cinebura
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venerdì 19 giugno 2015
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online i nostri errori vivono per sempre
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Sei ragazzi si incontrano online attraverso una videochat collettiva. Tutto sembra tranquillo fino a quando scoprono che, nella loro chiamata si è inserito uno sconosciuto che presto, attirerà l'attenzione di tutti loro e anche di noi, seduti in sala che osserviamo impotenti una fatale videochat illustrata con un'unica inquadratura fissa sullo schermo di Blaire, la protagonista principale di questo incubo. Ebbene si, questa inquadratura particolare e nuova ai nostri occhi ci lascia inizialmente disorientati, per poi iniziare ad apprezzarne l'originalità. La storia si consuma durante la notte dell'anniversario della morte di un'amica dei protagonisti. Il film con l'addentrarsi nel cuore della storia si trasformerà in una sorta di "Paranormal Activity" perché una serie di avvenimenti paranormali prenderanno il sopravvento sui protagonisti e il controllo dei loro computer costringendoli a rimanere in chat per svolgere il gioco creato dall'intruso che presto diventerà un assassino.
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Sei ragazzi si incontrano online attraverso una videochat collettiva. Tutto sembra tranquillo fino a quando scoprono che, nella loro chiamata si è inserito uno sconosciuto che presto, attirerà l'attenzione di tutti loro e anche di noi, seduti in sala che osserviamo impotenti una fatale videochat illustrata con un'unica inquadratura fissa sullo schermo di Blaire, la protagonista principale di questo incubo. Ebbene si, questa inquadratura particolare e nuova ai nostri occhi ci lascia inizialmente disorientati, per poi iniziare ad apprezzarne l'originalità. La storia si consuma durante la notte dell'anniversario della morte di un'amica dei protagonisti. Il film con l'addentrarsi nel cuore della storia si trasformerà in una sorta di "Paranormal Activity" perché una serie di avvenimenti paranormali prenderanno il sopravvento sui protagonisti e il controllo dei loro computer costringendoli a rimanere in chat per svolgere il gioco creato dall'intruso che presto diventerà un assassino. Un'ora di straziante videochiamata farà uscire dalla bocca dei ragazzi le loro più nascoste confessioni e i loro più oscuri segreti. Qualche attimo di suspance e molta angoscia nasce nell'animo dello spettatore incollato allo schermo. Il finale è abbastanza prevedibile dato che si è già visto in altre pellicole di questo genere. Fin da subito, la fine di quella chiamata sembra esser destinata a qualcosa di poco bello, ma nello stesso tempo l'immagine finale cancellerà nello spettatore ogni dubbio sulla identità del personaggio che si è inserito nella videochat. Uno dei particolari che mi ha colpito di più è stata la sfortunata situazione dei protagonisti di trovarsi soli in casa, senza nessuno a cui chiedere aiuto. In un certo senso sembra che i ragazzi non tentino nemmeno di scappare uscendo di casa per salvarsi, solo Blaire verso la fine avvierà una videochiamata di soccorso su un sito online, ma per il resto i ragazzi rimangono bloccati in casa controllati dal misterioso omicida. Tutto il film gira attorno alla morte di Laura, la ragazza che si suicidò per colpa di certi video messi online e cliccati da migliaia di persone. Una pellicola che vuole mettere in guardia sulla pericolosità della vita virtuale che ognuno si crea oggi giorno e dalla quale può esser difficile uscirne.
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guiznuk
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giovedì 25 giugno 2015
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buono lo screencasting, meno le scene clou
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Nel panorama horror di oggi dove trovare un film che esprima originalità e espedienti paurosi non prevedibili è una gran novità, certamente Unfriended mostra un'ambientazione tutta nuova: l'intera pellicola si svolge sugli schermi dei PC dei diversi personaggi. Se da una parte ciò induce una grande curiosità dallo spettatore, dall'altra si deve anche essere capaci di riuscire ad intrattenerlo per la quasi ora e mezza della durata del film. Unfriended ci riesce in parte: un inizio in cui si tenta di scoprire chi sia quel profilo misterioso che non si riesce ad eliminare dalla chat di gruppo su Skype, fino all'amara scoperta della verità, cioè il ritorno di un'amica suicida a causa di un video postato di You Tube, così vergognoso da spingerla a questo terribile atto e a vendicarsi ad un anno dalla sua morte.
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Nel panorama horror di oggi dove trovare un film che esprima originalità e espedienti paurosi non prevedibili è una gran novità, certamente Unfriended mostra un'ambientazione tutta nuova: l'intera pellicola si svolge sugli schermi dei PC dei diversi personaggi. Se da una parte ciò induce una grande curiosità dallo spettatore, dall'altra si deve anche essere capaci di riuscire ad intrattenerlo per la quasi ora e mezza della durata del film. Unfriended ci riesce in parte: un inizio in cui si tenta di scoprire chi sia quel profilo misterioso che non si riesce ad eliminare dalla chat di gruppo su Skype, fino all'amara scoperta della verità, cioè il ritorno di un'amica suicida a causa di un video postato di You Tube, così vergognoso da spingerla a questo terribile atto e a vendicarsi ad un anno dalla sua morte. Tuttavia se si riesce a creare una certa tensione grazie ad espedienti come il countdown nel gioco, il risultato viene rovinato sempre nel risultato finale: le diverse morti sembrano trattate come scene riempitive senza alcuna importanza, quando dovrebbero essere il clou di un film horror! Tra l'altro essendoci un buon numero di personaggi, ci doveva anche essere una certa fantasia e capacità a creare quel disgusto e panico che deve essere alla base: Unfriended non ne ha nemmeno un po', dalla prima all'ultima morte. Per questo motivo l'iniziale attesa creatasi nella prima parte del film, viene ridotta ad una semplice lista di suicidi la cui modalità o è prevedibile (cosa farà mai uno che tiene in mano un coltello da buona parte del tempo?), o totalmente casuale (un frullatore?) o addirittura poco visibile come se non si avesse un minimo spunto sul modo di girare una scena così importante. E questo 'maltrattamento' delle scene clou viene confermato da un finale imbarazzante che demolisce ogni tentativo di valorizzare gli aspetti buoni di questo film. Il risultato finale per tutto questo dà il gusto di occasione persa: l'assenza di maledizioni antiche, case infestate et similia viene compensata da una totale mancanza di capacità a riuscire a gestire le scene veramente horror, creando tanta tensione per nulla.
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alviserizzo
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venerdì 3 luglio 2015
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peggior film horror mai visto in vita mia.
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Ho pagato la bellezza di 8.50 euro, per vedere un film, che all'inizio sembra esser bello, ma che poi, si scopre tutto il contrario, orribile!!, intanto come si fa a girare un intero film riprendendo uno schermo di un mac? me lo spiegate?, vi giuro stavo prendendo sonno!, hanno usato che budget? la paghetta settimanale per girare sto film?, almeno qualche scena che si ritrovano... succedono cose strane, no, divertiamoci tutti insieme a fissare lo schermo del mac, è un film da serie da postare su youtube, non al cinema, e non capisco anche voi che gli date 3 stelle, ma voi vi accontentate di davvero poco eh!.
Insomma vi prego, non andatelo a vedere, nemmeno in streaming, a meno che non riusciate a dormire, è una buona cura allora!
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riccardo f
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venerdì 26 giugno 2015
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sarebbe un horror?
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A prescindere dal fatto che di horror c'è solo la sceneggiatura, nel senso che è imbarazzantemente banale, il film ti mette solo ansia e non c'è un risvolto nella trama, il finale lo capisci dall'inizio e ti sembra quasi di essere lo sceneggiatore. Vi dico che in sala si rideva, anche e soprattutto per la traduzione ai limiti del ridicolo frettolosa e grottesca nella disperata ricerca di imitare il linguaggio giovanile (che ben conosco essendo della categoria) e l'"americanità" del film. Soldi buttati.
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nikosketto
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martedì 23 giugno 2015
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al peggio non c'è mai fine
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Uno dei peggior horror visti in vita mia! L'inizio promette bene, crea attesa e curiosità, per poi rivelarsi un fiasco completo. Ad un inizio promettente fa seguito una storia che appare subito a dir poco inverosimile, ma che lascia nello spettatore la speranza che non sia come appare, che ci sia una spiegazione diversa a ciò che, purtroppo, è evidente. Ma è una speranza illusoria. Film assolutamente da evitare.
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pinkknife
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giovedì 2 luglio 2015
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improbabile e ridicolo
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Col senno di poi si potrebbe dire che questo film era destinato fin dall'inizio a essere quello che è, ovvero noioso, visto e rivisto, destinato a quella fascia di teenagers, soprattutto di sesso maschile, in piena tempesta ormonale e a cui piacciono scene vomitevoli di mutilazioni e cose del genere. Infatti la primissima scena mostra i due protagonisti che si accingono a fare del cybersesso. Non è niente di scabroso o volgare, ma il fatto che sia una delle scene piú lunghe del film la dice lunga. Segue un'ora di stasi, dove l'unico terrore dello spettatore è che il film non finisca piú ( i personaggi muoiono tutti negli ultimi venti minuti). In alcuni momenti si cade persino nel ridicolo, ad esempio guardando le improbabili ricerche su Google della protagonista mentre una specie di fantasma sta massacrando i suoi amici, o quando la stessa nei momenti di maggior pericolo decide di ascoltare un po' di musica su spotify e per cercare aiuto va su chatroulette.
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Col senno di poi si potrebbe dire che questo film era destinato fin dall'inizio a essere quello che è, ovvero noioso, visto e rivisto, destinato a quella fascia di teenagers, soprattutto di sesso maschile, in piena tempesta ormonale e a cui piacciono scene vomitevoli di mutilazioni e cose del genere. Infatti la primissima scena mostra i due protagonisti che si accingono a fare del cybersesso. Non è niente di scabroso o volgare, ma il fatto che sia una delle scene piú lunghe del film la dice lunga. Segue un'ora di stasi, dove l'unico terrore dello spettatore è che il film non finisca piú ( i personaggi muoiono tutti negli ultimi venti minuti). In alcuni momenti si cade persino nel ridicolo, ad esempio guardando le improbabili ricerche su Google della protagonista mentre una specie di fantasma sta massacrando i suoi amici, o quando la stessa nei momenti di maggior pericolo decide di ascoltare un po' di musica su spotify e per cercare aiuto va su chatroulette. Gli unici momenti horror sono degli spezzoni di pochissimi secondi in cui i personaggi vengono uccisi nelle maniere piú assurde ( il migliore esempio è il ragazzo che mette le mani nel frullatore, che con molta probabilità avrebbe dovuto impressionare lo spettatore, ma che viene dipinto in una maniera quasi comica). Se come è stato girato poteva essere un'idea interessante, è stato tutto rovinato dalla sceneggiatura quasi imbarazzante. Faccio comunque i miei complimenti agli attori che ci hanno provato.
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jacopo b98
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martedì 13 ottobre 2015
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un film intelligente, incapace però di spaventare
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Alcuni ragazzi si ritrovano a parlare in una video-chat, quando si accorgono che alla conversazione sta partecipando anche qualcuno di non invitato. Per essere precisi una persona morta: Laura Barns, una ragazza loro amica suicidatasi qualche tempo prima. Inizia un tour-de-force alla ricerca della verità: si tratta di un fantasma? O qualcuno ha semplicemente hackerato l’account di Laura per fare un brutto scherzo. La situazione precipita quando l’account di Laura comincia a svelare scomode verità sui partecipanti alla chat e a far espiare a ciascuno di loro più di una colpa impunita. Leggendo la trama di Unfriended non si prova il minimo stupore: è una storia come tante, e per di più l’horror non sta propriamente vivendo una stagione di splendore.
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Alcuni ragazzi si ritrovano a parlare in una video-chat, quando si accorgono che alla conversazione sta partecipando anche qualcuno di non invitato. Per essere precisi una persona morta: Laura Barns, una ragazza loro amica suicidatasi qualche tempo prima. Inizia un tour-de-force alla ricerca della verità: si tratta di un fantasma? O qualcuno ha semplicemente hackerato l’account di Laura per fare un brutto scherzo. La situazione precipita quando l’account di Laura comincia a svelare scomode verità sui partecipanti alla chat e a far espiare a ciascuno di loro più di una colpa impunita. Leggendo la trama di Unfriended non si prova il minimo stupore: è una storia come tante, e per di più l’horror non sta propriamente vivendo una stagione di splendore. Eppure questo piccolo film horror indipendente (1,5 milioni di dollari di budget) è diverso da quasi tutto ciò che si sia visto finora in quanto è ambientato interamente sullo schermo di un computer. Mai viene inquadrato qualcosa di reale: è tutto lì. Video-chat, finestre, file audio e video, social network…è questo a far paura in Unfriended. L’idea è brillante, la regia (se si può definire tale) se non altro coraggiosa, peccato che la paura si perda un po’ per strada: momenti di vera paura non ce ne sono, e si fatica persino a sobbalzare, però non manca una tensione serpeggiante, che disturba e inquieta. Ma l’inquietudine non deriva tanto dall’atmosfera o da ciò che si vede, ma più da quello che il film rappresenta: un ritratto non così irrealistico di una generazione violenta e malata, che ha fatto di internet strumento di violenza, paura, orrore. È il computer il mostro, la rete. E gli adolescenti con i loro peccati, i loro inganni, le loro verità nascoste sono gli agenti stessi del male, gli operatori del mostro. Unfriended quindi più che un vero film di paura resta allo stadio di idea. Però l’idea è forte e chiara e talvolta è comunicata in maniera eccellente. Soddisfacente successo più o meno dovunque.
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francismetal
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lunedì 17 luglio 2017
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trama non originale ma realizzato bene
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Il film parla di cose reali, si fa esplicito riferimento al caso di Amanda Todd, ma il caso narrato assomiglia ad altri casi, come Carolina Picchio in Italia, ma ce ne sono tantissimi altri.
Qui veramente si tratta di cose orrorifiche, ma reali, che succedono ogni giorno, anche se si usa un fantasma. Avrebbero potuto usare un semplice hacker per mettere paura alle persone, cosa che avrebbe potuto terrorizzare ancora di più il pubblico, perché sarebbe stato molto più realistico.
E' originale l'idea di realizzarlo in quel modo, ma è duro da seguire, soprattutto per le scritte troppo piccole. Fortunatamente sono state tradotte tutte in italiano, o al limite sottotitolate.
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Il film parla di cose reali, si fa esplicito riferimento al caso di Amanda Todd, ma il caso narrato assomiglia ad altri casi, come Carolina Picchio in Italia, ma ce ne sono tantissimi altri.
Qui veramente si tratta di cose orrorifiche, ma reali, che succedono ogni giorno, anche se si usa un fantasma. Avrebbero potuto usare un semplice hacker per mettere paura alle persone, cosa che avrebbe potuto terrorizzare ancora di più il pubblico, perché sarebbe stato molto più realistico.
E' originale l'idea di realizzarlo in quel modo, ma è duro da seguire, soprattutto per le scritte troppo piccole. Fortunatamente sono state tradotte tutte in italiano, o al limite sottotitolate.
La trama però non è originale: fa espliciti rimandi a Saw, solo che è fatto mille volte meglio, e non datemi dell'iconoclasta, solo perché è un classico non significa che sia un dogma. Inoltre non può che ricordare "So cosa hai fatto".
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nikosketto
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martedì 23 giugno 2015
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al peggio non c'è mai fine
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Uno dei peggior horror visti in vita mia! L'inizio promette bene, crea attesa e curiosità, per poi rivelarsi un fiasco completo. Ad un inizio promettente fa seguito una storia che appare subito a dir poco inverosimile, ma che lascia nello spettatore la speranza che non sia come appare, che ci sia una spiegazione diversa a ciò che, purtroppo, è evidente. Ma è una speranza illusoria. Film assolutamente da evitare.
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dr big
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domenica 28 giugno 2015
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un po' di aria fresca nel mondo degli horror
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Quando uscì The Blair Witch project, nel 1999, fu un successone. Se lo riguardassi adesso probabilmente cambierei canale. All'epoca, però, fece centro. Ecco, non voglio dire che Unfriended sia una genialata, però il fatto di proporre un film dove per tutto il tempo si guarda lo schermo di un pc, beh, merita un plauso.
Sono andato al cinema dopo aver letto le recensioni qui presenti e devo dire che ero partito abbastanza sfiduciato. Fortunatamente, però, i ragazzi di oggi valutano un horror per quante volte li fa saltare sulla sedia, o per il gore, lasciando da parte qualsiasi altro aspetto del film. La trama di Unfriended, seppur lineare, non è così scontata come alcuni commenti vogliono far credere e offre anche momenti di tensione.
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Quando uscì The Blair Witch project, nel 1999, fu un successone. Se lo riguardassi adesso probabilmente cambierei canale. All'epoca, però, fece centro. Ecco, non voglio dire che Unfriended sia una genialata, però il fatto di proporre un film dove per tutto il tempo si guarda lo schermo di un pc, beh, merita un plauso.
Sono andato al cinema dopo aver letto le recensioni qui presenti e devo dire che ero partito abbastanza sfiduciato. Fortunatamente, però, i ragazzi di oggi valutano un horror per quante volte li fa saltare sulla sedia, o per il gore, lasciando da parte qualsiasi altro aspetto del film. La trama di Unfriended, seppur lineare, non è così scontata come alcuni commenti vogliono far credere e offre anche momenti di tensione. Ovvio, chi si aspetta che a metà il film si trasformi in "10 piccoli indiani" e che si avvii verso un finale pieno di colpi di scena rimarrà deluso....
Unfriended non sarà dunque il filmone indimenticabile, ma va apprezzato per il tentativo di innovare un genere che ormai stagna da anni e che produce perlopiù slasher o esorcismi/possessioni.
Insomma, non aspettatevi nulla di incredibile, ma dategli una possibilità perché potrebbe stupirvi.
SPOILER
SPOILER
SPOILER
SPOILER
Il finale non mi è piaciuto tanto, io l'avrei lasciata vivere per sempre con il senso di colpa ed esposta allo stigma delle persone, pena ben più crudele della morte a mio avviso. Il regista ha voluto chiudere con il classico "spavento finale", peccato.
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