marione
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domenica 20 dicembre 2015
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davvero una commedia carina
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Non che sia un film particolarmente originale, ma è sicuramente un' ottima commedia, ben girata e molto ben interpretata da tutti. Gli appassionati del genere rimarranno certo soddisfatti da tutti gli ingredienti, ben delineati e armonizzati, che compongono questo fresca e moderna riedizione della commedia newyorchese. Molto bravi e simpatici i giovani attori, su tutti splende una Imogen Poots davvero molto espressiva e talentuosa, come peraltro già vista in altri film.
Consigliato a chi gradisce un'ora e mezza di piacevole svago con un pizzico di romanticismo.
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valetag
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mercoledì 5 agosto 2015
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e quindi?
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Jason è un incallito sostenitore del sesso senza impegno, Mikey è stato appena scaricato dalla moglie, Daniel ci prova ma non sempre ottiene risultati.
I tre, amici fin dal college, decidono di tutelare la loro giovane età con un patto: rimanere single.
Tutti e tre saranno poi costretti a smentirsi, perché quando l'amore chiama, non si può far finta di non sentire.
La cosa più importante da sapere riguardo la pellicola di Tom Gormican è che si tratta di una commedia romantica con la pretesa di essere anche divertente, e se ci si approccia con questa consapevolezza difficilmente si resterà delusi.
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Jason è un incallito sostenitore del sesso senza impegno, Mikey è stato appena scaricato dalla moglie, Daniel ci prova ma non sempre ottiene risultati.
I tre, amici fin dal college, decidono di tutelare la loro giovane età con un patto: rimanere single.
Tutti e tre saranno poi costretti a smentirsi, perché quando l'amore chiama, non si può far finta di non sentire.
La cosa più importante da sapere riguardo la pellicola di Tom Gormican è che si tratta di una commedia romantica con la pretesa di essere anche divertente, e se ci si approccia con questa consapevolezza difficilmente si resterà delusi.
L'affiatamento tra il trio Efron, Teller e Jordan è veramente coinvolgente.
Molto aggraziata Imogen Poots, attrice dallo stile particolare ed affascinante.
Chiaro, la sceneggiatura non eccelle per originalità, la storia l'abbiamo già sentita mille volte, l'ambientazione è ancora New York e i protagonisti sono ancora grafici pubblicitari e scrittori, ma il racconto scorre fluido e qualche gag veramente ben riuscita contribuisce a mantenere acceso l'interesse ( e no, non sto parlando né del nudo sul WC, né della zuppetta).
Rivolta principalmente ad un pubblico femminile, nonostante il tentativo di narrare secondo il punto di vista maschile, "quel momento imbarazzante" è la commedia perfetta per chi è alla ricerca di un bel film senza impegno per una serata i tranquillità.
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patry58
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mercoledì 10 agosto 2022
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povera generazione
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Vedendo il film ho provato un misto d'imbarazzo, come riporta il titolo, e di tristezza pensando che se davvero questo film è paradigmatico della vita dei giovani di oggi e dell'immediato passato sono felice di essere nata negli anni 50 del secolo scorso. Dialoghi approssimativi, veloci e didascalici. Ma davvero i giovani parlano come in una sit com? Ho il timore che i nostri ragazzi siano cresciuti con questi sciocchezzai americani, e che alla fine se ne siano assoggettati, acquisendo il linguaggio e, peggio ancora, la forma mentis. Volgarità fine a sé stessa, sessismo, e quel che è peggio accettato dalle interpreti femminili con nonchalance. L'uso del termine "puttana' ripetuto un migliaio di volte.
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Vedendo il film ho provato un misto d'imbarazzo, come riporta il titolo, e di tristezza pensando che se davvero questo film è paradigmatico della vita dei giovani di oggi e dell'immediato passato sono felice di essere nata negli anni 50 del secolo scorso. Dialoghi approssimativi, veloci e didascalici. Ma davvero i giovani parlano come in una sit com? Ho il timore che i nostri ragazzi siano cresciuti con questi sciocchezzai americani, e che alla fine se ne siano assoggettati, acquisendo il linguaggio e, peggio ancora, la forma mentis. Volgarità fine a sé stessa, sessismo, e quel che è peggio accettato dalle interpreti femminili con nonchalance. L'uso del termine "puttana' ripetuto un migliaio di volte. Se una donna ha gli stivali è una puttana, se ha tanti soldi liquidi è una puttana, se è dotata di preservativi è una puttana. Senza mai riflettere su cosa sono loro, i maschietti che con queste 'puttane" ci vanno insieme. "siamo maschi" dice a un certo punto uno dei tre protagonisti, uno più insignificante e infantile dell' altro, anche nei tratti somatici, quindi tutto ci è permesso, anzi, siamo obbligati a farlo. Dobbiamo sfogare gli ormoni. Non ho sentito una frase una di qualche ragazza che si ribellasse contro questa mentalità, che avesse uno scatto d'orgoglio o d'indignazione. Se questa è "l'educazione sentimentale (e sessuale) dei nostri figli stiamo freschi, e stanno freschi anche loro. La vita non è così, non è un continuo vagare da locale a locale per cercare" puttane ", o ragazze che vogliono far sesso senza impegno. Un'altra cosa: se c'è qualcosa che una ragazza rimpiange di voi non è di certo il pene, questo è quel che piace pensare a voi. Le ragazze del vostro pene non sanno che farsene, preferiscono altre cose di gran lunga, e se godono con voi durante la copula non illudetevi: fingono. Tutto questo esibire il sesso come un fatto ludico, d'intrattenimento, di consumo, lo svilisce e gli toglie ogni magia. Ho interrotto la visione a circa metà film perché non lo reggevo più. Volgarità gratuite, ovvietà, scene patinate e smielate. Poveri giovani, pensavo. Noi almeno abbiam ballato sulle note di Saturday night fever e su Grease. Abbiamo sognato su Anonimo veneziano e Love story, che saran stati anch'essi un po' fantasiosi e ingenui, ma almeno trattavano l'amore con decoro e serietà, insegnando che l'amore non è un continuo spot dove si gioca con le parole e coi sentimenti, ma qualche cosa di serio è a volte anche tragico, e che la vita è fatta di luci e risate ma anche di ombre e dolori e bisogna essere pronti ad affrontarle. I nostri ragazzi lo sono? Temo di no, temo vivano prigionieri di un'eterna adolescenza. E mi dispiace molto per loro, e per noi che non abbiamo saputo offrirgli niente di più.
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patry58
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povera generazione
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Vedendo il film ho provato un misto d'imbarazzo, come riporta il titolo, e di tristezza pensando che se davvero questo film è paradigmatico della vita dei giovani di oggi e dell'immediato passato sono felice di essere nata negli anni 50 del secolo scorso. Dialoghi approssimativi, veloci e didascalici. Ma davvero i giovani parlano come in una sit com? Ho il timore che i nostri ragazzi siano cresciuti con questi sciocchezzai americani, e che alla fine se ne siano assoggettati, acquisendo il linguaggio e, peggio ancora, la forma mentis. Volgarità fine a sé stessa, sessismo, e quel che è peggio accettato dalle interpreti femminili con nonchalance. L'uso del termine "puttana' ripetuto un migliaio di volte.
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Vedendo il film ho provato un misto d'imbarazzo, come riporta il titolo, e di tristezza pensando che se davvero questo film è paradigmatico della vita dei giovani di oggi e dell'immediato passato sono felice di essere nata negli anni 50 del secolo scorso. Dialoghi approssimativi, veloci e didascalici. Ma davvero i giovani parlano come in una sit com? Ho il timore che i nostri ragazzi siano cresciuti con questi sciocchezzai americani, e che alla fine se ne siano assoggettati, acquisendo il linguaggio e, peggio ancora, la forma mentis. Volgarità fine a sé stessa, sessismo, e quel che è peggio accettato dalle interpreti femminili con nonchalance. L'uso del termine "puttana' ripetuto un migliaio di volte. Se una donna ha gli stivali è una puttana, se ha tanti soldi liquidi è una puttana, se è dotata di preservativi è una puttana. Senza mai riflettere su cosa sono loro, i maschietti che con queste 'puttane" ci vanno insieme. "siamo maschi" dice a un certo punto uno dei tre protagonisti, uno più insignificante e infantile dell' altro, anche nei tratti somatici, quindi tutto ci è permesso, anzi, siamo obbligati a farlo. Dobbiamo sfogare gli ormoni. Non ho sentito una frase una di qualche ragazza che si ribellasse contro questa mentalità, che avesse uno scatto d'orgoglio o d'indignazione. Se questa è "l'educazione sentimentale (e sessuale) dei nostri figli stiamo freschi, e stanno freschi anche loro. La vita non è così, non è un continuo vagare da locale a locale per cercare" puttane ", o ragazze che vogliono far sesso senza impegno. Un'altra cosa: se c'è qualcosa che una ragazza rimpiange di voi non è di certo il pene, questo è quel che piace pensare a voi. Le ragazze del vostro pene non sanno che farsene, preferiscono altre cose di gran lunga, e se godono con voi durante la copula non illudetevi: fingono. Tutto questo esibire il sesso come un fatto ludico, d'intrattenimento, di consumo, lo svilisce e gli toglie ogni magia. Ho interrotto la visione a circa metà film perché non lo reggevo più. Volgarità gratuite, ovvietà, scene patinate e smielate. Poveri giovani, pensavo. Noi almeno abbiam ballato sulle note di Saturday night fever e su Grease. Abbiamo sognato su Anonimo veneziano e Love story, che saran stati anch'essi un po' fantasiosi e ingenui, ma almeno trattavano l'amore con decoro e serietà, insegnando che l'amore non è un continuo spot dove si gioca con le parole e coi sentimenti, ma qualche cosa di serio è a volte anche tragico, e che la vita è fatta di luci e risate ma anche di ombre e dolori e bisogna essere pronti ad affrontarle. I nostri ragazzi lo sono? Temo di no, temo vivano prigionieri di un'eterna adolescenza. E mi dispiace molto per loro, e per noi che non abbiamo saputo offrirgli niente di più.
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veritasxxx
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martedì 30 settembre 2014
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that awkward movie
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Arriva un momento dell'anno in cui compaiono nelle sale un certo tipo di film, cosiddetti leggeri, che parlano dell'evoluzione del concetto di coppia e del bisogno di compagnia di una certa categoria di giovanotti che si trovano in quella fase della vita dove si è combattuti tra la voglia di divertirsi e restare per sempre dei ventenni senza responsabilità, e il coinvolgimento emotivo per quella persona speciale che fa cambiare idea anche al più incallito degli scapoli perchè lei è "quella giusta". Gli ingredienti per questa categoria di lungometraggi sono pochi e di facile reperimento: una manciata di attori giovani (sulla trentina va bene, tanto possono figurare comunque come 27-28enni), l'attrice semiesordiente ancora non nota al grande pubblico con gli occhi che brillano, qualche spalla per le gag comiche di turno e poche locations ben studiate dove ambientare la vita di tutti i giorni del tipico uomo medio nella città media americana.
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Arriva un momento dell'anno in cui compaiono nelle sale un certo tipo di film, cosiddetti leggeri, che parlano dell'evoluzione del concetto di coppia e del bisogno di compagnia di una certa categoria di giovanotti che si trovano in quella fase della vita dove si è combattuti tra la voglia di divertirsi e restare per sempre dei ventenni senza responsabilità, e il coinvolgimento emotivo per quella persona speciale che fa cambiare idea anche al più incallito degli scapoli perchè lei è "quella giusta". Gli ingredienti per questa categoria di lungometraggi sono pochi e di facile reperimento: una manciata di attori giovani (sulla trentina va bene, tanto possono figurare comunque come 27-28enni), l'attrice semiesordiente ancora non nota al grande pubblico con gli occhi che brillano, qualche spalla per le gag comiche di turno e poche locations ben studiate dove ambientare la vita di tutti i giorni del tipico uomo medio nella città media americana. La trama è quasi sempre strutturata nella stessa maniera: lui-lei tanto attraenti quanto disimpegnati e cinici, che vivono varie peripezie e ad un certo punto incontrano lei-lui, ne sono attratti, ma hanno paura di calarsi le braghe e dichiararsi, fino a che lei-lui scappa via e allora lui-lei capisce che la vita è una sola e il tempo corre in fretta e non si può perdere l'occasione di vivere una splendida storia d'amore e si affretta dal più vicino fioraio o gioielliere di zona per confessare il suo amore incondizionato per lo scontato lieto fine.
Il pubblico lo sa che sono solo film, che la realtà è ben altro, che tipi-tipe così carini-e si trovano solo sullo schermo, che l'amore è più complesso di quanto ci viene raccontato da una storiella di un'ora e mezza, eppure continuano ad andare a vederli e creano un mercato per i produttori cinematografici che vogliono andare sul sicuro e investono i loro soldi nella commedia sentimentale di stagione.
Eppure questi film raccontano molto di più delle abitudini della società moderna di quanto ci potremmo aspettare: è tutto vero, a partire dagli scopamici, dalle storie di sesso senza coinvolgimento perchè "siamo giovani e dobbiamo dar sfogo agli ormoni", all'amico del cuore che si fidanza anche se aveva giurato di rimanere single, alle serate passate a giocare ai videogiochi bevendo scotch, alle feste con la famiglia di lei in cui si fanno delle gaffes assurde. Quello che manca è la descrizione reale delle motivazioni che spingono le persone a "fare sul serio", che non sono mai così innocenti e disinteressate come viene mostrato al cinema.
"Quel momento imbarazzante" mostra le vicissitudini di un gruppo di amici del college che si confronta con l'epocale passaggio dei trenta anni e con le regole imposte da certa società secondo le quali ad una certa età ci si si sposa e si fanno figli perchè è la cosa più bella che possa capitare. Ma tutto questo è solo il presupposto per un altro tipo di film: quelli che raccontano le coppie sposate con figli che si rendono conto che la vita è una sola e il tempo corre in fretta e non si può perdere l'occasione di vivere una splendida storia d'amore e si affrettano dal più vicino tecnico di caldaie, badante o capufficio di zona per confessare il loro amore incondizionato per lo scontato lieto fine.
Vale la pena vederlo al cinema? No. Neanche in tv con lui-lei per un pigro pomeriggio in casa mentre fuori piove? Forse, ma mi vengono in mente tante altre cose interessanti da fare, che in media durano meno di un'ora e mezza.
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melvin ii
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venerdì 29 agosto 2014
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film a tratti imbarazzante
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Il biglietto d’acquistare per “Quel momento imbarazzante” è :3) Di Pomeriggio
“Quel momento imbarazzante” è un film del 2014 scritto e diretto da Tom Gormican con Zac Efron, Miles Teller, Michael B. Jordan, Imogen Poots, Mackenzie Davis, Jessica Lucas.
Cosa sarebbe un uomo senza una donna affianco?
Si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna.
L’uomo è di base egoista, Peter Pan e mammone. Una coppia si basa su equilibri delicati e complessi, basta poco per rompere “l’incantesimo”.
Sicuramente la”dead line” di un rapporto è quando la donna fa le fatidiche domande al proprio compagno”Cosa siamo noi? Chi sono io per te? Che futuro abbiamo insieme?”
Il 90% degli uomini a queste domande, rispondono con un imbarazzato silenzio e con repentina fuga.
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Il biglietto d’acquistare per “Quel momento imbarazzante” è :3) Di Pomeriggio
“Quel momento imbarazzante” è un film del 2014 scritto e diretto da Tom Gormican con Zac Efron, Miles Teller, Michael B. Jordan, Imogen Poots, Mackenzie Davis, Jessica Lucas.
Cosa sarebbe un uomo senza una donna affianco?
Si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre una grande donna.
L’uomo è di base egoista, Peter Pan e mammone. Una coppia si basa su equilibri delicati e complessi, basta poco per rompere “l’incantesimo”.
Sicuramente la”dead line” di un rapporto è quando la donna fa le fatidiche domande al proprio compagno”Cosa siamo noi? Chi sono io per te? Che futuro abbiamo insieme?”
Il 90% degli uomini a queste domande, rispondono con un imbarazzato silenzio e con repentina fuga.
La paura dell’impegno e delle responsabilità crea ansia e paura, e si sa, i ragazzi d’oggi soffrono l’ansia da prestazione a tutti i livelli.
Il famigerato”Quindi” della donna è stato lo spunto per Gormican per costruire questo film intorno a tre cari amici trentenni Jason(Efron) Daniel(Teller) e Mikey (Jordan), belli e realizzati nel lavoro. Jason e Daniel sono single impenitenti e invece Mikey è,apparentemente, un marito felice.
Questo status quo crolla quando Vera (Lucas) la bella moglie molla Mikey perché lo considera noioso e prevedibile.
I due amici per consolarlo e sostenerlo gli propongono il patto di non fidanzarsi più e d’avere solo rapporti occasionali.
Il Patto amicale traballa quando l’Amore sfiora i protagonisti con le incantevoli forme di Ellie(Poots) e Chelsea (Davis) e con il ritorno di fiamma di Vera
I tre amici cercheranno di fingere a loro stessi fino all’ultimo che il “Lato Oscuro” dell’Amore gli abbia fatto suoi ,così per tutto il film il pubblico assiste a un alternanza di gag simil comiche e scene di dubbio gusto romantico.
Il film parte in maniera dignitosa, con ritmo accettabile riuscendo a strappare qualche sorriso allo spettatore, ma poi cade di tono e interesse diventando prevedibile, noioso e lento.
Se il tema iniziale del film era sicuramente interessante però nel svilupparlo lungo la sceneggiatura se ne perde ogni traccia, lasciando il campo a luoghi comuni e stereotipi.
I dialoghi sono solo in parte frizzanti e divertenti e soprattutto poco realistici.
Conoscevo solo di fama Zac Efron idolo di milioni di ragazze sparse per il mondo. Rispetto le fan e soprattutto l’oggetto del loro desiderio e mi permetto di suggerire a Mister Efron, dopo averlo recitare, di non fare mutui lunghi nella vita e d’affrettarsi a battere il ferro quando è caldo.
Non si hanno sempre 27 anni,i capelli e il ventre piatto e dopo sarà difficile guadagnarsi la pagnotta con le capacita artistiche e soprattutto espressive mostrate soprattutto nei lunghi piani sequenza di ieri sera.
Sono invece ufficialmente innamorato artisticamente ,e non solo, di Imogen Poots e Mackenzie Davis, sulle loro belle spalle si regge il film e almeno in parte lo rendono godibile e soprattutto digeribile.
La regia è senza infamia e senza lode, ma riesce a regalare degli begli squarci di New York anche grazie a una discreta fotografia.
“Quel Momento Imbarazzante” nasce nello spettatore alla fine della proezione, quando la sua donna sbadigliando gli chiederà”Quindi ?”
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