Non mi dilungo sulla storia perché non ne vale proprio la pena: non solo è altamente improbabile, macchinosa, inutilmente violenta, ma pure studiata a tavolino solo per suscitare facili emozioni. Un flimino-thriller velleitario che va bene solo per riempire una serata di secondo o terz'ordine come è avvenuto domenica 10 marzo su Rete 4 col richiamo: "In prima visione assoluta" - Caspita! Un'ottimo amo per far abboccare i telespettatori più boccaloni. Gli attori sono pure poco convincenti con ad es. delle avvenenti donzelle inadatte per simili avventure dell'estremo (scalate di pareti impossibili, tuffi e ruzzoloni in fiumi con tanto di rapide, ecc).
[+]
Non mi dilungo sulla storia perché non ne vale proprio la pena: non solo è altamente improbabile, macchinosa, inutilmente violenta, ma pure studiata a tavolino solo per suscitare facili emozioni. Un flimino-thriller velleitario che va bene solo per riempire una serata di secondo o terz'ordine come è avvenuto domenica 10 marzo su Rete 4 col richiamo: "In prima visione assoluta" - Caspita! Un'ottimo amo per far abboccare i telespettatori più boccaloni. Gli attori sono pure poco convincenti con ad es. delle avvenenti donzelle inadatte per simili avventure dell'estremo (scalate di pareti impossibili, tuffi e ruzzoloni in fiumi con tanto di rapide, ecc). Per creare molta tensione ci sono i cattivissimi criminali armati con fucili di alta precisone che troppo spesso sbagliano bersagli troppo facili, tanto per aumentare la tensione. Poi: un carnevale demoniaco-grottesco con tanto di fuochi d'artificio solo per incrementare lo show già ridondante e di pessimo gusto.
Quasi incomprensibile che un simile filmino da quattro soldi (non uno di più) sia stato premiato, non solo a un festival del cinema di Trento, ma pure altrove.
Marco Brenni
[-]
|
|