daniele
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lunedì 19 gennaio 2009
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ok
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Buona critica.
Solo , potresti evitare di usare abbreviazioni che hanno senso negli sms e basta?
Oltre a questo "Evitando di vedere questo film" è un consiglio realmente senza onore. Anche i film brutti vanno visti.
Ciao.
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(di frank pycon)
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g77
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venerdì 16 gennaio 2009
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quando
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QUANDO ESCE IN ITALIA?????
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nick distefano
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domenica 14 dicembre 2008
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ma è normale?
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Ma sembra normale che l'ultimo lavoro di un cineasta come Romero non sia ancora uscito in Italia, nonostante negli Stati Uniti sia già commercializzato in DVD?
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folo
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lunedì 1 dicembre 2008
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ingiustizia
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mi chiedo solo una cosa: perchè l'ultimo film di george romero, uno dei piu grandi maestri dell horror, forse il piu grande insieme a John carpenter, uno che ha inventato un genere, poi stra-copiato e inflazionato, e con 5 film in 40 anni (la notte dei morti viventi è proprio del 68 o giu di li)ha continuato a fornire uno sguardo critico e disperato sulla società contemporanea e sulla natura umana, uscendo quindi dalle regole del film di genere e meritandosi lo status di grande autore... perchè un suo film in italia non viene neanche distribuito???? me lo sono dovuto scaricare da internet (e non è pirateria se mi scarico un film che qui Non ho la possibilità di vedere) e visto in inglese con i sottotitoli.
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mi chiedo solo una cosa: perchè l'ultimo film di george romero, uno dei piu grandi maestri dell horror, forse il piu grande insieme a John carpenter, uno che ha inventato un genere, poi stra-copiato e inflazionato, e con 5 film in 40 anni (la notte dei morti viventi è proprio del 68 o giu di li)ha continuato a fornire uno sguardo critico e disperato sulla società contemporanea e sulla natura umana, uscendo quindi dalle regole del film di genere e meritandosi lo status di grande autore... perchè un suo film in italia non viene neanche distribuito???? me lo sono dovuto scaricare da internet (e non è pirateria se mi scarico un film che qui Non ho la possibilità di vedere) e visto in inglese con i sottotitoli..
posso solo dire che le mie aspettative sono state soddisfatte in pieno: bello, disperato, senza speranza...
da paragonare all'altrettanto bello, ma piu superficiale, REC
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spoerri
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giovedì 18 settembre 2008
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capolavoro
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dopo il deludentissimo e commerciale (benchè flop) "la terra dei morti viventi" avevo dato per perso Romero: ormai la sua vena creativa si è persa, pensavo,ormai è anziano, sarà stanco.... è diventato manierista... succede!
E lui cosa fa? Torna con questo enorme capolavoro che non ha niente da invidiare ala sua vecchia trilogia zombi ed anzi spesso la supera. Realistico, moderno, conoscitore dei media (nei suoi pro e contro) quì Romero colpisce veramente duro!!
Significativo che a differenza del costoso predecessore questo film è 100% indipendente è fatto con 2 soldi, in totale libertà creativa e produttiva.
Spero che esca anche in Italia, per ora non ci sono notizie.
Grande Romero! Ritorno alla grande!!
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frank pycon
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domenica 14 settembre 2008
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perchè?
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Sn 1 fan d Romero...quindi m dispiace parlare male di un suo film, ma questa è stata sl una forte delusione...
difficile trovare cose a suo favore...sembra un film di un 35enne emergente che imita i film denuncia alla romero. Ora vi spiego...nei precedenti film la cosidetta "accusa" era abbastanza nascosta (se si esclude "laterra..." , anke lì abbastanza sbandierata) qui invece le immagini e la voce fuori campo nn fanno altro che ripeterci le cose ogni 10 minuti come se fossimo degli idioti!!! Si punta il dito contro un certo tipo di mezzi d informazione...e va bene ...ma nn importa che me lo dici continuamente. Gli attori lasciano alquanto desiderare, con toni esageratamente finti drammatici tipo reazioni alla grande fratello! Scene sconnesse fra di loro.
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Sn 1 fan d Romero...quindi m dispiace parlare male di un suo film, ma questa è stata sl una forte delusione...
difficile trovare cose a suo favore...sembra un film di un 35enne emergente che imita i film denuncia alla romero. Ora vi spiego...nei precedenti film la cosidetta "accusa" era abbastanza nascosta (se si esclude "laterra..." , anke lì abbastanza sbandierata) qui invece le immagini e la voce fuori campo nn fanno altro che ripeterci le cose ogni 10 minuti come se fossimo degli idioti!!! Si punta il dito contro un certo tipo di mezzi d informazione...e va bene ...ma nn importa che me lo dici continuamente. Gli attori lasciano alquanto desiderare, con toni esageratamente finti drammatici tipo reazioni alla grande fratello! Scene sconnesse fra di loro. pochissimi momenti di tensione e di gore. Cameraman che riescono a filmare tt cm se già sapessero quello che succederà. Linguaggio cinematografico alla rec e cloverfiled tradito xò da un furbo montaggio. Paura = 0 ...brutto dirlo ma oggi gli zombi lenti nn fanno veramente + paura! Ciliegina trash sulla torta lo zombi finale che piange una lacrima di sangue poichè "noi siamo peggio di loro" e li torturiamo (ma quanto siamo cattivi). Domanda che si chiede il film alla fine : "meritiamo d essere salvati?" la mia risposta : "Sì, evitando d vedere questo film!"
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gus da mosca
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sabato 7 giugno 2008
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death of the death (il testamento di romero)
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Un nuovo C-movie di Romero, come il suo primo 16-millimeti del 1968, amatoriale e in bianconero (The Night of the living dead). Un doppio film ed un doppio titolo: un film dentro l'altro. Il film interno: Death of the death, che racconta lo script, muovendo morti e vivi. Il film esterno: Diary of the Dead, che disseziona il film interno. Romero vuole essere regista di Diary of the Dead (il film esterno), usa uno pseudonimo per Death of the death (il film interno), di cui "sembra" dirci di non volerne essere piu' l'autore. L'ecletticita' ermetica di questo regista monotematico sta nel meccanismo con cui racchiude un C-movie di zombies all'interno di un film esterno indefinito (che da il titolo alla doppia opera): un film senza script, ne' attori, dove il mezzo di ripresa diventa centro di attenzione per lo spettatore.
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Un nuovo C-movie di Romero, come il suo primo 16-millimeti del 1968, amatoriale e in bianconero (The Night of the living dead). Un doppio film ed un doppio titolo: un film dentro l'altro. Il film interno: Death of the death, che racconta lo script, muovendo morti e vivi. Il film esterno: Diary of the Dead, che disseziona il film interno. Romero vuole essere regista di Diary of the Dead (il film esterno), usa uno pseudonimo per Death of the death (il film interno), di cui "sembra" dirci di non volerne essere piu' l'autore. L'ecletticita' ermetica di questo regista monotematico sta nel meccanismo con cui racchiude un C-movie di zombies all'interno di un film esterno indefinito (che da il titolo alla doppia opera): un film senza script, ne' attori, dove il mezzo di ripresa diventa centro di attenzione per lo spettatore. Letto in questo modo, l' "ultimo" film di Romero e' lo sperimentale testamento di un moribondo, che lascia poche, sconnesse, ma rivoluzionarie idee di "nuovo cinema". Il film esterno (quello vero) e' fatto incollando sequenze sconnesse, ottenute usando 2 camere a mano, 2 video-cellulari, registrazioni televisive, immagini di telecamere fisse di sorveglianza, spezzoni di pellicola, web-cams e streams scaricati da web, dando vita alla piu' bizzarra ibridazione di immagini della storia del cinema. Mentre il C-movie si svolge secondo i piu' classici canoni grotteschi dello script "zombesco", il film esterno "sorveglia", taglia, interrompe il C-movie, distraendo lo spettatore brutalmente dalla narrazione dello script, buttandolo nella dialettica del mezzo comunicativo. Un film di Zombies ? Oppure un confuso testamento per il cinema: che come uno zombie muore e rivive nella sua continua evoluzione di linguaggio delle immagini (muto, poi sonoro, B/N poi a colori, oggi multicanale, digitale, multimediale: non-cinema, ma sempre "cinema"). Di questo regista ricorderemo il primo e l'ultimo film ! (...ma onestamente non gli riconosco, come invece fanno in molti, alcun velleitario messaggio etico o sociale).
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[+] 4 stelle a romero , 1 stella al film !!
(di gus da mosca)
[ - ] 4 stelle a romero , 1 stella al film !!
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william lee
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venerdì 23 maggio 2008
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noi siamo loro, loro sono noi...
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Romero è tornato, ed è tornato in grande forma, con questo quinto capitolo della sua, ormai definiamola così, politica "non corretta", sui morti viventi. Di questo si tratta infatti, politica e critica sociale, economica, sipirituale e morale. Dall'inizio della sua avventura, nel lontano 1968, il nostro George ha cercato, con risultati strabilianti, considerato il genere, di raccontare si storie dell'orrore, ma più di tutto ha cercato di raccontare le condizioni sociali dell'uomo, vivo o morto che sia. Basta ricordare il finale de "La Notte dei Morti Viventi", la location di "Zombi", la caratterizzazione dei personaggi de "Il Giorno degli Zombi" e la città a strati, poveri e ricchi, di "La Terra dei Morti Viventi" per giungere a comprendere la critica severa e senza troppi sconti che Romero applica ad ogni strato della società.
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Romero è tornato, ed è tornato in grande forma, con questo quinto capitolo della sua, ormai definiamola così, politica "non corretta", sui morti viventi. Di questo si tratta infatti, politica e critica sociale, economica, sipirituale e morale. Dall'inizio della sua avventura, nel lontano 1968, il nostro George ha cercato, con risultati strabilianti, considerato il genere, di raccontare si storie dell'orrore, ma più di tutto ha cercato di raccontare le condizioni sociali dell'uomo, vivo o morto che sia. Basta ricordare il finale de "La Notte dei Morti Viventi", la location di "Zombi", la caratterizzazione dei personaggi de "Il Giorno degli Zombi" e la città a strati, poveri e ricchi, di "La Terra dei Morti Viventi" per giungere a comprendere la critica severa e senza troppi sconti che Romero applica ad ogni strato della società. I morti viventi seguono per così dire anche la nostra storia, tra ipermecati, militarismo e globalizzazione, seguono ,dal loro modo di vedere le cose, un cambiamento che per noi è, o ci appare, come qualcosa d'importante, ma che alla fine risulterà essere la nostra distruzione. Gli zombi sono come noi, una specie che cerca di sopravvivere, gli zombi sono clown, ballerine, meccanici, casalinghe, bambini e benzinai. I morti viventi sono la nostra evoluzione, obbligata e inevitabile, sono un evoluzione che ci appare cruda e violenta, ma sono essenzialmente un cambiamento verso l'insensibilità giustificata delle nostre azioni di morte verso noi stessi. Probabilmente inferiore a "La Terra dei Morti Viventi", questo ultimo (forse) capitolo della "nostra" storia, chiude (o inizia?) perfettamente un'avventura iniziata tanti anni fa e che, probabilmente, non è destinata a finire presto.
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zackary
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giovedì 17 aprile 2008
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il migliore
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dopo il deludentissimo la terra dei morti viventi e la vistosa crisi degli ultimi 15 anni,Romero ritorna a volare alto! ecco di nuovo un film che fa veramente paura e ribrezzo! questi sono,secondo me,gli zombie più cattivi e inferociti mai rappresentati...veramente choccante la scena all'ospedale..............sarò felice di vederlo doppiato (speriamo decentemente)in italiano! l'american version è grandiosa! W il cinema horror! W george a.romero!(quando è in forma però...come qui).
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anthony
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domenica 13 aprile 2008
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romero is back!
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l'ho visto a boulder,una città del colorado..circa un mese e mezzo fa. Ero in viaggio negli USA e non mi sono lasciato sfuggire l'occasione : non è stato facile visto che si tratta al 100% di un film indipendente!.......DIARY OF THE DEAD è un autentico gioiello,un piccolo "miracolo cinematografico"(a differenza dell'inguardabile e iper pubblicizzato - "iper distribuito"-TERRA DEI MORTI VIVENTI sempre di Romero)....Visto che parliamo di un genere (horror)che negli ultimi anni non fa che sfornare cagate a destra e a manca...in continuazione! si è abusato a lungo del cinema dell'orrore,fino a renderlo un sottogenere che non ricava più nulla dovunque si volti!! L'ultima fatica di romero torna a far alzare la testa a un certo tipo di cinema.
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l'ho visto a boulder,una città del colorado..circa un mese e mezzo fa. Ero in viaggio negli USA e non mi sono lasciato sfuggire l'occasione : non è stato facile visto che si tratta al 100% di un film indipendente!.......DIARY OF THE DEAD è un autentico gioiello,un piccolo "miracolo cinematografico"(a differenza dell'inguardabile e iper pubblicizzato - "iper distribuito"-TERRA DEI MORTI VIVENTI sempre di Romero)....Visto che parliamo di un genere (horror)che negli ultimi anni non fa che sfornare cagate a destra e a manca...in continuazione! si è abusato a lungo del cinema dell'orrore,fino a renderlo un sottogenere che non ricava più nulla dovunque si volti!! L'ultima fatica di romero torna a far alzare la testa a un certo tipo di cinema..ormai dato per morto!feroce critica all'uomo di oggi,ai mostri dela nostra era(guerra, razzismo, fondamentalismo religioso, distorsione della realtà da parte delle varie lobbyes), gli zombi non sono che il mezzo per dimostrare la barbarie di cui è capace l'uomo...il suo egoismo,la sua cecità davanti a tutto e a tutti,la sua profonda e infinita crudeltà. Romero,sfruttando un budjet bassissimo, (2 milioni $)crea un horror all'altezza dei suoi primissimi capolavori (la notte dei morti viventi,zombi-dawn of the dead),un film che ci costringe spesso a mettere le mani davanti agli occhi e,non di rado,a tapparci le orecchie...le scene a effetto BHUU!!! sono da ricovero in ospedale per effetto choc!....IN CONCLUSIONE,non perdetevi assolutamente DIARY OF THE DEAD : una pellicola intelligente e riflessiva che vi darà modo di pensare e di farvi prendere anche qualche sano spavento........ spero in una distribuzione anche in Italia (ricordo che è un film indipendente)..sarebbe un vero peccato se il nostro pubblico ne fosse privato! bhè la versione originale è da favola!ma se affidato a doppiatori mansueti il suo figurone lo fa lo stesso!......CAPOLAVORO.
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