Non pensarci

questo film mi sembra uno scalatore, zitto, zitto ma con tenacia sta arrivando alla cima...

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Pellicola dal sapore artigianale che riesce ad esprimere, in modo colloquiale e spontaneo, il disagio esistenziale di un gruppo di persone, che rappresentano sì un nucleo familiare ma che il film ha il pregio di mostrare quasi singolarmente, senza intasamenti narrativi da telenovela; la musica (composita) ci accompagna con insistenza ma senza invadenza (per inciso se a qualcuno l'opera non piace chi se ne frega) a sottolineare di volta in volta le atmosfere dell'intreccio in senso ironico e non, fino al brano "Agnese" di Ivan Graziani, in una miscela interessante e originale. Chi l'ha trovato "lento, noioso, banale, mal recitato, patetico etc etc" non sa che cosa sia il Cinema ed è meglio che si dedichi ai film di cassetta made in Usa e dintorni. [+]

Pellicola dal sapore artigianale che riesce ad esprimere, in modo colloquiale e spontaneo, il disagio esistenziale di un gruppo di persone, che rappresentano sì un nucleo familiare ma che il film ha il pregio di mostrare quasi singolarmente, senza intasamenti narrativi da telenovela; la musica (composita) ci accompagna con insistenza ma senza invadenza (per inciso se a qualcuno l'opera non piace chi se ne frega) a sottolineare di volta in volta le atmosfere dell'intreccio in senso ironico e non, fino al brano "Agnese" di Ivan Graziani, in una miscela interessante e originale. Chi l'ha trovato "lento, noioso, banale, mal recitato, patetico etc etc" non sa che cosa sia il Cinema ed è meglio che si dedichi ai film di cassetta made in Usa e dintorni. Questo è un altro mondo. [-]

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film deludente, storia poco interssante.

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Il film è brutto ma Mastandrea lo supera. Ridatemi i soldi.

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peccato dopo i commenti di venezia mi aspettavo un film decente, invece parliamo di una storia esile e senza intersse, lenta e noiosa, mal recitata. Sopratutto Mastandrea che sfiora il patetico

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Brutto film, mal recitatio e mal girato

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Il film è piacevole. Fa pensare ma senza ammorbarti. Lo stile è ormnai chiaro come in quello di altri film attualmente nelle sale: umorismo latente... sorridi e poi ti rimane un sorriso amaro in bocca... Racconta situazioni non facili, attraverso il velo di Mastrandrea, che rivela, sempre più, la sua naturalezza nel recitare... Gli attori sono tutti bravi... tutti: dal primo all'ultimo. Grande cinema italiano... che non sforna (scontati The depathed) filmoni, ma film, con una storia e sensata, e soprattutto non finisce per mancanza di inperpreti!

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Ho trovato il film "Non pensarci" uno dei film più belli, sensibili e originali degli ultimi anni. Non sono affatto stupita di alcuni giudizi negativi, non fanno altro che confermare l'ignoranza in cui è ormai annegato questo paese. Bravo zanasi, bravissimo Mastandrea e tutto il cast.

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Un budget ridotto all'osso che a molti altri non sarebbe bastato nemmeno a pagare le location o il cast. Una "commedia" non nel senso che intendiamo oggi in Italia, , che ormai suona quasi un giudizio riduttivo, dimentichi di tutto il nostro cinema passato, ma commedia perchè "media" e "comica" perchè in essa troviamo mescolato davvero di tutto, amore e morte, speranze e disillusioni, risate e lacrime, molti "vaffanculo" ma anche ringraziamenti alla vita. Questo film trabocca di idee e sentimenti che sfuggono ai luoghi comuni: penso ad esempio al figlio, Stefano, che chiede aiuto e deve invece sistemare i casini dell'intero nucleo familiare, oppure alla rappresentazione di una famiglia non operaia, bensì della media imprenditorialità italiana alle prese col fallimento, o ancora al suicidio dell'amico "Matrix" presagito col sorriso e segnato, assai poeticamente, dallo spegnersi delle luci della città per il calo di tensione causato dal suo "botto". [+]

Un budget ridotto all'osso che a molti altri non sarebbe bastato nemmeno a pagare le location o il cast. Una "commedia" non nel senso che intendiamo oggi in Italia, , che ormai suona quasi un giudizio riduttivo, dimentichi di tutto il nostro cinema passato, ma commedia perchè "media" e "comica" perchè in essa troviamo mescolato davvero di tutto, amore e morte, speranze e disillusioni, risate e lacrime, molti "vaffanculo" ma anche ringraziamenti alla vita. Questo film trabocca di idee e sentimenti che sfuggono ai luoghi comuni: penso ad esempio al figlio, Stefano, che chiede aiuto e deve invece sistemare i casini dell'intero nucleo familiare, oppure alla rappresentazione di una famiglia non operaia, bensì della media imprenditorialità italiana alle prese col fallimento, o ancora al suicidio dell'amico "Matrix" presagito col sorriso e segnato, assai poeticamente, dallo spegnersi delle luci della città per il calo di tensione causato dal suo "botto". Abbiamo poi l'omosessualità solo apparente-ma comunque accettata-come apparente è la soddisfazione del "più giovane deputato d'Italia" Paolo Guidi, e le domande senza risposta di Stefano ("Ma non era meglio quando ci dicevamo le bugie...?!"), rocker che, a 35 anni suonati, dopo anni di lontananza, si trova con un padre mai conosciuto di cui cercare nel buio la lapide con tanto di accendino...La forza del film non sta però nell' "anticonvenzionalità" quanto nel realismo e nel messaggio che sì, è meglio non pensarci...non perchè te ne devi fregare, quanto perchè le cose corrono e dovrai correre anche tu per stargli dietro...e non avrai tempo per pensarci troppo. La vita è imprevedibile e pronta a schiacciarti ma non per questo devi avere paura di buttarti...La scena finale vede Stefano ammaccato dalle cadute della vita provare a buttarsi di nuovo, mentre il cane e il cantante del suo gruppo-schiantatosi a terra nel prologo-mostrano le loro proprie fasciature...ma ora lui non ha paura, dice probabilmente fra sè l'ennesimo "ma vaffanculo" e si lancia. Il film si conclude col suo volo. Non si vede che fine sarà ma ci basta il suo urlo e la sua espressione, se non felice non certo impaurita. Tutto questo- e ovviamente molto, molto di più- è l'ultimo film di Zanasi, un "parto" durato ben 10 anni per la "crisi" del cinema italiano. Sarà crisi di mezzi ma non registica e creativa, e chi dice che "il cinema italiano fa schifo", con quel gusto per tutto ciò che non è provinciale ma straniero, e dunque necessariamente più bello, non sa cosa si perde. Che vada pure a godersi i blockbusters. [-]

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l'ho trovato molto bello, divertente sin da subito,intelligente, gli attori credibili, assolutamente azzeccato Mastandrea nella parte dell'eterno indeciso e fuori dagli schemi, in cui la vita col passare degli anni ci ingabbia, proprio come capita al fratello Battiston, che si trova a doversi occupare dell'azienda di famiglia reprimendo le proprie fantasie. un appunto se si vuole proprio farlo è che il film tocca tanti temi ,come l'amore il lavoro (cariera),la famiglia, le origini, senza approfondirle tutte, ma sarebbe stato un altro film più pesante, non così simpatico!!! ciao

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