Locke” è un film del 2013 scritto e diretto da Steven Knight, con protagonista Tom Hardy.
La pellicola è stata presentata fuori concorso alla 70ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il cellulare ha cambiato per sempre le nostre vite, stravolgendo abitudini e condizionando in larga parte le nostre azioni.
Il cellulare è una parte di noi, raramente lo spegniamo e quando lo facciamo siamo con l’ansia di una chiamata persa.
Una chiamata allunga una vita diceva Massimo Lopez in un famoso spot Telecom di tanti anni fa, ma in alcuni casi te la può distruggere.
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Il biglietto d’acquistare per “Locke” è :
5)Sempre
Locke” è un film del 2013 scritto e diretto da Steven Knight, con protagonista Tom Hardy.
La pellicola è stata presentata fuori concorso alla 70ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
Il cellulare ha cambiato per sempre le nostre vite, stravolgendo abitudini e condizionando in larga parte le nostre azioni.
Il cellulare è una parte di noi, raramente lo spegniamo e quando lo facciamo siamo con l’ansia di una chiamata persa.
Una chiamata allunga una vita diceva Massimo Lopez in un famoso spot Telecom di tanti anni fa, ma in alcuni casi te la può distruggere.
Il film, ambientato in una fredda notte inglese, parte con un operaio che finito di lavorare, entra nella sua macchina, si pensa per tornare a casa.
L’operaio è Ivan Locke(Hardy) che scopriamo essere, in vero, il responsabile di una importante impresa edile. Il giorno dopo è prevista una importante operazione di colata di cemento per la costruzione del più importante grattacielo mai costruito in Europa. Eppure il nostro protagonista ha altri progetti.
Un evento improvviso lo costringe in un notturno in macchina verso Londra.
Locke inizierà cosi una notte”di passione” al telefono con vari personaggi.
Lo spettatore ascolterà le sue telefonate con la famiglia, il capo e il suo più stretto collaboratore.
Con il passare dei minuti e delle continue telefonate, Locke spiega i motivi che lo spingono a questo viaggio.
Locke nonostante lo stress e l’angoscia, mantiene sempre la calma, cercando di raggiungere un difficile equilibrio tra vita privata e lavoro.
“Locke” è una via di mezzo tra un film on the road e una atipica seduta dall’analista.
Le telefonate sono sempre intense e coinvolgenti per lo spettatore , alternando però momenti drammatici e quelli divertenti.
La sceneggiatura sebbene non originale, è davvero incalzate, ben scritta e riesce a mantenere alta fino alla fine l’attenzione del pubblico, garantendo pathos ed intensità per tutto il film.
I dialoghi sono asciutti , ma densi e ben costruiti.
La regia è sicuramente di livello, riuscendo a creare un film “adrenalinico” sebbene girato in solo ambiente e facendo forza solo sulla parola e l’interpretazione fisica di un solo attore
L’interpretazione di Tom Hardy è assolutamente di talento e degna di un convinto plauso.
Riesce a trasmettere in maniera perfetta allo spettatore i diversi stati’animo che il personaggio affronta durante il viaggio.
Le espressioni facciali che sono il fulcro del racconto sono credibili e convincenti.
Si crea una bella simbiosi tra il protagonista e lo spettatore.
Il resto del cast, lo spettatore lo “ascolta” solo, ma le voci risultano azzeccate e in sintonia con il protagonista, regalando un bel equilibro tra suono ed immagine.
Il viaggio inizia per senso di responsabilità di Locke che alla fine gli costerà molto caro, ma il finale regala nonostante tutto una speranza e un sorriso al protagonista provato da questa lunga notte.
Dopo aver visto “Locke”, lo spettatore probabilmente cambierà il suo rapporto con il cellulare, ma sicuramente avrà ben chiaro come si fa una colata di cemento.
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