rappresenta una crisi esistenziale tipica dei nostri giorni e caratterizzante di ogni paese del mondo occidentale. I violenti cambiamenti subiti dalla società “civilizzata” in questi anni hanno destabilizzato il sistema determinando mutamenti dei ruoli e dei valori individuali e familiari. Se ciò da un lato ha portato miglioramenti della condizione di vita, dall’altra hanno facilitato l’insorgenza di problematiche relative all’identità personale con sentimenti di vuoto, di incapacità di autodeterminazione e del pensiero autoriflessivo(eterna adolescenza). Cosi’ Angelino (un ottimo Stefano Deffenu) vive passivamente, senza conoscersi, senza progetti futuri, senza relazioni interpersonali vere, in una profonda solitudine che nel film appare quasi palpabile. Angelino si sente esistere solo con la sua rabbia nascosta. Riprende vita per un attimo e frantuma il vetro dell’auto dell’amico invidiato. Il rapporto padre-figlio è privo di comunicazione, e per questo vero, cristallino, mostrando l’insicurezza e il senso di colpa di un padre per troppo tempo distratto ed egoista.
Angius riprende magistralmente questa sofferenza, provocando tanta tristezza, angoscia e malinconia. Viene in mente Angelo bambino, che forse non è stato amato come avrebbe voluto. E in un crescendo emotivo si comprende il suo folle gesto, provando quasi solidarietà per l’aggressore, vittima di un mondo “perfido” e crudele. La musica, e le luci contrastano con un ambiente freddo e arido, musica che ci accompagna piacevolmente, come fosse un carillon della nostra infanzia, tra paura, dolcezza. E per un attimo ci sentiamo come Angelino, sospesi in un'altra dimensione.
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vittorio1970
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sabato 1 novembre 2014
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semplicemente bellissimo!
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Erano anni che non vedevo un film cosi' rappresentativo del nostro tempo. Perfidia è un'opera sincera, dura, ironica, amara. Un pugno nello stomaco. Un'istantanea impeccabile di una certa umanità intrappolata in silenzi che urlano dolore e disperazione. Questo film riesce a ronzarmi in testa anche dopo giorni dalla visione. Scene che ti inquietano il cuore, altre che ti fanno ridere di pancia, ma sempre con un tarlo che si insinua nella mente quando riconosci in quei personaggi, molto di te stesso. Su questo film si potrebbe dire tantissimo, ma qualunque frase risulterebbe riduttiva difronte alla lucidità con cui Angius è riuscito in una messa in scena impeccabile, densa, terribilmente scioccante.
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Erano anni che non vedevo un film cosi' rappresentativo del nostro tempo. Perfidia è un'opera sincera, dura, ironica, amara. Un pugno nello stomaco. Un'istantanea impeccabile di una certa umanità intrappolata in silenzi che urlano dolore e disperazione. Questo film riesce a ronzarmi in testa anche dopo giorni dalla visione. Scene che ti inquietano il cuore, altre che ti fanno ridere di pancia, ma sempre con un tarlo che si insinua nella mente quando riconosci in quei personaggi, molto di te stesso. Su questo film si potrebbe dire tantissimo, ma qualunque frase risulterebbe riduttiva difronte alla lucidità con cui Angius è riuscito in una messa in scena impeccabile, densa, terribilmente scioccante.
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vittorio1970
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sabato 1 novembre 2014
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semplicemente bellissimo!
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Erano anni che non vedevo un film cosi' rappresentativo del nostro tempo. Perfidia è un'opera sincera, dura, ironica, amara. Un pugno nello stomaco. Un'istantanea impeccabile di una certa umanità intrappolata in silenzi che urlano dolore e disperazione. Questo film riesce a ronzarmi in testa anche dopo giorni dalla visione. Scene che ti inquietano il cuore, altre che ti fanno ridere di pancia, ma sempre con un tarlo che si insinua nella mente quando riconosci in quei personaggi, molto di te stesso. Su questo film si potrebbe dire tantissimo, ma qualunque frase risulterebbe riduttiva difronte alla lucidità con cui Angius è riuscito in una messa in scena impeccabile, densa, terribilmente scioccante.
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Erano anni che non vedevo un film cosi' rappresentativo del nostro tempo. Perfidia è un'opera sincera, dura, ironica, amara. Un pugno nello stomaco. Un'istantanea impeccabile di una certa umanità intrappolata in silenzi che urlano dolore e disperazione. Questo film riesce a ronzarmi in testa anche dopo giorni dalla visione. Scene che ti inquietano il cuore, altre che ti fanno ridere di pancia, ma sempre con un tarlo che si insinua nella mente quando riconosci in quei personaggi, molto di te stesso. Su questo film si potrebbe dire tantissimo, ma qualunque frase risulterebbe riduttiva difronte alla lucidità con cui Angius è riuscito in una messa in scena impeccabile, densa, terribilmente scioccante.
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heinzolf
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venerdì 31 ottobre 2014
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lentezza esasperante con piccole perle
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Per quanto il soggetto offrisse molti spunti interessanti, confesso che mi ha irritato ed angosciato la fissità, il vuoto pneumatico e l'analfabetismo espressivo del giovane protagonista. Per quanto deliberatamente voluto e calcato dal regista, questo aspetto rende il film troppo lento e povero di modulazioni. L'autismo esasperato di Angelino appare caricaturale e, per quanto ben rappresenti la disperata impotenza, quasi autistica, che il regista vuole rappresentare, non offre mai uno spunto o un guizzo vitale. Nessuna speranza nelle risorse umane, solo la progressiva certezza della perfidia divina, che non [+]
Per quanto il soggetto offrisse molti spunti interessanti, confesso che mi ha irritato ed angosciato la fissità, il vuoto pneumatico e l'analfabetismo espressivo del giovane protagonista. Per quanto deliberatamente voluto e calcato dal regista, questo aspetto rende il film troppo lento e povero di modulazioni. L'autismo esasperato di Angelino appare caricaturale e, per quanto ben rappresenti la disperata impotenza, quasi autistica, che il regista vuole rappresentare, non offre mai uno spunto o un guizzo vitale. Nessuna speranza nelle risorse umane, solo la progressiva certezza della perfidia divina, che non [-]
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francesca melis
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lunedì 27 ottobre 2014
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estenuante lentezza
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L'unico elemento positivo di questo film è la bravura degli attori, nonostante siano degli attori non professionisti.
Il film rende bene l'idea di squallore e pochezza che anima una fascia di persone pèresenti sul territorio ma ho trovato che sia lentissimo, estenuante, angosciante.
A parer mio non si può lasciare lo spettatore in balia di 100 minuti di lentezza. Mi aspettavo una svolta che non c'è stata.
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