samanta
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mercoledì 26 giugno 2019
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tutto è possibile ...
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E' un film siciliano per la produzione, per l'ambientazione, per gli interpreti e per il soggetto e la storia che prende spunto da un fatto reale avvenuto tra il 2009 e il 2011 in Scicli una cittadina in provincia di Ragusa. La regia è di Alessia Scarso, anch'essa siciliana.al suo primo film come regista e che proviene dal montaggio cinematografico
Meno (Carmelo dal piccolo e bravo Vincenzo Lauretta) ) ha 10 anni ed è figlio di Antonio (Marco Bocci) Sindaco della cittadina in cui vivono e vedovo, è un uomo buono ma scontroso, tutto assorbito dal suo impegno di Sindaco e quindi Meno è solo, oltretutto bullizzato dai suoi compani a scuola capeggiati da Paolo ed ha solo l'amicizia di una compagna Chiara (Martina Antoci).
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E' un film siciliano per la produzione, per l'ambientazione, per gli interpreti e per il soggetto e la storia che prende spunto da un fatto reale avvenuto tra il 2009 e il 2011 in Scicli una cittadina in provincia di Ragusa. La regia è di Alessia Scarso, anch'essa siciliana.al suo primo film come regista e che proviene dal montaggio cinematografico
Meno (Carmelo dal piccolo e bravo Vincenzo Lauretta) ) ha 10 anni ed è figlio di Antonio (Marco Bocci) Sindaco della cittadina in cui vivono e vedovo, è un uomo buono ma scontroso, tutto assorbito dal suo impegno di Sindaco e quindi Meno è solo, oltretutto bullizzato dai suoi compani a scuola capeggiati da Paolo ed ha solo l'amicizia di una compagna Chiara (Martina Antoci). Casualmente incontra un cane randagio che verrà chiamato Italo e che si affeziona a lui, Meno vincendo le resistenze del padre lo adotta e ben preso il cane diventa il beniamino del paese: salva la bella barista da un energumeno che la vuole violentare, partecipa a tutte le cerimonie in Chiesa, fa da scorta ai turisti che vengono a visitare la cittadina. Soprattutto salverà Meno e Chiara che per colpa di un ragazzo bullo si erano dispersi. Italo morirà a seguito di una ferita alla zampa a seguito di un investimento da parte di un'auto. La sua morte rimpianta da tutti, avrà un influsso benefico su tanti a cominciare dal padre che esce dal guscio in cui si era rinchiuso e si innamora, ricambiato, di Laura (Elena Radonicich) la maestra di Meno e su Luisa (Barbara Tabita) la logorroica antagonista politica di Antonio e madre del bullo Paolo.
E una favola raccontata in modo leggero e dolce, con una regia che non si direbbe inesperta ma che con autorità sa affrontare i momenti ironici o comici come quelli drammatici e sentimentali, senza debordare ed esagerare. Gli attori tutti siciliani recitano con molta disinvoltura e simpatia una storia quasi sureale, viene (finalmente) descritta una Sicilia i cui abitanti non sono mafiosi incarogniti, ma simpatici e dotati di una filosofia del vivere saggia. Nel film è presente un'ambientazione incredibile, con panorami mozzafiato splendidi che sembrano quasi un effetto speciale, il che dimostra la bellezza e l'unicità dell'Italia e che coronano una storia semplice e grande che, seppure appaia inverosimile, si fonda su un fatto reale . Il saggio del paese quando gli chiedevano cosa pensasse di qualche fatto ripeteva sempre "Tutto è possibile", anche che un cane cambi la vita delle persone.
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sellerone
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sabato 2 dicembre 2017
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occhio alla vecchia con la 500!!
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Bello, divertente ( la concorrente sindachessa la voglio nella mia città) e teoricamente commovente. La storia è un pò scontata, la fine logica ma poco fiabesca come il resto del film. Spettacolare l'ambientazione con degli scorci splendidi. ( ne ho presi una decina per fondali del mio desktop).
Lo rivedrò con piacere, ma non lo compro perchè io quando è morto il cane...non ho pianto!
Da guardare con mio suocere che è della Polstrada così alla vecchia gli togliamo la patente. I bambini? con noi ovviamente...almeno finchè la vecchia in 500 è in giro...
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iltrequartista
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domenica 11 giugno 2017
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solo per italo.
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Fa davvero grande simpatia questo cane che va girando per il paese,salva donne in pericolo,accompagna i turisti,protegge i più deboli,accompagna matrimoni e funerali,etc.etc. diventando il protettore del piccolo paese di Scicli.
Pensando che la storia raccontata è ispirata ad una storia vera,il tutto non può farci che piacere.
Peccato che quando in scena non ci sia il nostro Italo,la sceneggiatura perda gran parte del suo interesse.
StoriE politiche approssimative,scialbe intese amorose,recitazioni e dialoghi di livello piuttosto basso,storielle di paese,non regalano momenti di cinema di qualità.
Assenza di volgarità ed una certa gentilezza di fondo accompagnano il tutto ma senza momenti incantevoli,nonostante l'ausilio di tanti bambini.
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Fa davvero grande simpatia questo cane che va girando per il paese,salva donne in pericolo,accompagna i turisti,protegge i più deboli,accompagna matrimoni e funerali,etc.etc. diventando il protettore del piccolo paese di Scicli.
Pensando che la storia raccontata è ispirata ad una storia vera,il tutto non può farci che piacere.
Peccato che quando in scena non ci sia il nostro Italo,la sceneggiatura perda gran parte del suo interesse.
StoriE politiche approssimative,scialbe intese amorose,recitazioni e dialoghi di livello piuttosto basso,storielle di paese,non regalano momenti di cinema di qualità.
Assenza di volgarità ed una certa gentilezza di fondo accompagnano il tutto ma senza momenti incantevoli,nonostante l'ausilio di tanti bambini.
Alla fine dei conti vi rimarrà nel cuore solo il cane , la sua umanità e il suo indomito coraggio,ricordi che ai tempi d'oggi non possono che gratificare i nostri pensieri.
Piu' che decenti i minuti finali,ma non parlatemi,complessivamente,di opera da tre stelle in più,per cortesia.
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shingo tamai
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giovedì 2 febbraio 2017
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protettore della città
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Ho visto diversi film che vedevano come attori degli animali e posso affermare che spesso riscuotono consensi,sopratutto con protagonisti bravi e simpatici come questo cane.
Vederlo scodinzolare nel fantastico paese siciliano in compagnia di tanti bambini non può che essere un colpo d'occhio accattivante.
Aggiungendo che la storia si riferisce a fatti realmente accaduti (non tutti ovviamente) c'erano le premesse per una pellicola da ricordare nel tempo.
Tuttavia non si riesce a fare il salto di qualità, vuoi per una sceneggiatura poco solida,vuoi per dialoghi non sempre all'altezza,vuoi per le argomentazioni poco incisive quando il nostro buon Italo non è al centro dell'azione.
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Ho visto diversi film che vedevano come attori degli animali e posso affermare che spesso riscuotono consensi,sopratutto con protagonisti bravi e simpatici come questo cane.
Vederlo scodinzolare nel fantastico paese siciliano in compagnia di tanti bambini non può che essere un colpo d'occhio accattivante.
Aggiungendo che la storia si riferisce a fatti realmente accaduti (non tutti ovviamente) c'erano le premesse per una pellicola da ricordare nel tempo.
Tuttavia non si riesce a fare il salto di qualità, vuoi per una sceneggiatura poco solida,vuoi per dialoghi non sempre all'altezza,vuoi per le argomentazioni poco incisive quando il nostro buon Italo non è al centro dell'azione.
Mi riferisco in particolare alla storia d'amore,alla satira politica,al rapporto padre/figlio e alle eccessive diatribe fanciullesche.
Alla resa dei conti il prodotto finale risulterà più accattivante per un pubblico meno smaliziato,una sorta di piccola fiaba moderna che trascina con sé una gradevole semplicità e probabilmente poca attenzione nei dettagli che fanno la differenza.
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shingo tamai
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mercoledì 1 febbraio 2017
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protetutore della città
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La pellicola fa indubbiamente simpatia,capita spesso quando il protagonista è un animale,in questo caso un cane,che oltretutto si muove con grande scioltezza proprio come un attore consumato.
L'ambientazione è meravigliosa,ci sono tanti bambini e la sceneggiatura si ispira ad una storia vera.
Tutti questi elementi non possono che farci piacere tuttavia non tutto fila liscio come l'olio.
La battaglia politica,la stOria d'amore,i reiterati piccoli litigi tra i piccoli non raggiungono la qualità artistica ed emotiva di altre scene cHe vedono Italo salvare una barista in difficoltà o accompagnarsi con leggiadra bontà tra i vicoli del piccolo paese.
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La pellicola fa indubbiamente simpatia,capita spesso quando il protagonista è un animale,in questo caso un cane,che oltretutto si muove con grande scioltezza proprio come un attore consumato.
L'ambientazione è meravigliosa,ci sono tanti bambini e la sceneggiatura si ispira ad una storia vera.
Tutti questi elementi non possono che farci piacere tuttavia non tutto fila liscio come l'olio.
La battaglia politica,la stOria d'amore,i reiterati piccoli litigi tra i piccoli non raggiungono la qualità artistica ed emotiva di altre scene cHe vedono Italo salvare una barista in difficoltà o accompagnarsi con leggiadra bontà tra i vicoli del piccolo paese.
Il prodotto finale non è affatto malvagio ma la gradevole semplicità di fondo a tratti sfiora il banale non riuscendo a catturare completamente i consensi di spettatori più adulti.
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enzo70
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domenica 12 giugno 2016
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buono lo spunto, ma un'occasione persa
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In un piccolo paese siciliano un golden retriever scombussola gli equilibri locali. Un’ordinanza comunale ha messo al bando i cani, ma Italo, il nome del cane, tutto sembra meno che un randagio. E la sua presenza man mano scandirà i tempi del paese stesso. Il film, l’esordio per la regista, Alessia Scarso, è basato su una storia vera e, chiaramente, si muove sui facili sentimenti che la dolcezza di un cane può alimentare. Gli spunti in realtà ci sono tutti, ma Italo alla fine si perde probabilmente a causa della sceneggiatura. Il risultato è un’occasione persa.
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giuseppetoro
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sabato 14 maggio 2016
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un film carino e toccante..
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Una commedia toccante per l'amore che un paese dà verso un cane che diventa il simbolo e la compagnia dei cittadini..dapprima disprezzato per poi essere amato..
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mrk90
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sabato 23 gennaio 2016
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davvero emozionante e capace di trasportare in un
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Film italiano per italiani finalmente. Un film che sa mettere in luce le piccole realtà italiane con una storia commovente. Nella composizione delle inquadrature e nella fotografia si scorge il calore della Sicilia e ci si immerge nella vita fatta di piccole cose ma dal grande significato simbolico.
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aristoteles
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giovedì 14 gennaio 2016
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caro dolce italo
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Peccato per la sceneggiatura che ,almeno a tratti,è veramente approssimativa.
L'inizio non è neanche malvagio,con il protagonista canino che sbuca dal nulla,poi piano piano ci si perde tra una mezza storia d'amore,una campagna elettorale bizzarra e una fuga/avventura nella casa dell'uomo "dei cani" che non si capisce neanche se sia una persona malvagia o meno.
C'è anche il tempo per un coraggioso salvataggio di una barista in pericolo(ottima scena ma estemporanea)
Insomma si avverte quella costante sensazione che si potesse fare molto di più.
Il cane "attore" è bravissimo e fa tanta simpatia ed in fondo la storia è molto romantica,compresa la sequenza finale.
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Peccato per la sceneggiatura che ,almeno a tratti,è veramente approssimativa.
L'inizio non è neanche malvagio,con il protagonista canino che sbuca dal nulla,poi piano piano ci si perde tra una mezza storia d'amore,una campagna elettorale bizzarra e una fuga/avventura nella casa dell'uomo "dei cani" che non si capisce neanche se sia una persona malvagia o meno.
C'è anche il tempo per un coraggioso salvataggio di una barista in pericolo(ottima scena ma estemporanea)
Insomma si avverte quella costante sensazione che si potesse fare molto di più.
Il cane "attore" è bravissimo e fa tanta simpatia ed in fondo la storia è molto romantica,compresa la sequenza finale.
Credo che sia un buon prodotto per bambini ed in fondo la storia vera era giusto raccontarla.
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liuk!
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giovedì 20 agosto 2015
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terribile
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Qualcuno mi deve spiegare come si fa a dare la stessa valutazione a questa pellicola destinata alla raccolta differenziata e a Noi E La Giulia?
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