ashtray_bliss
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domenica 8 febbraio 2015
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il solito teen horror spiritato.
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A pensarci bene di horror il film in questione ha ben poco, a parte l'autoproclamata etichetta. Si tratta infatti di un mediocre teen-movie in salsa horror, che non riesce mai a decollare o a far interessare il pubblico. Colpa dei soliti clichè spiritistici, triti e ritriti, dell'abusato tema degli spiriti cattivi e vendicativi, e del stantio luogo comune di un gruppo di ragazzoti spavaldi che non ne vuole sapere di lasciare gli spiriti 'riposare in pace' anche se avvisati più volte dagli adulti. Insomma, abbiamo a che fare con una delusione totale, tanto per i teenagers quanto per gli adulti che in questo film trovano solo tanta noia, banalità clichè e scontatezza da vendere.
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A pensarci bene di horror il film in questione ha ben poco, a parte l'autoproclamata etichetta. Si tratta infatti di un mediocre teen-movie in salsa horror, che non riesce mai a decollare o a far interessare il pubblico. Colpa dei soliti clichè spiritistici, triti e ritriti, dell'abusato tema degli spiriti cattivi e vendicativi, e del stantio luogo comune di un gruppo di ragazzoti spavaldi che non ne vuole sapere di lasciare gli spiriti 'riposare in pace' anche se avvisati più volte dagli adulti. Insomma, abbiamo a che fare con una delusione totale, tanto per i teenagers quanto per gli adulti che in questo film trovano solo tanta noia, banalità clichè e scontatezza da vendere.
Nemmeno l'ambientazione o la fotografia riescono in qualche modo a salvare questa inutile pellicola adolescenziale. Tantomeno le modeste e monodimensionali recitazioni del cast impiegato, che aggravano il giudizio negativo sulla pellicola. Gli effetti speciali e specialmente quelli riguardanti le manifestazioni degli spiriti in cerca di vendetta; più che paura, fanno proprio ridere. Non vantano di alcun elemento originale (bocca cucita, trucco biancastro etc.) Non riescendo a incutere la benchè minima suspence e privano di quel briciolo di curiosità sull'esito finale della storia, che tra l'altro, come buona parte del filone insegna, lascia la porta aperta a qualsivoglia interpretazioni.
Non riesco a pensare a nessun elemento memorabile di questo film. Niente che mi sia piaciuto o mi abbia impressionata, aldifuori della valanga di luoghi comuni e della banalità della storia.
Come prodotto poteva essere sviluppato meglio, trattandosi comunque di una ghost story, e non in questa maniera piatta e sterile. Oltretutto la linearità della storia risulta ancora più prevedibile il chè non rappresenta mai un pregio per alcun film.
L'idea di partenza c'era, era funzionale e mancava solo adattarla e svilupparla adeguatamente con qualche colpo di scena, intingerla di mistero e suspence, supportarla con degli effetti speciali fatti meglio di quelli proposti (d'accordo che è un film dal argomento assurdo per antonomasia, ma la scena del ragazzo che si smaterializza in gocce d'acqua fà veramente pena).
Altamente sconsigliato. Una vera perdita di tempo.
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parieaa
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lunedì 26 gennaio 2015
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ennesimo film"horror"
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Ennesimo film di una sempre più lunga pletora di lavori che si autodefiniscono horror, ma che di horror hanno ben poco. Ormai il filone degli insopportabili young-adult films ha contagiato definitivamente anche questo genere. Speriamo che la cura non tardi ad arrivare. Ouija parte male, a parte una piccola sorpresina, che però non basta a salvare nulla, prosegue peggio (dove sembra di vedere una puntata di Beautifl, che in quello che dovrebbe essere un horror è tutto dire....), sembra riprendersi leggermente ai tre quarti, per poi riperdersi definitivamente in un finale sciatto e decisamente poco, se non per nulla, pauroso. MI è sembrato di vedere uno sponsor di 90 minuti per vendere più tavolette Ouija della Hasbro.
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Ennesimo film di una sempre più lunga pletora di lavori che si autodefiniscono horror, ma che di horror hanno ben poco. Ormai il filone degli insopportabili young-adult films ha contagiato definitivamente anche questo genere. Speriamo che la cura non tardi ad arrivare. Ouija parte male, a parte una piccola sorpresina, che però non basta a salvare nulla, prosegue peggio (dove sembra di vedere una puntata di Beautifl, che in quello che dovrebbe essere un horror è tutto dire....), sembra riprendersi leggermente ai tre quarti, per poi riperdersi definitivamente in un finale sciatto e decisamente poco, se non per nulla, pauroso. MI è sembrato di vedere uno sponsor di 90 minuti per vendere più tavolette Ouija della Hasbro. Cast assente e anche molto mal amalgamato (e uno dei protagonisti maschili era semplicemente inguardabile). Regia non pervenuta. Trame scopiazzata in toto. Pieno zeppo di scene senza senso e completamente avulse dal contesto. Nota positiva per trucco ed effetti speciale molto curati, cosa che ,paradossalmente, peggiora il giudizio, perchè fanno capire che i soldi per fare meglio c'erano eccome. Insomma ormai sembra che solo il signor Wan e pochissimi altri siano in grado di regalare nuovi film horror degni di tale nome. Trovo assurdo vedere come uno dei generi che può contare su uno stuolo di irriducibili fans sia maltrattato come sta succedendo ultimamente, senza nemmeno avere la scusa dei grandi budget da fare rientrare, visto che gli horror non costano mai molto.
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the thin red line
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martedì 20 gennaio 2015
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horror troppo timido
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Laine insegna all'amica del cuore Debbie le regole per giocare con la tavola Ouija, che serve ad evocare gli spiriti dei morti. Sono passati anni e le due sono ancora legate a filo doppio ma Debbie trasgredisce le regole, gioca con la tavola da sola e si suicida poco più tardi. Laine, con l'aiuto dei suoi amici, cercherà di invocarla per capire che cosa le sia successo.
L'horror targato Stiles White, all'esordio come regista, disseppellisce alcuni dei più noti clichè del cinema di genere e non introduce particolari novità. La trama in se è piuttosto lineare e prevedibile, togliendo allo spettatore fin dall'inizio quell'onta di mistero e di irrazionalità doverosa in questi casi per non disincentivare lo spettatore, dovuto forse all'inesperienza registica dell'autore.
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Laine insegna all'amica del cuore Debbie le regole per giocare con la tavola Ouija, che serve ad evocare gli spiriti dei morti. Sono passati anni e le due sono ancora legate a filo doppio ma Debbie trasgredisce le regole, gioca con la tavola da sola e si suicida poco più tardi. Laine, con l'aiuto dei suoi amici, cercherà di invocarla per capire che cosa le sia successo.
L'horror targato Stiles White, all'esordio come regista, disseppellisce alcuni dei più noti clichè del cinema di genere e non introduce particolari novità. La trama in se è piuttosto lineare e prevedibile, togliendo allo spettatore fin dall'inizio quell'onta di mistero e di irrazionalità doverosa in questi casi per non disincentivare lo spettatore, dovuto forse all'inesperienza registica dell'autore. Lo spiegone iniziale non aiuta la suspance ma la deprime ed è un peccato, perchè questo horror è ben girato e orchestrato magistralmente dal regista che si attiene punto dopo punto alla sua scaletta senza tralasciare particolari importanti. Una regia attenta anche al dettaglio visivo, i pur pochi momenti spaventevoli sono di ottima fattura e gli effetti speciali non sono troppo eccessivi ma piuttosto realistici. Nonostante gli argomenti siano quelli soliti: suicidio, spiriti, casa infestata e ospedale psichiatrico, triti e ritriti (ma d'altronde nell'horror è così), un regista esperto avrebbe trovato le soluzioni ideali per renderlo interessante, Wan con insidious usa molto meglio la strategia del tramite in modo da mettere a confronto mondo dei vivi e dei morti facendoli relazionare continuamente e tenendo sempre alta la tensione. Qui invece la relazione è quasi assente e le presenze demoniache vengono solo subite dai protagonisti, che muoiono come mosche inutili senza fare un bel niente. Il cast debole e monoespressivo non aiuta, sorretto dalla sola presenza di Lin Shaye che si presta, richiamando insidious, ad un cammeo dove risulta la più convincente.
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lowelheim
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giovedì 22 gennaio 2015
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il vero orrore è la noia
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Dopo svariate decadi vissute da cinefilo e cultore tra gli altri genere dei film horror ho capito che i primi dieci minuti di un film spesso (ma non sempre) ti fanno capire a cosa stai per andare incontro. Così è stato per Ouija. Sembra tanto un teenager horror molto soft, privo degli elementi caratteristici dei film horror seri, noioso, scontato e privo di qualsiasi interesse. Insomma dal mondo degli spiriti possono venire fuori cose migliori, lo insegna il cinema stesso. Mancano persino le atmosfere e tutto accade in maniera noiosamente lineare. Insomma, da una tavola Ouija mi aspetto di più di una noia mortale.
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