Quando ho sentito il termine XP ho subito pensato a un gruppo di bambini che, aggiornando il sistema operativo del loro computer, si ritrovavano persi nel buio delle funzioni di Vista o di qualche oscura diavoleria dell'ultima versione installata di Windows. Ma mi sbagliavo completamente, perchè XP in questo caso sta per Xeroderma Pigmentosum. Nella lunga serie di film che propongono il tema "guarda quante sfighe possono capitare e quanto siamo fortunati in fondo", questo film-documentario si propone di istruirci sulle problematiche e le conseguenze di una rara allergia alla luce che provoca effetti devastanti (ustioni, tumori e altro) sui soggetti che ne soffrono.
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Quando ho sentito il termine XP ho subito pensato a un gruppo di bambini che, aggiornando il sistema operativo del loro computer, si ritrovavano persi nel buio delle funzioni di Vista o di qualche oscura diavoleria dell'ultima versione installata di Windows. Ma mi sbagliavo completamente, perchè XP in questo caso sta per Xeroderma Pigmentosum. Nella lunga serie di film che propongono il tema "guarda quante sfighe possono capitare e quanto siamo fortunati in fondo", questo film-documentario si propone di istruirci sulle problematiche e le conseguenze di una rara allergia alla luce che provoca effetti devastanti (ustioni, tumori e altro) sui soggetti che ne soffrono. La soluzione è ovviamente quella di proteggersi dal sole in ogni modo e di organizzare una vita notturna, al pari di tante specie animali che sono decisamente più attive al buio che durante il giorno. E l'obiettivo che si propone il "Sundown campus" nei civilizzatissimi Stati Uniti d'America, è appunto quello di organizzare una vacanza per ragazzi ipersensibili alla luce, proponendo attività al chiaro di luna e creando un'occasione di incontro e di confronto per le famiglie coinvolte. I protagonisti, presentati in stile "Teen mom", raccontano la loro giornata tipo, i loro sogni e le loro paure, e i loro genitori raccontano le difficoltà sostenute quotidianamente nel tentativo di dare ai loro figli una qualità della vita accettabile. Non mancano i momenti commoventi, visto che la malattia è spesso associata ad altri problemi che non possono lasciare indifferente anche lo spettatore più distratto. Un cartone animato con protagonisti Father Night e Mother Day, che lottano per mantenere l'equilibrio del ritmo circolare delle giornate nell'alternanza buio-luce, fa da intermezzo alle toccanti storie dei giovani partecipanti al campus.
Un film del genere più che essere proiettato in un solo cinema e sparire dopo pochi giorni dovrebbe fare parte del programma di studio di ogni scuola che abbia come obiettivo insegnare ai ragazzi il rispetto per le diversità, facendo apprezzare allo stesso tempo la fortuna di ritrovarsi in buona salute.
Ovviamente va visto con l'umore adatto, ma fate questo piccolo sforzo...e vi sentirete persone migliori. E fortunate, nonostante tutto.
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