Unfriended |
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Un film di Levan Gabriadze.
Con Shelley Hennig, Renee Olstead, Will Peltz, Courtney Halverson, Jacob Wysocki.
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Titolo originale Unfriended.
Horror,
Ratings: Kids+16,
durata 82 min.
- USA 2014.
- Universal Pictures
uscita giovedì 18 giugno 2015.
MYMONETRO
Unfriended ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Un film intelligente, incapace però di spaventare
di jacopo b98Feedback: 37261 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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martedì 13 ottobre 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Alcuni ragazzi si ritrovano a parlare in una video-chat, quando si accorgono che alla conversazione sta partecipando anche qualcuno di non invitato. Per essere precisi una persona morta: Laura Barns, una ragazza loro amica suicidatasi qualche tempo prima. Inizia un tour-de-force alla ricerca della verità: si tratta di un fantasma? O qualcuno ha semplicemente hackerato l’account di Laura per fare un brutto scherzo. La situazione precipita quando l’account di Laura comincia a svelare scomode verità sui partecipanti alla chat e a far espiare a ciascuno di loro più di una colpa impunita. Leggendo la trama di Unfriended non si prova il minimo stupore: è una storia come tante, e per di più l’horror non sta propriamente vivendo una stagione di splendore. Eppure questo piccolo film horror indipendente (1,5 milioni di dollari di budget) è diverso da quasi tutto ciò che si sia visto finora in quanto è ambientato interamente sullo schermo di un computer. Mai viene inquadrato qualcosa di reale: è tutto lì. Video-chat, finestre, file audio e video, social network…è questo a far paura in Unfriended. L’idea è brillante, la regia (se si può definire tale) se non altro coraggiosa, peccato che la paura si perda un po’ per strada: momenti di vera paura non ce ne sono, e si fatica persino a sobbalzare, però non manca una tensione serpeggiante, che disturba e inquieta. Ma l’inquietudine non deriva tanto dall’atmosfera o da ciò che si vede, ma più da quello che il film rappresenta: un ritratto non così irrealistico di una generazione violenta e malata, che ha fatto di internet strumento di violenza, paura, orrore. È il computer il mostro, la rete. E gli adolescenti con i loro peccati, i loro inganni, le loro verità nascoste sono gli agenti stessi del male, gli operatori del mostro. Unfriended quindi più che un vero film di paura resta allo stadio di idea. Però l’idea è forte e chiara e talvolta è comunicata in maniera eccellente. Soddisfacente successo più o meno dovunque.
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