Sulla scorta, diremmo, di romanzi e racconti veri e seri sullo spionaggio, come quelli di Le Carré, contro la spavalderia "eroica"à la James Bond(e Ian Fleming è comunque lontano...), questo TV.mvoie, "Page Eight"(David Hare, che ha scritto il film come soeggetto e sceneggiatura, 2011)parla di un anziano funzionario dell'intelligence britannica intenra, che a pagina ((Appunto)di un dossier scopre come gli"amici"USA nascondano ai colleghi britannici varie cose. LO dice anche al dipartimento degli intenri(ministro etc,)e ciò provoca pronte e serie reazioni che porteranno, gradualmnete ma seccamente, al suo licenzia,emto, melgio siluramento.
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Sulla scorta, diremmo, di romanzi e racconti veri e seri sullo spionaggio, come quelli di Le Carré, contro la spavalderia "eroica"à la James Bond(e Ian Fleming è comunque lontano...), questo TV.mvoie, "Page Eight"(David Hare, che ha scritto il film come soeggetto e sceneggiatura, 2011)parla di un anziano funzionario dell'intelligence britannica intenra, che a pagina ((Appunto)di un dossier scopre come gli"amici"USA nascondano ai colleghi britannici varie cose. LO dice anche al dipartimento degli intenri(ministro etc,)e ciò provoca pronte e serie reazioni che porteranno, gradualmnete ma seccamente, al suo licenzia,emto, melgio siluramento. Coinvolto in una bella relazione con una donna affascinante quanto triste(ha avuto il fratello ucciso a Damasco), dedice di disfarsi del famoso dossier, abbandonando il paese e tutte le amicizie, gli affetti anche precedenti e dunque fi rifarsi,in maniera invero improbabile, "una vita", come si suol dire... "Page Eight"è uno di quei film intelligenti, ben recitati, totalmente privi di"action"e di bribidi e brividini sotto e soprapelle che non"avranno mai successo", ma che fanno riflettere su come si muova, realmente, la dinamica politica, specie e livello di relazioni internazionali, anche all'interno dells tessa alleanza(OTAN-Nato, nello specifico)sneza che possa stabilirsi qualcosa di serio e di vero a livlelo di rapporti umani quanto anche professionali, dato che dominano pregiudizi, esclusioni aprioristiche, il "sentito dire"e comunque quell'atmosfera di sospetto che da decenni avvelena i rapporti umani di qualunque tipo. Decisamente,, questo cinema anche televisivo(qui siamo sul fronte BBC)intelligente, desideroso di approfondire tematiche"ostiche", ha un successo limitato sempre frustrato da quella"spettacolarità", qui appunto assente(per volotnaà degli autori)che invece attira il pubblico "comune", quello comunque, anche involontariamente, "massificato". Straordinari Bill Nighy, Rachel Weisz, Michael Gambon, Felicity Jones, Ralph Finnies. El Gato
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