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frank
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domenica 27 maggio 2007
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insulso
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Film d'autore decisamente inutile
[+] idiozia
(di nathanael)
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giuseppe mirabella
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venerdì 25 maggio 2007
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e intanto fuori nevica...
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Anime in cerca d'amore,il loro lo sprecano nei posti e con le persone sbagliate,(come dei fiocchi di neve che vengono scrollati da un cappotto). Si nascondono dietro una Bibbia, una bottiglia, dei rimpianti.Ma un cuore da solo non basta per amare se stessi, soprattutto quando non riesce a dirci cosa vogliamo e chi siamo veramente.E pensare che di gioia, si può anche morire, col sorriso tra le labbra. E intanto fuori nevica...
Giuseppe Mirabella
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jayan walter - scrittore
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venerdì 18 maggio 2007
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bello, bellissimo, non troppo, anzi, deludente
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Nel tentativo di realizzare un capolavoro, un film d'autore - e ci sono tutti gli ingredienti, dalla grande regia di Resnais alle superbe interpretazioni di attori affermati - è venuto fuori un film che parte bene, come idee, come recitazione e ambienti (è chiaro il messaggio che vuole lanciare: tanti cuori isolati che cercano in altri, nuovi compagni/e quel che non trovano nel compagno/a che hanno, ma alla fine, delusi tornano all'ovile) ma che si sviluppa in una noiosa ripetizione di scene, in una noiosa e sonnacchiosa Parigi, dove la vitalità e la gioia di vivere per cui tanto è famosa diviene l'emblema della più profonda depressione. Mi sembra strano che qualcuno l'abbia trovato un film divertente, a me mi ha annoiato fino alla morte di ogni sentimento.
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Nel tentativo di realizzare un capolavoro, un film d'autore - e ci sono tutti gli ingredienti, dalla grande regia di Resnais alle superbe interpretazioni di attori affermati - è venuto fuori un film che parte bene, come idee, come recitazione e ambienti (è chiaro il messaggio che vuole lanciare: tanti cuori isolati che cercano in altri, nuovi compagni/e quel che non trovano nel compagno/a che hanno, ma alla fine, delusi tornano all'ovile) ma che si sviluppa in una noiosa ripetizione di scene, in una noiosa e sonnacchiosa Parigi, dove la vitalità e la gioia di vivere per cui tanto è famosa diviene l'emblema della più profonda depressione. Mi sembra strano che qualcuno l'abbia trovato un film divertente, a me mi ha annoiato fino alla morte di ogni sentimento. Manca completamente di sentimento e non c'è alcuna forma di pathos o intreccio nella sceneggiatura. E' un film scialbo e mentale, lontano dalla realtà.
Jayan Walter
www.jayanwalter.com
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piernelweb
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martedì 8 maggio 2007
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cuori infranti
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Resnais, riferimento assoluto del cinema francese dal dopoguerra fino ai giorni nostri, alla ragguardevole di 84 anni dimostra di avere ancora la forza e la passione di mettersi in discussione e di sudare dietro la macchina da presa. Questo "Cuori", commedia dolceamara che gravita attorno alle vicende di sei personaggi dalle vite private desolate e fredde quanto il nevoso inverno Parigino, è stato premiato per la miglior regia all'ultimo Festival del cinema di Venezia. Un premio da leggersi in onore alla gloriosa carriera del regista transalpino, piuttosto che per il reale valore di questo lavoro, che nel complesso non è di certo eccezionale. Infatti tutta la prima ora è piuttosto scialba e monocorde e la regia "ostenta come se fosse quasi un pregio una qualità televisiva da sitcom stile Casa Vianello".
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Resnais, riferimento assoluto del cinema francese dal dopoguerra fino ai giorni nostri, alla ragguardevole di 84 anni dimostra di avere ancora la forza e la passione di mettersi in discussione e di sudare dietro la macchina da presa. Questo "Cuori", commedia dolceamara che gravita attorno alle vicende di sei personaggi dalle vite private desolate e fredde quanto il nevoso inverno Parigino, è stato premiato per la miglior regia all'ultimo Festival del cinema di Venezia. Un premio da leggersi in onore alla gloriosa carriera del regista transalpino, piuttosto che per il reale valore di questo lavoro, che nel complesso non è di certo eccezionale. Infatti tutta la prima ora è piuttosto scialba e monocorde e la regia "ostenta come se fosse quasi un pregio una qualità televisiva da sitcom stile Casa Vianello". Per fortuna via via che le storie si snodano gli intrecci amorosi, reali o solo immaginati, ridestano l'attenzione e le emozioni e l'ironia si fanno più convincenti. Davvero azzeccato l'accostamento climatico a quello degli animi dei personaggi, perennemente innevati nei cuori e negli abiti. Così così il cast, se l'Azéma (insospettabile erotomane bigotta) e Arditi sono notevoli, deludono le prove della Morante (perennemente gracchiante e imprigionata nell'isteria del suo personaggio) e soprattutto di Dussollier (70 anni portati malissimo e recitazione spesso patetica e improbabile). In definitiva un film che forse accontenta gli amanti del cinema francese che fu, cinema che oggi è praticamente senza un pubblico e sopravvive a stento grazie alle poche mostre-vetrina come Venezia. Gradevole ma non troppo.
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(di nathanael)
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gianchi
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domenica 14 gennaio 2007
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le mani e la neve
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Film che tocca i cuori. importanti i particolari: le mani che si sfiornano o che non si toccano mai. la neve che esprime il freddo dei sentimenti. Molto meglio il titolo originale francese (Piccole Paure Condivise).
il personaggio del barman che dice la sua vera vita attaverso le bugie (!).
recitato per sottrazione (solo la Azema sbaglia caricando in alcune sequenze la sua recitazione).
Commuove, fa pensare. un film di parole e allo stesso tempo di sielnzi, con immagini molto belle.
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antonio
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domenica 7 gennaio 2007
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improbabile,noioso,banale
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un film da consigliare a qualcuno che non vuoi piu' vedere.....
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(di nathanael)
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ad
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domenica 7 gennaio 2007
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piacevole, fino alla fine
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Il film si guarda con piacere, fino alla fine
[+] state a casa
(di paolo profeti piombino )
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piantagrassa
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martedì 12 dicembre 2006
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cuori? meglio un infarto per favore, grazie...
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Mettiamola così: personalmente ho uno stomaco abbastanza forte per i film che nella stragrande maggioranza dei casi farebbero annoiare la media degli spettatori.
Non mi spaventano lentezza, sottintesi, minimalismi, e via discorrendo.
Ma questo "Cuori" è davvero un insieme di immagini superflue, banali di recitazioni effettate (Laura Morante ha un tono di voce - come sempre, ma mi rendo conto che questa può essere una mia considerazione - a dir poco irritante!).
Volete che crtisallizzi questo breve commento in due sole parole? Bene, allora: "Noioso e inconcludente".
Statene alla larga.
[+] un colpo al cuore!!!
(di fidelio)
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[+] poesia? mai sentito parlare?
(di lau)
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roberto
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venerdì 8 dicembre 2006
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un film?
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Parasafrando (non me ne voglia) Levi, mi vien da dire "Se questo è un film". Allucinante, dialoghi inutili, attori precari e trama totalmente vuota, hanno permesso a questa pellicola di uscire nei cinema italiani. Non è che ci si aspetti che ci sia qualche scossone nel plot, o che i personaggi possano in qualche maniera appassionare con le loro storie, ma non succede niente, proprio niente, susciterebbe sicuramente maggior interesse veder cambiare di coloro un semaforo. E in questo piattume cinematografico scivolano le storie di queste persone, storie ordinarie, forse anche un pò tirate. Comunque, visto che ho avuto il grande dispiacere di andarlo a visionare, consiglio caldamente alla gente in futuro di prendere freddo al di fuori del cinema piuttosto che perdere 2 ore buone nella speranza di riuscire a capire dove il regista voleva portare gli spettatori.
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Parasafrando (non me ne voglia) Levi, mi vien da dire "Se questo è un film". Allucinante, dialoghi inutili, attori precari e trama totalmente vuota, hanno permesso a questa pellicola di uscire nei cinema italiani. Non è che ci si aspetti che ci sia qualche scossone nel plot, o che i personaggi possano in qualche maniera appassionare con le loro storie, ma non succede niente, proprio niente, susciterebbe sicuramente maggior interesse veder cambiare di coloro un semaforo. E in questo piattume cinematografico scivolano le storie di queste persone, storie ordinarie, forse anche un pò tirate. Comunque, visto che ho avuto il grande dispiacere di andarlo a visionare, consiglio caldamente alla gente in futuro di prendere freddo al di fuori del cinema piuttosto che perdere 2 ore buone nella speranza di riuscire a capire dove il regista voleva portare gli spettatori. Ribadisco che è una vergogna che simili cose vengano anche prodotte. Ed è vergognoso che si paghi anche il prezzo del biglietto. Dovrebbero pagarci per sopportare. Altro che.
Roberto
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[+] te lo do io un consiglio...
(di nathanael)
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blogger
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lunedì 4 dicembre 2006
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cuori versus crash
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L’ultima fatica dell’84enne Maestro Alain Resnais, Cuori, ispirato a una piéce di Alan Ayckbourn “Private fears in public places”rappresenta la disincantata e sofisticata via europea per raffigurare il disagio delle vita nella metropoli contemporanee ed evoca, per opposizione, Crash-contatto fisico, il film di Haggis, vincitore dell’Oscar: nella pellicola ambientata a Los Angeles un coro di personaggi emblematici vedeva i riflessi delle proprie paure nel groviglio urbano multirazziale e interclassista, concepito però anche come occasione di conoscenza di sé e di riscatto; nel lungometraggio francese i sei protagonisti l’inferno lo hanno all’interno di casa o dell’ ufficio, nel padre, nel compagno/a, nella segretaria o nella sorella, mentre la città, avvolta nella nebbia, lattiginosa, resta presenza evanescente, giacché per le strade si incrociano, senza sfiorarsi, tante solitudini diverse e incomunicabili se non per caso e per brevi istanti.
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L’ultima fatica dell’84enne Maestro Alain Resnais, Cuori, ispirato a una piéce di Alan Ayckbourn “Private fears in public places”rappresenta la disincantata e sofisticata via europea per raffigurare il disagio delle vita nella metropoli contemporanee ed evoca, per opposizione, Crash-contatto fisico, il film di Haggis, vincitore dell’Oscar: nella pellicola ambientata a Los Angeles un coro di personaggi emblematici vedeva i riflessi delle proprie paure nel groviglio urbano multirazziale e interclassista, concepito però anche come occasione di conoscenza di sé e di riscatto; nel lungometraggio francese i sei protagonisti l’inferno lo hanno all’interno di casa o dell’ ufficio, nel padre, nel compagno/a, nella segretaria o nella sorella, mentre la città, avvolta nella nebbia, lattiginosa, resta presenza evanescente, giacché per le strade si incrociano, senza sfiorarsi, tante solitudini diverse e incomunicabili se non per caso e per brevi istanti. Danno una mesta cadenza alle microstorie i fiocchi di neve che come lievi singhiozzi o lacrime troncano dialoghi ed incontri inutili. Cuori taglia fuori da un qualunque contesto sociale i sei protagonisti e ne mette alla gogna la sconfortata impotenza isolandoli e costringendoli alla claustrofobia di un palcoscenico, inquadrandone spesso dall’alto la vuota disperazione e il goffo tentativo di sfuggirvi: obbligato a far parte di un gioco, diretto da un enigmatico altrove, ciascuno improvvisa le sue mosse e spostandosi nella scacchiera, diventa per l’altro inconsapevole strumento di tortura. La disposizione delle pedine crea ad intermittenza un equilibrio illusorio ed apparente: i rapporti umani e le convivenze significano abitare una stanza divisa a metà con una solo finestra, ove si soffoca o si gela insieme. Per tutti il passato lascia rimpianti e desideri mai realizzati, rancori e sensi di colpa, soggiogando presente e futuro: una coppia cerca un luogo ideale per trovare pace e stabilità ma scopre dopo la passione la reciproca indifferenza, un agente immobiliare si macera nel desiderio per la fedele segretaria incapace di ricambiarlo, in costei la devozione al Dio dei testi sacri convive grottescamente con l’ esibizionismo, un barista subisce gli insulti del vecchio padre infermo, un ex militare disoccupato ciondola per i bar ubriaco, non sapendo che fare di se stesso, una giovane donna mette annunci per trovare l’anima gemella e si reca agli appuntamenti al buio con un vistoso fiore rosso, tradizionale simbolo di eros, e ne torna immancabilmente delusa. Dunque un intrecciarsi di aspirazioni e frustrazione pretestuoso ma quasi sempre orchestrato razionalmente: religione, amore, pietà filiale che nell’apatia nebbiosa si tramutano in fantasmi e fanno diventare il dramma della volontà spenta commedia.http://slilluzicando.splinder.com
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