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vince mas
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martedì 19 aprile 2011
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così fan tutti... non proprio tutti
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C'è chi dice no. Cantava Vasco Rossi. Dire di no, per dire sì al merito. Dire di no, per credere ad un'Italia diversa. Merito, parola sconosciuta nella penisola ammanicata, dove i papà favoriscono i figli di papà di altri papà che a loro volta favoriranno i figli di papà. Una società che autoperpetra la mediocrità e penalizza il merito. Nel meccanismo stritolatore vanno a finire una mirabile Paola Cortellesi (Irma), aspirante medico di ruolo che rimanda la maternità e manda a rotoli il matrimonio, il sorprendente Luca Argentero (Max), aspirante ad un contratto di giornalista, il colorito Paolo Ruffini (Samuele), aspirante professore universitario relegato letteralmente in un cesso d'ufficio.
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C'è chi dice no. Cantava Vasco Rossi. Dire di no, per dire sì al merito. Dire di no, per credere ad un'Italia diversa. Merito, parola sconosciuta nella penisola ammanicata, dove i papà favoriscono i figli di papà di altri papà che a loro volta favoriranno i figli di papà. Una società che autoperpetra la mediocrità e penalizza il merito. Nel meccanismo stritolatore vanno a finire una mirabile Paola Cortellesi (Irma), aspirante medico di ruolo che rimanda la maternità e manda a rotoli il matrimonio, il sorprendente Luca Argentero (Max), aspirante ad un contratto di giornalista, il colorito Paolo Ruffini (Samuele), aspirante professore universitario relegato letteralmente in un cesso d'ufficio.
Tutti bravi, tutti meritevoli del posto tanto agognato, tutti e tre fregati dal sistema delle raccomandazioni e delle segnalazioni che preferirà a Irma la moglie del figlio medico del primario maneggione, a Samuele il fidanzato ignorante della figlia dell'oscuro luminare di diritto (il grande Giorgio Albertazzi) e a Max la figlia evanescente dell'algido pezzo grosso del giornalismo.
I tre si ribellano alla sorte e si inventano azioni di stalking che porteranno, dopo rocambolesche vicissitudini, Max ed Irma a ottenere il posto di lavoro cui puntavano, salvo poi rimetterlo in gioco perchè una giustizia più ampia trionfi e perchè l'amicizia non venga intaccata. Nel frattempo Irma e Max riesumano il loro amore, fermo e mai comunicato ai tempi del liceo.
La vicenda personale dei tre prende sostanza quando alla lotta personale si sostituisce la consapevolezza che il sistema vada attaccato con un approccio che smuova le coscienze di tutti e porti alla condanna generale della casta dei privilegiati (per una volta non politica). Che riuscirà comunque attraverso l'omertà e il gioco di coperture reciproche a mettere a tacere lo scandalo, grazie anche e soprattutto al compiacente e asservito sistema mediatico. Un film che tra alcune cadute di trama e lacune di ritmo riesce a "fare la morale" alla società italiana di oggi dando spazio a tutte le difficoltà di chi vorrebbe ma non può (i poliziotti senza mezzi e senza risorse, l'avvocato fregata ad un concorso truccato e costretta a vendere panini per mantenere il figlio) e si arrangia nella cronica e virtuosa rassegnazione al sacrificio senza speranza.
La fotografia di un sistema marcio alla radice, un sistema ad handicap, al quale bisogna ribellarsi, ma l'atto di ribellione individuale porta a pagare un prezzo che non riscatta il valore del proprio esempio. Il senso di successo personale nell'avversione al sistema non diventa mai politico, perchè in Italia l'eccezione non diventa mai partecipata. L'Italia ha bisogno di eroi da commemorare o da celebrare in vita (leggi Falcone e Borsellino, leggi Saviano), un modo per lavarsi la coscienza e per continuare con il "così fan tutti".
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renato volpone
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venerdì 15 aprile 2011
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raccomandati e altre storie
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Commedia amara sull'accesso al mondo del lavoro di giovani laureati: E' il ritratto di una società corrotta basata su clientelismi e raccomandazioni dove tre giovani si ribellano allo stato di cose prima con attacchi diretti alle persone interessate e poi tentando di denunciare pubblicamente le corruzioni. Il focus è posto sui raccomandati che prendono il posto di altri giovani ben più preparati, ma anche all'arrivismo per ricoprire una posizione sociale, ai compromessi, al tradire gli amici perchè comunque si è raggiunto ciò che si voleva. La società tutta soffre di questo male e il finale rinchiude i giovani in una sorta di mondo fatato salvato dall'amicizia. Il film è carino e convincente, anche se non un capolavoro.
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Commedia amara sull'accesso al mondo del lavoro di giovani laureati: E' il ritratto di una società corrotta basata su clientelismi e raccomandazioni dove tre giovani si ribellano allo stato di cose prima con attacchi diretti alle persone interessate e poi tentando di denunciare pubblicamente le corruzioni. Il focus è posto sui raccomandati che prendono il posto di altri giovani ben più preparati, ma anche all'arrivismo per ricoprire una posizione sociale, ai compromessi, al tradire gli amici perchè comunque si è raggiunto ciò che si voleva. La società tutta soffre di questo male e il finale rinchiude i giovani in una sorta di mondo fatato salvato dall'amicizia. Il film è carino e convincente, anche se non un capolavoro...un paio di bloopers evidentissimi.
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