vincenzo ambriola
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sabato 12 dicembre 2015
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riprese zenitali
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Due investigatori cercano chi ha ucciso delle giovani ragazze. Una storia già vista ma che in questo film assume un carattere particolare, per l'ambientazione nel sud della Spagna e per un'atmosfera densa, vischiosa che rende tutto molto complesso. Siamo abituati a vedere poliziotti in azione, ne conosciamo le dinamiche e il modus operandi quando sono a caccia di un assassino. Rodriguez gioca la carta del contesto sociale per raccontare un caso di cronaca nera, inserendo elementi politici anche nella vita dei due investigatori, uno democratico e l'altro compromesso con il franchismo. Ma ciò che colpisce veramente è il paesaggio, la palude presentata in riprese zenitali per mostrare le sue trame, le anse contorte, gli uccelli che si alzano in volo in tramonti surreali.
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Due investigatori cercano chi ha ucciso delle giovani ragazze. Una storia già vista ma che in questo film assume un carattere particolare, per l'ambientazione nel sud della Spagna e per un'atmosfera densa, vischiosa che rende tutto molto complesso. Siamo abituati a vedere poliziotti in azione, ne conosciamo le dinamiche e il modus operandi quando sono a caccia di un assassino. Rodriguez gioca la carta del contesto sociale per raccontare un caso di cronaca nera, inserendo elementi politici anche nella vita dei due investigatori, uno democratico e l'altro compromesso con il franchismo. Ma ciò che colpisce veramente è il paesaggio, la palude presentata in riprese zenitali per mostrare le sue trame, le anse contorte, gli uccelli che si alzano in volo in tramonti surreali. Non ci ricorderemo i dettagli dei crimini, le testimonianze recidive, l'omertà diffusa, ma queste stupende immagini.
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alex2044
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giovedì 10 dicembre 2015
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w il cinema e le sue sorprese
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Le sorprese al cinema sono sempre ben accette e quando sono positive come in questo caso lo sono di più . La Isla minima è veramente un bel film . Fatto bene , recitato altrettanto . L'atmosfera ed i paesaggi dell'Andalusia sono magici ed in alcuni momenti si ha la sensazione di essere presenti di persona in quei luoghi . La ricostruzione storica , il post franchismo e la sua faticosa transizione verso una democrazia compiuta , pressochè perfetta . La fotografia e certe riprese , in particolare alcune dall'alto , dimostrano un notevole gusto estetico del regista . Insomma , quello che poteva sembrare un piccolo film , si dimostra un gran film : teso , coinvolgente , senza un attimo di tregua .
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Le sorprese al cinema sono sempre ben accette e quando sono positive come in questo caso lo sono di più . La Isla minima è veramente un bel film . Fatto bene , recitato altrettanto . L'atmosfera ed i paesaggi dell'Andalusia sono magici ed in alcuni momenti si ha la sensazione di essere presenti di persona in quei luoghi . La ricostruzione storica , il post franchismo e la sua faticosa transizione verso una democrazia compiuta , pressochè perfetta . La fotografia e certe riprese , in particolare alcune dall'alto , dimostrano un notevole gusto estetico del regista . Insomma , quello che poteva sembrare un piccolo film , si dimostra un gran film : teso , coinvolgente , senza un attimo di tregua . L'attenzione e la curiosità per la scena seguente non cessano come nei migliori thriller anche fra i più rinomati . Un plauso per gli attori tutti ed un applauso a scena aperta per i due protagonisti , uno nella parte di un ex franchista con un passato piuttosto discutibile e l'altro antifranchista dichiarato e come si dice oggi , profondamente democratico , che interpretano la loro parte in modo fenomenale ed intensissimo . Segnamoci i nomi di questo regista e di questi attori che ci sono stati colpevolmente sconosciuti fino ad oggi . Raramente consiglio un film , ognuno ha i suoi gusti , ma se qualcuno l'ha perso corra a vederlo . La Isla minima , un film per amanti del cinema , non lo deluderà .
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nanni
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giovedì 10 dicembre 2015
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la isla minima
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Due poliziotti, nella Spagna post Franchista del 1980, l'uno fortemente compromesso con il vecchio regime l'altro giovane ed antifascista, vengono spediti nella provincia profonda per indagare sulla sparizione di alcune ragazze.
La soluzione del caso sarà parzialmente ma sostanzialmente compromessa dalle reciproche diffidenze dei due e non solo.
Dunque è nel percorso che si forma per la ricerca della verità che risiede il piano di lettura più importante del film.
Ed è, soprattutto, ciò che sottintende quella ricerca il protagonista principale.
Spingendo la speculazione su quel terreno insidiosissimo, Rodriguez ribadisce che; la dialettica per essere efficace ha bisogno di una grammatica condivisa, ma essendo l'esperienza individuale a produrre i linguaggi e le personali ricodificazioni degli stessi (come nel caso dei poliziotti o dei genitori delle ragazze scomparse)questi non risultando mai, per definizione, condivisibili ci condannano sempre ad accontentarci solamente e nella migliore delle ipotesi, come nel caso del film, di una mezza verità o, se coì si può dire, di tante personali piccole verità.
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Due poliziotti, nella Spagna post Franchista del 1980, l'uno fortemente compromesso con il vecchio regime l'altro giovane ed antifascista, vengono spediti nella provincia profonda per indagare sulla sparizione di alcune ragazze.
La soluzione del caso sarà parzialmente ma sostanzialmente compromessa dalle reciproche diffidenze dei due e non solo.
Dunque è nel percorso che si forma per la ricerca della verità che risiede il piano di lettura più importante del film.
Ed è, soprattutto, ciò che sottintende quella ricerca il protagonista principale.
Spingendo la speculazione su quel terreno insidiosissimo, Rodriguez ribadisce che; la dialettica per essere efficace ha bisogno di una grammatica condivisa, ma essendo l'esperienza individuale a produrre i linguaggi e le personali ricodificazioni degli stessi (come nel caso dei poliziotti o dei genitori delle ragazze scomparse)questi non risultando mai, per definizione, condivisibili ci condannano sempre ad accontentarci solamente e nella migliore delle ipotesi, come nel caso del film, di una mezza verità o, se coì si può dire, di tante personali piccole verità.
Il lavoro è mal recitato ma è soprattutto nella farraginosità della narrazione che viene largamente compromessa l'efficacia della sintesi.
Il film con troppe imperfezioni e di modestissima fattura è comunque importante.
ciao Nanni
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(di francesco2)
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marcello1979
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martedì 8 dicembre 2015
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convince quasi in tutto
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Bello, semplice e ben fatto.
Capisco il perché dei numerosi riconoscimenti internazionali, anche se 10 premi" Goya" mi sembrano eccessivi.
La fotografia è sensazionale e la scenografia è "roba" da alta scuola..
Convincono anche gli attori , l'unico neo è -a mio avviso- lo scarso utilizzo del contesto storico...
Il regista "non si sporca le mani" ma tocca in maniera delicata gli avvenimenti politici senza metterci il carico, a mio avviso poteva osare di più, colpevole di farlo solo nel finale.
Rimane comunque un ottimo film...con un anno di ritardo ma contento.
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Bello, semplice e ben fatto.
Capisco il perché dei numerosi riconoscimenti internazionali, anche se 10 premi" Goya" mi sembrano eccessivi.
La fotografia è sensazionale e la scenografia è "roba" da alta scuola..
Convincono anche gli attori , l'unico neo è -a mio avviso- lo scarso utilizzo del contesto storico...
Il regista "non si sporca le mani" ma tocca in maniera delicata gli avvenimenti politici senza metterci il carico, a mio avviso poteva osare di più, colpevole di farlo solo nel finale.
Rimane comunque un ottimo film...con un anno di ritardo ma contento..
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gianleo67
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lunedì 7 dicembre 2015
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giallo palustre...in trasferta iberica
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Incaricati dell'indagine sulla scomparsa di due giovani sorelle, due investigatori provenienti da Madrid si recano nel piccolo borgo di una zona palusosa della Provincia di Siviglia allo scopo di rintracciare le ragazze e restituirle alla famiglia. In un ambiente chiuso e provinciale ed ostacolati, oltre che dall'ostilità della piccola comunità, dai dissapori che insorgono tra di loro, i due scopriranno ben presto che la triste fine delle ragazze nasconde i loschi traffici di un'ambiente fortemente legato al retaggio ed all'omertà di un regime franchista non ancora definitivamente superato.
Arrivato al suo quarto lungometraggio il giovane regista andaluso Alberto Rodríguez sembra aver raggiunto la quadra di una maturità espressiva in grado di far coesistere gli intrighi di un giallo iberico torbido e angoscioso con le ambizioni di un approccio autoriale legato al contesto storico e politico al tramonto dell'era franchista in cui sceglie di ambientare il plot.
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Incaricati dell'indagine sulla scomparsa di due giovani sorelle, due investigatori provenienti da Madrid si recano nel piccolo borgo di una zona palusosa della Provincia di Siviglia allo scopo di rintracciare le ragazze e restituirle alla famiglia. In un ambiente chiuso e provinciale ed ostacolati, oltre che dall'ostilità della piccola comunità, dai dissapori che insorgono tra di loro, i due scopriranno ben presto che la triste fine delle ragazze nasconde i loschi traffici di un'ambiente fortemente legato al retaggio ed all'omertà di un regime franchista non ancora definitivamente superato.
Arrivato al suo quarto lungometraggio il giovane regista andaluso Alberto Rodríguez sembra aver raggiunto la quadra di una maturità espressiva in grado di far coesistere gli intrighi di un giallo iberico torbido e angoscioso con le ambizioni di un approccio autoriale legato al contesto storico e politico al tramonto dell'era franchista in cui sceglie di ambientare il plot. Più vicino alle oscure e mefistofeliche polluzioni del recente thriller inglese da distribuzione televisiva ('Red Riding 1974' - 2009 - Julian Jarrold) che alle atmosfere sospese e oniriche del pur recente e notevole 'Hierro' di Gabe Ibáñez, con cui condivide l'ambientazione 'insulare' e le oscure trame di una provincia iberica palustre e minacciosa, il film di Rodríguez si distingue per la capacità di mantenere alto il livello della tensione non ostante alcuni risvolti inverosimili della trama e dei personaggi (false piste, convenzionalità di alcuni caratteri, insistità ambiguità etica) e l'utilizzo più che strumentale del contesto politico diviso tra progressismo (il poliziotto buono, il giornalista contestatore, l'emancipazione femminile) e spirito reazionario (l'ex picchiatore fascista, il giudice connivente, il deus ex machina perverso e intoccabile).
Ne riesce un trhiller di ottima fattura che si apprezza molto per le coraggiose scelte di shooting, tra le suggestive panoramichee aeree tra i meandri di una Louisiana in trasferta andalusa (splendida la fotografia di Álex Catalán) e l'andamento altalenate di un classico giallo degli 'stati del sud' dove alla prima domanda 'Ma che fine avranno fatto le ragazze?' (il padre, primo sospettato esce presto di scena) si sostituisce quasi subito la seconda: 'Ma chi le avrà uccise?'; e giù ipotesi su possibili questioni familiari, ritorsione dei narcos, tratta delle bianche, serial killer e compagnia cantando. Forse un pò troppa carne al fuoco ma non ci si stanca affatto. Pioggia di Goya e trionfo al Festival Internazionale del cinema di San Sebastian 2014.
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