giancarlo.salemi
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mercoledì 21 novembre 2012
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la forza delle doone
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Un film che evidenzia la forza delle donne e la quasi impotenza degli uomini. A partire da un padre che non c'è e non si vede lungo tutto il film, per finire a uno sceriffo che non sa fare le indagini e allo zio della protagonista che cerca invano un riscatto che non arriva. Al contrario le done emergono con tutta la loro forza. Certamente Ree, Jennifer Lawrence, ma anche la vicina che l'aiuta, cosi come le donne che prima la picchiano ma, poi, l'aiutano, pur di difendere l'onore, a scoprire dove si trova il padre. Fino al gesto estremo, quello del taglio delle mani, come in un rito arcaico, ma l'unico che può effettivamente dimostrare che il padre, l'uomo,è morto. Al di là degli scontati meccanismi per descrivere la periferia montuosa delle province americane, nella fattispecie del Missuri, mi sembra questa la vera forza del film.
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Un film che evidenzia la forza delle donne e la quasi impotenza degli uomini. A partire da un padre che non c'è e non si vede lungo tutto il film, per finire a uno sceriffo che non sa fare le indagini e allo zio della protagonista che cerca invano un riscatto che non arriva. Al contrario le done emergono con tutta la loro forza. Certamente Ree, Jennifer Lawrence, ma anche la vicina che l'aiuta, cosi come le donne che prima la picchiano ma, poi, l'aiutano, pur di difendere l'onore, a scoprire dove si trova il padre. Fino al gesto estremo, quello del taglio delle mani, come in un rito arcaico, ma l'unico che può effettivamente dimostrare che il padre, l'uomo,è morto. Al di là degli scontati meccanismi per descrivere la periferia montuosa delle province americane, nella fattispecie del Missuri, mi sembra questa la vera forza del film. Il riconoscimento alla doona - la regia è in mano ad una donna - come genere ancestrale e superiore, capace dimettersi in gioco fino in fondo. Senza paura.
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the pork chop express
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sabato 25 agosto 2012
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recitazione di livello superiore
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La ricerca del padre fuggiasco fornisce lo spunto di un thriller di personaggi e disagi di una comunità montana del Missouri, pezzenti malavitosi che annaspano nel giro della droga. Storia intensa che langue la prima ora a causa della mancanza di uno sviluppo narrativo importante ma che alla fine restituisce un film che emoziona senza retorica. Recitazione di livello superiore.
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nigel mansell
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venerdì 20 gennaio 2012
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e' questo il sogno americano?
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E' questo il sogno americano che ci hanno sempre venduto? E' uno sguardo impietoso sull'america meno frequentata, e certamente qui non c'è Walker Texas Ranger alias Chuck Norris a rimettere a posto le cose. Quello che si vede è un'intera popolazione border line, uno scenario post atomico come quelli che si vaneggiavano negli anni ottanta: purtroppo tutto questo esiste. E queste stesse persone sono poi lo zoccolo duro repubblicano, sono la carne da macello che spediscono in Iraq o Afhanistan, sono i razzisti... a quanto pare noi italiani non è che siamo sempre i peggiori.
Ottima la protatonista, la regia come impone una pellicola del genere è discreta e quasi invisibile.
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E' questo il sogno americano che ci hanno sempre venduto? E' uno sguardo impietoso sull'america meno frequentata, e certamente qui non c'è Walker Texas Ranger alias Chuck Norris a rimettere a posto le cose. Quello che si vede è un'intera popolazione border line, uno scenario post atomico come quelli che si vaneggiavano negli anni ottanta: purtroppo tutto questo esiste. E queste stesse persone sono poi lo zoccolo duro repubblicano, sono la carne da macello che spediscono in Iraq o Afhanistan, sono i razzisti... a quanto pare noi italiani non è che siamo sempre i peggiori.
Ottima la protatonista, la regia come impone una pellicola del genere è discreta e quasi invisibile. C'è anche una sorta di lieto fine.
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luana
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domenica 7 agosto 2011
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alla redazione
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Mi chiedo come mai l'ottima recensione di Dario ( sempre impeccabile per dirla tutta) non abbia trovato spazio nel pubblico. Ma come le stilate le classifiche?:a volte non servono troppe parole se sono quelle davvero calzanti. Ah già apprezzate le dettagliatissime trame di Laulilla e i ricami di Olgadik...MAH! Chissà se un lavoratore nel sito mi darà una risposta...
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pegg94ful
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martedì 5 luglio 2011
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un ottimo film,ma molto molto lento!
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Un gelido inverno è indubbiamente un ottimo film,con delle ottime recitazioni,un'ottima fotografia e una buona sceneggiatura. Peccato soltanto per la pesantezza con cui viene raccontata la triste vicenda portando lo spettatore(almeno così è successo con me) verso la noia,fortuna che però si riprende verso la fine. VOTO: 8-
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levo95
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martedì 5 luglio 2011
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ree un'eroina moderna
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Col padre scappato e la madre malata, che si rifiuta di parlare, Ree (17 anni) cresce da sola il fratello di 12 anni e la sorellina di 6. Insegna loro a cucinare, e a procacciarsi il cibo. A maneggiare le armi e da loro dure lezioni di vita. Un giorno viene a sapere che per pagare la propria cauzione suo padre ha ipotecato la loro casa e tutti i loro possedimenti. Per non rimanere senza casa Ree parte alla ricerca del padre, con l'intenzione di dimostrare che egli è morto per non perdere la casa.
Per la sua giusta causa Ree scenderà nell'inferno dando fastidio a chi non dovrebbe, ma la sua motivazione è potente: suo fratello e sua sorella. Esternamente gelida come l'inverno, la nostra eroina cresce i suoi fratellini con un amore smisurato.
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Col padre scappato e la madre malata, che si rifiuta di parlare, Ree (17 anni) cresce da sola il fratello di 12 anni e la sorellina di 6. Insegna loro a cucinare, e a procacciarsi il cibo. A maneggiare le armi e da loro dure lezioni di vita. Un giorno viene a sapere che per pagare la propria cauzione suo padre ha ipotecato la loro casa e tutti i loro possedimenti. Per non rimanere senza casa Ree parte alla ricerca del padre, con l'intenzione di dimostrare che egli è morto per non perdere la casa.
Per la sua giusta causa Ree scenderà nell'inferno dando fastidio a chi non dovrebbe, ma la sua motivazione è potente: suo fratello e sua sorella. Esternamente gelida come l'inverno, la nostra eroina cresce i suoi fratellini con un amore smisurato.
Commovente storia dove regna il disncanto, che mostra la provincia americana con crudezza e pessimismo. Nulla è lasciato intendere tutto è esplicato. Jennifer Lawrence è grandiosa, un pezzo di ghiaccio che lentamente lungo il film va sciogliendosi, rivelando tutta l'abilità dell'attrice. La Lawrence è l'ultima delle scoperte al femminile che questo 2010 ci ha portato (insieme all'esplosivs Chloe Moretz e alla bravissima Elle Fanning).
Un film dalla trama lineare, e dalla regia altrttanto semplice, che ricorda un po' quello che era il neo-realismo italiano. Tutto va avanti come in un sogno (un incubo), in un'atmosfera rarefatta, fino alla conclusione da antologia. Ree si rivolge ai propri fratelli/figli e recita la frase bellissima "Sarei persa senza il vostro peso sulle spalle".
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dario
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martedì 5 luglio 2011
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cupissimo
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E' una specie di studio antropologico radicale, ma con troppi compiacimenti grafici e non poche goffaggini analitiche. La mancanza di sfumature tradisce pochezza d'intenti e va verso una vera e propria ossessione per la miseria e la grandezza umane: l'una sottolineata con cupezza insopportabile, l'altra tutta letteraria. Non mancano momenti di notevole tensione, ma prevale una tristezza voluta e una crudeltà come sopportata e causata da tesi disperate nelle quali la regia si perder, si abbandona. Recitazione teatrale, dura, da tragedia gotica: parecchia irrazionalità, troppo istinto,ravvedimento acido e buonistico insieme. Un epater le bourgeois in salsa eccessivamente piccante.
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(di luana)
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snape
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martedì 28 giugno 2011
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grigio
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Film di questo genere devono avere qualcosa di importante da raccontare per non annoiare...questo non ce l'ha
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nalipa
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domenica 12 giugno 2011
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una "tranquilla vita di paura"
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Un gelido inverno mi ha più volta fatto tornare immagini del film "Un tranquillo Week-end di paura"
Una storia di vita dura, anzi durissima vede in primo piano un'adolescente che ha di (adolescente) solo l'aspetto perché in realtà é una donna, una persona fatta!
Determinata, consapevole e incurante del pericolo - una che si é sempre dovuta arrangiare che non ha nessuno a cui raccontare la sua fatica di vivere, in un ambiente per nulla rassicurante...anzi...
Una donna che deve occuparsi della madre malata e dei fratellini più piccoli e anche e soprattutto di rintracciare suo padre che é uno 'stimato' produttore e spacciatore di droghe delle zone in cui si svolte la vicenda e che se non si presenterà in tribunale (si trova fuori dal carcere su cauzione) il giorno stabilito confischeranno la casa e la terra dove l'adolescente vive con famiglia a carico, va da sé che la ragazza farà di tutto per trovare il genitori e quindi salvare la famiglia.
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Un gelido inverno mi ha più volta fatto tornare immagini del film "Un tranquillo Week-end di paura"
Una storia di vita dura, anzi durissima vede in primo piano un'adolescente che ha di (adolescente) solo l'aspetto perché in realtà é una donna, una persona fatta!
Determinata, consapevole e incurante del pericolo - una che si é sempre dovuta arrangiare che non ha nessuno a cui raccontare la sua fatica di vivere, in un ambiente per nulla rassicurante...anzi...
Una donna che deve occuparsi della madre malata e dei fratellini più piccoli e anche e soprattutto di rintracciare suo padre che é uno 'stimato' produttore e spacciatore di droghe delle zone in cui si svolte la vicenda e che se non si presenterà in tribunale (si trova fuori dal carcere su cauzione) il giorno stabilito confischeranno la casa e la terra dove l'adolescente vive con famiglia a carico, va da sé che la ragazza farà di tutto per trovare il genitori e quindi salvare la famiglia.
Inizia una sprecie di caccia all'uomo degna di un "orror".
Anche durante i fatti più agghiacciati la ragazza rimane forte e decisa una vera eroina.
Un cast di attori, forse non notissimi, ma veramente bravi...Tutti!
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ilpareredelpubblico
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domenica 29 maggio 2011
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l'america che non conosciamo..
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Un gelido inverno è l'ulteriore prova che non ci vanno per forza tanti soldi e star di primo livello per fare un buon film..La pellicola di Debra Granik ci mette di fronte sin dalle prime scene a una realtà drammatica,una ragazza che senza padre e con madre debilitatà si trova a dover lottare per la sua sopravvivenza e quella dei fratelli;in un america diversa da quella che conosciamo..povera abbandonata fredda e dove la giustizia non sempre riesce ad arrivare dappertutto.Il film ha una grande atmosfera capace di tenerci incollati allo schermo mentre cerchiamo di intuire la verità è questo è il suo principale punto di forza,ottima anche l'interpretazione in generale e in particolare quella di Jhon Hawkes.
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Un gelido inverno è l'ulteriore prova che non ci vanno per forza tanti soldi e star di primo livello per fare un buon film..La pellicola di Debra Granik ci mette di fronte sin dalle prime scene a una realtà drammatica,una ragazza che senza padre e con madre debilitatà si trova a dover lottare per la sua sopravvivenza e quella dei fratelli;in un america diversa da quella che conosciamo..povera abbandonata fredda e dove la giustizia non sempre riesce ad arrivare dappertutto.Il film ha una grande atmosfera capace di tenerci incollati allo schermo mentre cerchiamo di intuire la verità è questo è il suo principale punto di forza,ottima anche l'interpretazione in generale e in particolare quella di Jhon Hawkes. Unica pecca del film è forse un filo di lentezza e una storia un po' lineare ma nel complesso è un buon film..diverso dal cinema Hollywoodiano che siamo abituati a vedere VOTO 3/5
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