mcridge
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venerdì 10 agosto 2012
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il gordon ramsay francese
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La cucina è la vostra passione? Passate delle ore davanti ai fornelli con addosso un grembiule sudicio e armati di cucchiaio? Seguite alla lettera le ricette della Parodi, l’unica donna al mondo a riuscire a cucinare e non sporcarsi con addosso un abito da 300 euro?
Amate le f*****e ricette di Gordon Ramsay? Non perdete una f*****a puntata di Master Chef, di Hell’s Chitchen e di Cucine da Incubo?
Sognate di realizzare dolci leggendari come quelli del Boss delle torte?
No? Allora “Chef” sarà per voi soltanto un simpatico modo per trascorrere un’oretta e mezza in serenità.
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La cucina è la vostra passione? Passate delle ore davanti ai fornelli con addosso un grembiule sudicio e armati di cucchiaio? Seguite alla lettera le ricette della Parodi, l’unica donna al mondo a riuscire a cucinare e non sporcarsi con addosso un abito da 300 euro?
Amate le f*****e ricette di Gordon Ramsay? Non perdete una f*****a puntata di Master Chef, di Hell’s Chitchen e di Cucine da Incubo?
Sognate di realizzare dolci leggendari come quelli del Boss delle torte?
No? Allora “Chef” sarà per voi soltanto un simpatico modo per trascorrere un’oretta e mezza in serenità.
Ma se avete risposto affermativamente anche solo ad una delle domande precedenti e dentro di voi brucia lo spirito di Vissani, sicuramente apprezzerete (anzi gusterete!) questa dolce commedia francese.
Per un attimo, preso dal mondo gastronomico, stavo cedendo alla tentazione di descrivere il film con l’abusato metodo della finta ricetta, cioè nel seguente modo:
Chef, ingredienti:
- 500 gr di attori francesi;
- 250gr di buoni sentimenti;
- 150gr di un argomento che piace sempre (la cucina);
- 2 storie d’amore;
- un pizzico di ironia;
- colpi di scena q.b.
Ma al secondo conato di vomito mi sono detto che avrei dovuto fare di meglio (anche perché, non è che ci voglia molto… ).
Ecco qui allora la trama: Jacky è un ottimo cuoco, forse più che ottimo, e queste sue qualità sono proprio il problema per il quale non riesce a tenersi un posto di lavoro per più di qualche settimana. La passione viscerale per la cucina, per gli accoppiamenti poetici tra gli odori e la consistenza del cibo, per i buoni vini; la pignoleria, il perfezionismo, la ricerca del piatto ideale, mal si sposano con le trattorie, i bistrot e i fast food in cui lavora.
Ma la vita non è, sfortunatamente, solo passione. E all’ennesimo ultimatum della fidanzata a trovarsi e tenersi un qualsiasi lavoro, pena la rottura del loro rapporto, Jacky sacrifica la propria vocazione per amore e per soldi.
Ciò che non è Jacky, e che vorrebbe diventare, lo è sicuramente Alexandre Lagarde ( interpretato da un in formissima Jean Renò): chef ricco, affermato, famoso, geniale. Il problema è che l’industria del cibo è, appunto, un’industria, con le sue regole spietate votate al massimo profitto con il minimo sforzo, e una figura romantica come quella di Lagarde ormai non può che suonare quantomeno anacronistico.
Romantica perché Lagarde in realtà è un uomo che ha dedicato troppo alla cucina e troppo poco alla famiglia, arricchendo d’amore il cibo, impoverendo quello per la moglie e la figlia.
Cosa potrebbe accadere mai, secondo voi, a questo punto? I due non potranno che incontrarsi e migliorarsi l’un l’altro, affrontando situazioni simpatiche, ridicole, fino all’immancabile lieto fine.
Qualche piccolo appunto. Premetto che non stiamo parlando di una produzione Hollywoodiana, che non è un colossal da 200 milioni di dollari. E non ne ha le pretese.
È un film dolce, leggero e simpatico. Mentre lo guardi senti i profumi del cibo sui fornelli, l’aroma del pane appena sfornato per le vie di Parigi, la sensazione dell’erba morbida del Campo di Marte ai piedi della Torre Eiffel.
Aaaahhh Paris!
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ultimoboyscout
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lunedì 19 maggio 2014
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prelibatezze e una vita nuova.
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Jacky è un cuoco dotatissimo dai gusti sopraffini, licenziato continuamente dai ristoranti dove presta il suo servizio. Accettando un lavoro come imbianchino per far felice la moglie incinta, si fa notare da Alexander Lagarde, celeberrimo cuoco pluristellato a corto di idee. Insieme riusciranno a riaccendere l'entusiamo della critica. Commedia saporita ma non gustosissima, che ha come ingrediente principale la coppia Reno-Youn, quest'ultimo a tratti simpatico ma più spesso irritante, al quale si mescolano valori quali famiglia, lealtà, amicizia e difesa della tradizione con una spolveratina delle note di Nicola Piovani. Manca il coraggio di qualche spezia in più che avrebbe reso la storia più pungente e appetitosa, il film è invece zuccheroso e punta su una ricetta collaudata e funzionante ma tutto sommato semplice, digeribile e soprattutto facilmente vendibile.
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Jacky è un cuoco dotatissimo dai gusti sopraffini, licenziato continuamente dai ristoranti dove presta il suo servizio. Accettando un lavoro come imbianchino per far felice la moglie incinta, si fa notare da Alexander Lagarde, celeberrimo cuoco pluristellato a corto di idee. Insieme riusciranno a riaccendere l'entusiamo della critica. Commedia saporita ma non gustosissima, che ha come ingrediente principale la coppia Reno-Youn, quest'ultimo a tratti simpatico ma più spesso irritante, al quale si mescolano valori quali famiglia, lealtà, amicizia e difesa della tradizione con una spolveratina delle note di Nicola Piovani. Manca il coraggio di qualche spezia in più che avrebbe reso la storia più pungente e appetitosa, il film è invece zuccheroso e punta su una ricetta collaudata e funzionante ma tutto sommato semplice, digeribile e soprattutto facilmente vendibile. Commedia assolutamente leggera che punta forte sui due attori, un veteranissimo buono per ogni evenienza e un volto relativamente nuovo e fresco, che gioca sull'approccio ironico e quasi reverenziale nei confronti della cucina (le verdure vanno guardate negli occhi, ricordatelo sempre, prima di comrarle al mercato!) ma che tralascia di indagare nel privato dei due per evidenziare, anche troppo, il lato professionale. Il film sfrutta la scia del grande successo e della visibilità di cuochi più o meno famosi che oramai entrano quotidianamente nelle nostre case ma i buoni propositi vengono messi in ombra da un ritmo che perde colpi e da un finale buonista che tende a risolvere ogni grana. Il piatto tutto sommato è buono ma è condito solo in parte.
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eugen
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venerdì 16 giugno 2023
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reno dimostra qui che non e''solo bravo nei"noir"
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Questo"Chef"(2012)di Daniel Cohen-anche autore di soeggetto e sceneggiatura- finalmnete rivaluta con intelligenza il mondo degli chefs, della cucina, dei ristoranti "in"(ma anche"out", a ben vedere...)contro i programmi sciocchi dei contasti per chi e¿'il oou'bravo etc. Decisamente"Chef"ci mostra come uno chef in crisi parziale, ma sempre bravissimo possa essere suppoirtato da un "aiuto"poiu'giovane che sa sempre(e da sempre) le migliori rocette a memporia, sapendole applicare. Contro insuccessi e"sfortuna", questo giovane aiutante, che ha anche a che vedersela con la sua fidanzata(ora promessa sposa)incinta ce la fa, entre lo chef alla fine"getta la spugna, avendo incontrato una ragazza che a sua volta e'chef di un altro ristorante.
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Questo"Chef"(2012)di Daniel Cohen-anche autore di soeggetto e sceneggiatura- finalmnete rivaluta con intelligenza il mondo degli chefs, della cucina, dei ristoranti "in"(ma anche"out", a ben vedere...)contro i programmi sciocchi dei contasti per chi e¿'il oou'bravo etc. Decisamente"Chef"ci mostra come uno chef in crisi parziale, ma sempre bravissimo possa essere suppoirtato da un "aiuto"poiu'giovane che sa sempre(e da sempre) le migliori rocette a memporia, sapendole applicare. Contro insuccessi e"sfortuna", questo giovane aiutante, che ha anche a che vedersela con la sua fidanzata(ora promessa sposa)incinta ce la fa, entre lo chef alla fine"getta la spugna, avendo incontrato una ragazza che a sua volta e'chef di un altro ristorante.lavorera'con lei. Bello e impregnato da una comicita'intelligente, "Chef"e'un vero bicchere di acqua fresca contro le dabbenaggini culinarie, mostrandoci una maniera intelligente di parlare di quesit temi, senza cadere nella banalita'. Jean Reno finalmente si rivela attore ANCHE COMICO "a tutto tondo", dato che non fa il gangster o il "flic"in un noir, ma appunto interpreta il ruolo di uno chef non ancora"in disarmo"ma, appunto, parizlamnwete in crisi. preocupato anche per la prossima discussione di tesi(sulla influenza della SF russa sul romanzo francese di inizio Novecento, se ben ricordo),della figlia-tesi che segretamente legge e che avra'un meritato successo, Bene, decisamente, anche le interpreti femmminili Raphaelle Agogue', Rebecca MNiguel e altre. Eugen
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donni romani
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domenica 1 luglio 2012
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cuochi francesi in salsa brillante
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La cucina francese, raffinata ed elaborata, fa da sfondo ad una commedia sicuramente esile, ma garbata e non pretestuosa, che gioca dichiaratamente la carta della simpatia dei suoi interpreti e ci accompagna sul sentiero più che rassicurante, e sicuro per i botteghini, del budy-buddy, incontro scontro fra due caratteri, fra due stili di vita, fra due realtà. Jacky Bonnot è un giovane ed entusiasta chef, capace di preparare ogni genere di manicaretto ma incapace di capire che i locali alla mano dove viene assunto sono frequentati da persone semplici che vogliono solo una bistecca accompagnata da patatine fritte.
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La cucina francese, raffinata ed elaborata, fa da sfondo ad una commedia sicuramente esile, ma garbata e non pretestuosa, che gioca dichiaratamente la carta della simpatia dei suoi interpreti e ci accompagna sul sentiero più che rassicurante, e sicuro per i botteghini, del budy-buddy, incontro scontro fra due caratteri, fra due stili di vita, fra due realtà. Jacky Bonnot è un giovane ed entusiasta chef, capace di preparare ogni genere di manicaretto ma incapace di capire che i locali alla mano dove viene assunto sono frequentati da persone semplici che vogliono solo una bistecca accompagnata da patatine fritte. E quindi perde regolarmente il posto. Alexandre Lagarde è invece lo chef degli chef, con un famosissimo locale, una trasmissione televisiva e tutti gli onori del caso. Si incontreranno per caso, e Lagarde, in crisi creativa e sul punto di perdere le mitiche tre stelle, proporrà a Jacky una collaborazione che li porterà a scontrarsi, ad arricchirsi e a migliorarsi, passando naturalmente per crisi familiari, improbabili travestimenti e una sana e divertente ironia dedicata alla ispanica cucina molecolare. Non c'è da aspettarsi grandi slanci narrativi, e neanche interpretazioni mirabolanti - Reno e Youn fanno il loro onesto lavoro e tanto basta - ma i tempi comici fra i due funzionano la maggior parte delle volte, i comprimari sono tutti simpatici e in parte e le regole della commedia sono rispettate in pieno, rendendo il menù estremamente gradevole. Senza ricorrere all'azoto liquido, sa va sans dire!
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