Sfiorarsi |
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Un film di Angelo Orlando.
Con Valentina Carnelutti, Angelo Orlando, Giorgio Caputo, Mimosa Campironi, Alessandro Procoli.
continua»
Drammatico,
durata 90 min.
- Italia 2006.
- Atalante Film
uscita giovedì 8 maggio 2008.
MYMONETRO
Sfiorarsi
valutazione media:
3,00
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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...e mentre si radunavano le Ronde Padane...di zampyzampFeedback: 0 |
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domenica 18 maggio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Padova, 17/5/08 Ci ho voluto dormire sopra tutta la notte per lasciare decantare le emozioni. Oggi posso essere più obiettivo: Valentina Carnelutti ha un sorriso capace di far innamorare anche le poltrone vuote del cinema (e questa non è tanto tecnica d'attore, quanto ricchezza interiore, presumo).Ora parliamo del film. E' sicuramente un bel film che meriterebbe di essere distribuito: per ora viaggia in copia unica assieme al bagaglio del suo bravo autore, Angelo Orlando. Non c'è un attore del cast che sia al di sotto del ruolo: tutti (a me) poco noti (o forse tutti troppo bravi per essere anche noti). Orlando e Carnelutti hanno scritto una sceneggiatura (era il 2001)che a quanto pare sa molto del loro mondo: un'attrice e un fotografo (tipo quello da book), e la loro fatica ad affermarsi, a sopravvivere ad un mondo (quello un po' autoreferenziale dello spettacolo)a cui sembrano un po' insofferenti; il destino di una giovane madre e di un maturo adolescente che si sfiora nel tempo senza mai incontrarsi; una donna determinata e matura e un maschio poco latino incline solo agli amori adolescenziali. Bene: quando il destino finalmente si incrocia, (l'agnizione di Piero/Orlando che scopre in Cèline sia un'amica precedentemente conosciuta sia l'Amore, la Passione maturi)) i due protagonisti sembrerebbero aver dato casa alle loro passioni (con l'Ohhhh! soddisfatto del pubblico), salvo scoprire subito dopo che la maturità (nel maschio) arriva da un percorso lento di crescita e non già dal colpo di fulmine. Interessante il finale, che chiude il cerchio lasciandolo inesorabilmente aperto. Interessante anche l'ambientazione sonora, realisticamente ingombrante. Però non si raggiungono quasi mai picchi di emozione: forse perchè è un incrocio di delicate tristezze che appunto si sfiorano; forse perchè agli autori non interessava farceli raggiungere; forse il pubblico si è un po' assuefatto e risponde solo agli accorati appelli emotivi. Non importa: il sorriso della Carnelutti val bene una serata al cinema. Sempre che la Distribuzione lo voglia. Zampyzamp - padova
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