pasquino
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domenica 18 maggio 2008
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in italia abbiamo grandi tecnici...
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Dante Ferretti, Dante Spinotti, Pietro Scalia.
C'è da segnalare un calo di qualità secondo me dovuto a 2 motivi. 1 in Italia si fa sempre e solo lo stesso film nella maniera più veloce ed economica possibile. Ne consegue che il tecnico si confronta con un ordinarietà che non lo spinge a "sperimentare" e/o risolvere problemi. 2 Il centro sperimentale una volta sfornava gente con i... mi avete capito. Oggi è solo un covo di raccomandati. L'industria italiana è ferma da 30 anni causa il fatto che il cinema è diventato di stato e finanziato dallo stato. Ciò ha eliminato rischio d'impresa e imprenditori seri che hanno preferito andare all'estero (De Laurentis, Ponti ecc.). Quando il Ministero Beni Culturali finanziera solo le opere prime, quando il finanziamento statle sarà un modo per fare utili e non l'utile stesso, quando si tornerà sul mercato il cinema italiano risorgerà e il circolo virtuoso porterà sfornare talenti in ogni settore.
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Dante Ferretti, Dante Spinotti, Pietro Scalia.
C'è da segnalare un calo di qualità secondo me dovuto a 2 motivi. 1 in Italia si fa sempre e solo lo stesso film nella maniera più veloce ed economica possibile. Ne consegue che il tecnico si confronta con un ordinarietà che non lo spinge a "sperimentare" e/o risolvere problemi. 2 Il centro sperimentale una volta sfornava gente con i... mi avete capito. Oggi è solo un covo di raccomandati. L'industria italiana è ferma da 30 anni causa il fatto che il cinema è diventato di stato e finanziato dallo stato. Ciò ha eliminato rischio d'impresa e imprenditori seri che hanno preferito andare all'estero (De Laurentis, Ponti ecc.). Quando il Ministero Beni Culturali finanziera solo le opere prime, quando il finanziamento statle sarà un modo per fare utili e non l'utile stesso, quando si tornerà sul mercato il cinema italiano risorgerà e il circolo virtuoso porterà sfornare talenti in ogni settore. Ma questa gente va marcata stretta e un grande compito ha l'informazione.
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gordon cole
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domenica 18 maggio 2008
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carn..era meglio starsene a casa...
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Per uno di Sequals, Carnera non è solo un nome. E' un segno di riconoscimento. "Sequals" suona strano, ma quando lo dici - e parli con persone che non sono magari giovanissime, non importa da dove arrivino. Ti dicono: "ah, il paese di Carnera!". E tu sei a posto, ti sei giocato con successo un ottimo biglietto da visita.
Per uno di Sequals, Carnera è un concentrato di verità, fantasia, leggenda, epica. Di centinaia di episodi o leggende "metropolitane" che lo accompagnano da sempre. E' il simbolo del carattere e della tenacia dei friulani. L'icona del loro passato di emigranti in cerca di una vita un po' più degna di questo nome. L'immagine della semplicità e dell'umiltà della gente di questa terra.
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Per uno di Sequals, Carnera non è solo un nome. E' un segno di riconoscimento. "Sequals" suona strano, ma quando lo dici - e parli con persone che non sono magari giovanissime, non importa da dove arrivino. Ti dicono: "ah, il paese di Carnera!". E tu sei a posto, ti sei giocato con successo un ottimo biglietto da visita.
Per uno di Sequals, Carnera è un concentrato di verità, fantasia, leggenda, epica. Di centinaia di episodi o leggende "metropolitane" che lo accompagnano da sempre. E' il simbolo del carattere e della tenacia dei friulani. L'icona del loro passato di emigranti in cerca di una vita un po' più degna di questo nome. L'immagine della semplicità e dell'umiltà della gente di questa terra. Carnera soprattutto "gigante buono", dunque, per la sua gente. Prima ancora che "la montagna che cammina lentamente" (The Ambling Alp) come lo battezzò Damon Runyon e come preferisce recitare approssimativamente il sottotitolo inglese.
Ed è già in questa banale dissonanza che il cinema "immediato" di Martinelli, immediatamente rivela le sue intenzioni. Carnera film è un prodotto facile, di consumo istantaneo che passa e non resta. Confezionato con abuso, spreco e ripetizione di effetti digitali talvolta invadenti e fastidiosi al solo scopo di riempire gli occhi. Fatto per un mercato internazionale. Pensato proprio per quella marea di emigrati friulani e non solo che riconosceranno nelle immagini la superficie di quello che i loro o i loro padri già conoscono del primo campione del mondo italiano dei massimi. Carnera film è esattamente quello che il pubblico sa già. Una sagra di paese, di qualunquismo e banalità.
Un Primo Carnera enorme, bonaccione, affamato da piccolo, riconoscente verso i genitori, capace di prendere botte perchè prendere botte significa poter far studiare i figli e sempre pronto a rialzarsi (perchè il luogo comune vuole che il friulano cada ma si rialzi sempre... sic!...), ingenuo e raggirabile da chiunque. Proprio come Martinelli si augura sia il pubblico che vedrà il suo film, viene da credere.
Una superficialità calcolata davvero agghiacciante, quella messa in mostra dal regista che evidentemente non si preoccupa nemmeno di sfatare i più banali dei luoghi comuni, ma anzi come già in "Vajont", peraltro, li riempie di vuota retorica (prova ne sia, su tutte, la sua rappresentazione ridicola del Friuli, terra dove a suo giudizio nevica perennemente: capisco la libertà di espressione artistica ma forse qualcuno glielo dovrebbe dire che Sequals è a poco più di 200 metri sul livello del mare e che Gorizia lo è a meno di 100...)
E questo è nulla, poi, in confronto alle incongruenze di una sceneggiatura da fotoromanzo e ad alcuni passaggi anche cinematograficamente imbarazzanti (Carnera furibondo sul ring fa rimpiangere il peggio dei peggiori Rocky e alcune semplificazioni - titolo mondiale richiesta di sposarlo; genitori rozzi = gente che non sa stare a tavola; per non parlare di alcune scene "madri" tipo quella del minacciato suicidio di lui frenato solo dall'annuncio della prossima nascita di un figlio -, sono un concentrato di stucchevoli luoghi comuni, insopportabili, grossolani e fastidiosi).
Il cinema resta altrove, come il fascismo ridotto a poche immagini d'epoca nelle quali gli attori interagiscono con Mussolini (questo sembra importante:il vezzo, non la storia).
Come Carnera uomo, che Martinelli non si preoccupa di scoprire, approfondire, capire nelle sue incongruenze, nelle sue contraddizioni, ma mette solo in bella mostra proprio come fa con un effetto digitale (aiutato in questo da una recitazione da pessima fiction televisiva che non coinvolge solo Iaia, ma tutto il cast e dalla quale a stento si sottraggono solo Burt Young e F. Murray Abraham - ah, Salieri, Salieri, com'è lontano quel Salieri!!)
Insomma Carnera film è furbetto dove Carnera uomo non lo era affatto. E certamente davanti a un film così poco profondo, così poco sentito, così poco vivo e assolutamente incapace di emozionare, viene da chiedersi se ancora una volta, dopo i due manager che approfittarono della sua ingenuità mentre era in vita, non sia stato qualcun altro ad approfittare della sua figura e del suo nome anche oggi, semplicemente per venderlo anche stavolta, come un fenomeno da baraccone, buono per intascare quattro soldi.
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domenica 18 maggio 2008
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michele ma tu cosa sai di cinema?
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I migliori tecnici al mondo sono americani e in italia non hanno ancora capito cosa sia il montaggio e la regia. gli attori non vivono pompano false emozioni. io di cinema ne son e ci lavoro e ti dico che questo film è una copia cinese di quello che sarebbe un bel film americano. Secondo me devi studiare un pò di più,ègrazie a quelli come te che il cinema italiano fa schifo.
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a.
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domenica 18 maggio 2008
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martinelli e l ipocrisia
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Un film Americano? in america il cinema non è una serie di inquadrature spettacolari e neanche una lista della spesa di frasi ' celebri'. E'vita, ci sono corpi umani che vivono e si modificano a seconda del contesto in cui sono.
La regia non ha nulla a che vedere con la qualità americana e gli attori sono il solito 'pompaggio' Italiano, privi di vita e assenti dal mondo che li circonda. Sono attacati alle solite espressioni nevrotiche di sopracciglia unite che per loro sarebbero'tristezza,dolore..'.Mi chiedo se nella vita qualcuno faccia sul serio cosi.
Un ipocrisia inaudita una cast list pessima( mi chiedo che cosa abbia capito chi se ne è occupato) e una regia che a mio parere in america ha favorito la caduta di capelli agli spettatori.
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Un film Americano? in america il cinema non è una serie di inquadrature spettacolari e neanche una lista della spesa di frasi ' celebri'. E'vita, ci sono corpi umani che vivono e si modificano a seconda del contesto in cui sono.
La regia non ha nulla a che vedere con la qualità americana e gli attori sono il solito 'pompaggio' Italiano, privi di vita e assenti dal mondo che li circonda. Sono attacati alle solite espressioni nevrotiche di sopracciglia unite che per loro sarebbero'tristezza,dolore..'.Mi chiedo se nella vita qualcuno faccia sul serio cosi.
Un ipocrisia inaudita una cast list pessima( mi chiedo che cosa abbia capito chi se ne è occupato) e una regia che a mio parere in america ha favorito la caduta di capelli agli spettatori. Da dimenticare. Il cinema è vita ed'è un' altra cosa.
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max
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domenica 18 maggio 2008
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w gli italiani
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scene molto impegnative. Solo per la fatica fatta dagli attori il film merita pienamente le cinque stelle. Si aggiunge l'emozione che riesce a trasmettere per completare un giudizio del tutto positivo. Bravo Andrea..però...per essere il tuo primo film ...sei stato eccezionale !In Bocca al lupo per la tua carriera!
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è roa di finirla
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domenica 18 maggio 2008
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sapete perche
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perche su questo sito non cè controllo alcuno, scrivono tutti, cani e porci compresi, aggiungendo offese parolaccie volgarita bestemmie e insulti vari.
è una vergogna questo forum, gli intenditori sono gran pochi, i voti sempre piu sbagliati.
bisogna finirla se una cosa non si conosce, aprezza e ama . lasciatela stare .... datevi all ippica, o andate a fare le sagome al poligono"pagano bene" visto che vi lamentate sempre dei 7 euro buttati per un film non bello.
se ci fossero dei moderatori, o dei questionari da compilare per potere votare un film .... il 90 per cento dei visitatori qui non ci sarebbe .... perche non sanno un cazzo di cinema .....BASTA BASTA BASTA BASTA BSAT
IL FILM E BELLO PENSAVO MEGLIO.
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perche su questo sito non cè controllo alcuno, scrivono tutti, cani e porci compresi, aggiungendo offese parolaccie volgarita bestemmie e insulti vari.
è una vergogna questo forum, gli intenditori sono gran pochi, i voti sempre piu sbagliati.
bisogna finirla se una cosa non si conosce, aprezza e ama . lasciatela stare .... datevi all ippica, o andate a fare le sagome al poligono"pagano bene" visto che vi lamentate sempre dei 7 euro buttati per un film non bello.
se ci fossero dei moderatori, o dei questionari da compilare per potere votare un film .... il 90 per cento dei visitatori qui non ci sarebbe .... perche non sanno un cazzo di cinema .....BASTA BASTA BASTA BASTA BSAT
IL FILM E BELLO PENSAVO MEGLIO.
NONOSTANTE CIO VOTO 3
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[+] però...
(di pasquino)
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bia
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sabato 17 maggio 2008
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all'americana
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Un film carino certo molto enfatizzato una specie di Rocky Balboa all' italiana il contesto storico e' persente ma forse un'po' banalizzato, tutto e' preposto al messaggio del film talmente immediato e semplice come solo gli americani sanno fare quindi un buon film ma non certo un film ITALIANO... anche la scelta del cast filoamericano come il bravo Paolo Seganti italiano che ha lavorato in America o di Antonio Cupo che a mio avviso invece non ha brillato ma che provenendo da Holliwood... . Brava la Valle e la ormai onnipresente Smutniak .
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pasquino
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venerdì 16 maggio 2008
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non ho visto il film...
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...l'odio che questo sito getta addosso questo film fa riflettere. Il motivo? Martinelli è un autore legato a idee e personaggi di destra e nord in un cinema romano che si spaccia di sinistra. Andrò a vederlo per questo, per la disonestà intelletuale dei gestori del sito e di chi scrive.
Perché questo film è SCONSIGLIATO e I Demoni di San Pietroburgo è CONSIGLIATO nonostante la gente lo stronchi con i propri commenti?
Cmq sul sito del ministero dei beni culturali ci sono gli stanziamenti. Placido ha preso 1,4 milioni di euro, la Torrini 1,9, Maselli (non muore mai) 1, Maria Sole Tognazzi (parenti di chi scrive con lo stesso cognome su questo sito?) 1,1, Giannini 1,5. FATE VOI...
P.S. non censuratemi e cominciate a fare informazione!
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patrizia lovato
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venerdì 16 maggio 2008
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la montagna che cammina col cuore
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Straordinario, bellissimo da non perdere!
confesso di aver pianto a più riprese anche se non sono di lacrima facile.
Parliamo delle scene, girate con maestria in stile americano con fondali in bianco e nero per rievocare l'epoca che dalle immagini originali si colorano; certo ben lontane dalle immagini delle fiction Italiane .
Martinelli, grandissimo regista italiano, ricordiamo anche Vajont . Ripropone storie vere, quasi dimenticate
storie Italiane, che danno valore alla nostra nazione.
Belle le musiche e bravissimi gli attori .
Da non perdere
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