Opopomoz

Bel film che lancia bei messaggi ai più piccoli. È un film delicato come il suo regista.

Allora:premesso che ho rivisto questo film poco fa dopo averlo visto tempo fa,devo dire che,mi duole dirlo,è anche peggio di quello che mi ricordavo.Ma andiamo per gradi.Quando lo vidi per la prima volta in alcune parti del film non capii niente perchè per me,nato e cresciuto in  Lombardia,mi veniva difficile capire quello che dicevano quando parlavano in napoletano. perchè non mi riferisco all'accento napoletano:ci sono momenti in cui parlano effettivamente in napoletano...capisco che il film è ambientato a Napoli,ma devono capire che è un film per bambini e non un film del cinema destinato a un pubblico maggiore d'età perchè diciamolo:è nettamente destinato ad un pubblico di gente molto giovane. [+]

Allora:premesso che ho rivisto questo film poco fa dopo averlo visto tempo fa,devo dire che,mi duole dirlo,è anche peggio di quello che mi ricordavo.Ma andiamo per gradi.Quando lo vidi per la prima volta in alcune parti del film non capii niente perchè per me,nato e cresciuto in  Lombardia,mi veniva difficile capire quello che dicevano quando parlavano in napoletano. perchè non mi riferisco all'accento napoletano:ci sono momenti in cui parlano effettivamente in napoletano...capisco che il film è ambientato a Napoli,ma devono capire che è un film per bambini e non un film del cinema destinato a un pubblico maggiore d'età perchè diciamolo:è nettamente destinato ad un pubblico di gente molto giovane.A questo aggiungiamoci le gag e battute puerili,a volte ripetute allo sfinimento,come lo scongiuro dei diavoletti fatto di calci nel sedere (che grande umorismo,eh?pfui!) e anche un intreccio improbabile...voglio dire:quante sottotrame ci sono?Quella del diavolo,dei diavoletti,del bambino,del fratellino,dello zio,della cuginetta,del gatto....ma decidetevi!Seguite UNA storia e limitatevi a quello,come ad esempio successe per un altro film dello stesso regista,ossia "La gabbianella e il gatto" il quale,pur non essendo molto fedele al libro di Sepulveda,ne manteneva comunque gli aspetti principali e i messaggi in primo piano,non come questo film che solo alla fine mette in risalto i valori della famiglia e del Natale.Questo è un film che mi ha lasciato l'amaro in bocca e mi dispiace,perchè si vede che è ricco di buoni sentimenti,però i buoni sentimenti e la buona volontà non fanno necessariamente un bel film.L'unica cosa positiva di questo film è in parte il doppiaggio (solo in parte,perchè i due bambini protagonisti e la mamma del bambino sono state delle voci che mi hanno dato parecchio fastidio e mi discpiace,perchè vi erano dei doppiatori come Tonino Accolla o Jhon Turturro,non esattamente degli sprovveduti),Questo film è un'occasione d'oro completamente mancata.
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una fiaba commovente e magica costruita da D'alò in modo magistrale

Proprio triste vedere come si sa ridotto male D'Alò per fare un filmetto scemo come questo. Anche prima i suoi film peccavano di un po'di infantilismo, ma questo ha raggiunto livelli assolutamente esagerati. Le battute non fanno mai ridere, tutto è avvolto in una patina di buonismo esagerato, un cattolicesimo per bambini noioso per chiunque. Smetto per non infierire