iron-alby
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giovedì 4 agosto 2011
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captain america: the sheld, love and war
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grande, Mitico questo è il mio giudizio su uno dei cinecomics più riusciti di sempre.
Cris evans dona volto e muscoli al vendicatore a stelle e strisce regalandoci il ritratto di un adorabile primo della classe , a volte un pò impacciato( si veda la sua relazione con Peggy carter), ma sempre in grado di cavarsela in ogni circostanza .
Hugo Weaving è Red Skull cattivissimo quanto geniale scienziato dalle smodate ambizioni ci dona il ritratto di un cattivo a tutto tondo, cattivo ma allo stesso tempco ironic
Haywell atway è Peggy carter la bella spia inglese che si innamora del protagonista, una ragazza grintosa ma sexy che collabora con l'eroe in modo paritario .
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grande, Mitico questo è il mio giudizio su uno dei cinecomics più riusciti di sempre.
Cris evans dona volto e muscoli al vendicatore a stelle e strisce regalandoci il ritratto di un adorabile primo della classe , a volte un pò impacciato( si veda la sua relazione con Peggy carter), ma sempre in grado di cavarsela in ogni circostanza .
Hugo Weaving è Red Skull cattivissimo quanto geniale scienziato dalle smodate ambizioni ci dona il ritratto di un cattivo a tutto tondo, cattivo ma allo stesso tempco ironic
Haywell atway è Peggy carter la bella spia inglese che si innamora del protagonista, una ragazza grintosa ma sexy che collabora con l'eroe in modo paritario .
Tommy Lee Jones è chester Philips il comandante di Capitan America burbero na incredibilmente ironico.
La decisione di ambientare il film negli anni 40 è ottima poiché da la possibilità di osservare l'eroe in azione nel Suo contesto originale.
un discorso a parte merita lo scudo un'acessorio fondamentale per l'eroe, le scene in cui viene utilizzato( nella versione circolare) sono tra le migliori sequenze d'azione di sempre.
moltto Cool infine l'uniforme creata da Howard Stark come look definitivo per Cap in particolare L'elmetto
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ultimoboyscout
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lunedì 15 agosto 2011
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applausi per capitan america!
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Richiama "Hellboy" ed "Iron Man", ma pr quel suo gusto intensamente, maledettamente e modernamente retrò ricorda moltissimo "Sky Captain and the world of tomorrow". Devo dire che mi ha particolarmente impressionato e va sul podio della mia personalissima classifica di film di genere. Costruito nella maniera classica di cinecomics, c'è un eroe, protettore di tutti gli ideali più tipici americani, una "sentinella della libertà" vera e propria a cui si contrappone un villain credibile e spietato, mostruoso, interpretato da Hugo Weaving, non nuovo a ruoli "mascherati". Grandi meriti della buona riuscita del film vanno al regista Johnston, molto avvezzo a film ricchi di effetti speciali ed effetti visivi ad altissimo impatto, bisognoso di rilancio dopo il recente passo falso del suo uomo-lupo con DelToro.
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Richiama "Hellboy" ed "Iron Man", ma pr quel suo gusto intensamente, maledettamente e modernamente retrò ricorda moltissimo "Sky Captain and the world of tomorrow". Devo dire che mi ha particolarmente impressionato e va sul podio della mia personalissima classifica di film di genere. Costruito nella maniera classica di cinecomics, c'è un eroe, protettore di tutti gli ideali più tipici americani, una "sentinella della libertà" vera e propria a cui si contrappone un villain credibile e spietato, mostruoso, interpretato da Hugo Weaving, non nuovo a ruoli "mascherati". Grandi meriti della buona riuscita del film vanno al regista Johnston, molto avvezzo a film ricchi di effetti speciali ed effetti visivi ad altissimo impatto, bisognoso di rilancio dopo il recente passo falso del suo uomo-lupo con DelToro. Capitan America piace molto perchè prima di essere un supereroe è Steve Rogers, un medioman, un autentico everyman, un ragazzo gracilino, debole e malaticcio, animato però da grandissimi ideali e uno spiccatisismo patriottismo. La cosa da sottolineare è che il film non è patriottistico ne di propaganda, ne vuole addentrarsi nell'aspetto politico come sarebbe fin troppo facile credere (di questi tempi sarebbe anche lecito). E' un gran bel giocattolone, un blockbuster costoso, dal forte spirito di intrattenimento, iconico come il suo protagonista, con un cast di primo livello che rende tutto più facile. Come non menzionare infatti Tommy Lee Jones, militare tutto d'un pezzo, un duro, autore di un'interpretazione fantastica. Molto belle le scene di guerriglia e azione, notevole l'impatto dell'eroe vestito di stelle e strisce e dallo scudo di vibranio, il primo supereroe in assoluto nato oltre 70 anni fa. In periodi come questo c'è bisogno di certe iniezioni di fiducia. ll finale lascia aperto più di un portone al sequel, annunciato per il 2012.
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fcknrckstar
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martedì 22 ottobre 2013
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fiera del banale e dell'effettazzo
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Trasposizione cinematografica del noto eroe dei fumetti Marvel, Capitan America, un soldato dal fisico esile ma dalla volontà e dal patriottismo ferrei, che decide di sottoporsi ad un esperimento scientifico che potenzi le sue qualità fisiche, al punto da creare un superuomo dalle capacità fisiche incredibili.
Nel film viviamo la storia di Steve Rogers, un ragazzo dalla tempra morale forte, ma dal fisico debole, che disgustato dagli orrori del nazismo, decide di arruolarsi.
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Trasposizione cinematografica del noto eroe dei fumetti Marvel, Capitan America, un soldato dal fisico esile ma dalla volontà e dal patriottismo ferrei, che decide di sottoporsi ad un esperimento scientifico che potenzi le sue qualità fisiche, al punto da creare un superuomo dalle capacità fisiche incredibili.
Nel film viviamo la storia di Steve Rogers, un ragazzo dalla tempra morale forte, ma dal fisico debole, che disgustato dagli orrori del nazismo, decide di arruolarsi. Non avendo una sana e robusta costituzione (soffrendo peraltro, d'asma) rischia di essere riformato, ma quando il dottor Abraham Erskine gli offrirà la possibilità di testare un siero che lo renderebbe un superumano, non tentenna neanche un istante, e così la sua costituzione viene cambiata per sempre, diventando anche l'icona del patriottismo ed un importante simbolo di propaganda. Ma Steve non ci sta, e vuole essere in prima linea...
Fatti i conti con la trama, tocca adesso al giudizio. Non ho mai visto nulla di così abbozzato, approssimativo, e scadente. Un film intero in cui trama, personaggi e dialoghi, sono completamente sacrificati in favore di abbaglianti effetti speciali. Un gigantesco pastone di orgoglio americano, che sconfina in un urtante senso di superiorità, esaltazione della forza di volontà che può tutto (ma a che fine?), e bellezza dell'essere buoni puri, e giusti, oltre ogni clichè del supereroe. Insomma, l'unico fine di questo film, è di essere propedeutico a quel "the Avengers" che lo seguì cronologicamente. E nulla più. Lo si nota soprattutto nei dialoghi: approssimativi e mal scritti, arraffazzonati, come nel peggiore dei film di azione di serie z (notare per esempio, la scena del confronto finale con Teschio Rosso. Agghiacciante: scambio di battute "sagaci" -si fa per dire, ovviamente: la fiera delle banalità-, ira del Teschio Rosso, che lo sdruma di pugni, e il cap: "fai pure, tanto ho tutto il giorno libbero!"
Teschio: "sfortunatamente per te, la mia aCenTa è piena Ti impegni..." ed estrae la pistola, ma nel mentre, scontato arrivo della cavalleria, e Cap risponde: "anche la mia!" E giu casino. E i macchecaz...?!?! verso gli scrittori dei dialoghi, si sprecano). Posso dargli solo un aggettivo: inutile Un ottimo modo per sprecare Hugo Weaving.
P.S.: un cruccio mi assale, oltretutto. Essendo Chris Evans, il protagonista, sia Capt. America, che la Torcia Umana dei Fantastici 4, ed essendo entrambi personaggi dell'universo Marvel, cosa succederà in un prossimo possibile crossover? Ai posteri l'ardua sentenza...
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gepy7
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domenica 4 maggio 2014
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il cap insipido
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Trasposizione miliardaria e digitalizzata, dopo le pessime uscite televisive del 1979 e l'orrendo film del 1990. Sembra promettere bene, non un qualsiasi fumetto per teenager, con l'inizio ultranazista alla ricerca del cubo cosmico stile santo Graal. Troppa grazia, ben presto scade nel fumettone iper tecnologico per adolescenti che un tempo sarebbe stato il cinema parrocchiale domenicale, certo qui fatto con moltissimi milioni di $. Il più realistico e politico dei super eroi (ma non ha super poteri, meno male) alla fine subisce un trattamento cinematografico molto meno approfondito dei suoi colleghi, soprattutto per quel che concerne la sua formazione, da ragazzo inferme a eroe ipervitaminizzato, dalla sua amicizia con Bucky (nel fumetto ucciso dal barone Zemo) alle sue scelte idealistiche anti fasciste e anticomuniste.
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Trasposizione miliardaria e digitalizzata, dopo le pessime uscite televisive del 1979 e l'orrendo film del 1990. Sembra promettere bene, non un qualsiasi fumetto per teenager, con l'inizio ultranazista alla ricerca del cubo cosmico stile santo Graal. Troppa grazia, ben presto scade nel fumettone iper tecnologico per adolescenti che un tempo sarebbe stato il cinema parrocchiale domenicale, certo qui fatto con moltissimi milioni di $. Il più realistico e politico dei super eroi (ma non ha super poteri, meno male) alla fine subisce un trattamento cinematografico molto meno approfondito dei suoi colleghi, soprattutto per quel che concerne la sua formazione, da ragazzo inferme a eroe ipervitaminizzato, dalla sua amicizia con Bucky (nel fumetto ucciso dal barone Zemo) alle sue scelte idealistiche anti fasciste e anticomuniste. Perfino il famoso scudo, che per Cap è quello che Excalibur per re Artù, è ridotto a forma di mero giocattolo, mentre nel fumetto la simbiosi tra l'uomo e l'arma è totale a livello fisico e mentale. L'interprete di Matrix non regala certo nessun brivido nella perfomance del Teschio rosso, anche perchè la maschera non ha il taglio grafico di un Kirby o di altri disegnatori storici del fumetto, quindi nulla si scopre o si rivela del rapporto col cubo cosmico, un elemento magico che nelle immagini visionarie degli albi di Gene Colan riproduceva gli incubi nazisti nella dimensione irreale dell'incubo notturno in chiave psichedelica. Si salvano le scene ambientate nella II guerra mondiale, dove sembra trovarsi il taglio registico dei film di propaganda anni 40, mentre Tommy Lee Jones è l'unico che ci regala delle scene degne dell'attore grande che è sempre stato. Veloce e incocludente, affrettato, poco visionario, senza carne nè pesce, Cap America è un prodotto che si consuma nella sua prima visione e basta. Altra occasione sprecata e banalizzata. Alla prossima.
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iuriv
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giovedì 7 aprile 2016
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il primo, ma purtroppo non l'ultimo.
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Mancava proprio un film su Capitan America per preparare il terreno all'Avengers prossimo venturo. Alla Marvel se ne sono accorti e hanno rimediato
Johnston si affida a una regia pulita per rendere ben chiaro ciò che appare sullo schermo. Una scelta indovinata, nonostante non sia molto di moda nel genere. Il regista si concede giusto il lusso di qualche citazione (Indiana Jones più che altro) e lascia agli effetti speciali il compito di gonfiare lo spettacolo.
Il buon lavoro estetico, però, non riesce a nascondere l'anima da episodio pilota che ammanta questa pellicola.
A una prima parte abbastanza funzionante, nella quale viene illustrata la genesi del protagonista, segue una trama molliccia che si avvita in una sequenza di eventi anticipatori di un finale scontato.
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Mancava proprio un film su Capitan America per preparare il terreno all'Avengers prossimo venturo. Alla Marvel se ne sono accorti e hanno rimediato
Johnston si affida a una regia pulita per rendere ben chiaro ciò che appare sullo schermo. Una scelta indovinata, nonostante non sia molto di moda nel genere. Il regista si concede giusto il lusso di qualche citazione (Indiana Jones più che altro) e lascia agli effetti speciali il compito di gonfiare lo spettacolo.
Il buon lavoro estetico, però, non riesce a nascondere l'anima da episodio pilota che ammanta questa pellicola.
A una prima parte abbastanza funzionante, nella quale viene illustrata la genesi del protagonista, segue una trama molliccia che si avvita in una sequenza di eventi anticipatori di un finale scontato.
Quando a Evans spuntano i muscoli, il suo personaggio praticamente scompare dalla scena, trasformandosi in un monolite e perdendo rapidamente la presa che ha sullo spettatore.
Si potrebbe obbiettare che, trattandosi di un film di supereroi, qui quello che conta è il divertimento.
Ma la pellicola di Johnston non funziona nemmeno sotto questo punto di vista. La narrazione non offre nessuna sfida vera al proprio protagonista ne, tanto meno, colpi di scena allo spettatore.
Non conosco il mondo dei fumetti, ne le possibilità offerte da questa forma d'espressione nell'approfondimento degli eroi che la popolano. Quello che mi pare sempre più chiaro, comunque, è che il cinema non sembra essere il giusto medium per la costruzione di un universo di tale genere.
Film come Capitan America sono sostanzialmente vuoti. Si percepisce che la loro esistenza è subordinata a quella di qualcos'altro. La mancanza di passione nella stesura delle sceneggiature è palese e il risultato di ciò è la produzione in serie di opere tutte uguali.
Prodotti avidi di denaro e aridi di contenuti. Roba che si dimentica in fretta.
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cinejake
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sabato 30 luglio 2011
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eroe insapore
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Si tratta del classico prodotto definito Capitan Incasso e come non dargli torto visto che i supereroi molto spesso sbancano ai botteghini limitandosi solo a questo. Un supereroe dovrebbe essere invincibile esternamente ma all'interno un uomo comune pieno di insicurezze, paure e sogni è per questo che ho trovato molto più convincente un Iron Man stracarico di vizi e presunzioni con virtù che si esprimono solo con l'evolversi della trama. Capitan America sembra incarnare il classico eroe devoto al bene che non piega il suo scudo davanti a nessun incertezza e non ferma il suo cammino per riflettere quale sia la strada migliore da percorrere.
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Si tratta del classico prodotto definito Capitan Incasso e come non dargli torto visto che i supereroi molto spesso sbancano ai botteghini limitandosi solo a questo. Un supereroe dovrebbe essere invincibile esternamente ma all'interno un uomo comune pieno di insicurezze, paure e sogni è per questo che ho trovato molto più convincente un Iron Man stracarico di vizi e presunzioni con virtù che si esprimono solo con l'evolversi della trama. Capitan America sembra incarnare il classico eroe devoto al bene che non piega il suo scudo davanti a nessun incertezza e non ferma il suo cammino per riflettere quale sia la strada migliore da percorrere. Parliamo dell'eroe perfetto e forse fin troppo, fedele alla prima stesura del fumetto questo non posso dargli torto ma la sceneggiatura doveva rileggere il personaggio in una chiava più moderna un po' come aveva fatto Stan Lee negli anni sessanta inserendolo nei vendicatori e trasformandolo in un eroe più moderno. E' il solito film ricco di effetti speciali ben riusciti, numerose esplosioni, sparatorie e quando arriviamo allo scontro finale con Teschio Rosso tutto si risolve in pochi minuti: una battaglia davvero deludente. Ora aspetteremo a Maggio 2012 il film sui Vendicatori per trarre un giudizio finale sugli ultimi supereroi Marvel riuniti insieme sperando in una storia davvero avvincente.
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spike
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giovedì 4 agosto 2011
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ennesima delusione
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I supereroi quest'anno non stanno lasciando il segno. Dopo la grande delusione di 'Thor', anche 'Captain America' non mi ha convinto. I registi non riescono a creare quell'atmosfera epica e allo stesso tempo scanzonata (da fumetto) che abbiamo ritrovato in film quali: Spider-man, Iron man, I fantastici Quattro o Hulk (entrambi, meglio quello di Leterrier). Regia discreta, sceneggiatura un pò banalotta (del resto la trama è abbastanza superficiale), il film non riesce a trasmettere il "metatesto" dei Comics supereroistici. Una cosa che non ho sopportato è l'incoerenza di alcune scene: capisco che si tratta di un film di fantascienza ma se è ambientato nel 1944 non ci possono essere telecamere a circuito chiuso (dalle quali teschio rosso vede che l'attacco alla base è capitanato da Captain America), passi per i laser.
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I supereroi quest'anno non stanno lasciando il segno. Dopo la grande delusione di 'Thor', anche 'Captain America' non mi ha convinto. I registi non riescono a creare quell'atmosfera epica e allo stesso tempo scanzonata (da fumetto) che abbiamo ritrovato in film quali: Spider-man, Iron man, I fantastici Quattro o Hulk (entrambi, meglio quello di Leterrier). Regia discreta, sceneggiatura un pò banalotta (del resto la trama è abbastanza superficiale), il film non riesce a trasmettere il "metatesto" dei Comics supereroistici. Una cosa che non ho sopportato è l'incoerenza di alcune scene: capisco che si tratta di un film di fantascienza ma se è ambientato nel 1944 non ci possono essere telecamere a circuito chiuso (dalle quali teschio rosso vede che l'attacco alla base è capitanato da Captain America), passi per i laser...(anche se non mi sono per niente piaciuti). A questo punto sono scettico anche per 'Green Lantern'.
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aledileo
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lunedì 20 agosto 2012
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il più grande supereroe d'america
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Finalmente anche il più grande supereroe di America ha avuto il suo film! Bello, intenso e, devo dire, diverso dai soliti film Marvel. Sia Spiderman, che Iron-Man o gli X-Men sono stati tutti ambientati ai giorni nostri, in un frenetico ventunesimo secolo. E' stato bello, e anche inaspettato devo dire, seguire la storia di Capitan America dagli inizi, nei tempestosi anni della Seconda Guerra Mondiale, osservandone la nascita, il passaggio da impaurito e gracile ragazzino desideroso di servire il suo Paese al coraggioso, muscoloso, atlentico ma sempre generoso condottiero che ha fatto appassionare gli animi degli americani e di coloro che vi vedevano la possibilità di raggiungere quel sogno di libertà.
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Finalmente anche il più grande supereroe di America ha avuto il suo film! Bello, intenso e, devo dire, diverso dai soliti film Marvel. Sia Spiderman, che Iron-Man o gli X-Men sono stati tutti ambientati ai giorni nostri, in un frenetico ventunesimo secolo. E' stato bello, e anche inaspettato devo dire, seguire la storia di Capitan America dagli inizi, nei tempestosi anni della Seconda Guerra Mondiale, osservandone la nascita, il passaggio da impaurito e gracile ragazzino desideroso di servire il suo Paese al coraggioso, muscoloso, atlentico ma sempre generoso condottiero che ha fatto appassionare gli animi degli americani e di coloro che vi vedevano la possibilità di raggiungere quel sogno di libertà. Un film intenso, che fa da preludio al ritorno di Cap in "The avengers".
Forse avrei approfondito il ruolo di Bucky, grande amico di Cap, sebbene la sua morte sia decisamente triste.
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try89
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giovedì 10 ottobre 2013
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captain america
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Il supereroe piuùumano fra quelli della marvel e forse per questo il più riuscito, fin da subito il film crea una certa empatia con lo spettatore e non servono un super cattivo o una trama complessa per tenerlo attaccato allo schermo.La storia si concentra sull'evoluzione di un ragazzo dai grandi ideali ma troppo debole fisicamente che diventa super uomo; essendo un ''diverso'' ,come sempre è accaduto nella storia, diventa prima un evento mediatico da sfruttare per poi finalmente entrare in azione e rendersi veramente utile alla causa.Il tutto si svolge linearmente ed è la bontà d animo del protagonista ,che non perde mai di vista i suoi ideali, a dare sempre una continuità alla pellicola.Il resto è contorno comunque riuscito e lo stile fumettistico adottato dalla grafica riesce a dare un tocco in più.
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Il supereroe piuùumano fra quelli della marvel e forse per questo il più riuscito, fin da subito il film crea una certa empatia con lo spettatore e non servono un super cattivo o una trama complessa per tenerlo attaccato allo schermo.La storia si concentra sull'evoluzione di un ragazzo dai grandi ideali ma troppo debole fisicamente che diventa super uomo; essendo un ''diverso'' ,come sempre è accaduto nella storia, diventa prima un evento mediatico da sfruttare per poi finalmente entrare in azione e rendersi veramente utile alla causa.Il tutto si svolge linearmente ed è la bontà d animo del protagonista ,che non perde mai di vista i suoi ideali, a dare sempre una continuità alla pellicola.Il resto è contorno comunque riuscito e lo stile fumettistico adottato dalla grafica riesce a dare un tocco in più. Inoltre è sempre ben presente l universo marvel che collega i vari film e da l idea di una certa uniformità . Sicuramente un ottimo film di intrattenimento da vedere...
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hollyver07
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giovedì 28 luglio 2011
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niente male cap.
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Ciao. Già all'origine degli eroi degli eroi marvelliani, Cap America giunge tra noi in una pellicola necessariamente suddivisa tra passato e "contemporaneità", anche per coniugare e giustificare la presenza di Cap. nell'ipertrofico film di Vendicatori (...e sarà proprio da vedere cosa ne verrà fuori... c'è solo da attenderne l'uscita). Senza riassumere la trama, ho apprezzato molto e "sottolineo" l'ottima parte iniziale del film. Ben costruito e diretto il personaggio di Steve Rogers, come altrettanto si può affermare per l'ambientazione degli eventi e la sceneggiatura che contemplano senza eccedere i classici canoni del superomismo.
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Ciao. Già all'origine degli eroi degli eroi marvelliani, Cap America giunge tra noi in una pellicola necessariamente suddivisa tra passato e "contemporaneità", anche per coniugare e giustificare la presenza di Cap. nell'ipertrofico film di Vendicatori (...e sarà proprio da vedere cosa ne verrà fuori... c'è solo da attenderne l'uscita). Senza riassumere la trama, ho apprezzato molto e "sottolineo" l'ottima parte iniziale del film. Ben costruito e diretto il personaggio di Steve Rogers, come altrettanto si può affermare per l'ambientazione degli eventi e la sceneggiatura che contemplano senza eccedere i classici canoni del superomismo. Un pò più involuta la seconda parte, da quando Cap. inizia la sua "vitaminizzata missione". Altresì, ai fini dell'intrattenimento duro e puro, va tenuto conto che la fase più spettacolare e "gasata" della pellicola avrebbe avuto un bel pò di spazio, questo (ovviamente) a scapito di trama e recitazione. Sia come sia, nonostante la consistente durata, il film risulta davvero piacevole da seguire, oltretutto non eccededendo negli abituali cliche della filmografia USA contemporanea. Quindi... Buona la regìa, ben intonata la sceneggiatura, ottimi effetti visivi e la fotografia (chiaramente orientata al sapore di vintage). Discreti gli attori non protagonisti e le caratterizzazioni sulle quali spicca, acido come un limone acerbo, Tommy Lee Jones. Lo considero un ottimo film d'intrattenimento ed in termini di gradimento personale, rispetto alle pellicole "d'ambiente Marvel", lo posiziono subito dopo il primo episodio di Iron Man.
Saluti e buona visione a tutti
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