|
|
nick castle
|
giovedì 28 ottobre 2010
|
ah...
|
|
|
|
Mi ero dimenticato dello scopiazzamento da Stargate di Roland Emmerich, infatti l'idea dell'astronave a forma di piramide come quella degli alieni dalle fattezze tipiche degli dei egiziani sono proprio rubate da Stargate. Bilal si è reso proprio ridicolo con questo film...
[+] scopiazzamenti
(di motoinmoto)
[ - ] scopiazzamenti
|
|
|
[+] lascia un commento a nick castle »
[ - ] lascia un commento a nick castle »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
nick castle
|
lunedì 25 ottobre 2010
|
pessima fantascienza d'autore...
|
|
|
|
Un bravo sceneggiatore è colui che sa reimpastare talmente tanto le sceneggiature di altri da renderle irriconoscibili anche a coloro che originariamente le hanno scritte. Enki Bilal, seguendo questa linea di pensiero, non è un bravo sceneggiatore. Questo film ha scopiazzato ed è stato scopiazzato. Certe inquadrature e diverse sequenze ricordano palesemente il "Minority Report" di Spielberg, mentre la questione politica delle aziende farmaceutiche era già presente in "Equilibrium" di Kurt Wimmer. Ma come ho detto, questo film è stato persino scopiazzato, infatti Neil Blomkamp per il suo "Disctrict 9" ruba a Bilal la buona idea della nave spaziale che staziona sulla città.
[+]
Un bravo sceneggiatore è colui che sa reimpastare talmente tanto le sceneggiature di altri da renderle irriconoscibili anche a coloro che originariamente le hanno scritte. Enki Bilal, seguendo questa linea di pensiero, non è un bravo sceneggiatore. Questo film ha scopiazzato ed è stato scopiazzato. Certe inquadrature e diverse sequenze ricordano palesemente il "Minority Report" di Spielberg, mentre la questione politica delle aziende farmaceutiche era già presente in "Equilibrium" di Kurt Wimmer. Ma come ho detto, questo film è stato persino scopiazzato, infatti Neil Blomkamp per il suo "Disctrict 9" ruba a Bilal la buona idea della nave spaziale che staziona sulla città. Ma come Bilal ruba da Wimmer, Wimmer ruba da Bilal, però in modi decisamente sproporzionali, perchè se Bilal ha preso da Wimmer la parentesi politica in cui ambientare la pellicola, Wimmer ruba a Bilal tutta l'estetica del film, infatti in "Ultraviolet" di Wimmer, vengono riproposti quasi integralmente lo stile, le scenografie, e anche il confronto tra due specie (quà alieni e umani, in Ultraviolet umani ed emofagi). Ma le similitudini con Ultraviolet non finiscono quà. In sintesi però, Immortal (ad vitam) è votato ad un estetica da videogioco, per cui, chi si lamentò del fatto che Avatar fu realizzato per 60% in digitale, quà rimarrà inorridito, non soltanto per la rozzezza delle animazioni, dei fondali e del compositing digitale, ma per la quasi totale assenza di attori in carne ossa. Non solo gli ambienti e tutto ciò che contengono sono immagini di sintesi, ma persino il 90% dei personaggi, lasciando attori veri e propri solo per i ruoli principali. Nel suo mix di fantasy e fantascienza, ha proprio la sua debolezza nel lato visivo, poco credibile votato all'estetica del risparmio.
[-]
[+] non è una questione di economicità
(di motoinmoto)
[ - ] non è una questione di economicità
|
|
|
[+] lascia un commento a nick castle »
[ - ] lascia un commento a nick castle »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
dio amiga
|
lunedì 6 settembre 2010
|
opera epica
|
|
|
|
Film splendido con magnifiche atmosfere che toccano nel profondo nello stesso modo con cui sapevano farlo quelle di Blade Runner, Nirvana, Ai e Brazil.
La trama è ben articolata e innovativa sotto il punto di vista narrativo, rende gloria al fumetto di Enki Bilal da cui è stato tratto il film (la trilogia di Nikopol)
Chi dice che la trama è inesistente probabilmente dormiva o non ascoltava i dialoghi distratto dalla fotografia straordinaria.
Azzeccatissima la scelta di Linda Hardy per il ruolo di Jill Bioskop,lo spessore dato al personaggio è notevole.
L'interazione dei personaggi virtuali con gli attori veri è ben integrata, la scelta del regista di usare personaggi in rendering la condivido al 100% essa è stata causata non dal budget ma per avere personaggi più simili possibili a quelli del fumetto che è stato usato come story board.
[+]
Film splendido con magnifiche atmosfere che toccano nel profondo nello stesso modo con cui sapevano farlo quelle di Blade Runner, Nirvana, Ai e Brazil.
La trama è ben articolata e innovativa sotto il punto di vista narrativo, rende gloria al fumetto di Enki Bilal da cui è stato tratto il film (la trilogia di Nikopol)
Chi dice che la trama è inesistente probabilmente dormiva o non ascoltava i dialoghi distratto dalla fotografia straordinaria.
Azzeccatissima la scelta di Linda Hardy per il ruolo di Jill Bioskop,lo spessore dato al personaggio è notevole.
L'interazione dei personaggi virtuali con gli attori veri è ben integrata, la scelta del regista di usare personaggi in rendering la condivido al 100% essa è stata causata non dal budget ma per avere personaggi più simili possibili a quelli del fumetto che è stato usato come story board.
per concludere, un capolavoro.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a dio amiga »
[ - ] lascia un commento a dio amiga »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
fluturnenia
|
giovedì 23 aprile 2009
|
cum grano salis est solutio in rebus
|
|
|
|
Se si ha la pazienza di aspettare una mezzora scarsa e la voglia di metterci un discresto impegno nel cercare di seguire le vicende, si scoprirà che non oltre metà film la trama sarà tutt'altro che confusa e nebulosa, a patto che non ci si faccia scappare nessuna e dico proprio nessuna immagine. Ogni più piccolo e singolo particolare non è soltanto una manna per gli occhi ma anche un possibile se non probabile elemento di districamento di questa storia fatta di innumerevoli infinitesimali dettagli che costruiscono un mosaico apparentemente non-sense. Inutile raccontare tutto quel che accade ed è altrettanto falso che tutto è funzionale alla scenografia. Altresì sbagliato è pensare che tranne Horus tutto il resto sia marginale, al contrario forse Horus è asservito a una storia concatenata e parallela alla sua.
[+]
Se si ha la pazienza di aspettare una mezzora scarsa e la voglia di metterci un discresto impegno nel cercare di seguire le vicende, si scoprirà che non oltre metà film la trama sarà tutt'altro che confusa e nebulosa, a patto che non ci si faccia scappare nessuna e dico proprio nessuna immagine. Ogni più piccolo e singolo particolare non è soltanto una manna per gli occhi ma anche un possibile se non probabile elemento di districamento di questa storia fatta di innumerevoli infinitesimali dettagli che costruiscono un mosaico apparentemente non-sense. Inutile raccontare tutto quel che accade ed è altrettanto falso che tutto è funzionale alla scenografia. Altresì sbagliato è pensare che tranne Horus tutto il resto sia marginale, al contrario forse Horus è asservito a una storia concatenata e parallela alla sua. Qui nn c'è nessuna egittologia o necessità di saper capire e guardare le cose con occhi acculturati e allenati come dice qualche saccentone leggendo un po' + in basso. E' una pellicola che piace o nn piace e nn è riservata ne' a menti eccelse ne' tanto meno a dotti o intelligentoni. Io sn il re degli ignoranti e l'ho apprezato egualmente con buona pace dei professori che mi hanno preceduto nei commenti.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a fluturnenia »
[ - ] lascia un commento a fluturnenia »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
charlie
|
giovedì 3 luglio 2008
|
anima mia...
|
|
|
|
Qualcuno di voi ha notatato che lui recita una poesia "La carogna" di Baudelaire contenuta ne I FIORI DEL MALE?!
O eravate troppo impegnati a criticare?!
|
|
|
[+] lascia un commento a charlie »
[ - ] lascia un commento a charlie »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
haisha75
|
martedì 3 giugno 2008
|
adoro il surreale!
|
|
|
|
La contrapposizione tra una moderna New York super-evoluta e la piramide egizia è spettacolare! Vecchio e nuovo, antico e moderno insieme.... ricordatevi che gli antichi egizi esistevano millenni prima del nostro cristo, e che addirittura sono stati associati alla vita aliena! quindi in un futuro, sapere che potrebbero tornare, non sarebbe così sconvolgente....
|
|
|
[+] lascia un commento a haisha75 »
[ - ] lascia un commento a haisha75 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
nico.
|
mercoledì 12 marzo 2008
|
ei recensore!
|
|
|
|
Faccela. Oppure leggiti la trilogia degli immortali. No, forse non riusciresti a seguirne la trama.
|
|
|
[+] lascia un commento a nico. »
[ - ] lascia un commento a nico. »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
pikwick
|
giovedì 24 gennaio 2008
|
che confusione!
|
|
|
|
Film confusionario e confuso, con buoni mezzi a disposizione. Atmosfera e ambienti tipici (Cupezza, alienazione, genetica ecc.) con due ingredienti nuovi in più allo stesso prezzo di sempre: sesso ed egittologia! Con questi ingredienti qualcosa di almeno commerciale doveva uscire e invece... Non si capisce nulla e il primo che ha capito poco dalla sceneggiatura o dai fumetti originali risulta essere proprio il regista.Risparmiatevi i soldi o se proprio volete farvi del male andate da MC Donald!
|
|
|
[+] lascia un commento a pikwick »
[ - ] lascia un commento a pikwick »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
bordata il sublime
|
giovedì 24 gennaio 2008
|
originale .
|
|
|
|
film iperrealista e stilizzato che mostra una città futura in maniera originale,miscelando antichi dei egiziani con una società tecnologica avanzata.
bilal riesce nel suo intento.
l'azione è minimizzata all'essenziale,i personaggi digitali un pò stonano,ma nell'insieme il film riesce a coinvolgere lo spettatore dall'inizio alla fine.
l'originalità paga
|
|
|
[+] lascia un commento a bordata il sublime »
[ - ] lascia un commento a bordata il sublime »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
gianni
|
martedì 1 gennaio 2008
|
il fascino del futuro
|
|
|
|
Il film di Bilal è assolutamente visionario e ahi-noi raro nel suo genere. Sicuramente si può inserire nella grande tradizione dei film di fantascienza impegnati quelli cioè, sul solco dei vari Blade Runner, Alien, The Abyss e pochi altri, in cui la poetica del film è meno la rappresentazione giocosa e spensierata di "guerre stellari" e più la ricerca di scenari possibili del nostro futuro laddove etica, morale, tecnica si mischiano amabilmente. Certamente Bilal recupera sul piano visivo un immaginario scenografico sulle città del futuro già noto alla letteratura di genere (auto volanti, strade del cielo, cyborg e così via). Al contempo però egli ricerca, con dialoghi tuttaltro che criptici ma fascinosamente intriganti e dinamici,lo spessore psicologico degli abitanti umani, semiumani e non umani del mondo del 2094.
[+]
Il film di Bilal è assolutamente visionario e ahi-noi raro nel suo genere. Sicuramente si può inserire nella grande tradizione dei film di fantascienza impegnati quelli cioè, sul solco dei vari Blade Runner, Alien, The Abyss e pochi altri, in cui la poetica del film è meno la rappresentazione giocosa e spensierata di "guerre stellari" e più la ricerca di scenari possibili del nostro futuro laddove etica, morale, tecnica si mischiano amabilmente. Certamente Bilal recupera sul piano visivo un immaginario scenografico sulle città del futuro già noto alla letteratura di genere (auto volanti, strade del cielo, cyborg e così via). Al contempo però egli ricerca, con dialoghi tuttaltro che criptici ma fascinosamente intriganti e dinamici,lo spessore psicologico degli abitanti umani, semiumani e non umani del mondo del 2094. L'invenzione più geniale nel film è sicuramente la rappresentazione di "una zona di intrusione" meravigliosamente resa con una piramide egiziana il cui fascino antico resiste ancora nella sfida all'apparente ineffabilità delle certezze tecnologiche del futuro. Attendiamo quanto prima il prossimo film, possibilmente di nuovo con la Hardy.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a gianni »
[ - ] lascia un commento a gianni »
|
|
d'accordo? |
|
|
|