serpina
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sabato 25 maggio 2024
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superfluo.
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Ho rivisto questo film su sky, per verificare la mia prima impressione al cinema, di vent'anni fa. All'epoca, lo avevo ritenuto piuttosto insignificante: farsesco senza essere divertente, infarcito di abnormi maschere chirurgiche ma - malgrado ciò - incapace di ridicolazzarle a fondo oltre la loro INTRINSECA ridicolaggine. Su questo aspetto, il confronto con la quasi contemporanea commedia nera e distopica BRAZIL è impietoso: si pensi alla madre del protagonista che letteralmente si "disfa" nella bara, dopo essere morta a seguito di eccessivi ritocchi estetici... Geniale e feroce, oltre che divertente. Non funziona come critica sociale: troppo cafone l'ambiente stra-ricco descritto e troppo stupidi i miliardari simil-Trump ingannati e in attesa di farsi spennare da femmine finto-bellissime, sempre gonfie di silicone.
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Ho rivisto questo film su sky, per verificare la mia prima impressione al cinema, di vent'anni fa. All'epoca, lo avevo ritenuto piuttosto insignificante: farsesco senza essere divertente, infarcito di abnormi maschere chirurgiche ma - malgrado ciò - incapace di ridicolazzarle a fondo oltre la loro INTRINSECA ridicolaggine. Su questo aspetto, il confronto con la quasi contemporanea commedia nera e distopica BRAZIL è impietoso: si pensi alla madre del protagonista che letteralmente si "disfa" nella bara, dopo essere morta a seguito di eccessivi ritocchi estetici... Geniale e feroce, oltre che divertente. Non funziona come critica sociale: troppo cafone l'ambiente stra-ricco descritto e troppo stupidi i miliardari simil-Trump ingannati e in attesa di farsi spennare da femmine finto-bellissime, sempre gonfie di silicone. Ci si chiede come abbiano fatto a fare i soldi e ci fanno persino pena, ancora prima di farci schifo. Troppo iperbolico l'avvocato diabolico- piacione, a sua volta milionario, tratteggiato da Clooney, di colpo trasformato in fragile agnellino innamorato dalla bellissima, unica femmina non'chirurgica. Il che ridimensiona di molto l'opinione corrente sul presunto talento di questo attore, a sua volta, incomprensibilmente milionario. Nulla a che vedere con Cary Grant. Che senso ha un filmetto del genere firmato dai Coen, senza che sia MAI visibile alcuna traccia di questo illustre pedigree? SUPERFLUO. Due stelle per quieto vivere ma in realtà sarebbe un N.C. ( non classificato). Anche il confronto con le grandi commedie Usa del passato è improponibile: il soggetto delle
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eugen
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giovedì 13 aprile 2023
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straordinaria commedia nera dei coen brothers
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"Intolerable Cruelty"(Joel e Ethan Coen, da un soggetto di Robert Ramsey, Matthew Stone, John Romano, sceneggiatura dei Coen, di Ramsey e Stone, 2023), che in italiano ha un titolo molto commerciale, ma lungo(inutilmente)tutta una proposzione, parla di un avvocato divorszista, brillante e cinico, che difende un clienete che e'stato tradito dalla moglie, dopo averla a sua volta tradito, Coppia "aperta"solo in apparenza, con tanto di contratto prematrimoniale, predisposto dall'avvocato protagonista, In definitivaa la moglie si rivela una furba "predatrice di patrimoni"ma stavolta non ce la fa, complice l'avvocato, che pero', affascinato dalla donna, ne viene attratto in modo irresistible, arrivnado a prporle il"matrmonio"8per lui un'atubeffa, possiamo dire, pensanso addirittura di rinunciare alla sua professione, oltremodo redditizia; ma dopo poco tempo la tattica della donna torna fuori.
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"Intolerable Cruelty"(Joel e Ethan Coen, da un soggetto di Robert Ramsey, Matthew Stone, John Romano, sceneggiatura dei Coen, di Ramsey e Stone, 2023), che in italiano ha un titolo molto commerciale, ma lungo(inutilmente)tutta una proposzione, parla di un avvocato divorszista, brillante e cinico, che difende un clienete che e'stato tradito dalla moglie, dopo averla a sua volta tradito, Coppia "aperta"solo in apparenza, con tanto di contratto prematrimoniale, predisposto dall'avvocato protagonista, In definitivaa la moglie si rivela una furba "predatrice di patrimoni"ma stavolta non ce la fa, complice l'avvocato, che pero', affascinato dalla donna, ne viene attratto in modo irresistible, arrivnado a prporle il"matrmonio"8per lui un'atubeffa, possiamo dire, pensanso addirittura di rinunciare alla sua professione, oltremodo redditizia; ma dopo poco tempo la tattica della donna torna fuori... lui, disperato, finge di tornare cinico e assolda un killer, invero asmatico ma soprattutto "imbranato", senza sapere che lei ha fattolo stesso, ingaggiando la stessa persona. Alla fine "amor vincit omnia", ma con le dovute cautele, La filmografia dei Coen, certo, conosce ben altri titoli e i fans della coppia registica considera questo un film decisamene minore, mentre il doppio(anzi a un certo punto all'ennsima potenza) rovesciamento dei ruoli tra l'avvocato cinico e "cirtante"versi shakespeariani, come dlela donna, "truffatrice patrimoniale", sembra essere ripetivio, ma in realta demistifica la"dromolgia"sfrenata in cui viviamo, il trppo rapido cambio non solo di"umore"ma proprio di atteggiamento mentale complessivo rispetto alla realt'che ci caratterizza tutti/e, non solo in circostanze particolari... Deliziosi i siparietti, le situzioni processuali ed extra.tali, con il banckground annche inconscio di chi fa l0avvoato matrimonialista ma anche di donne astute e di ometti fintamente"indifesi"che si fingono stupiti di essere stati"truffati"quando spesso manipolano al peggio le sittuzioni gia'in paretenza,... Delizioso il sottofinale, con i due avvoati(Geroge Clooney, evidentemente in"pausa"rispetto ai suoi film come regista, di grande impegno, con un film"Leggero" e Paul Adelstein, l'aimco e collega), che inseguono il possibile killer((Irwin Keyes), scena parodistica di tanti film d'aizone ma anche di detection... Catharina Zeta.Jones era qui al suo zenith attorlae. Eugen
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paolp78
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sabato 6 febbraio 2021
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satira sgargiante e gustosa
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Pellicola multicolore che gioca con l'eccesso e lo stravagante in modo indovinato e molto piacevole, secondo uno stile narrativo già collaudato dai fratelli Coen in loro precedenti opere. La genialità dei due artisti americani si esprime qui con una satira spinta, molto esplicita, che coglie perfettamente nel segno risultando gradevole, nonostante qualche esagerazione quasi grottesca, ma comunque sempre divertente.
Vale la pena precisare che benché la regia della pellicola risulti essere firmata dal solo Joel Coen, tuttavia l'opera deve essere comunque attribuita ad entrambi i fratelli statunitensi, che infatti ne sono sia produttori che sceneggiatori.
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Pellicola multicolore che gioca con l'eccesso e lo stravagante in modo indovinato e molto piacevole, secondo uno stile narrativo già collaudato dai fratelli Coen in loro precedenti opere. La genialità dei due artisti americani si esprime qui con una satira spinta, molto esplicita, che coglie perfettamente nel segno risultando gradevole, nonostante qualche esagerazione quasi grottesca, ma comunque sempre divertente.
Vale la pena precisare che benché la regia della pellicola risulti essere firmata dal solo Joel Coen, tuttavia l'opera deve essere comunque attribuita ad entrambi i fratelli statunitensi, che infatti ne sono sia produttori che sceneggiatori.
La storia, volutamente sopra le righe, è caratterizzata dalla presenza di numerosi personaggi comicamente eccentrici, che conferiscono brio e slancio alla narrazione.
Dialoghi buffi, satirici e pungenti, davvero molto ben scritti.
Resta nella memoria l'ottimo impatto visivo, sapientemente realizzato dai Coen.
I protagonisti sono George Clooney, alla seconda delle quattro pellicole sinora girate coi fratelli Coen, e la bellissima Catherine Zeta Jones, che sebbene di origine gallese riesce qui credibilissima nei panni dell'avida californiana mangiatrice di uomini e di patrimoni. Tra le due star hollywoodiane non si registra un affiatamento particolare, tuttavia il film non ne risente e i due interpreti funzionano comunque bene nei rispettivi ruoli.
Il resto del cast è completato, oltre che da numerosi caratteristi molto bravi, anche da due importanti attori come Billy Bob Thornton, spassosissimo nella parte del ricco texano stupido, e Geoffrey Rush, talentuoso come al solito, che compare quasi solo nella divertentissima scena iniziale.
Assolutamente odiose le divorziate arricchite.
Le musiche e canzoni pop sono perfette per lo stile della narrazione.
Notevoli gli abiti e gli arredamenti, anch'essi funzionali allo spirito dell'opera.
Si segnala il finale con la dichiarazione/prova d'amore meno romantica della storia del cinema: una vera chicca, geniale.
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rudy_50
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sabato 5 dicembre 2015
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bello e romantico
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Bella commedia, ho comperATO IL dvd x vederla in versione originale.
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great steven
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venerdì 28 agosto 2015
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deliziosa destrutturazione filmica del matrimonio.
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PRIMA TI SPOSO, POI TI ROVINO (USA, 2003) diretto da JOEL & ETHAN COEN. Interpretato da GEORGE CLOONEY, CATHERINE ZETA-JONES, GEOFFREY RUSH, CEDRIC THE ENTERTAINER, EDWARD HERRMANN, RICHARD JENKINS, BILLY BOB THORNTON, JULIA DUFFY, STACEY TRAVIS, PAUL ADELSTEIN
Marilyn Rexroth è una furba affabulatrice esperta in mariti ricchi da spennare. Miles Messi è il migliore avvocato divorzista sulla piazza di Los Angeles, e non ha mai perso una causa. Quando i due si incontrano in occasione del divorzio voluto da Marilyn per il tradimento di Rex, il suo fedifrago marito donnaiolo, scatta immediatamente un’attrazione particolare fra loro.
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PRIMA TI SPOSO, POI TI ROVINO (USA, 2003) diretto da JOEL & ETHAN COEN. Interpretato da GEORGE CLOONEY, CATHERINE ZETA-JONES, GEOFFREY RUSH, CEDRIC THE ENTERTAINER, EDWARD HERRMANN, RICHARD JENKINS, BILLY BOB THORNTON, JULIA DUFFY, STACEY TRAVIS, PAUL ADELSTEIN
Marilyn Rexroth è una furba affabulatrice esperta in mariti ricchi da spennare. Miles Messi è il migliore avvocato divorzista sulla piazza di Los Angeles, e non ha mai perso una causa. Quando i due si incontrano in occasione del divorzio voluto da Marilyn per il tradimento di Rex, il suo fedifrago marito donnaiolo, scatta immediatamente un’attrazione particolare fra loro. Miles ha tutto ciò che un uomo agiato possa desiderare, e Marilyn non cerca altro che montagne di soldi per conquistarsi un’intoccabile indipendenza. Dopo aver abbandonato Rex al suo destino, Marilyn sposa quello che lei crede un ricco petroliere texano, che si scopre poi essere un attore sotto mentite spoglie. Naturalmente anche questo matrimonio va a monte per via dell’astuto piano che Marilyn ha studiato col consueto obiettivo di appropriarsi del denaro del consorte. Intuendo che la donna potrebbe garantirgli ulteriori ricchezze assicurate, Miles la sposa, cascando nel suo tranello: lei, infatti, gli fa credere inizialmente di essere povera per poi riscoprirsi improvvisamente benestante grazie al testamento del defunto Rex Rexroth, morto per un arresto cardiaco. Miles pensa dapprincipio di far eliminare la moglie, ma un malinteso con l’energumeno ingaggiato finisce in un nulla di fatto. Al momento del divorzio, però, i due coniugi, pur sapendo di non essersi reciprocamente fidati l’uno dell’altra e capendo che per lungo tempo han tentato di danneggiarsi a vicenda, comprendono di amarsi sinceramente, e pertanto decidono da quell’istante di impegnarsi sia come soci sia a livello sentimentale. Una commedia ironica e dissacrante che dice la verità sul matrimonio, inteso non come la tomba dell’amore (un proverbio davvero poco felice) ma come un’istituzione che, sfortunatamente per gli onesti, viene convertita a vantaggio dei giureconsulti penalisti o dei consorti che vanno a caccia di « facili prede da incastrare alla grande» con interessi meramente ed esclusivamente pecuniari. Solo i fratelli Coen (Joel alla regia, Ethan alla produzione ed entrambi collaboratori alla sceneggiatura) potevano imbastire un tiro mancino così sensazionale e provocatorio, diretto alla radice del moralismo più intransigente e motivato per distruggere ogni singolo luogo comune al fine di creare un alone di godibilissimo divertimento intorno a una storia certamente ricchissima di spunti che però ha il torto di complicarsi con qualche eccesso verso il finale, ingorgandosi in un bailamme di formalismi e colpi di scena non troppo azzeccati. Ma è solo un difetto secondario se paragonato alla stesura di una vicenda che diverte senza forzare l’umorismo e fa riflettere senza affaticare, coadiuvata dai formidabili duetti Clooney/Zeta-Jones che danno l’acqua della vita ad un film che non si prende troppo sul serio ma riesce comunque a centrare il bersaglio grazie ad un calibrato equilibrio fra pathos e leggerezza, allegria e tranquillità, diplomazia e politicamente scorretto. Catherine si rivela insostituibile in un ruolo che solamente lei poteva interpretare, in virtù della sua grazia bonariamente ferina e del suo carisma recitativo che prende le distanze dall’avvenenza fisica per abbracciare la bravura professionale, mentre un George scatenato sul piano verbale, maniaco dei denti bianchi e più che mai determinato a salvare capra e cavoli dimostra, con la scoppiettante dovizia di una brillantissima interpretazione, che la comicità è il suo ambito preferito. Van tessute le lodi anche di un cast di comprimari non certo di poco conto, fra cui fanno la loro porca figura quantomeno un G. Rush (con castigatissimo codino nella capigliatura!) scanzonato e in preda ad una furia pantoclastica e un B. B. Thornton che, insolitamente, sa distinguersi per una delicata grazia e un pizzico di gentilezza usata come arma a doppio taglio. La durata contenuta, infine, è sicuramente un punto che alza la media di un risultato già di per sé soddisfacente e meritevole.
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drums
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lunedì 13 febbraio 2012
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non ricorderete una sola scena degna di nota
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Una delusione. Un film in cui credetemi: alla fine non ricorderete una sola scena degna di nota che vorreste rivedere. L'amore viaggia attraverso contratti di beni materiali, e situazioni legali mai del tutto approfondite che rendono la storia banale e scontata. E' un film che può piacere solo alle fans di George Clooney: sempre elegante e sicuro di sé. Tra i film dei Cohen, questo e "A Serious Man" rimangono tra i lavori meno riusciti.
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antonio2011
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giovedì 3 febbraio 2011
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mai fidarsi dei nomi
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ero deciso a scrivere un commento fortemente diffamatorio del recensore e del film.., vista la rabbia accumulata poi leggendo l'avvertimento voglio usare solo parole corrette ma come è possibile dare tre stelle a un film che è una grande "boiata"... non dovete fidarvi del nome fratelli Coen ma del risultato!!! la gente si fa il nome e poi sforna boiate!! film da zero stelle situazioni altamente prevedibili da più tipico B movie, fotografia orrenda, ambientazioni kitch..... il voto è zero.
Antonio Falivene
[+] bello e romantico
(di rudy_50)
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robi neftali
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mercoledì 29 settembre 2010
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prima ti guardo poi mi entusiasmi
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ENTUASIASMO. E' questo che si prova ogni volta che si vede un film dei fratelli Coen! La pellicola scorre leggera e intrattiene che è una meraviglia, così come è meravigliosa la prova di George Clooney perfetto in ogni mossa, mania o battuta! Bellissima Catherine Zeta-Jones e spassosi tutti i personaggi che ruotano intorno a questa commedia di assoluta perfezione! Davvero brillante!!!
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paride86
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sabato 21 marzo 2009
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banale ma carino
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Tutto sommato non è male questo film dei fratelli Coen, anche se la trama è trita e ritrita. La storia si distingue soprattutto per il sarcasmo caricaturale di certe scene e le interpretazioni brillanti degli attori, soprattutto Clooney; il resto è banalità.
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