animatrix79
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martedì 15 ottobre 2013
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una replica del primo con una trama confusa.
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James Wan si conferma senza dubbio un ottimo cineasta capace di coinvolgere il pubblico con esperimenti registici di sicura efficacia. Tuttavia Insidious 2 tenta ingenuamente di avvolgere lo spettatore con le stesse precise ed identiche situazioni del primo episodio. Ne esce un qualcosa di assolutamente prevedibile attimo per attimo dove nemmeno l'effetto sonoro improvviso riesce più a sorprendere perchè hai già previsto 30 secondi prima quello che ti sarebbe arrivato. Ad una mancanza di situazioni horrorifiche nuove si rende necessaria una trama che deve saper in qualche modo tirar dentro il pubblico. Ci riesce parzialmente perchè se da una parte seguiamo le vicende che narrano le origini della vecchia signora vista nel primo episodio, dall'altra non si può fare a meno di notare a tratti un pasticcio narrativo che penalizza in modo evidente la coerenza della storia che va a delinearsi.
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James Wan si conferma senza dubbio un ottimo cineasta capace di coinvolgere il pubblico con esperimenti registici di sicura efficacia. Tuttavia Insidious 2 tenta ingenuamente di avvolgere lo spettatore con le stesse precise ed identiche situazioni del primo episodio. Ne esce un qualcosa di assolutamente prevedibile attimo per attimo dove nemmeno l'effetto sonoro improvviso riesce più a sorprendere perchè hai già previsto 30 secondi prima quello che ti sarebbe arrivato. Ad una mancanza di situazioni horrorifiche nuove si rende necessaria una trama che deve saper in qualche modo tirar dentro il pubblico. Ci riesce parzialmente perchè se da una parte seguiamo le vicende che narrano le origini della vecchia signora vista nel primo episodio, dall'altra non si può fare a meno di notare a tratti un pasticcio narrativo che penalizza in modo evidente la coerenza della storia che va a delinearsi. Si creano dei salti temporali che spiazzano lo spettatore rendendo difficile la ricerca di una congruenza tra gli eventi del primo episodio e quelli del secondo. Cosa è avvenuto pirma e quando? Fantasticandoci su potrà essere lo spettatore a decidere il senso di ciò che ha appena guardato perchè dalla sceneggiatura alcune cose sembrano buttate lì a creare un effetto "LOST" senza che ci sia un reale senso compiuto delle cose. Forse è quello che la coppia James Wan e Leigh Wannell volevano raccogliere ma in sala bisogna interrogarsi per capire che cosa è accaduto veramente.
Insidious 2 non è in grado di raccogliere ciò che il primo capitolo aveva creato e si pone come una replica di cose già viste, di suoni già sentiti, di colpi di scena horror ampiamente prevedibili. Il finale resta aperto, ciò fa presagire che senza dubbio ci sarà un terzo episodio ma anche qui ci troviamo nella situazione che si va sempre più consolidando nel cinema USA in cui in mancanza di nuovi spunti non resta che il tentativo di cavalcare l'onda del successo ottenuto da un titolo perdendo purtroppo di originalità e proponendo allo spettatore qualcosa di già visto e piaciuto.
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fabal
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domenica 13 ottobre 2013
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sequel all'altezza, in cerca di coerenza narrativa
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Appurato come l'horror non riesca, né voglia, distaccarsi da un certo schematismo narrativo fatto di salti dalla sedia, apparizioni improvvise e tematiche ripetute, occorre però notare la differenza qualitativa tra produzioni come Insidious e altri film per cui l'appellativo "di genere" diventa sinonimo di B - Movie. La differenza la fa lo stile più che il budget: il canovaccio del primo episodio, classico e stereotipato finché si vuole, era comunque riuscito a produrre una pellicola di qualità, in cui l'impronta autoriale di Wan si poteva comunque adocchiare in un film ampiamente marchiato dai clichè della ghost story.
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Appurato come l'horror non riesca, né voglia, distaccarsi da un certo schematismo narrativo fatto di salti dalla sedia, apparizioni improvvise e tematiche ripetute, occorre però notare la differenza qualitativa tra produzioni come Insidious e altri film per cui l'appellativo "di genere" diventa sinonimo di B - Movie. La differenza la fa lo stile più che il budget: il canovaccio del primo episodio, classico e stereotipato finché si vuole, era comunque riuscito a produrre una pellicola di qualità, in cui l'impronta autoriale di Wan si poteva comunque adocchiare in un film ampiamente marchiato dai clichè della ghost story. Marchio da cui non sono esenti nemmeno altre opere del regista malese, da Dead Silence a The Conjuring, ma in cui la miscela degli elementi risulta superiore al materiale di partenza. Ed è proprio questa l'impronta di James Wan: in questo secondo capitolo è ampiamente coadiuvato dalla "potente" sceneggiatura di Leigh Whannel, ed esagera nel miscelare per quasi un'ora, bombardando lo spettatore di snodi narrativi e flashback, rischiando di fare un clamoroso autogol. Per tutta la prima parte, infatti, si ha l'impressione che Oltre i confini del male voglia andare troppo "oltre" e contraddire l'efficace semplicità del primo capitolo, perdendosi in uno sviluppo tanto contorto quanto pretenzioso. Più che terrore, si prova angoscia in un susseguirsi di ambienti ed esplorazioni differenti. Poi però arriva il riscatto, grazie ai brillanti agganci di trama che hanno il merito di fornire alla pellicola un'intima coerenza con il predecessore, generando un'inaspettata solidità narrativa che si concede anche il lusso di giocare con disinvoltura sulle linee temporali. La riproposizione effettiva di alcune scene del primo film serve per tappare tutte le falle (facendolo, tutto sommato, bene) e spiazzare lo spettatore che non ha visto Insidious.
La logica serrata con cui il film si sviluppa è senza dubbio determinante per assegnarne un giudizio positivo, così come lo è il maggior spessore degli interpreti. Ty Simpkins, un po' cresciutello, è più vivace, sopratutto perché non costretto nel ruolo di posseduto, mentre Wilson è bravo nel fare aleggiare sul suo personaggio, fin da principio, un velo oscuro. Bene anche la Shaye e lo stesso Leigh Whannel: i meriti fin qui elencati sono suoi almeno quanto della regia di Wan, impegnato a giochicchiare un po' troppo con la telecamera. Spesso, comunque, con esiti efficaci.
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much more
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domenica 13 ottobre 2013
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meglio questo del primo
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Godibile, sicuramente migliore del primo, in quanto questo almeno spiega le motivazioni per le quali gli eventi si verificano.
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gufetta76
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sabato 12 ottobre 2013
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un pasticcio
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Noioso, complicato, lungo. Le riprese vivaci fanno venire il mal di mare... Per carità, soldi buttati, clichè horror di bassa qualità mischiati in un grosso polpettone, l'unica cosa interessante è il finale...
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matteo manganelli
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sabato 12 ottobre 2013
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wan ci riprova, ma non replica la magia
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Raccontiamo come è andata la proiezione di questo sequel dell'ottimo horror neo-classico di James Wan. Ci sediamo, il film parte e parte bene. Mi giro verso un mio amico, che era a vederlo con me e dico: "Vai, vai, ora parte...ora parte..." E invece no. O meglio, per certi versi, è partito anche troppo. Ritengo l'horror l'unico genere (insieme al porno) che dovrebbe avere una trama basilare e che dovrebbe concentrarsi più sull'immagine che sulla narrazione.
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Raccontiamo come è andata la proiezione di questo sequel dell'ottimo horror neo-classico di James Wan. Ci sediamo, il film parte e parte bene. Mi giro verso un mio amico, che era a vederlo con me e dico: "Vai, vai, ora parte...ora parte..." E invece no. O meglio, per certi versi, è partito anche troppo. Ritengo l'horror l'unico genere (insieme al porno) che dovrebbe avere una trama basilare e che dovrebbe concentrarsi più sull'immagine che sulla narrazione. E la debolezza di Insidious 2 è proprio questa: troppa roba dentro. E se la mano di Wan nel primo era eccellente e inconfondibile, con tutte quelle carrellate a schiaffo alternate a riprese con camera a mano, qui il regista di Saw ha superato davvero se stesso: i grandangoli sono meravigliosi e la fotografia ricorda (Dio mi perdoni) il migliore Argento, ma in chiave contemporanea. Ma il problema è che non basta: con una sceneggiatura troppo tronfia, piena di scene futili e di dettagli trascurabili, come questa, tutta la terrificante atmosfera del primo si immiserisce. E te stai lì, fai qualche scossone ogni tanto, ma non percepisci mai la paura vera. Esco dalla sala e allargo le braccia, perchè mi dispiace che uno con così tanto talento visivo abbia girato questo film mediocrissimo. Boh. Peccato.
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scosco
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venerdì 11 ottobre 2013
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vedete il primo ho sarà difficile capire questo!
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ci eravamo lasciati con il primo capitolo molto bello di insidius, questo secondo non è da meno, pauroso e con una storia ben fatta e intrecciata,si pensa che ci possa essere addiurittura un terzo, lo consiglio a tutti quelli che hanno visto il primo ma attenzione,perchè non è il solito film horror , qui ce una storia seria e difficile da capire quindi prima di vedere questo cercate di vedere il primo,a differenza del primo cè piu suspence e ogni scena una parte di paura non ti lascia respirare,ed è meno banale del primo con alcuni personaggi un po grotteschi bè nel 2 no, il film prende piu realismo. bello il primo bello questo si spera in un terzo capitolo.
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ci eravamo lasciati con il primo capitolo molto bello di insidius, questo secondo non è da meno, pauroso e con una storia ben fatta e intrecciata,si pensa che ci possa essere addiurittura un terzo, lo consiglio a tutti quelli che hanno visto il primo ma attenzione,perchè non è il solito film horror , qui ce una storia seria e difficile da capire quindi prima di vedere questo cercate di vedere il primo,a differenza del primo cè piu suspence e ogni scena una parte di paura non ti lascia respirare,ed è meno banale del primo con alcuni personaggi un po grotteschi bè nel 2 no, il film prende piu realismo. bello il primo bello questo si spera in un terzo capitolo...!!
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jhonny78
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venerdì 11 ottobre 2013
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bellissimo
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jhonny78
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venerdì 11 ottobre 2013
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bellissimo
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