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Per un appassionato, anzi un cultore, della mitica serie TV questo film è un vero colpo al cuore, un pugno nello stomaco, un calcione sui reni e chi più ne ha...più colpisca! La visione sudista è amplificata al massimo tanto da raggiungere livelli paurosamente grotteschi e ogni cliché o luogo comune viene esageratamente abusato. E' un adattamento decisamente tardivo, con tanto di situazioni prive di interesse, di sostanza e di presa sul pubblico, con due stunt e non attori che fanno salti e capriole a bordo del mitico Generale Lee in purissimo stile "Jackass", la recitazione è un optional e l'unico tocco di nobiltà cinematografica è Burt Reynold, che di candido bianco vestito, è solo l'ombra di se stesso e del grande attore che ha tante volte dimostrato di essere. Inoltre non incarna affatto il Boss Hogg originale, è troppo diverso non solo fisicamente ma anche come atteggiamenti e simpatia. Il tono è scanzonato e caciarone, punta ad un modestissimo intrattenimento senza impegno, con una trama sciocca che è più un pretesto per piazzare inseguimenti e sgommate a più non posso: non a caso film, regista, sceneggiatori e attori hanno fatto incetta di nominations ai Razzie del 2006! Tra l'altro anche la confezione troppo moderna mal si lega alle atmosfere e alla filosofia della serie televisiva e alle ambientazioni polverose in cui si svolge la scena. Cosa c'è da ricordare nella mediocrità generale? Lynda Carter, la mitica "Wonder Woman" in una particina, la sempre fantastica Dodge Charger con il numero 01 e quei pantaloncini indossati dalla cugina Daisy Dukes, che hanno fatto così storia da essere stati ribattezzati proprio daisy dukes. Ma non in onore di Jessica Simpson, bensì in omaggio a Catherine Bach, l'unica vera cugina Daisy!
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